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Autore: la luna nera    08/03/2013    0 recensioni
E se si fosse sbagliata sul suo conto?
E' facile restare schiavi dei pregiudizi, specie se si ha a che fare con i soliti raccomandati....
Conoscendo meglio il suo collega, Ely scoprì che dietro quell'incallito Casanova c'era molto, molto di più. Lei per prima cambierà e diventerà una donna forte, arrivando a capire che la forza dell'amore a volte fa miracoli.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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DALLE STELLE ALLE STALLE
 

 
Era in suo totale possesso, sola, indifesa, attaccabile…. La sua mano era ferma lì, a pochi millimetri dall’elastico della sua biancheria. La guardò nuovamente in quei sottilissimi occhi scuri quasi completamente chiusi…
E la sua mano si bloccò.
Perché?
C’era qualcosa che gli stava impedendo di concludere la serata con il sesso.
Ma cosa?!
In tutta la sua onorata carriera di amateur non aveva mai avuto un attimo di esitazione.
E allora perché si era fermato?
Perché non riusciva ad andare avanti?!
Forse perché si trattava di Ely…
La fissò nuovamente, percorse con lo sguardo ogni millimetro del suo viso….  No, non poteva fare una cosa del genere a lei…. Lei sempre così vera e schietta, lei con la quale nonostante i primi contrasti era riuscito a scambiare qualche battuta non finalizzata esclusivamente alla seduzione….  L’aveva baciata approfittando della sua poca lucidità…
E si era fermato.
Si, perché non aveva mai baciato con quell’intensità le ragazze che si era portato a letto per sfizio….  Le aveva scopate e basta.
Ma con lei non ci riusciva….
L’aveva baciata, si, senza essere capace di andare oltre.
E per lui era un chiaro campanello d’allarme.
Spostò la coperta, la posizionò sul materasso, la coprì, la baciò sulla fronte e la lasciò dormire.
 
Gabriel tornò in camera sua, convinto di aver fatto la cosa giusta e si buttò sul letto.
 
 
L’indomani sarebbe stato l’ultimo giorno del “Bijoux Expo” e di conseguenza l’ultima serata a Parigi. Alle 20:00 l’esposizione chiuse i battenti e i due giovani furono di nuovo liberi di buttarsi nella Ville Lumière in notturna. Ely poté finalmente indossare gli abiti a lei più congeniali…. Quanto aveva sentito la mancanza dei suoi adorati jeans, gli anfibi militari, la felpa con teschio e spade…..! Si guardò allo specchio: quella era la Ely che conosceva!
Uscì di camera. Gabriel ancora non c’era. Provò a bussare alla sua porta…
“Ehi, sei ancora lì?”
“Si, entra, faccio in un attimo.” Lui aprì la porta e lei se lo ritrovò davanti in mutande! Di quelle a calzoncini belle aderenti…. Insomma che lasciano poco all’immaginazione!
Ely sentì un’improvvisa vampata di caldo africano…. Le parole stentavano ad uscirle dalla gola…..
“Che fai lì impalata? Entra dai! E chiudi la porta che fa freddo!”
“N-no…. Ti …ti aspetto qui….!” E chiuse velocemente quella porta!!
Si portò le mani sulla faccia mentre mille pensieri più o meno arditi iniziavano ad affollarle la mente…. Ammazza quant’è bono!
“Eccomi, scusa se ti ho fatta aspettare….” Uscì da quella porta più bello che mai: jeans chiari piuttosto stretti, felpa bianca…. Ely non voleva ammetterlo, ma più che lo conosceva meglio, più che le iniziava a piacere quell’odioso raccomandato figlio-di-papà maledettamente figo! Doveva cercare di far in modo che non sospettasse nulla…. In fondo da uno come lui c’era da aspettarsi poco: sapeva fin troppo bene che era un incallito donnaiolo…. Aveva lasciato il suo lavoro in banca per le troppe scappatelle con le colleghe e in poco più di due mesi alla Golden aveva già ripreso l’attività con le “tre grazie” Elena, Ombretta e Roberta.
Nonostante le piccole crepe che sentiva aprirsi dentro di sé, non voleva cedere al suo fascino. Il suo orgoglio glielo impediva.
 
Deglutì ricacciando indietro quanto visto poco prima ed uscirono fuori dall’hotel.
“Questa è l’ultima sera a Parigi e dobbiamo godercela appieno!”
“Già…. L’ultima sera e poi si torna a casa….” Che tristezza….
“Allora dai! Andiamo a divertirci!!”
La prese per mano trascinandola per strada, esattamente come due ragazzini alla ricerca di puro divertimento! Camminando con lei per le strade di Parigi, Gabriel si sentiva bene, felicemente a suo agio, libero e sereno. Ely non ci capiva più nulla! Quando era partita lo odiava a morte…. Mentre ora trovarsi con lui nella città più romantica del mondo lontano da tutto e da tutti, le pareva un sogno….. E il cuore le batteva sempre più forte.
Dopo una serata fra crepes, musica, artisti di strada e locali caratteristici, si soffermarono sul terrazzo del Trocadéro dal quale si gode di una vista stupenda sulla Tour Eiffel…. Si sedettero l’uno accanto all’altra.
“Ecco, questo è l’ideale per concludere in bellezza la mia prima visita a Parigi.” Gli occhi di Ely brillavano come le migliaia di luci della torre.
“Già. E purtroppo ne hai vista solo una minima parte.”
“Eravamo qui per lavoro, te lo sei dimenticato?”
“Un po’ si, devo essere sincero!”
“E fra due giorni saremo di nuovo in ufficio…. Che pizza…”
“A chi lo dici….”
“Eppure a te il divertimento non manca lì!”
“Che vuoi dire?”
“Andiamo….. sono cose tue e delle nostre colleghe….”
“No! Ora tu parli e mi dici tutto!”
“Beh…. Si insomma…. Intendo le tue avventure galanti con Roberta, Elena ed Ombretta….”
“Cosa ti hanno raccontato?!”
“Non l’hanno raccontato solo a me… Lo sanno tutti in ufficio….tranne Rinaldi….”
Gabriel iniziò a sbiancare, minacciandola imitando una pistola con la mano… “Parla…”
“D’accordo.” La sua voce si stava facendo sempre più maliziosa  “…dunque …inizierei da Roberta… la nostra quarantenne-zitella-macchina-del-sesso… Ha raccontato che siete usciti insieme 3-4 volte a settimana e avete fatto del sesso estremo per tutta la notte a casa sua in tutti i modi possibili…. Hai usato il tuo gingillo in ogni sua parte anatomica… Lo avete fatto a letto, sotto la doccia, sul divano, appoggiati all’asse da stiro, sulla lavatrice, davanti alla TV,…. Una media di 7-8 rapporti super completi a notte!” Trattenendo le risa, riprese fiato osservando la faccia di lui che stava assumendo un’espressione a metà fra lo stupito ed il compiacente  “….Poi passerei ad Elena…. Con lei invece lo fai in ufficio, nella stanza della fotocopiatrice…. Almeno cinque volte al giorno! Il suo compagno non la soddisfa gran ché, ma tu si, stando alle sue parole! E racconta pure di avertelo fotocopiato, così non ne sente la mancanza e può ammirarlo quando vuole!” Disse divertita indicandogli il basso ventre. “Ombretta invece ti ha rinchiuso nello stanzino delle scope e…. avete fatto moltissime pulizie da brava mogliettina premurosa quale si spaccia! Anche lei non si è risparmiata fra strofinaci e detersivi…  Chissà come te lo ha lucidato! Sicuramente più di quello del cornuto di suo marito!” E scoppiò a ridere divertita.
“Cioè ….fammi capire… Sono andate a sparare tutto questo in giro?!”
“Oh si! E non solo! Se vuoi posso pure elencarti tutta la tua biancheria intima, voglie o nei che hai addosso, includendo anche le cicatrici!”
“Però! Non hanno omesso nulla!”
“Neanche una virgola…. E potrei descriverti in modo molto particolareggiato anche il tuo….coso… insomma… Hai capito no?”
“Oh…. E comunque non è un coso comune, è di prima qualità!.” Era abituato a molto, ma quelle tre oltre ad aver fatto un resoconto dettagliatissimo, avevano anche amplificato le cose!
“Per carità, non oserei mai dubitarne! Comunque voglio farti i complimenti! Avere una ventina di rapporti sessuali al giorno con tre affamate come quelle non è cosa da poco!”
Spiazzato! E da una ragazza dal sorriso luminoso e divertito! “Beh, si me la cavo egregiamente…. Anche se venti volte al giorno è un po’ troppo….”
“Che? Non hai il fiato?!”
“Ma che dici?!” Diventò rosso come un pomodoro
“Allora è così che ti tieni in forma, confessa!!!”
“Ma non è vero niente!! Anzi..”
Iniziò a punzecchiargli la pancia e a prenderlo in giro. “Casanova! Casanova fuori allenamento!!!!! Ah-ah! Ora lo racconto a tutti!!!”
“Dai, smettila! Mi fai il solletico!!!” E pure lui cominciò a farle altrettanto.
Si misero a stuzzicarsi come due ragazzini, fra risate e piccole prese in giro. Ely non avrebbe mai immaginato che fosse un tipo così brillante, sotto tutti gli aspetti! Fu un’autentica sorpresa! Certamente pensare di avere una storia con lui andava  oltre ogni aspettativa…. Visti i precedenti, forse in una donna vedeva solo un oggetto per deliziare il suo membro…..
Gabriel dal canto suo stava vivendo degli attimi totalmente nuovi, non era mai riuscito a ridere e scherzare così con una ragazza! Fino ad allora le aveva solo sedotte, portate a letto e troncato tutto lì….
La “lotta” continuava. Ely si ritrovò distesa in terra, con lui sopra… Una manciata di centimetri divideva le punte dei loro nasi. Sentiva forte l’impulso di baciarlo… Lo voleva, ma non poteva farlo…. Gabriel non doveva sospettare che anche lei iniziava a cedere al suo fascino…. La sua testardaggine glielo impediva.
“Senti, che ne dici di festeggiare con una bottiglia di champagne?” Quei due fanali azzurri non si schiodavano da lei.
“Noooo…. Ti prego! Ieri sera ne ho bevuto troppo….”
“Ahahahah!!! Si, eri quasi completamente sbronza!!”
“Mamma mia…. Ho dormito come un sasso e quando mi sono svegliata avevo ancora mal di testa!”
“Però sei stata fantastica.”
“Cosa vuoi dire?!” Si alzò di scatto.
“Eri piuttosto arzilla e ti ho dovuta accompagnate in camera tua perché non stavi in piedi.”
Nei suoi occhi si materializzò il terrore. “Continua.” Strinse un pugno, pronta a sferrarglielo in faccia se avesse detto ciò che temeva.
“Eri terribilmente sexy…. Con quell’abito nero mi sei piaciuta subito, ma senza stavi molto meglio.”
Schivò il pugno bloccandole il polso. “L’abbiamo fatto ed è stato stupendo, credimi. La miglior scopata della mia vita.” Si ritrovò con le braccia serrate, strettissima a lui che le stava dietro.
“Porco….maiale schifoso…. Hai approfittato di me in quelle condizioni! Io ti….”
“Ehi, tranquillizzati! Non lo saprà mai nessuno. Ed è piaciuto un sacco ad entrambi…”
Con un violento impeto di rabbia Ely riuscì a sferrargli un calcio nei gioielli di famiglia e lo mise k.o. “Sei un bastardo maledetto…. Per un attimo ho creduto di essermi sbagliata sul tuo conto, credevo pure di essermi…..bah! Che idiota sono stata! Vaffanculo! Di tutto cuore!”
Se ne andò, lasciandolo lì dolorante e rientrò in hotel con un taxi.
 
Rannicchiata sul letto, scoppiò in un pianto amarissimo…. L’ennesima delusione, l’ennesima spina nel cuore…. Si, ok, se l’era cercata, con uno come lui se lo doveva aspettare, ma arrivare ad approfittarsi di lei mentre era brilla proprio non se lo sarebbe mai immaginato. Stronzo si, ma a tutto c’era un limite! Almeno lo pensava fino a poco fa.
Era tardi, ma forse Dario era ancora sveglio…. Provò a chiamarlo… Il cellulare squillava a vuoto…
Forse stava dormendo o forse finalmente era riuscito a concludere con quel tipo di cui le aveva parlato un paio di settimane fa…. Già, che stupida… L’altra sera glielo aveva confidato in chat…
Peccato, parlare con un amico le sarebbe stato utile….. Si asciugò le lacrime e guardò fuori dalla finestra…. Non provava più la meraviglia della prima sera, in lei qualcosa si era spento.
Sentì chiudere la porta della stanza accanto: il maiale era rientrato. Il solo pensiero che si trovasse al di là di quella parete le faceva senso… Ma come può uno che si definisce “uomo” abbassarsi a tanto!?
Rabbrividì.
Aveva approfittato di lei cogliendo l’occasione della sua poca lucidità…. Era stata forse troppo ingenua e conosceva il suo limite di tolleranza degli alcolici…. Però pensava che un minimo di fiducia potesse meritarsela… E quel porco invece era entrato in lei con l’inganno, quasi come se l’avesse violentata! Si accasciò in un angolo ricominciando a singhiozzare. Non voleva farsi sentire da lui, non voleva dargli la soddisfazione dell’ennesima sua vittoria con una donna. Trovò la forza di rialzarsi, entrò in bagno e riempì la vasca di acqua calda e bollicine…. Forse una bagno l’avrebbe aiutata un po’, le avrebbe lavato via quell’odiosa sensazione che sentiva appiccicata al suo corpo, quella repulsione, quel ribrezzo….. Ma non quell’odio verso di lui che le stava esplodendo dal profondo.  
 
 
All’aeroporto, in attesa del volo che li avrebbe riportati a casa, non ci furono occhiate o scambi di parole fra i due. Ely stava ascoltando Bon Jovi con le cuffiette proprio per evitare qualsiasi contatto con il suo collega. Doveva ancora iniziare a smaltire la rabbia che covava dentro.
Una volta a bordo, prese il suo posto, si voltò verso il finestrino e una volta fra le nuvole finse di dormire. Gabriel, seduto accanto a lei, la fissava sperando di riuscire a rompere quel muro creatosi fra di loro. Aveva dormito pochissimo la notte precedente…. Che idiota era stato nel raccontarle quella stupida bugia! Doveva imparare a riflettere prima di parlare, era uno di quei difetti che in passato lo avevano cacciato spesso nei guai, quel maledetto difetto che doveva imparare a gestire a tutti i costi. Ely gli piaceva davvero, ma non sentiva il pulsante desiderio di portarla a letto e basta. C’era qualcosa in quella ragazza che non aveva mai scovato in nessun’altra. Forse era il suo fare così semplice e spontaneo, la sua risata cristallina, la sua dolce ingenuità, il suo affrontare la vita con la giusta grinta…. Insomma poteva fare un bell’elenco delle qualità di Ely che lo avevano colpito. E lui, da perfetto deficiente, l’aveva ferita con una maledetta bugia. Ma perché diavolo gliel’aveva raccontata?! Forse per farsi grande, per pavoneggiarsi, per sentirsi dire “bravo” come accaduto con altre donne…..
Ma Ely era Ely.
Punto e basta.
Aveva sbagliato alla grande con lei e doveva pagarne le conseguenze.
Ma non avrebbe gettato la spugna. Mai!
 
Rientrati in città, si separarono senza dire una parola. Ely prese l’autobus che l’avrebbe condotta finalmente a casa. Gabriel invece scelse il taxi, chiedendo all’autista di seguire il mezzo pubblico in cui era salita lei.
Appena giunta a destinazione, Ely scese in compagnia del suo ingombrante bagaglio, mentre il cielo stava iniziando a coprirsi di nuvole minacciose. Aveva dato le chiavi di casa a Dario perché la controllasse in sua assenza, con il patto di poterla usare in caso di bisogno, ma senza distruggerla. Provò quindi a chiamarlo…. Il cellulare squillava ma nessuno rispondeva. Fantastico! La perfetta conclusione di una due giorni da incorniciare! Provò ad insistere ripetutamente…. Niente.
A peggiorare le cose dal cielo iniziavano a scendere le prime gocce di pioggia.
E quel deficiente non rispondeva ancora!!!!
 
I suoi capelli stavano iniziando a bagnarsi e Dario ancora non si trovava. Cominciava ad essere davvero stanca…. Le ultime ore a Parigi, il viaggio, il pensiero che ancora le faceva venire i nervi a fior di pelle e tutta l’umidità che stava iniziando a penetrarle nelle ossa….
Improvvisamente qualcuno mise un ombrello sopra la sua testa….
Si voltò. “Tu?!”
“Sei tutta bagnata…”
“Sono affari miei.”
“Ely ascoltami…”
“Cosa vuoi ancora da me?! Vuoi raccontarmi tutti i dettagli della nostra scopata visto che ero talmente sbronza da non ricordare nulla?!”
“Lascia che ti dica una cosa!”
“Io con te ho chiuso! Mettitelo bene in quella tua testaccia! Non voglio più avere niente a che fare con te!”
“Ma noi lavoriamo insieme!!!”
“Beh…. Mi cercherò un nuovo lavoro….”
“Aspetta, lascia che ti dica quello che….”
In quel momento il telefono di Ely squillò. Era il numero della sua vicina di appartamento….
“Carla, che succede?”
“Scusa se ti chiamo tesoro, ma dal tuo appartamento stanno venendo dei rumori strani…. Sentiamo scorrere l’acqua….”
“Cazzo, qualcuno è entrato in casa mia!!!!” Panico. “Arrivo subito!!”
Riattaccò il telefono, afferrò la valigia, raggiunse lo stabile e si precipitò su per le scale del palazzo. Con lei alcuni condomini e Gabriel, che non era riuscito a dirle quello che veramente era accaduto.
 
 
 
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Eccomi di nuovo qua!
Spero di aver incuriosito qualcuno….
Riusciranno a chiarirsi Ely e Gabriel?
Ai più attenti forse non sarà sfuggito il dettaglio su Dario…. Farà la sua comparsa nel prossimo capitolo, quindi vi aspetto!!!! Se qualcuno intanto vuole commentare….. : D
Spero di non deludervi!
Ciao!!!!
 

  
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