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Autore: Wondream    07/03/2013    0 recensioni
Una fantastica Fanfiction dove una ragazza di nome Katy racconta le sue vicissitudini capitate nel periodo di quella che descrive "adolescenza da sogno".
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Era una sera del quattro ottobre. Ero al computer a chiacchierare del più e del meno con Luke, un ragazzo favoloso che conobbi sul web ma che stava a cinquecento chilometri da me. Ogniqualvolta che parlavamo raggiungevo il cielo. Mi faceva star così bene che non potevo desiderare altro. E così mi connettetti su Netlog, una community per conoscere nuova gente, dove conobbi anche Luke. Quella sera mi connettetti, ricevetti un messaggio da JeZatchbell88, un profilo senza foto, che mi mandò un messaggio, dicendomi: "Ei, ciao, sei bellissima, vorrei conoscerti :)". Dapprima non voletti rispondere ma qualcosa anonima mi spinse a risponderlo. Ci scambiammo i contatti messenger, chiacchierammo lì e, per comodità, ci scambiammo anche quelli di Facebook. Era un ragazzo che abitava a pochi chilometri dalla mia città, aveva 24 anni. Al primo impatto con le foto non mi piaceva un granché, ma, guardandolo bene da una prospettiva diversa, guardando anche il lato interiore che lui mostrava, mi ricredetti, e caddi come corpo morto cade ai suoi piedi, alla sua dolcezza, al suo modo di fare con me. Era fantastico, speciale, tutto! Si chiamava Jesse e faceva di tutto pur di uscire con me, anche per un misero caffé. Raccontai questa mia vicenda a Luke. Io e Luke non eravamo, di certo, fidanzati, ma tra noi c'era quel feeling dalla serie "Tu sei mio/a, nessuno deve toccarti". Luke era un tipo orgoglioso, non mostrava la sua gelosia, quasi mai la esternava, ma la faceva capire comportandosi freddamente nei miei confronti. Iniziai a sentirmi con Jesse; Luke oramai non si faceva sentire più: mi bloccò su messenger. Ci rimasi male, molto male! Molto male a tal punto di pentirmene stesso oggi ma, a quel tempo, assurdamente, mi fidai della presenza di Jesse e mi buttai tra le sue braccia. Il sette ottobre decidemmo di vederci. Alle cinque del pomeriggio passò a prendermi a casa con la sua Smart grigia e mi portò a fare un giro per la città. Passeggiammo per il lungomare, mi offrì una crêpes, andammo verso il porto e rimanemmo abbracciati a parlare. Era chiaro: ci piacevamo tantissimo e quel ragazzo sembrava mandato dal destino, il ragazzo giusto per me! Scattò il primo bacio, poi il secondo, poi il terzo e così via. Non successe niente di particolare, ovviamente. Ci conoscevamo appena! C'era tanto traffico in città e perdemmo un po' di tempo per ritornare a casa. Mi riaccompagnò a casa, entrai. Mi spogliai e vidi un nuovo sms sul cellulare. Era Jesse: "Mi piaci tantissimo. Sono stato così bene con te che veramente il tempo è volato. Che farei per riaverti di nuovo qui." Il mio cuore si elevò al cielo. Ero emozionatissima! Lo risposi, altrettanto. Quella fu la giornata più favolosa che mi capitò in tutta la mia vita. Almeno fino a quel momento. Il giorno dopo, sabato, mi recai in chiesa per suonare ad un venticinquesimo di matrimonio. Dirigevo il coro. Ogni minuto, un messaggio suo che mi riempiva l'anima. Quella sera non uscì. Pioveva e non mi sentivo affatto bene. Quello che volevo era lui al mio fianco. Mi stesi sul letto. Ero stanchissima. Lo chiamai. Era così contento di sentirmi che quasi urlava dalla gioia. In quel periodo non ero in "tempo di pace" con mia mamma. Litigavamo per ogni cosa e, sia io che lei, eravamo sempre nervose. Quindi dissi a Jesse che era quasi del tutto impossibile che potevamo vederci nei giorni seguenti. Di conseguenza lui si tolse il pensiero di vedermi e si fece una ragione. All'improvviso dissi: "Ei, ma domani che ne dici se.." Lui, senza che io continuassi a dire quel che stavo dicendo, mi interruppe, dicendo: "Si, si, si, si, si, si, si! Tutto quello che vuoi". Quel che volevo era di vederlo di nuovo. Avevo bisogno di lui! Detto fatto, il giorno seguente sempre allo stesso orario mi venne a prendere. Questa volta non girammo per la città, ma andammo ad un centro commerciale. Girovagammo per i negozi e stavamo insieme. La sera andammo a mangiare al McDonald's sempre vicino al centro commerciale. Fin qui tutto bene. Ma lì scoppiò la passione. Ci piacevamo tantissimo, sentivamo tutti e due che eravamo fatti l'un per l'altra. I nostri corpi si congiunsero. Fu così bello e dolce che finalmente facemmo "l'amore"! Quella serata fu fantastica, ma, quando mi riaccompagnò a casa, una tragedia! Ero tristissima. Stavo malissimo. Mi mancava qualcosa: lui! Era stato così capace di conquistarmi che ora non potevo stare senza lui. Era un qualcosa di straordinario. In quel periodo frequentavo il secondo superiore. Io e la mia attuale migliore amica, Grace, a quel tempo eravamo soltanto due normalissime amiche, ma lo stesso non ci nascondevamo nulla. Le raccontai tutto e lei fu capace di tirarmi sù. Jesse in settimana era sempre lo stesso, io ero cambiata. Gli ero troppo assillante, troppo possessiva, troppo gelosa. Ero troppo innamorata! Con quel ragazzo io ci avevo fatto l'amore! Era ovvio che mi mancava! Ma, purtroppo, questo mio comportamento, a lui non andava. Mi amava, però non si sentiva di essere prigioniero della sua vita. Così decise di allontanarsi ed io sprofondai nella più piena depressione. Erano dei mesi oscuri, troppo oscuri per me. Mi autolesionavo, assurdamente, mi facevo del male senza ottenere risultati. Mi stavo per uccidere ma la mia vita era troppo preziosa per buttarla all'aria solo per colpa di un ragazzo. Un ragazzo che aveva tutte le ragioni del mondo per allontanarsi da me. E così due mesi dopo mi richiamò. Gli mancavo! Anche lui mi mancava. Decidemmo di vederci, ma tale fu la lite con mia madre che ci impedì di vederci. Restò per ore giù casa mia, ed io non l'avvertì dell'accaduto. Si sentiva preso per i fondelli, così decise di chiudere i battenti con me. Soffrì per un po', ma oramai mi ero abituata alla sua assenza. Vivevo il resto dei giorni come andava. Grace diventò la mia migliore amica, mia sorella! E così rinacqui. Uscì dal tugurio. Grazie anche ad un ragazzo che conobbi in chiesa, di nome Niall.
  
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