Film > Le 5 Leggende
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Autore: Tinkerbell92    10/03/2013    4 recensioni
E' passato più di un anno da quando Jack è diventato un Guardiano.
Il Natale si avvicina, ma l'atmosfera sta per essere rovinata dall'imminente ritorno di Pitch.
Per evitare una situazione difficile come quella dell'anno precedente, Nord affida a Jack il compito di stringere un'alleanza con quattro creature leggendarie, prima che Pitch le trovi e le convinca ad unirsi a lui.
Una ragazza che viaggia attraverso gli specchi, un astuto irlandese capace di ingannare chiunque, una romanticona dal cuore spezzato ed un cane nero che si sposta alla velocità della luce formano il gruppo di creature ambite dall'Uomo della Luna e dal Re degli Incubi.
Ad aiutare Jack nell'impresa saranno il piccolo Jamie Bennett e la sua affascinante sorella maggiore.
Chi riuscirà a convincere i nuovi "Aspiranti Guardiani" a passare dalla sua parte?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Jamie, Nuovo personaggio, Pitch, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Mamma vado a pattinare al lago ghiacciato!" "D'accordo, ma sii prudente!"
La ragazzina dai capelli color platino si mise i pattini in spalla e corse verso il cancello, dando un ultimo sguardo alla madre, che teneva stretto tra le braccia un neonato.
"L'anno prossimo verrà anche Jamie al laghetto con me!" gridò, mentre correva lungo il marciapiede.
Non appena arrivò a destinazione, si sedette sulle rive innevate del lago ed infilò velocemente i pattini.
Una ventata fredda le scompigliò i capelli, ma non la infastidì, anzi. Lei amava il freddo, non per niente, era nata proprio durante uno dei tre giorni più freddi dell'anno.
Il laghetto era deserto.
La piccola iniziò a filare sulla superficie ghiacciata molto rapidamente, facendo delle piroette aggraziate di tanto in tanto. Nessuno la eguagliava in quello sport. Il ghiaccio era il suo elemento.
Jack, intanto, stava volteggiando qua e là per le strade di Burgess, divertendosi a fare scherzi alla gente del posto. Era buffo vedere le facce delle rispettabili signore che scivolavano di brutto su una pozzanghera ghiacciata, oppure l'espressione beota dei bambini che si incollavano la lingua sul getto d'acqua delle fontanelle che, fino a pochi secondi prima, funzionavano regolarmente.
Jack si fermò in prossimità del lago, appoggiando la schiena al tronco di un albero, fino a quando non vide la piccola figura che volteggiava sul ghiaccio.
In un primo istante pensò di fare uno scherzo anche a lei, però rinunciò subito non appena vide il modo incredibile in cui si muoveva. Sembrava quasi venire da un pianeta ghiacciato.
Un po' incuriosito, Jack si avvicinò a lei, seguendola ad una certa distanza. Era difficile, però, prevedere i movimenti della bambina, infatti, all'improvviso, lei fece una piroetta e si girò, cambiando direzione.
Jack riuscì appena a vedere la sua espressione sorpresa, che si ritrovò a ruzzolare con lei sulla superficie congelata.
Il ragazzo si alzò un po' titubante, piuttosto scioccato da quanto era successo: com'era possibile che, mentre tutti gli altri bambini gli passavano attraverso senza problemi, lei l'aveva addirittura colpito?
Un gemito poco distante da sè gli fece voltare lo sguardo: la bambina era inginocchiata sul ghiaccio, massaggiandosi la testa.
Jack volteggiò fino a lei, sentendosi stranamente preoccupato, e le domandò senza pensarci: "Tutto bene?" "Mmmmh"
La ragazzina lo guardò un po' dubbiosa, poi rispose semplicemente: "Che botta..."
Jack annuì e, prima che potesse scusarsi, la bambina borbottò: "Perchè sei scalzo?"
Jack diede una rapida occhiata ai propri piedi e si lasciò sfuggire un sorriso: "Ah, io sono sempre scalzo, ma non ho freddo... davvero" aggiunse, notando l'espressione dubbiosa della piccola.
Lei sembrò pensarci su un secondo, poi alzò le spalle e sorrise: "Se lo dici tu. Comunque, io mi chiamo Emma."
"Ehm, piacere, Emma, io sono Jack."

L'immagine si interruppe bruscamente e, dopo un istante di buio, Jack iniziò a mettere a fuoco i contorni di una stanza.
Provò ad alzarsi a sedere, ma una fitta allo stomaco lo fece desistere dal tentativo.
"Sta rinvenendo!"
Una voce femminile gli fece aprire gli occhi di nuovo e, prima che riuscisse a capire a chi appartenesse, qualcuno si gettò accanto a lui, prendendogli la mano: "Jack!"
Gli occhi viola di Mary si specchiarono nei suoi, sul volto della ragazza si leggeva un'insolita preoccupazione: "Jack mi senti?"
"Ehm... sì" ansimò lui "Dove mi trovo?"
Le labbra della ragazza si piegarono leggermente in quello che pareva un sorriso: "Sei a casa del ragazzino... oh, Jack, credimi, mi dispiace tanto!"
"Non fa niente" rispose lui, guardandosi attorno "Immagino che Pitch debba avertela fatta proprio grossa per farti arrabbiare in quel modo..."
Mary tornò improvvisamente seria e si alzò dal letto con fare sbrigativo: "Non è il momento di parlarne... devi stare a riposo."
Jack aprì la bocca per protestare, ma lei se n'era già andata, lasciando il posto ad Emma, che era appena entrata nella stanza.
"Non capisco perchè faccia così..." borbottò Jack, con aria pensierosa.
Emma alzò le spalle e si sedette accanto a lui: "Come stai? Ho cercato di curarti nel migliore dei modi, ma non so se le creature leggendarie richiedano dei trattamenti speciali..."
"Oh, non preoccuparti" sorrise lui "Ti ringrazio..."
Emma abbassò lo sguardo arrossendo. Passarono alcuni minuti di imbarazzante silenzio, poi, Jack trovò il coraggio di farle una domanda: "Senti, Emma... ma, per caso, tu sai pattinare sul ghiaccio?"
Gli occhi verdi della ragazza si spalancarono: "Sì, è uno sport che pratico da anni... come fai a saperlo?"
"Beh..." mormorò lui, lievemente incerto "Il fatto è che... io credo di averti vista..." "Davvero?"
La ragazza si strinse nelle spalle: "Beh, in effetti, sei lo spirito dell'Inverno, è naturale che tu mi abbia vista pattinare sul ghiaccio, qualche volta..." "Sì, ma io intendo... credo di averti effettivamente incontrata... e di aver parlato con te..."
Jack cercò le parole giuste, ma si rese conto che era parecchio difficile: "Insomma, tu non hai l'impressione di avermi già visto?"
Emma aprì la bocca per rispondere, ma venne interrotta dall'arrivo di Jamie: "Jack! Ti sei ripreso finalmente! Ero così preoccupato!"
"Hey, Jamie!" rispose il ragazzo "Stà tranquillo, non sono così facile da uccidere..."
"E' rimasto al tuo capezzale per tutto il tempo in cui sei rimasto incoscente" soggiunse Coop, entrando a passo aggraziato nella stanza.
"Quanto ho dormito?" domandò Jack, sorridendo non appena si beccò una bella leccata sul viso da parte di Shucky.
"Sei stato a letto per quasi ventiquattr'ore" rispose Jay, appoggiandosi alla soglia della porta "Ci hai fatto prendere un bello spavento."
"Caspita, un giorno intero privo di sensi!" mormorò Jack, accarezzando la testa nera dal cane "Spero di non aver creato problemi..." "Ma no, figurati" rispose Emma con un sorriso, alzandosi dal letto "Nostra madre non si è accorta di nulla" diede una rapida occhiata alle creature nella stanza e prese per mano il fratellino "Beh, mi sa che iniziamo ad essere troppi... andiamo, Jamie, lasciamo Jack un po' con i suoi amici..."
"Ma no, aspetta..." esclamò Jack, tentando di alzarsi, ma Emma gli sorrise dolcemente: "Torniamo più tardi."
Jack crollò di nuovo sui cuscini, rivolgendosi poi ai propri compagni: "Pitch è ancora vivo, immagino..."
Jay annuì: "Sì, è riuscito a scappare prima che i vetri di Mary lo colpissero... è molto più potente dell'ultima volta che l'ho incontrato..." "Tu come stai, Jay? E Sophie?"
L'irlandese alzò le spalle con un sorriso: "Ah, tutto ok, è solo qualche graffio e la bambina è illesa... a te è andata molto peggio, amico mio..."
Jack sorrise, accarezzando lentamente la testa di Shucky: "Beh, l'importante è che Sophie non sia rimasta ferita nell'attacco... Mary ha rischiato davvero grosso..."
"E' mortificata per quel che è successo" intervenne Coop "Sul serio, detesta perdere il controllo in quel modo. E le dispiace che tu sia rimasto coinvolto. Ma quando si tratta di Pitch, Mary esce completamente di senno..." "Ma che cosa le ha fatto, maledizione?"
Jack si alzò lentamente sui gomiti, fissando i due con aria interrogativa: "Cosa le ha fatto per meritarsi un odio tale? Insomma, io capisco che Pitch sia malvagio e vile, però non ho mai provato per lui un odio isterico simile. Lo considero un nemico da sconfiggere e non provo alcun sentimento positivo per lui. Ma arrivare a mettere in pericolo la vita degli altri solo allo scopo di ucciderlo... beh, mi sembra che ci sia qualcosa di veramente grosso sotto..."
Coop e Jay si scambiarono un breve sguardo, poi, la ragazza sospirò: "Pitch le ha rovinato la vita, Jack. Vedi, un tempo, quando Mary era ancora umana, Pitch è entrato nella sua vita mostrandosi per quello che non era. Mary era una ragazzina speciale, molto dolce, ma anche un po' ingenua. Pitach l'ha ingannata, tradita, usata. E' una storia molto lunga, Jack, ed una delle regole della nostra Confraternita è quella di non rivelare i segreti degli altri. Non senza permesso. Tutto ciò che posso dirti, è che Pitch si è finto suo amico solo per interesse personale."
"Mary è stata umana ed ha conosciuto Pitch prima di diventare una creatura leggendaria?" si stupì Jack, mettendosi lentamente a sedere.
Shucky guaì e Coop sorrise alzando le spalle: "Tutti noi siamo stati umani un tempo, Jack, come te. E, sempre come te, siamo diventati quello che siamo in seguito a delle esperienze parecchio... tragiche."
Jack abbassò lo sguardo, poi sospirò: "Immagino che Mary non vi darà mai il permesso di raccontarmi la sua storia..." "Beh, mettila così, Jack" rispose Jay, allontanandosi verso la porta "E' solo colpa di Pitch se Mary è diventata una creatura leggendaria. Ti basti sapere questo." gli strizzò l'occhio ed uscì dalla camera "Ci vediamo tra poco, riguardati!"
Coop lo osservò allontanarsi con un sorriso, poi si voltò verso Jack, che era ancora piuttosto confuso: "Credo che faresti meglio a riposarti ancora un po'... la tua ferita era piuttosto seria, Jack."
Il ragazzo sospirò, sdraiandosi di nuovo: "Non potrò mai sapere nulla del vostro passato? neanche per aiutarvi?"
Coop sorrise, dandogli un buffetto sulla testa: "Adesso riposati. Ti prometto che, quando ti sarai ristabilito, ti racconteremo qualcosa in più di noi."Jack annuì e fece per chiudere gli occhi, quando notò qualcosa di strano: "Hey, che cos'hai sulla schiena, Coop?"
La ragazza si scostò i capelli con un brivido, rivelando due segni argentati e sottili, paralleli tra loro, simili a due cicatrici e situati vicino alle scapole. Ne sfiorò uno distrattamente e mormorò con tristezza: "Una volta erano le mie ali..."
Gli occhi blu si velarono di tristezza e, con un singulto doloroso, la ragazza uscì dalla stanza, seguita a ruoa da Shucky.
Jack sospirò tristemente, guardando il soffitto della stanza di Jamie. Non immaginava che dei segreti tanto tristi e oscuri si celassero nel passato di quelle creature.
Mary era stata tradita da qualcuno che credeva amico, che era stato tra l'altro la causa della sua trasformazione e, molto probabilmente, della sua morte da umana. Coop aveva perso le proprie ali da Cupido in seguito a chissà quale tragico incidente e, di sicuro, le storie di Jay e Shucky non dovevano essere molto più allegre.
Jack chiuse gli occhi molto lentamente, con la testa afflitta da mille domande, ma, non appena si riaddormentò, si ritrovò catapultato in quel familiare paesaggio invernale di alcuni anni prima.
"Si ritrovò al laghetto ghiacciato, intento ad aspettare la ragazzina che giocava con lui ormai ogni giorno. Era diventata un'abitudine: lei arrivava alle tre del pomeriggio, quando il laghetto era deserto, e pattinavano insieme fino alla sera.
Tutto sembrava perfetto, finalmente, dopo un centinaio d'anni, Jack Frost poteva interagire con una piccola umana che riusciva a vederlo. Ricordava bene quei momenti, tutto gli sembrava più chiaro.
Eppure, una strana sensazione continuava a metterlo in guardia, ed uno strano presentimento si impadroniva di lui: forse, qualcosa, stava per accadere..."

 Angolo dell'Autrice: Finalmente riesco a tornare dopo una lunga pausa (so già che qualcuno di voi vorrà uccidermi per l'attesa).
Perdonatemi, sono stata impegnata con gli esami ed avevo un sacco di storie da aggionrnare.
Forse il capitolo non è granchè, ho cercato di inserire dei sogni.ricordo che provassero a spiegare un po' gli strani deja-vù che assillano continuamente Jack ed Emma.
Finalmente, Jack riesce un po' a ricordare: ma perchè, allora, si è scordato di quella ragazzina che giocava sempre con lui? E perchè nemmeno Emma si ricorda? E, soprattutto, che cosa si cela dietro il passato delle altre creature leggendarie?
Cercherò di svelare presto i misteri nei prossimi capitoli, magari, già dal prossimo, la storia di qualcuno potrebbe essere rivelata ;)
Una curiosità: per caso, avete delle supposizioni riguardo ai misteri che si nascondono dietro la vita dei personaggi? Tifate per qualche coppia? :) Vabbè, se vi va, fatemi sapere :D
Scusate ancora per il ritardo.
Tinkerbell92

  
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