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Autore: shesbroken    03/03/2013    3 recensioni
«Meriti di essere baciata sempre come se fosse la prima volta.» Disse più seriamente,
prima di trafiggermi con lo sguardo. Avrei sempre amato quegli occhi verdi. «Ma cosa più
importante, meriti che ogni giorno ci sia qualcuno al tuo fianco che ti ricordi quanto ti ama.»
Cap. 30
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I can be your hero baby.'
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CAPITOLO 21
Perfect in every way.



Il respiro si fece irregolare, il silenzio si impadronì della stanza e Phoebe e mio padre, nel frattempo, ci lasciarono soli. Me e lui. Come un tempo. «Cosa ci fai qui?» Chiesi al ragazzo, che nel frattempo, si avvicinò lentamente a me, continuando a tenere lo sguardo fisso sulla mia pancia. Sulla nostra bambina. «Potrei fartela io la stessa domanda.» Mi disse Harry in un sussurro, non appena si parò difronte a me. Dopo qualche secondo di silenzio, capì che oramai non avevo via di fuga, così, dopo aver tirato un respiro profondo, abbassai lo sguardo in segno di arresa. «Probabilmente dobbiamo parlare.» Dissi per poi rialzare lo sguardo verso quei occhi color verde smeraldo, che avevano ricominciato a sperare in un nostro futuro insieme. Il sorrisino accennato sul suo volto ne era la conferma. «Credo proprio di si.» Mi disse accerezzandomi per un momento la mano, prima che lo conducessi verso il salotto. Non appena ci sedemmo sul divano, il ragazzo ricominciò ad osservare meravigliato la mia pancia, mentre io cercavo le parole giuste da dirgli. «Dimmi solo una cosa.» Disse il riccio anticipandomi, facendomi alzare lo sguardo, nuovamente verso i suoi occhioni verdi. «E' mio?» Mi disse lanciando un'occhiata verso la pancia, mentre io riuscivo a percepire la nostra piccola bambina calciare, come se sapesse che il suo papà era lì, solo per lei. «Volevi dire mia.» Dissi accennando un sorriso, prima di appoggiare una mano sulla pancia, mentre vedevo gli occhi di Harry illuminarsi, come se potesse scoppiare a piangere da un momento con l'altro. «Penso che allora questo sia un si.» Mi disse con voce emozionata. Finalmente l'avevo ritrovato e ora che era il mio fianco, sapevo che avremmo potuto affrontare tutto insieme. Non avevo più paura del futuro. «Vuoi sentirla?» Chiesi a mia volta emozionata, mentre lui, ancora imbambolato, osservava la pancia, prima di posare una mano su di essa. Subito la bambina iniziò a scalciare, facendo sorridere Harry, che cerco di trattenere le lacrime. «Papà è qui principessa.» Disse mentre una lacrima gli rigava involontariamente il volto. Era così strano vederlo in quello stato. Non l'avevo mai visto così emozionato, senza parole. «Perchè sei scappata Vic?» Mi disse alzando per un momento lo sguardo, mentre io mi immergevo nuovamente nei suoi occhi verdi. «Ho pensato che fosse meglio così, non volevo creare problemi a te e i ragazzi.» Dissi per poi abbassare lo sguardo, mentre il ragazzo si avvicinava a me, come una volta, appoggiando la sua fronte sulla mia, come era solito fare quando cercava di convincermi di qualcosa. «Vic, tu non sei un problema per me e ben che meno la nostra bambina. Affronteremo tutto questo insieme, non te ne devi preoccupare.» A quelle parole scoppiai a piangere e prima che potessi dire qualcosa, il ragazzo mi accolse tra le sue braccia, mentre io affondavo il volto nella sua spalla. «Mi dispiace.» Dissi tra i singhiozzi, mentre Harry mi accarezzava la schiena, cercando di tranquillizzarmi. Mi era mancato tutto quello, mi era mancato quel senso di protezione. «L'importante è che ora siamo insieme, non ti lascerò più andare tanto facilmente.» Mi disse per poi appoggiare nuovamente la fronte sulla mia, per potermi guardare negli occhi. «Ti amo così tanto.» Mi disse facendo sorridere anche a me, prima che io sfiorassi le sue labbra con le mie. «Ti amo anche io.» Dissi, prima che il ragazzo annullasse ogni distanza tra di noi. I baci si fecero sempre più passionali, le mani si intrecciarono e prima che potesse diventare qualcosa di più, la nostra bambina scalciò, come per ricordarci che c'era anche lei tra di noi. Harry notò subito il mio sussultò e non appena staccai le mie labbra dalle sue, accennò un sorriso come segno di intesa. «Qualcuno reclama?» Mi chiese facendomi ridere, prima di avvicinare il volto alla pancia con un sorrisino accennato. «Ehi principessa, non devi essere gelosa, io amo la mamma quanto amo te, non devi preoccuparti.» Disse facendomi sorridere a mia volta. Tutto era tornato come prima, avevo ritrovato il mio angolo di paradiso.
Dopo quasi mezz'ora passata tra le sue braccia, Phoebe venne da noi per chiedere se fosse tutto ok e per chiedere ad Harry se si voleva fermare a mangiare da noi. Lui d'altro canto mi disse che mi voleva portare fuori a cena e a quelle parole, sentii il cuore martellarmi nel petto. Un uscita pubblica? Mi sembrava decisamente troppo presto, ma non avevo altra scelta. Harry non avrebbe accettato un no come risposta, così, poco prima delle sette, mi feci una doccia fredda, e non appena tornai in camera, con addosso solo l'intimo, Harry mi osservò con un sorriso tenero, proprio come quello di un bambino. «Diventerà sempre più grande?» Mi chiese mentre io cercavo qualcosa da mettirmi. Da quando avevo incominciato ad aumentare a vista d'occhio, ero stata costretta a rivoluzionare il mio armadio. «Si putroppo, sono solo alla diciannovessima settimana.» Gli dissi, voltandomi sorridendo, con in mano un abito adatto alla serata, mentre Hary si alzava dal letto, per avvicinarsi a me. Era un sacrificio che ero disposta a fare. «Beh guarda il lato positivo, ti è cresciuto anche il "balcone".» Mi disse per poi ridere, mentre io gli tiravo una sberla sul braccio. «Non fai ridere.» Dissi mentre lui mi attraeva a se, appoggiando le mani sul mio fondo schiena. «Infatti ero serio.» Dissi per poi annullare ogni distanza tra le nostre labbra. Lui era perfetto. Il momento era perfetto. Tutto era perfetto.
Non appena entrammo nel ristorante, alcuni ragazzi sembrarono riconoscerci, ma prima che potessero scatenare il fini mondo, il cameriere ci portò in una saletta privata, dove saremmo potuti rimanere soli. «Quei tre ci hanno fulminato lo sguardo. Sono sicuro che nel giro di un paio d'ore fuori sarà pieno di fotografi.» Disse il ragazzo sconsolato, facendomi accomodare al tavolo. Avevo paura del giudizio della gente, qualcosa mi diceva che non avrei ricevuto critiche positive. «Te l'ho detto io che era troppo presto.» Dissi stringendomi nellle spalle, prima di togliermi la giacca che avevo tenuto fino a quel momento. «Non importa. Non c'è niente di male a uscire con la persona che si ama.» Disse lui sorridendo, riuscendo a tranquillizzare persino me. Come primo ordinammo un piatto dal nome inpronunciabile, e non appena fummo soli, gli chiesi come avesse fatto a trovarmi, anche se un idea me l'ero già fatta. «Volevo sapere come stessi e quando sono andato a casa tua, tua madre mi ha detto cos'era successo e che ti eri trasferita in Francia da tua padre.» Pensavo che fosse stato Liam ad aprire bocca, ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso. Da buon amico qual'era, aveva deciso di mantenere il segreto, ma mi chiedevo perchè mia madre non avesse fatto lo stesso. Gli avevo detto di non dire nulla in giro, ben che meno ad Harry. «Già, sicuramente non ti ha detto che è stata lei a darmi lo sfratto.» Dissi catturando l'attenzione del ragazzo, che per qualche secondo, rimase in silenzio a pensare. «Allora ho un idea.» Mi disse prendendo la mia mano per poi intrecciarla con la sua. «Stasera tu prepari la valigia e da domani vieni ad abitare da me.» Mi disse col più bel sorriso che avessi mai visto. Certo, prima o poi avremmo dovuto iniziare la nostra vita insieme, ma mi sembrava ancora troppo pesto. Non volevo essergli di peso. «Non saprei, dovrei cambiare il mio ginecologo, sarebbe un casino anche per te oltretutto.» Gli dissi prima che Harry mi inzittisse. «Penserò a tutto io non preoccuparti. voglio passare più tempo possibile con te e la nostra bambina.» Mi disse prima di stamparmi un bacio sulle labbra, riuscendo così a convincermi. Quegli occhi riuscivano sempre a ipnotizzarmi.
«Scommetto che entro un'ora gireranno già le foto in rete.» Disse Harry, non appena tornammo a casa, dopo essere stati paparazzati dai fotografi, che si erano accampati fuori dal ristorante. «Io invece scommetto che le hanno già pubblicate.» Dissi sedendomi sul letto, prima che il ragazzo facesse lo stesso, per poi iniziare ad accarezzarmi i capelli, mentre io appoggiavo la testa sulla sua spalla. «Mi sembra ancora un sogno.» Disse lui, mentre io riuscivo a percepire un sorrisino accennato sul suo volto. Già, era troppo bello per essere vero. Non riuscivo ancora a credere ai miei occhi. «Non ti lascerò più andare, te lo prometto.» Dissi a mia volta, appoggiando la mia fronte sulla sua, riuscendo così a percepire il suo respiro irregolare sulla pelle. «Ci conto.» Disse prima di annullare ogni distanza tra le nostre labbra, facendomi poi stendere insieme a lui, mentre le mie mani cercavano di slacciargli la camicia. «Ehi forse dovremmo..»«Il ginecologo ha detto che non ci sono problemi.» Dissi tra un bacio e l'altro, prima che il ragazzo iniziasse a tirar giù la lampo del mio abito per poi incrociare il mio sguardo finalmente sereno. «Sei diventata decisamente più bella.» Mi disse infiliando una mano tra i miei capelli, mentre io gli sorridevo dolcemente. «E tu decisamente più romantico.» Dissi a fior di labbra, prima di annullare ogni distanza. Finalmente Victoria ed Harry erano tornati.

Vic #21
   
 
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