Dedicata a Giada:
Bacio dopo la battaglia
Nagisa le afferrò un braccio e la strattonò, avvicinandosela. La ferita sulla guancia le pulsava e i corti capelli aranciati erano sporchi di terra. Chiuse un occhio e strinse le labbra, chinando il capo.
“Stavolta mi hai proprio fatto preoccupare” rimproverò l’amica. L’altra avvampò, unì le mani e chinò il capo. I lunghi capelli neri le finirono davanti al viso.
La Cure Black sbuffò e scosse il capo, facendo oscillare gli orecchini a forma di cuore uguali a quelli della compagna di squadra.
“Nagisa, io …” sussurrò Cure White. Si sollevò il fiocco che le teneva la coda di cavallo, strofinando con l’indice contro la pietra che lo adornava.
“Honoka, dai, è pass ..”. La giovane dai corti capelli arancioni smise di parlare nel momento in cui l’amica le appoggiò le labbra contro le sue. Nagise chiuse gli occhi, avvampò e a sua volta sporse le labbra.