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Autore: Ezzy O    10/03/2013    2 recensioni
-Io credo che sarebbe emozionante conoscere un alchimista.- mormorò Winry quasi in trance.
Havoc, con un lieve sorriso, si accostò a lei:- Diffidate, signorina!- le consigliò –Sono tutti uguali, esseri spregevoli e bugiardi, quei mostri non meritano che una cosa sola…
Lanciò la sigaretta fuori bordo, Winry la osservò toccare la superficie e sparire tra i flutti, poi, prendendole la spalla, il giovane tenente la costrinse a girarsi e a fissarlo negli occhi.
-Poca corda e caduta sorda.- terminò.
Una fanciulla desiderosa di avventura, due fratelli in cerca di un passato, un alchimista ambizioso e una ciurma maledetta; chi sarà il vincitore, tra le isole del Caribbean?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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5. Patto col Diavolo
 
-Si sta svegliando! Alphonse, portami dell'acqua.- la voce lontana della zia Izumi arrivò alle orecchie ronzanti di Ed.
Il ragazzo riaprì gli occhi pian piano, ritrovandosi a fissare il viso preoccupato della donna.
-Come ti senti?- gli chiese preoccupata.
Edward grugnì:- Uno straccio.
A fatica si alzò e bevve qualche sorso dal bicchiere allungatogli dal fratellino.
La testa gli pulsava dolorosamente, come se gli fosse caduto sopra lo strano meccanismo con ruote; dannati alchimisti! Appena gli fossero capitati sotto tiro si sarebbero pentiti di aver…
-WINRY!- gridò, ricordandosi all’improvviso gli eventi della sera prima -Hanno rapito miss Rockbell!
Nonostante i giramenti di testa, saltò giù dal letto, mettendosi la giacca in fretta e furia. Al e Izumi lo guardavano allibiti.
-Ed, che pensi di fare?- chiese il minore, preoccupato.
-Andare a cercarla, mi sembra ovvio!- e uscì sbattendo la porta.
Corse in direzione del forte, per le strade della città poté vedere la devastazione provocata dall’attacco; poche porte erano rimaste in piedi, le macerie degli edifici sfondati dalle cannonate ostruivano il cammino e lo rallentavano.
Dappertutto feriti e morti.
Stringendo i denti si ripromise di far pagare anche questo a quei maledetti!
Finalmente raggiunse la sua meta.
Schivando un paio di soldati troppo impegnati a trasportare detriti e vittime, riuscì a sgusciare all’interno e non impiegò molto a trovare sia il commodoro che il governatore; i due discutevano tra loro all’ombra del porticato, sul tavolo era appoggiata una larga mappa.
Senza far caso alle occhiate severe dei soldati, si piazzò davanti al commodoro.
-L’hanno presa,- ansimò –Hanno preso Winry!
Havoc non alzò lo sguardo dalla cartina:- Signor Breda, porti via questo ragazzo.
Ed si scostò dalla presa della guardia:- Bisogna riuscire a scovarli, dobbiamo salvarla!- insistette.
Il governatore Huges lo fissò. I suoi occhi erano pieni di dolore e rabbia.
-E da dove proporreste di cominciare?- ringhiò –Se avete qualche informazione su mia nipote, mettetecene a parte!
Ed boccheggiò e tacque. Era furioso ma anche impotente; non aveva la più pallida idea di come inseguire gli alchimisti.
Stava per andarsene a testa bassa, quando la voce timida di Fury ruppe il silenzio.
-Quel Roy Mustang,- cominciò il moro titubante. Gli sguardi di tutti si puntarono su di lui –Ci ha raccontato dell’Uroboro.
-L’ha menzionata, di sfuggita.- precisò Breda.
Il ragazzo sentì rinascere la speranza.
L’alchimista non gli piaceva affatto, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di salvare Winry, fosse stato anche scendere a patti con lui.
-Chiedetegli dove sia!- consigliò al commodoro –Trovate un accordo, potrebbe condurci ad essa!
Ma Havoc scosse la testa, tornando a guardare la mappa:- Gli alchimisti che hanno invaso il forte hanno lasciato Mustang in cella, ergo non sono suoi alleati!
Mentre la rabbia montava dentro Edward, l’ufficiale tornò a rivolgersi a Huges:- Governatore, stabiliremo la probabile rotta e…-
-QUESTO NON E’ ABBASTANZA!- urlò il ragazzo, colpendo la mappa con i pugni.
Fissò Havoc negli occhi, furente, ma lui non distolse lo sguardo, anzi, ricambiò con altrettanto astio, in occhiate e parole.
-Signor Elric,- scandì a denti stretti –Voi non siete un militare né un marinaio; voi siete un fabbro. E questo non è il momento per atti avventati!- concluse, trascinandolo a forza fuori dal porticato.
Quando furono a debita distanza dal governatore, una nota di sofferenza passò negli occhi del giovane ufficiale e trapassò Edward.
-Non commettete l’errore di pensare di essere unicamente voi a tenere a Winry.- mormorò, prima di lasciargli il braccio e tornare alle sue cartine.
Il ragazzo si massaggiò la spalla indolenzita. Credeva di capire le emozioni del commodoro, ma non riusciva a fidarsi dei suoi metodi; avrebbe trovato la ragazza per conto suo, come gli sembrava più opportuno e con chi gli sembrava più opportuno.
Infilandosi non visto nel corridoio che portava alle celle, ebbe la brutta sensazione di star per suggellare un patto col diavolo.
 
-Ti prego, ti prego…- ringhiò Mustang a denti stretti, borbottando in contemporanea imprecazioni più e meno colorite contro il cane, i cannoni e quel benedetto osso che non riusciva nemmeno ad aprire la serratura della sua cella.
Un rumore improvviso lo fece scattare all’interno della cella; si sdraiò fingendosi appena svegliato.
Aveva dimenticato l’osso nella serratura!
Merda!
Non ci fu tempo per i ripensamenti; davanti a lui comparve improvvisamente il nanetto biondo del giorno prima.
-Tu, Mustang!- lo apostrofò.
L’alchimista alzò appena la testa, esibendo la sua migliore faccia di bronzo.
-Sì?
-Conosci bene quella nave, l’Uroboro?
Uh, ma guarda un po’! Gli stava sul serio chiedendo informazioni sulla nave maledetta?
Si riaccomodò sul pavimento, ignorandolo.
-La conosco, sì…- rispose, vago.
-Dove si mette alla fonda?
A quella domanda rischiò seriamente di mettersi a ridere in faccia al nanetto.
-Non hai sentito le storie?- domandò con un sorriso serafico.
Lo sguardo corrucciato del biondino gli fece presupporre di no.
Sospirò:- Capitan Bradley e la sua ciurma di manigoldi,- spiegò agitando vagamente un dito in aria –Salpano dalla temuta Isla de Muerta; un’isola per chiunque introvabile, a parte…
Si tirò su e guardò Ed con un sorrisetto:- A parte per coloro che sanno già dove sia!
Gli istinti omicidi che il ragazzo provava per l’alchimista si stavano decisamente moltiplicando.
-Quella è una nave vera,- ringhiò cercando di controllare la rabbia. -Quindi dovranno ormeggiarla in un posto vero! Qual è?
Roy ora si puliva le unghie, indifferente:- Perché lo chiedi a me?
-Perché sei un alchimista.
-E vuoi diventare un alchimista anche tu?
Ed non riuscì più a trattenersi e colpì le sbarre della cella con un pugno.
-Mai!- disse a denti stretti.
Il moro non si scompose e tornò a guardarsi le unghie.
Il ragazzo ne avrebbe fatto volentieri a meno, quell’alchimista era davvero bravo a farlo andare su tutte le furie. Non se la sentiva di arrendersi per così poco e fece un ultimo tentativo.
-Hanno preso miss Rockbell.- confessò.
-Oh, quindi c’è una fanciulla di mezzo!- esclamò Mustang tirandosi a sedere. Quella conversazione cominciava a pendere una piega interessante.
-Ebbene, se intendi partire e correre in suo aiuto e conquistare così il cuore della dama,- esibì un sorriso sornione –Dovrai farlo da solo, amico. Io non vedo un profitto per me!
-Ti tirerei fuori di qui.
-E come? Le chiavi sono scappate!- grugnì Roy, lanciando mentalmente l’ennesimo augurio di morte prematura al cane.
Edward però sorrise:- Queste celle le ho costruite io; sono cerniere con mezzi perni.- spiegò.
Incuriosito, l’alchimista lo osservò sollevare una panca di legno e incastrarla tra le sbarre. Era piuttosto forte per essere un nanetto! E… gli ricordava qualcuno.
-Con la leva giusta e l’applicazione di una forza adeguata la porta si sfilerà!- concluse il biondo, trionfante.
Roy non aveva capito molto della spiegazione, in realtà non poteva interessargli di meno, invece continuò ad osservare gli occhi castano dorati del giovane.
Era più che sicuro di averli già visti.
-Come ti chiami, ragazzo?- gli chiese, assorto.
-Edward Erlic.- rispose.
Gli occhi dell’alchimista luccicarono:- Edward, eh? Un bel nome, ma… scommetto che il cognome è quello di tua madre.
Il biondo sentì un brivido lungo la schiena; come faceva quell’uomo a saperlo?
Non ebbe il tempo di farsi altre domande; Roy si era alzato e ora lo guardava negli occhi.
-Bene, Edward Elric, ho cambiato idea!- esordì –Se mi liberi da questa cella, giuro sulle pene dell’Inferno che tu condurrò all’Uoroboro e alla tua fanciulletta. Abbiamo un accordo?
Edward fissò la mano tesa dell’alchimista. Alla fine la strinse.
-Accetto!- disse, sicuro.
-Accetti! E tirami fuori, maledizione!!
Con un movimento fluido, il ragazzo sollevò la panca e la porta della cella si scardinò con un tonfo metallico.
-Corri, potrebbero aver sentito!
Roy sgusciò via dalla cella:- Ah, no! Non senza i miei effetti!
Mezz’ora dopo, l’alchimista aveva di nuovo il suo orologio, la spada e la pistola. Con il ragazzo a carponi vicino a lui, osservavano le due navi ancorate nella baia di Resembool.
-Ruberemo una nave?- domandò il biondo, titubante –Quella nave?
Roy sbuffò:- Requisiamo! Siamo qui per requisire quella nave!
Non era ovvio?
Mentre osservava i bravi soldatini farsi in quattro sui moli, il suo cervello lavorava frenetico; il piano prendeva forma, e non c’era possibilità di fallimento!
-Parliamo un po’ degli affari tuoi, o andare è inutile.- squadrò il suo giovane complice –Quella ragazza, quanto sei pronto a spingerti oltre per salvarla?
-Morirei per lei!- dichiarò l’Erlic con sincerità.
Il sorriso che gli rivolse Mustang non fu affatto rassicurante.
-Oh, bene! Tutto a posto allora!- esclamò l’alchimista, giulivo.
Il brivido che scorse sulla schiena di Ed fu troppo inquietante perché il ragazzo si accorgesse dell’ombra che li aveva seguiti, una figura che da molto tempo origliava la loro conversazione…

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Questa volta giuro e spergiuro che non è colpa mia!!! ç__ç Abbiate pietà, sono caduta vittima cuore e penna di un inglese con un sorriso meravilgioso e due occhioni fantastici! Grr, maledetto, te! Lo ammetto, ho passato gli ultimi tempi ad adorare Tom Hiddleston e Loki trascurando i nostri alchimisti, perdono!
Comunque, spero ci siate ancora, miei "25 lettori" perchè io non mollo! ^^ Il capitolo è un po' cortino, lo so, ma sto sperimentando una nuova tecnica: capitoli brevi e che si fermano proprio nel punto di maggior suspance! Lo faccio perchè sono cattiva? Un po' u.u Ma anche perchè così dovrei riuscire a scriverli più in fretta.
Dunque, cosa progetta l'Alchimista di Fuoco?
Chi è vermente Edward?
Che legame ha con lui Alphonse?
E chi è l'ombra misteriosa?
(No, mi avete scoperta: sono cattiva e basta, muhuahuahhaha!!)
La risposta a questi e altri interrogativi la troverete nelle prossime puntate, per ora aspetto recensioni, vi ricordo il video trailer di cui troverete sotto il link e LIVING LA VIDA LOKI!!! guidate con prudenza!

Alla prossima!! :)

http://www.youtube.com/watch?v=N2U3ahrDOO4
  
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