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Autore: margaree writes    02/03/2013    1 recensioni
questa è ciò che vede Fred Weasley prima di andare via, prima di lasciare uno spazio vuoto nel cuore di tutti. Ciò che è accaduto la notte della guerra magica.
"Ricordo ben poco. L’attacco a Rockwood, la sua risposta e poi… solo un lampo di luce, prima di un rumore assordante e il buio.
“che è successo?”"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Combatto una battaglia dalla quale usciremo sicuramente vincitori. Ce l’abbiamo in tasca la vittoria! E la cosa più incredibile è che siamo io e i miei fratelli a combattere sullo stesso fronte. Fantastico! Percy sembra essersi risvegliato da quell’orrenda e stupida visione “ministero sei tutta la mia vita”, il che era ora,  ed è più in forma che mai! Ma ad un certo punto nessuno davanti a me. E poi un lampo, un esplosione. Ed il buio. Niente più davanti e nemmeno dietro. Non so se sono alzato o svenuto e non sento più niente.
“Percy?” silenzio.
 “Ragazzi cosa è successo?!” Non ottengo nessuna risposta.
Ad un tratto mi fischiano le orecchie: un rumore assordante. E la luce mi colpisce come un petardo esploso prima che lo avessi potuto lanciare a distanza. E poi di nuovo la luce, era ora. Mi sento leggero, stranamente leggero. E stanco, molto stanco.
Le sensazioni che provo non le avevo mai provate prima d’ora.
Piano, piano mi ritorna la visuale.
Siamo ancora nel pieno della battaglia ma non vedo azione del raggio di metri. E attorno a me non ce nessuno. Ma guardo meglio: in lontananza le macerie, fuori di esse il buio della notte interrotto soltanto da lampi di luce scura, i lampi della morte. Voglio subito che tutto finisca, voglio andare a raggiungere la mia famigliola e i miei compagni. Sempre sperando che stiano bene.
Ah eccoli finalmente! I miei fratelli sono accucciati vicino la parete. Che cavolo stanno facendo? Magari sono feriti e non possono muoversi. Li soccorrerò io.
Mi avvicino.
Rimango paralizzato dalla terribile visione che si mostra ai miei occhi. I miei fratelli non sono feriti, non stanno fermi a vuoto.
È terribile stanno acquattati attorno al mio corpo.
Stanno intorno al mio cadavere.
“Ragazzi, ragazzi. Sono qui! Smettetela. Non posso essere morto, vi vedo. Dai smettetela di piangere.” Come se non avessi parlato.
Mi avvicino a loro e poso la mano sulla spalla di Percy. Sono immateriale. Non mi sente. Non lo sento. La stanchezza aumenta.
“Che diamine mi succede?”
“Aiuto! Aiuto!”
Ricordo ben poco. L’attacco a rockwood, la sua risposta e poi… solo un lampo di luce, prima di un rumore assordante e il buio.
“che è successo?”
Ansimo nelle mie stesse parole e percorro quel poco corridoio rimasto integro per cercare qualcun altro. Ma qui non c’è nessuno. Nessuno che mi possa sentire. Nessuno che mi possa aiutare. Sono davvero morto, andato. Perché i morti non tornano.
Sto vicino ai miei fratelli. Mi acquatto dietro di loro. Spero sia un incubo. Ma no. È la realtà.
E adesso?
Un lampo di luce si apre davanti a me. Un lungo corridoio mi invita ad attraversarlo, che poi mi porterà in un luogo sicuro dove far riposare le mie gambe stanche.
Non mi ero mai immaginato che sarebbe andata a finire così. No. Non posso per niente accettarlo. Io.. io dovevo fare affari con George. Dovevamo conquistare l’intero quartiere ed essere il negozio più frequentato di daigon alley.
Poi io dovevo trovare una ragazza. Me ne bastava una bella, brava e dolce, e magari che piacesse anche a mia madre, così da non sentire le sue lamentele. Me la sarei sposata e avremmo avuto un po’ di bambini. Avrei vissuto il resto della mia vita sereno e quando i miei figli si fossero sposati io e mia moglie saremmo andati a vivere in un posto lontano e tranquillo. Avrei seppellito i miei genitori e chi prima di loro. Avrei pianto le loro morti.
Ma adesso… Saranno loro a dover piangere me. Non è giusto. Non deve andare così.
Vedo adesso tutti quei miei progetti sparire davanti a me come una bolla di sapone. Adesso sì. Adesso è davvero finita.
Credo che piangeranno tutti per me. Oddio, non devono.
Harry, tu questa battaglia la devi vincere. È la battaglia della tu vita. Dai una bella lezione a lordo coso.
Hermione, sei intelligente, carina e sotto (molto sotto) simpatica. Bada tu a Ron, che non ha mai saputo badare a se stesso.
Io non ho potuto vedere invecchiare i miei genitori. Ho soltanto dato loro grattacapi quasi ogni volta, ed adesso sto per dare loro il più grande dispiacere della loro vita. Dannazione.
Mi sono perso gran parte della vita di Charlie. Quella sua devozione per i draghi che mai sono riuscito a capire ma che comunque apprezzo perché è proprio da lui che viene.
Quando eravamo piccoli aveva un debole per me rispetto agli altri. Gli verrà un colpo. Dannazione.
E mio fratello Percy. Avrei dovuto dargli una lezione come si deve! Avrei dovuto rimetterlo in sesto. E magari adesso che era stato licenziato poteva mettersi in affari con noi. Anche se l’allegria non era la capacità che in lui spiccava di più, era un Weasley e i Weasley ci sanno fare con gli affari.
E che dire di Ron? Quello stupido, cretino, deficiente, ignorante, infantile del mio amatissimo fratellino? È un anno che non lo vedo. È cresciuto! È andato a salvare il mondo. E chi se lo sarebbe immaginato? Per quello che è diventato io non reggo nemmeno il confronto! Avrei dovuto inchinarmi appena lo avrei visto. Il mio fratellino. Il mio re.
Oh Ginny. Deliziosa e soave Ginny. Non ti ho potuta vedere diventare una donna. Ne sono sicura saresti diventare una bellissima donna. Chiunque sarebbe caduto ai tuoi piedi. Li avresti dominati tutti. Ti ho sempre ammirata perché non eri come molte oche della tua età, e perché riuscivi a farti dire sempre di sì. Mia dolce Ginny in te racchiudi una forza incredibile. Non perderla mai.
E tu George? Che combinerai adesso? Eh? Sarà un colpo per gli affari e il resto. Come farai a rimetterti in sesto. E poi chissà se dentro di te sentirai un vuoto che ti risucchia come quello che sto sentendo io adesso. Spero tu ti dimostrerai forte e che non sarai triste. Perché io non me ne sto andando per sempre. Io ci sarò. Sarò nei tuoi ricordi, nella tua risata, e nei tuoi occhi. Perché è quello che ci siamo scambiati a vicenda. Tutto di noi è come nell’altro perché siamo cresciuti prendendo il meglio dell’altro e aiutandoci nel peggio. Ancora ricordo un giorno di settembre, o era una sera? In somma eravamo piccoli e io ero nel giardino della nostra seconda casa stavo seppellendo Rimbalzo il  mio cagnolino che era morto di gastrite. Ero solo in quell’occasione solo più di quanto non mi fossi mai sentito perché una piccola parte di me se ne era andata… Ma arrivasti tu, come sempre, e mi dicesti. “Sta tranquillo quel cane continuerà a vivere nei tuoi ricordi e quando alzerai lo sguardo verso il cielo lo potrai rincontrare in una stella”
Furono davvero belle quelle parole e spero che tu te le possa ricordare. “George io non ti lascio solo. Guarda in alto.”Ti osservo sempre”.
E spero tu, che sei forte, possa essere di sostegno a tutti gli altri e aiutarli in tutte le situazioni che si presenteranno… perché tu sei allegria George.
Adesso quella luce mi chiama a se e come se le mie gambe si muovessero da sole la raggiungo.  Dopo aver dato però uno sguardo a loro: alla mia famiglia, ai miei amici. Loro i che mi hanno insegnato a vivere. Che sono sempre stati tutto. Arrivederci.

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Potrò sembrare patetica ma questa è la seconda storia scritta 2 anni fa e mai pubblicata. L’ho ritrovata tra i documenti… ed eccola qua. È la mia preferita, fino ad ora. Perché ero ispiratissima quando l’ho messa giù. Questo parla di Fred e ho cercato di mettere tanto di lui. E mi commuove ogni volta che la leggo perché la sua morte non la superò mai.
Spero vi sia piaciuta e abbiate voglia di rileggerla, senza lacrime –spero-.
Vostra, mary <3
  
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