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Autore: Callie_05    10/03/2013    1 recensioni
e se la religione che conosciamo non sia altro che una menzogna per occultare le passioni di Dio?
Genere: Erotico, Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I bambini dimenticati erano già andati a dormire da un pezzo nelle loro ville di cartone o tra i caldi seni delle madri. Tutto nell' accampamento era silente e nemmeno una luce illuminava quel posto dimenticato da Dio e dagli uomini. Solo la vecchia Lilian era sveglia, i suoi occhi fissi nella volta celeste a cercare forme e immagini amiche, a cercare un volto che non avrebbe trovato.
Stava sdraiata sulla coperta di ciniglia bucata e mangiata dalle tarme, su un materasso di cartone, con le mani giunte in grembo come la salma di una faraona con il volto dipinto d' oro. Sotto il chiarore delle stelle il suo volto sembrava più giovane e meno rugoso e le sue mani parevano vellutate come petali di rosa, ma il suo sguardo era stanco e spento come una candela che per anni aveva arso ed era rimasta lì, dimenticata da tutti, sul davanzale in una soffitta oscura, senza possibilità di consumarsi o bruciare e obbligata a guardare lo scorrere del tempo giorno dopo giorno.
Si alzò con fatica dal suo giaciglio e si incamminò fuori dall' accampamento a passo lento e strascicato, respirando a pieni polmoni la fredda aria notturna espirando la sua stanchezza in piccole nuvolette di fumo. Camminò a lungo prima di accorgersi di essere seguita e, facendo finta di nulla, arrivò sino ad un parchetto illuminato ove si sedette. Attese qualche attimo e poi la piccola figura si fece avanti con sicurezza.
-Lilian! cosa fai in giro a quest' ora? ti ho vista uscire dall' accampamento e ti ho seguita per vedere dove andavi!
Disse la piccola bambina mora e paffuta con innocente disinvoltura. Era una dei bambini dell' accampamento, una di quelli che non avevano mai avuto la fortuna (o la sfortuna) di conoscere i propri genitori, era una di quelli sempre in prima fila per ascoltare i racconti della vecchia signora.
-Avrei molte più ragioni io a farti questa domanda, Eva! non lo sai che è pericoloso uscire di notte?-
"non te lo ha mai insegnato nessuno?" stava per aggiungere Lilian severa ma apprensiva, ma poi si interruppe. La bambina era orfana e nessuno le aveva mai dato un' educazione. La guardò dolcemente e la invitò a sedersi accanto a lei con un gesto della mano, e la creatura così fece, aggiustandosi il vestitino sporco e sgualcito trovato nell' immondizia come se fosse stato il vestito della festa.
-Non riuscivi a dormire Lilly?- disse la piccola dondolando i piedini dalla panchina
-Quando avrai la mia età anche tu avrai talmente tanti ricordi che ti tormentano da farti perdere il sonno, mia cara...-
Eva la guardò con lo sguardo stranito di chi non capisce una realtà che non gli appartiene.
-Perchè voi anziani non dormite? eppure il vecchio Todd russa sempre... forse fa finta...- Disse portandosi un ditino sul labbro, facendo una smorfia che fece ridere di cuore Lilian.
-No no, gli anziani dormono eccome! sono io che ho molti pensieri per la testa tutto qua...- Gli occhi dell' anziana donna si velarono per un attimo di tristezza e, guardando lontano, rivissero momenti passati.
-Che pensieri ti passano per la testa? a me puoi dirli io sono un asso nel mantenere i segreti, parola di scout!- disse baciandosi gli indici messi a croce in segno di giuramento.
-Non credo siano segreti adatti per una creatura della tuà età-  sentenziò Lilian riscuotendosi dai suoi pensieri.
-Riguardano il medaglione che porti al collo e che guardi tutte le sere prima di addormentarti?- Disse la bambina con voce flebile e colpevole di chi ha appena scoperto un grosso segreto.
-Tu come...? lasciamo perdere, sei una curiosona... si comunque, riguarda il medaglione che porto al collo ma non chiedermi di più, sono vecchia e sono sgorbutica e non mi va più di parlare-
Concluse la conversazione estraendo dalla tasca della giacca un fagottino di carta stagnola che aprì davanti agli occhi della bambina che improvvisamente si illuminarono come se avesse appena visto un lingotto d' oro.
Lilian spezzò a metà la barretta di cioccolata al latte e ne porse un pezzo alla bambina che stava già saltellando sul posto per la felicità.
-Ma se gli altri bambini lo vengono a sapere?- Disse sconsolata appena prima di portarsi alla bocca la dolce leccornia.
-Sarà il nostro piccolo segreto, come tutto il resto della serata...- Rispose Lilian facendole l' occhiolino, ed insieme si incamminarono verso l' accampamento succhiando avidamente la cioccolata senza addentarla, dato che a tutte e due mancavano molti denti in bocca, l' una perchè troppo giovane l' altra perchè troppo vecchia.
  
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