Capitolare Due
...preferirei dei deliziosi cereali Cheerios!
Si ritrovarono nel salotto di una casa ben arredata, ma a quanto pare senza nessuno all'interno. Cordelia si alzò1 mentre Daleko volò sullo scaffale della libreria, intenta a limarsi le unghie2.
«Dove siamo?» chiese la ragazza, spolverandosi i pantaloni. «Non lo so» rispose la fata in tono annoiato.
«Come non lo sai?!» si scandalizzò l'altra, guardandosi attorno. Daleko la ignorò.
«...non ho nemmeno sloggato. Sono rimasta connessa. Erika si infurierà» continuò a borbottare fra sé. La fata continuava ad ignorarla.
«INSOMMA, CHE CAZZO CI FACCIAMO QUI?! IO HO DA FARE! DEVO STUDIARE! DEV ciao bambini, questo è uno spazio pubblicitario aggiunto dall'autrice a causa dell'alta quantità di noia che provocava il discorso della protagonista psicotica. E anche delle parole brutte & cattive, direi. Dato che è stato piuttosto lungo, divaghiamo con qualcosa di più divertente.
«MI STAI ASCOLTANDO?!»
«TI FACCIO A PEZZETTINI!» urlò furiosa Cordelia, saltando dalla poltrona. Cercò3 di afferrare Daleko saltellando su e giù, ma la fatina si era messa al sicuro molto, molto in alto.
Ad un tratto, si sentì picchiettare alla finestra. Ambedue si voltarono, dimenticando per un istante cosa stesse succedendo. Entrò un'ape, sorreggendo a fatica una scatola di cereali. «@!24/&(3 !)=734@ e tutta la loro famiglia, ∞Çà4"£I! che non sono altro, loro e 'sti é*_é43)"=£ di cer.. Oh!» esclamò d'un tratto l'ape, accorgendosi che eravamo già in stanza a fissarla. Alché lei alzò la scatola verso la ragazza, ritrovando il sorriso. «Ehm, com'era? Ah, sì... Non preferiresti dei deliziosi cereali Cheerios?» chiese con ancora il sorriso smagliante. Cordelia le rivolse uno sguardo indignato. «NO!» esclamò, nuovamente irata. «Voglio prendere quella
ONE, TWO, THREE, FOUR
CAN I HAVE A LITTLE MORE
e strapparla in mille pezzi! Ti schiaccio! Ti mangio! Ti...»
Non riuscì a finire la frase, perché la fatina le disegnò un cerchio attorno.
«AAAAAAAAAAAAAAAAA........» urlò, precipitando. Daleko le si gettò al seguito, ignorando l'apetta.
Dopo pochi secondi, Mark lasciò cadere la scatola di cereali. Cacciò da sotto il pungiglione l'erba e le cartine, preparandosi una canna4.
«Che vita di merda», bofonchiò.
1 Sì, era a terra. E allora?
2 Oh, ma che palle che siete. Sì, aveva una limetta della sua statura, ok?
3 Invano, eheh
4Ah, i bambini non sono ancora andati a dormire? Ops.