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Autore: callmemavy    09/03/2013    2 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Il buio della notte tornò presto sull'Hotel. Lungo i piani iniziò a salire il profumo delle pietanze provenienti dalle cucine, molti mostri si svegliarono proprio per la fame e facendo un gran fracasso iniziarono a correre in lungo ed in largo fra i corridoi, mentre le teste tsantsa urlavano di fare silenzio aumentando ulteriormente il rumore, ma Jonathan continuò a russare serenamente, un braccio ed una gamba erano a penzoloni dal letto scalzato con le coperte arruffate a terra.

Tock, tock, tock

La porta bussò, ma il ragazzo continuò a dormire.

-Svegliati dormiglione! O ci perderemo la colazione!- Disse Mavis a voce alta, da dietro la porta rispose ciò che le sembrò il verso di uno zombie.

*Deve essere già sceso se uno zombie gli sta già pulendo la camera* Pensò la vampiretta, poi però fece eco un botto ed un nuovo lamento più umano:

-Ohi! Che musata!- Jonathan era caduto dal letto mentre si svegliava.

-Tutto ok li dentro?-

-Si, tutto ok! Whooo, whooo!- Jonathan iniziò a vestirsi in fretta e furia, tanto che faceva fatica a tenersi in equilibrio.

Poco dopo aprì la porta e vide Mavis che lo aspettava, subito lo prese per un braccio, era eccitatissima e lo portò al piano terra. Superarono la sala mensa dove gli ospiti si stavano già ingozzando ed arrivarono in un'altra sala dove non arrivava il trambusto dei mostri, con un lunghissimo tavolo ma con solo tre posti apparecchiati.

-Buonasera Papà!- Esclamò la ragazza al padre seduto capotavola, e prese posto accanto a lui, poi continuò:

-Come mai non hai fatto apparecchiare anche per Jonathan?-

-Ma si invece, morticina mia!- e con la forchetta in mano indicò il lato opposto del tavolo, da quella distanza si vedeva appena il piatto.

Mavis lo guardò perplessa, si sentiva presa in giro...

-Gli uomini capotavola!- ribatté all'occhiata, ma si capiva che era solo una scusa...

Jonny si mise a sedere in quel posto, facendo non poca fatica per spostare la massiccia sedia dall'altissimo schienale in legno intagliato.

-Buonasera Drac! Come è il tempo laggiù?!- scherzò Jonathan per protesta.

-Come? Vuoi un vermimisù?!- Urlò Dracula in risposta, il ragazzo si batté il palmo sulla faccia dalla disperazione, poi guardò il piatto, c'era una specie di budino giallognolo con delle non ben precisabili cose dentro, ne prese una cucchiaiata e la infilò in bocca senza il coraggio di guardare, era gommosa ed appiccicosa, dolciastra ed un po' aspra, tutto sommato buona, ma non volle sapere cosa ci fosse dentro. Finì la colazione iniziando a sbucciare una mela nera.

-Auch!- gridò il ragazzo a bocca piena impastata di budino.

Dracula alzò di scatto la testa verso il ragazzo, poi posò lo sguardo su sua figlia, sembrava turbato. La ragazza invece rimase incantata sul budino quasi finito, faceva finta di nulla ma il suo cuore batteva all'impazzata, continuò a masticare anche se non riusciva ad ingoiare, si sentiva un nodo alla gola e le sue gambe tremavano, c'era qualcosa nell'aria, un odore forte, intenso ed inebriante.

-Questi coltelli sono troppo affilati!- Si lamentò il ragazzo.

Blink

Mavis sentì questo suono di goccia caduta, un suono impercettibile, ma che le rimbombò nella mente, la vampira si voltò verso il ragazzo, pur essendo lontano una ventina di metri notò per terra una macchia rossa, a cui se ne aggiunse una seconda e poi una terza vicina

Blink, Blink

quel suono continuava a echeggiarle nelle orecchie, voltò lo sguardo su Jonathan, si era tagliato con il coltello ed un rivolo rosso gli scorreva lungo il polso

*Perché quel sangue mi attrae così tanto? Ho sempre avuto fiuto per il sangue, ma mai così tanto! eppure lo sento nel naso, sulla pelle, riesco a sentirne il sapore sulla lingua... e... mi piace... ma perché? Eppure mio padre ha detto che il sangue umano è disgustoso e pieno di schifezze!*

I pensieri di Mavis si interruppero quando suo padre si alzò per andare da Jonathan.

-Mavis, puoi controllare che in cucina sia tutto a posto?- Le ordinò Dracula.

Lei non perse tempo e senza fiatare corse via, voleva trovare una scusa per fuggire da li e suo padre le risolse l'inconveniente. Non si fermò in cucina, ma fuggì diretta nel bagno del ristorante dove sputò il boccone che non riusciva ad ingoiare e finì per vomitare per l'agitazione, il sapore acre ed acido le cancellò l'odore del sangue che si sentiva ancora addosso.

Mavis si sciacquò la bocca e si bagnò il viso con l'acqua fredda per schiarirsi le idee che le vagavano caoticamente per la testa, poi si guardò allo specchio come se potesse vedersi. Si sentiva un formicolio strano in bocca, quindi la spalancò sporgendosi verso il vetro, nel mentre aprì la porta Winnie, ma la vampira se ne accorse solo quando la piccola era già salita sui lavandini.

-Sei buffa cuginetta! Tanto non ti puoi vedere!-

Mavis quasi spaventata si voltò di scatto.

-E tu quando sei entrata?- chiese avvicinandosi sorridendo e le accarezzò la testa

-Ti fanno male le zanne del giudizio?-

-No, sono decenni che mi sono cresciute!-

-Allora come mai ora le hai più lunghe?-

La domanda spiazzò Mavis, che si mise due dita in bocca per controllare.

Era vero, tutti e quattro i canini si erano allungati, non le era mai capitato, le si riaccese la preoccupazione, così fuggì di li senza dire nulla, voleva starsene da sola, ma aperta la porta fece solo pochi passi di corsa

BAM!

Andò a battere proprio contro Jonathan

-Ti sei fatta male? Allora non sono l'unico imbranato qua dentro!-

Mavis fece un sorrisetto rassicurante, stando attenta a non mostrare i denti.

-Guarda che bel cerottino che mi ha dato Drac!- Esclamò euforico facendoglielo vedere, era blu con disegnasti dei pipistrellini neri su un cielo stellato.

-Si... carino...- Rispose la vampira guardando altrove, poi continuò:

-Ora... vado un attimo in camera-

-Posso venire anche io?-

-NO- Tagliò secco Mavis che corse via.

Arrivata in camera chiuse a chiave la porta e serrò la finestra, voleva stare da sola e l'incontro non previsto con Jonathan e suo padre la agitò ancora di più.

Si sdraiò sul letto e chiuse un attimo gli occhi per rilassarsi, con la lingua sentì le zanne ritrarsi, si era calmata, ma per quanto tempo ancora?

  
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