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Autore: margaree writes    02/03/2013    0 recensioni
questo è una storia che Neville ha deciso di raccontare e che parla un po' di se e dei suoi ricordi e che in poco racchiude molto.
"Dopotutto sono il profesor Paciock adesso.
Tutti mi dicono che suona bene. Sì. Credo proprio di sì. E domani sarà il mio primo giorno. Sono tesissimo, tesissimo! Chissà come andrà, chissà che impressione farò. Spero solo di far accadere meno disastri possibili."
-se non avete letto tutti i libri è un po' difficile da capire
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sono Neville Paciock. Sono nato a Luglio. Mia nonna mi ha raccontato che quando sono nato ero piuttosto calmo e stavo più volentieri in braccio a mio padre. Pur troppo non ricordo molto bene della mia infanzia. Si forse… Quando ho cominciato a camminare per bene mio zio voleva vedere se ero anche io un mago, non ricordo di aver avuto così tanta paura in seguito! Ma per fortuna quando mi sono sollevato da terra per evitare di cadere dal secondo piano lo ha capito e mi ha lasciate in pace. Per fortuna. Avrei potuto farmi del male sul serio. Ma povero zio, mi voleva bene. Adesso che è morto mi manca. Era un brav’uomo, davvero.  Mi ricordo che i miei genitori non poterono più badare a me che già parlavo. La nonna fu grande! Riuscì a farmi passare tutto come un normale evento. Brava strega mia nonna. Ricordo che ogni settimana andavamo a trovarmi, ed era bello che per quanti problemi avessero i miei si ricordassero sempre che io esistevo che c’ero. E ogni volta capivano che tra di noi c’era un legame speciale, indissolubile. Mi volevano e vogliono bene, a modo loro ma tanto.
Ero piccolo ed ero sciocco. Mi vergognavo di loro. Li consideravo eroi, sicuro. Ma non volevo mostrarli a nessuno. Ripeto ero molto sciocco. Quando ho cominciato ad andare a scuola ho preso lo studio molto sul serio. Volevo imparare tante cose per poi andare ad hogwartz e diventare un mago eccezionale. Un mago come mio padre. Non so se adesso lo sono diventato… La nonna dice che non si smette mai di imparare. Ma questo non c’entra niente. Voglio essere come mio padre. C’è chi dice “ tu devi essere migliore Neville” “Neville se ti impegni puoi anche superarlo”. Non voglio essere ne l’uno ne l’altro. Sarò il primo mago nella storia a copiare tutto da un altro. E credo proprio che ci voglia ogni tanto. Papà.
Sono sempre stato una calamità naturale per gli incidenti. Armadi che cadevano. Vetri che si rompevano. Gatti che mi aggredivano. Libri che mi divoravano. Nonne a cui facevo rischiare mal di cuore. Piogge proprio quando decidevo di andare a giocare. Raffreddori nel mese di luglio. E poi tante altre, ma ogni giorno diverse. Sì.
Il mio peggior difetto? Non riuscire mai a vedere l’ultimo scalino della scala in cui sto camminando. Dannazione! Non ci sono mai riuscito! È sempre lì in agguato dopo il penultimo e non si fa mai prendere. Mettevo (e metto) il piede in avanti e mi fa lo sgambetto, e mi ritrovo a terra in men che non si dica. Ah, sì. Un'altra cosa che ricordo legata a questo è che da piccolo avevo una serie di lividi in tutto il corpo incredibile! Non crediate che crescendo sia migliorato.
La cosa più bella che ricordo dei miei 11 anni è la lettera di inscrizione per hogwartz che arrivò con il gufo della nonna. Ero emozionatissimo quando finii di leggerla. Corsi dalla nonna e quando glielo dissi non stette più in piedi per l’emozione. Andammo subito da mamma è papà. Non dimenticherò mai quella scena:
Mamma era seduta in una grande poltrona e dalla finestra usciva una lieve brezza che le accarezzava i capelli, era bellissima. Papà era vicino ad un tavolino ad appallottolare figli di giornale che i medi maghi ogni tanto distribuivano. Non sono mai stato così d’accordo con lui.
Li ho fatti sedere di fronte a me. Ero tesissimo.
“mamma, papà. Mi è arrivata la richiesta di iscrizione per Hogwartz”
Non hanno capito. Allora mi sono mostrato felice, un sorriso a 1325654 denti. Loro mi hanno fatto da specchio e questo mi è bastato.
Sono tornato a casa felice.
Ah la cara vecchia hogwartz, o dovrei dire nuova? Comunque sia ricordo molto bene i miei anni lì e in particolare il primo. Ero impacciato e distratto. Alcuni mi prendevano in giro, e altri non credevano in me. A scuola l’unica materia in cui ero bravo era erbologia (e capirai). Ma non mi sono dato per vinto. Sono andato avanti e ho cercato di migliorarmi. Risultato? Ho aiutato la mia casa a vincere la coppa delle case. Non ricordo alla perfezione il discorso del vecchio preside: il professor Silente. Ma credo dicesse che avevo avuto il coraggio di affrontare i miei amici, che ero stato forte e che ero un giusto grifondoro. Questo lo capii anche perché al mio settimo anno riuscii a pescare fuori dal cappello la spada di Godric Grifondoro! Ero felice che tutti mi considerassero uno forte.  In oltre in quell’anno scoprii uno dei segreti più nascosti del castello: la stanza delle necessità. Non è che lo scoprii, è fui colui che la seppe fruttare al meglio. I ragazzi cominciarono a chiedere tante cose ed ebbi nuovi amici.
Mi sorge ancora a cuore la grave perdita che mi causò Hogwartz: tra le sue mura, tra i suoi cunicoli persi il mio caro adorato rospo. Il fatto che non ricordi come si chiama non vuol dire che non mi machi.
Fui triste che la scuola fosse finita solo perche non avrei più rivisto molti dei ragazzi.
Dopo la scuola continuai a studiare.
Avevo deciso che avrei insegnato ad altri piccoli maghetti tutto quello che avevo appreso io, e per farlo dovevo lavorare sodo.
Dopotutto sono il profesor Paciock adesso.
Tutti mi dicono che suona bene. Sì. Credo proprio di sì. E domani sarà il mio primo giorno. Sono tesissimo, tesissimo! Chissà come andrà, chissà che impressione farò. Spero solo di far accadere meno disastri possibili. È stata dura ma col tempo sono migliorato. Il terrore del gradino è sempre in agguato... Ma ho imparato un incantesimo per tenerlo a bada.
L’ho detto ai miei. È stato molto bello come quando ho detto loro di essermi iscritto. Ero sorridente e quel sorriso si e riflesso su mia madre. Mio padre ha applaudito felice. Li adoro.
 
Alla finestra picchiettano. Chi sarà?
Oh ecco il gufo nero di Hannah. Ultimamente è proprio carina con me. Mi ha dato tanti consigli su come scacciare il nervosismo. Ci sentiamo spesso.
 
Nev, so che non sai cosa metterti. È un’occasione importante e come sempre sarai in crisi. Sta tranquillo ho io la soluzione. Ti ricordi quel completo rosso che ti ha regalato la nonna. Usa un incantesimo trasfigurante e cambia il tessuto e il colore. Andrà bene e tutti saranno felici. Dammi tue notizie. Senza evitare particolari.
Tua per sempre Hannah

Adoro quella ragazza. Faccio come indicato. Mi catapulto di sotto. Inciampo. Mi pulisco i vestiti. Mi rialzo. Vado al camino per andare al paiolo. Poi ad Hogwartz. Pronto per il mio primo giorno di scuola. Come insegnante,ovviamente.
 
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Questa è una storia che risale a due anni fa e che avevo scritto senza poi riuscire a pubblicare… ma adesso eccola qua! Il contenuto non l’ho cambiato per niente. Spero vi piaccia e troviate il tempo per leggerla.
Mary <3
  
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