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Autore: Angel86    27/09/2007    15 recensioni
Il bagno del quinto piano è il più ambito da tutti gli studenti, che succederebbe se due ci si trovassero assieme, senza saperlo e lo scoprissero quando ormai è troppo tardi per evitare situazioni imbarazzanti?? NO SPOILER SETTIMO LIBRO
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia che state per leggere non è stata scritta per un periodo preciso non parlando o toccando i fatti narrati dai libri quindi potete collocarla dove più vi piace all'interno della serie e ovviamente non contiene spoiler del settimo libro (visto che

La storia che state per leggere non è stata scritta per un periodo preciso non parlando o toccando i fatti narrati dai libri quindi potete collocarla dove più vi piace all'interno della serie e ovviamente non contiene spoiler del settimo libro (visto che non l'ho ancora letto! ;D).

Buona lettura

Kiss Kiss

Angel

 

 

IL BAGNO DEI PREFETTI AL QUINTO PIANO

 

 

- Ahhhhhhhh... che beatitudine! - Se c'era una cosa che Hermione Granger amava tanto quanto i suoi adorati libri era il bagno dei prefetti al quinto piano. Non che gli altri fossero inguardabili ma quel bagno era speciale visto che l'acqua degli speciali rubinetti era un potente rinvigorente, il che per la sua povera schiena sempre china sui libri era un vero sollievo e poi diciamocelo, avere un'enorme vasca tutta per sè dove scorazzare liberamente e giocare come una bambina era divertente anche per la ragazza più seria e rigorosa della scuola.

 

E poi nessuno lo sapeva ma lei aveva sempre avuto una predisposizione per il nuoto e soprattutto amava stare in apnea sott'acqua, lo faceva da quando era bambina e spaventava a morte la madre per quanto riusciva a resistere. L'ultima volta che si era cronometrata era rimasta, modestia a parte, per quasi cinque minuti senza respirare ed era passata una vita da allora, magari era pure migliorata.

 

- Perchè non provare di nuovo? - si chiese ad alta voce, tanto era molto più divertente lì che ne a casa nella minuscola vasca da bagno babbana. Cominciò a fare respiri profondi per rallentare il cuore e abituare il corpo allo sforzo di non respirare, ancora un paio di volte e... apnea!

 

 

***

 

 

- Ahhhhhhhhh... finalmente solo! - Se c'era una cosa che Ron Weasley amava tanto quanto il quiddich era il bagno dei prefetti al quinto piano. Per uno che aveva abitato per diciotto anni in una casa con un solo bagno e nove abitanti (ormai diventati dodici contando anche Hermione, Harry e Fleur), era un sogno poter avere una vasca enorme a propria disposizione ogni volta che voleva. E poi diciamocelo, non esisteva nulla al mondo come l'acqua di quella vasca per rilassare i muscoli indolenziti dalle quattro ore di allenamento intensivo che quello schiavista di Harry li costringeva a fare!

 

Il ragazzo non appena varcata la soglia della stanza iniziò a spogliarsi continuando ad avanzare verso l'acqua, così da perdere meno tempo possibile a piegare con cura gli indumenti, meglio godersela finché era solo! Arrivato al bordo si tolse i boxer dei Cannoni che indossava ogni volta che giocava (erano fonte di ispirazione e potenza atletica) e si immerse con un sospiro soddisfatto, rimanendo immobile per qualche secondo a godersi l'effetto impareggiabile che l'acqua esercitava sulle sue povere spalle intorpidite. Chiuse gli occhi e con un sorriso di beatitudine cercò di svuotare la mente per godersi appieno quella sensazione e c'era quasi riuscito anche se esisteva una piccola parte del suo cervellino che non voleva abbandonare l'immagine di un volto sorridente incorniciato da buffi capelli castani, gli scappò un sorriso, non era infastidito da lei, ormai era talmente spesso nei suoi pensieri che si sarebbe preoccupato di riuscire a cancellarla solo per godersi un po' d'acqua.

 

Lei... non riusciva a ricordare da quando ma gli era entrata nel sangue, gli si era stampata a fuoco nella mente, aveva impregnato tutto il suo essere di dolcezza e cocciutaggine... presto glielo avrebbe detto, le avrebbe confessato che ormai ogni singola parte del suo essere era satura di Hermione e purtroppo non c'era rimedio! Stava giusto decidendo come e soprattutto quando dichiararsi alla ragazza quando questa emerse dall'altra parte della vasca facendogli venire una ventina di infarti contemporaneamente!

 

- AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH... - ok a giudicare dall'urlo che aveva fatto non era l'unico che si aspettava di essere solo, e forse avrebbe dovuto dire qualcosa ma semplicemente il suo cervello aveva deciso di andare permanentemente in vacanza e l'unica cosa che riusciva a fare era fissarla e ricordare cosa aveva visto prima che le mani di lei coprissero la parte incriminata.

 

- RON WEASLEY... BRUTTO PERVERTITO, MANIACO, SPORCACCIONE TU... TU CHE DIAVOLO CI FAI QUI?!?!?!?!?! - Ron lungi dall'essere minimamente offeso si limitò a constatare con stesso che in compenso lei aveva parole per tutti e due, poi fece veramente qualche tentativo di parlare ma semplicemente non sapeva cosa dire, che si può dire in una situazione simile?

 

- Sei vera? - fu tutto quello che riuscì a formulare la sua povera mente provata.

 

Hermione rimase un po' spiazzata, era impazzito? Aveva battuto la testa? Era per caso una domanda trabocchetto? -

Certo che sono vera pezzo d'asino! E ripeto... T-U  P-E-R-C-H-E'  S-E-I  Q-U-I? - sillabò inviperita e moooooooooolto imbarazzata.

 

- Bhè... mi sto facendo il bagno, perchè altrimenti dovrei essere qui? - rispose stupito il ragazzo che, rossore a parte si stava godendo al massimo la situazione, in fondo lui l'avrebbe sposata (anche se lei non lo sapeva ancora) e prima o poi avrebbe dovuto vederla nuda... se maga fortuna aveva deciso di metterci lo zampino chi era lui per protestare? L'unica cosa da fare era divertirsi e... ohhhh bhè guardare il più possibile anche perchè era veramente adorabile con le guance rosse per l'imbarazzo, per una volta era bello non essere solo lui quello color aragosta!

 

- Anch'io sto facendo il bagno - rispose lei come in trance, ma poi si riprese - c'ero io per prima! Si può sapere perchè sei entrato? -

 

- Come facevo a sapere che c'eri tu? La porta era aperta, nella vasca non c'era nessuno che dovevo fare? Andarmene? Oh a proposito come hai fatto a materializzarti qui? Non... ehm... non posso essere stato io vero? - il ragazzo venne assalito dall'atroce dubbio di aver fatto una magia involontaria, in quel caso lei l'avrebbe polverizzato dopo averlo torturato a sangue e lentamente.

 

- Certo che no Ronald - rispose lei saputella come sempre - ero sott'acqua!

 

- Capisco - disse lui anche se in realtà non ci capiva niente - e... ehm... perchè eri sott'acqua? -

 

- Perchè... perchè... bhè non è importante il perchè! Il punto è che te ne devi andare subito! -

 

- Perchè? - chiese lui con un sorrisone.

 

- Come perchè? Mi prendi in giro? - fece lei sconvolta - sono nuda! -

 

- Se è per questo lo sono anch'io! - rispose con una luce maliziosa negli occhi. Ma la ragazza lo guardò come se fosse Voldemort in persona, forse non aveva realizzato che pure i ragazzi fanno il bagno nudi, ora aveva preso a fissare la schiuma davanti a lui con occhi spiritati... interessante - Stai cercando di vedere se ti ho detto la verità? - le chiese divertito.

 

Lei per tutta risposta arrossì ancora di più se possibile e distolse fulminea lo sguardo, poi si girò velocemente - Ecco ora puoi uscire, muoviti! -

 

Ma Ron non aveva nessuna intenzione di uscire... anzi approfittando del fatto che non poteva vederlo le si avvicinò piano, fermandosi a circa un metro di distanza - Perchè invece non esci prima tu? - le chiese con voce maliziosa.

 

Hermione fece un salto per lo spavento, ormai lo credeva quasi uscito dalla vasca e invece ce l'aveva dietro!!! Si voltò lentamente con le braccia saldamente ancorate al petto pronta a insultarlo come mai aveva fatto - Io? - fu tutto quello che invece riuscì a dire visto che il suo brillantissimo cervellino si era perso nella contemplazione dei pettorali di lui, che a dirla sinceramente, meritavano appieno tale attenzione.

 

- Si tu - fece lui divertito.

 

- Semplice, c'ero prima io! -

 

- Appunto visto che c'eri da prima dovresti aver finito - logica schiacciante.

 

- Non è vero... mi ero distratta giocando e non ho ancora finito -

 

- Capisco bhè nemmeno io ho finito -

 

- Certo ma non hai nemmeno iniziato! Quindi fuori. -

 

- Ma ormai sono bagnato, mhhh.... - fece finta di pensare intensamente a una soluzione a mo' Winnie The Pooh e alla fine con un gesto teatrale esclamò - Ci sono!!! -

 

- Hai deciso di uscire? - fece lei speranzosa.

 

- Certo che no - la liquidò in fretta - ho deciso che ci laveremo assieme così tu finisci, io finisco e usciamo assieme! - concluse con l'aria di un genio che annuncia una scoperta sensazionale - E poi così mi aiuti a lavare la schiena, c'è un punto in cui non riesco mai ad arrivare e il contorsionismo non fa proprio per me, inoltre... -

 

- Sei impazzito? - fece lei finalmente ripresasi dall'immagine di loro due che si lavavano allegramente a vicenda - IO - ribadì indicandosi il petto a mo' di Tarzan  - sono NUDA!!! -

 

- Oh questo lo vedo - fece lui parlando a fatica con voce roca.

 

- RON!!! - Hermione si accorse che nella foga di spiegargli che era nuda alla fine aveva tolto le braccia da... bhé da quello che stavano nascondendo anche se ormai era troppo tardi.

 

- Ehm... s-si? - rispose incerto con gli occhi ora serrati ma che avevano la parte incriminata stampata a fuoco davanti.

 

- Mi hai vista... MI HAI VISTA NUDA - urlò lei isterica.

 

- Bhè non è colpa mia! Sei tu che hai tolto le mani! - disse in tono di accusa - E poi che ne dici di abbassare la voce o vuoi che la McGranitt faccia irruzione per salvare la tua virtù presumibilmente violata? - le chiese guardandosi guardingo alle spalle come se il solo averla nominata facesse materializzare ma temuta professoressa.

 

- Oh quante sciocchezze, è impossibile che qualcuno senta con il rumore dell'acqua che scorre - disse pratica.

 

- Quindi - fece malizioso lui - possiamo fare quello che vogliamo tanto nessuno ci sente no? -

 

- Ma sei malato sai? Non avevo mai notato fossi così ossessionato da... da.. -

 

- Da? - fece lui perfido aprendo cautamente un occhio e poi entrambi visto che lei si era coperta.

 

- Da... da quella cosa, hai capito a cosa mi riferisco! - sbottò rossa come non mai.

 

- In verità no, in fondo come dici spesso sono un po' tardo di comprendonio - si divertì a prenderla in giro Ron.

 

- Ok, mi rimangio tutto, sei il più grande genio della terra, e ora smettila di scherzare e esci, SUBITO!!! - ingiunse perentoria prima di cedere alla tentazione di toccarlo, infatti nonostante tutto quello che aveva sostenuto avrebbe voluto poterlo guardare così per il resto della sua vita. Era semplicemente perfetto: spalle larghe, fianchi stretti e altro che aveva preferito non controllare di persona; inoltre il vapore gli aveva arrossato le guance rendendolo irresistibile.

 

- Ma... -

 

- FUORIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - Gridò spaventata dalla piega che avevano preso i propri pensieri.

 

- Ok, ok che rottura, sei cattiva sai? - acconsentì con lo sguardo da cucciolo indifeso ingiustamente punito.

 

- Si lo so - ammise lei senza il minimo segno di rammarico. Tutta concentrata a guardare la statua che aveva davanti ora che si era voltata per permettere al ragazzo di uscire.

 

- Fatto! - esclamò trionfante Ron, con voce stranamente euforica e pericolosamente vicina.

 

- Sei uscito? Hai raggiunto il separè? - chiese con voce strozzata.

 

- Se vuoi chiamare così i tuoi capelli - rispose una voce roca e particolarmente vicina, mentre una mano scostava i suoi capelli, che si erano un po' asciugati ed erano a mo di cespuglio, dalla spalla.

 

Hermione non poté fare a meno di trasalire a quel tocco, e si voltò incapace di spiaccicare parola, si limitò a guardarlo intensamente senza riuscire a esprimere a parole il tumulto che aveva dentro.

 

- Sono stato bravo no? - le chiese con un sorriso orgoglioso, ma ricevette in cambio uno sguardo trovo - Non te ne sei accorta? Guardami bene! - fece allargando le braccia e invitandola a un attento esame.

 

Hermione non se lo fece ripetere due volte e se lo mangiò per bene con gli occhi dalla punta dei capelli rosso fuoco alla leggera peluria rigorosamente rossa che scendeva dall'ombelico e scompariva sott'acqua, acqua che fortunatamente aveva un consistente strato di schiuma sopra. Ma il ragazzo sconvolgendola si alzò ritto in piedi, facendo emergere una parte che normalmente non avrebbe mai dovuto vedere, a meno che non fosse diventata la sua ragazza. Era pronta a sconvolgersi come mai le era capitato quando si accorse che, invece di vedere quello che si sarebbe aspettata, vide solo una specie di alone di luce, come se mille stelle avessero deciso di diventare un costume. Era sconvolta e continuava a fissarlo inebetita indecisa se essere sollevata o essere delusa.

 

- Ehm... Herm... - fece il ragazzo ora in imbarazzo - non... ehm ...n-non si ve...vede nulla vero? - chiese incerto allarmato dallo strano sguardo della ragazza.

 

- NO! - urlò lei come un'ossessa distogliendo repentinamente lo sguardo - No - ripeté più calma ma sempre imbarazzata.

 

- Bene per un attimo ho temuto ma... non importa, puoi mollare la presa sai? Se non vedi tu non vedo nemmeno io! - disse tutto d'un fiato indicandole le braccia avvinghiate al petto e gentilmente le allontanò dai tesori che nascondevano.

 

- RON!!! - urlò mollandogli un sonoro schiaffo.

 

- Ahiaaaaaaaaaa!!! Ma sei matta? Non si vede nulla, guardati! - disse offeso il ragazzo.

 

Lei sbirciò cauta e finalmente si rasserenò, anche lei aveva quella specie di costume ma era una cosa strana perchè era solo luce, sotto sotto era ancora nuda, era come un costume inconsistente, si vedeva ma non si riusciva a toccare. Incuriosita si toccò il seno ma sentì solo la pelle, a quel punto lo guardò interrogativa, sorprendendolo a guardarla in modo strano, possibile che... ma lui si riprese immediatamente e recuperata la solita aria strafottente - Noooooooooooo, non dirmelo, la grande, intelligentissima, studiosissima Hermione non conosce l'incantesimo Vestibrilla! - disse tronfio per alleggerire la tensione.

 

La ragazza fece una risatina - Devo dire che non mi era mai capitato di averne bisogno, devo dedurre che invece tu... -

 

- Mia sorella - intervenne prontamente lui che l'aveva vista adombrarsi - quando abbiamo cominciato a renderci conto di appartenere a due sessi diversi ci imbarazzava dividere il bagno e visto che capitavamo sempre in turno assieme mamma ci ha insegnato questo incantesimo, e per fortuna! Quella psicopatica voleva che mi lavassi con gli occhi chiusi, come se mi interessasse vederla nuda! - concluse con un'espressione tra lo scandalizzato e lo schifato.

 

Hermione ormai aveva rinunciato a trattenere le risa ed era piegata in due con le lacrime che si immaginava quell'uragano di Ginny che comandava a bacchetta il fratello nudo come un verme!

 

- Ah si? E così lo trovi divertente - le disse con voce fintamente gentile - ora impari! - e cominciò a farle il solletico mentre lei si dimenava come un'ossessa, alla fine inevitabilmente la ragazza scivolò sul fondo della vasca dove erano immersi fino ai fianchi, rischiando di battere la testa sul bordo, lui terrorizzato la prese la volo, ma sfortunatamente non era molto più stabile così caddero entrambi indietro.

 

- Dio Herm tutto bene? - le chiese esagitato.

 

- Mhhh - lei aveva lo sguardo vacuo fisso su di lui, tra i due era l'unica ad aver realizzato subito la posizione in cui erano finiti e invece di fustigarlo era come paralizzata, stava galleggiando in un universo fatto di cuoricini e morbide nuvole rosa in cui tutto quello che esisteva erano loro due. Si mosse leggermente e si rese conto che anche lui aveva realizzato la cosa.

 

Erano schiacciati contro il bordo, o almeno lei c'era seduta contro, e Ron le era sopra con il petto schiacciato contro il suo, che ora la guardava come sotto ipnosi. D'altro canto il cervello del ragazzo si era spento automaticamente e tutto ciò di cui ora si rendeva conto era lei, solo lei, la sentiva ansimare e invece di ritirarsi, semplicemente si chinò a baciarla, senza pensare, senza riflettere che lo avrebbe ucciso, sentiva che quello era il momento, non c'erano alternative.

 

Hermione vide il suo sguardo farsi intenso, gli occhi scurirsi e fissarsi su di lei... fu perduta. Quando lui cominciò ad avvicinare i loro due visi non le passò per la mente di protestare, automaticamente chiuse gli occhi e accettò il bacio come se lo avessero fatto milioni di volte. E ecco... felicità allo stato puro, che fluiva, la avvolgeva la stringeva e la racchiudeva in un bozzolo di assoluto paradiso, esistevano solo lei e Ron.

 

Ron registrò solo per un attimo la propria sorpresa alla risposta appassionata di Hermione, poi si rifiutò di pensare razionalmente, quel momento era troppo perfetto per rovinarlo con i pensieri, si limitò a lasciarsi travolgere dai sentimenti, divenne consapevole della dolcezza di quelle labbra, del sapore dei suoi baci e dei suoi seni premuti contro di sé ma soprattutto dell'amore che provava per quella testarda ragazza che gli aveva rubato il cuore, non l'aveva mai realizzato razionalmente ma si rese conto di saperlo da sempre e all'improvviso sentì il bisogno di dirglielo, anche a costo di

interrompere quei baci appassionati.

 

Alzò un momento la testa, baciandole il naso quando lei fece per seguire la sua bocca per avere un altro bacio, gli occhi socchiusi, il viso arrossato, era perfetta, la studiò da vicino, le diede un leggero bacio e non poté più aspettare - Ti amo - la vide illuminarsi, come se le avesse donato l'universo e non ebbe bisogno di risposta, ricominciò a baciarla.

 

Hermione era stordita, l'aveva baciata in modo da farle perdere i sensi, le aveva baciato il naso con una tenerezza incredibile, le aveva sfiorato le labbra con le sue, le aveva detto di amarla, non aveva replicato troppo emozionata ma era sicura che lui avesse capito che era altrettanto per lei. Ora si aggrappavano l'uno all'altra impossibilitati a dividersi, sentiva le mani del ragazzo sulla sua schiena che la premevano sempre più a lui, era una sensazione incredibile, i loro gemiti si fondevano e... si bloccò le era sembrato di sentire un lamento - Ron? Tutto ok? - fece preoccupata.

 

- Certo mai stato meglio in vita mia - le rispose con un sorriso dolcissimo che però venne leggermente deformato da una smorfia di dolore.

 

- Non è vero! Dove ti sei fatto male? - Chiese allarmata scrutandolo attentamente alla ricerca di ferite.

 

- La mano - borbottò il ragazzo mostrandogliela - è solo un graffio non ti preoccupare! -

 

- Ron ma tu sanguini - ecco ora era terrorizzata.

 

- Non importa - rispose sussurrando lui e tentando di ricominciare a baciarla.

 

- Come sarebbe??? Sei matto? Fammi controllare bene... come hai fatto? - chiese poi perplessa ricordando la mano perfettamente sana mentre parlavano prima.

 

Rassegnato si prestò al suo esame - In verità è stata la tua testaccia dura a farmi questo! - rispose cercando di buttarla sullo scherzo.

 

Ma Hermione aveva capito che era colpa sua, si era tagliato quando erano caduti e aveva messo la mano sotto la sua testa sbattendo sul bordo al posto suo, le vennero lacrime agli occhi - Perchè non me lo hai detto? - chiese arrabbiata.

 

- Perchè non sentivo male, esistevi solo tu, come adesso... - tentò nuovamente di baciarla ma nemmeno stavolta ci riuscì, infatti lei lo aveva totalmente ignorato e si era di nuovo concentrata sulla mano.

 

- Merlino è un taglio profondo - e dopo averci pensato su decise - andiamo forza muoviti dobbiamo arrivare in infermeria al più presto, non sono sicura di riuscire a guarirtelo senza che rimanga la cicatrice!

 

- Fa lo stesso, la guarderei con affetto... Herm... - la fece voltare verso di sé e la baciò intensamente

 

- Ho capito perchè non vuoi andare ma io... - disse quando riuscì a staccarsi - non vorrei andare neanch’io ma... - tentennò lei.

 

- Dai restiamo qui!!! Alla fine sono io quello che sanguina, se non sono preoccupato io perchè vuoi esserlo tu? - le chiese allegro ormai certo di averla convinta e desideroso di cominciare da dove avevano interrotto.

 

Ma ottenne l'effetto contrario - Appunto - ribatté lei - visto che non ti prendi cura di te devo farlo io e poi... - continuò maliziosa - Prima andiamo, prima torniamo no? -

 

- Prima torniamo - ripeté lui imbambolato.

 

- Certo che dobbiamo tornare, devi ancora lavarti e poi se non sbaglio si parlare di lavarsi a vicenda la schiena - fece con una luce birichina negli occhi.

 

- Prima andiamo... prima torniamo, ok afferrato - e detto questo il ragazzo si catapultò fuori della vasca.

 

Lei lo guardò incantata con un sorriso ebete e innamorato, chiuse gli occhi realizzando che il suo sogno si era finalmente avverato, aveva Ron, tutto per sé, e...

 

- HERMIONE!!! Che fai ancora lì? - tuonò lui che era già praticamente vestito, ah il suo amore impaziente...

 

- HERMIONEEEEEEE!!!! - altro urlo disumano che trasudava impazienza - Giuro che se non esci subito ti carico in spalla e ti porto così come sei fino all'infermeria dove TU hai insistito per andare! -

 

Ridendo divertita lei uscì svelta e si rivestì subito in fondo prima andavano e prima tornavano, sicuramente non andava così di corsa per la minaccia del ragazzo, era sicura non l'avrebbe mai messa in pratica, pensò mentre cercava di sistemarsi i capelli, di solito era così geloso, e poi adesso stavano insieme realizzò con un sorriso, non avrebbe mai osato e...

 

- HERMIONEEEEEEEEEEE!!!!! -

 

...e forse era meglio non verificarlo di persona! Gli corse accanto e uscirono, mano nella mano, sorridendo come imbecilli... imbecilli innamorati cotti.

 

 

 

FINE

 

 

Ok non è la storia più brillante che abbia mai scritto ma spero si legga bene, se avete appunti, commenti o suggerimenti da farmi lasciate una recensionuccia, grazie mille per aver letto fino a qui. Kiss kiss

  
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