Buongiorno a tutti!
Questa fic, molto corta, mi
è venuta in mente mentre passeggiavo nel bosco.
E, vedendo le foglie secche a terra, ho immaginato questa fic.^^
Quindi, eccola qui per voi!
Tanto per dirvelo, la “voce narrante”
è Silente, e scrive a Minerva. Certo, è una lettera. Una lettera
di rimpianti, ma, alla fine, anche d’amore.
Ora, vi lascio alla lettura!
E, che ne dite di lasciare un commentino??
^^
Baci
Feux
Foglie secche
Foglie secche. È
questo che siamo, cara Minerva.
Foglie secche cadute a
terra nell’ultima stagione della nostra vita, l’autunno.
Stagioni che sono passate per
me e anche per te.
Iniziò tutto con
l’inverno, noi, giovani germogli verdi, i primi a spuntare, i più
incoscienti.
Gemme innocenti nel freddo
dell’inverno. Resistenti.
Come i bambini, sembravamo
fragili. Ma non era così.
E poi, arrivò la
primavera.
Rigogliosi spuntavamo su
ciliegi, e tu, fiorellino, sbocciavi: l’aria profumava di te.
Era una sinfonia di colori
e luci. Come i ragazzi, i giovani, spensierati e beati.
Dopo, fu il tempo
dell’estate.
Dei prati che iniziavano a
ingiallire. E noi, eravamo ancora lì, forti e sani, all’apparenza.
Ma dentro iniziavamo ad ingrigire.
Sui rami di melo, sotto il
sole cocente.
E quell’estate,
che era così magica, così infinita, e
non volevamo credere che sarebbe finita, che saremmo stati vecchi.
In quel tempo, in cui non
eravamo ne vecchi ne giovani , credevamo che tutto sarebbe durato per sempre.
E poi, lento ed
inesorabile, arrivò l’autunno.
E i primi giorni, non ce
ne accorgemmo.
E poi -lentamente o forse all’improvviso-
eravamo foglie gialle di castagni.
Eravamo vecchi, eravamo
foglie secche.
E, Minerva, io ti amavo.
Da sempre.
Ma quattro stagioni sono
state sprecate.
L’inverno era
freddo, come i nostri cuori, troppo giovani per amare.
E la primavera era troppo
bella e splendida, per sciuparla con un amore usato malamente.
E in estate non volevamo
ammetterlo, che ci amavamo, che stavamo invecchiando.
Poi, l’autunno. Ed
eravamo già vecchi. E pensavamo, è troppo tardi.
Ma non è mai troppo
tardi, per l’amore.
Noi, foglie secche a
terra, possiamo far diventare quest’autunno una nuova primavera.
Allora amami.
Non siamo ancora alla
fine, manca poco.
Cerchiamo di renderla
più dolce.
Sai,
i fori d’arancio sbocciano anche d’autunno.
Albus Silente