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Autore: Penelopee    12/03/2013    12 recensioni
SPOILER!!!!!!!! (klaroline)
La storia inizia proprio nell'ultima scena che vede come protagonisti Klaus e Caroline nella 4x13.
Cosa succede quando ti rendi conto di essere terribilmente attratta dal tuo peggior nemico?
Riuscirà Caroline a resistere al fascino di Klaus? Riuscirà a perdonarlo??
Dalla storia:
-lo so- disse lui squadrandomi con un sorrisetto malizioso.
Solo allora mi accorsi della posizione equivoca nella quale ci trovavamo. Per girarmi mi ero quasi messa a cavalcioni su di lui e i nostri visi erano separati da pochissimi centimetri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                                             Nascosti nel buio

 

 

Un cuscino, un'altro cuscino,, un'altro ancora...Ero concentrata sul mio lavoro d'edilizia quando sentii Klaus tornare dal bagno, evitai d'alzare lo sguardo, lui si lasciò cadere a peso morto sulla sua parte di letto, rischiando di rovinare il mio lavoro.

 

Sentivo il suo sguardo addosso ma decisi d'ignorarlo, continuando a cosrtuire il muro divisorio sul letto, una piccola precauzione per evitare contatti sconvenienti.

 

-Caroline ti rendi conto di quanto sia ridicolo il tuo coomportamento?- mi chiese lui cercando invano di distrarmi dal mio arduo compito -Se volessi "approfittarmi di te" pensi davvero che questo muro mi fermerebbe?- continuai ad ignorarlo, cercando di non cedere alle sue provocazioni -O forse serve a te per evitare di cadere in tentazione?- aggiunse malizioso.

 

Questo però era troppo. Alzai lo sguardo su lui, determinata a rispondergli a tono quando mi resi conto che era mezzo nudo!

 

Le parole morirono sulle mie labbra. Quell'ibrido psicopatico-pervertito indossava solo i pantaloni dello smoking, slacciati, lasciando in bella mostra gli addominali scolpiti e...perfetti!

 

Non potei evitare di squadrare il suo corpo snello con i muscoli definiti....Era la tentazione in persona mentre soddisfatto mi guardava con le labbra carnose incuravate in un sorriso impertinente.

 

-Ti è caduta la lingua, Love??-

 

Immediatamente mi rispresi -Cosa credi di fare conciato così? Vai a vestirti!- lo sgridai cercando di darmi un tono mentre ordinavo ai miei occhi di rimanere concentrati solo sul suo volto.

 

-Non ho intenzione di dormire vestito.... ringrazia che mi tengo i pantaloni- aggiunse divertito.

 

-Ma...- boccheggiai non sapendo come riabattere.

 

-Caroline vista la tua dichiarata indifferenza nei miei confronti credo che la tua reazione sia un po' eccessiva-

 

Quanto avrei voluto prendere a sberle quella sua faccia da....presi un respiro profondo, cercando di riprendere il controllo.

 

-Hai ragione..Fai come vuoi- dissi fingendomi tranquilla, non dovevo lascirmi provocare così da lui, non dovevo dargliela vinta.

 

Dovevo andare a letto, dormire e tornare il prima possibile a Mistik Falls, da Tyler, il mio amatissimo fidanzato. Questo era il piano.

 

Primo punto del mio geniale piano: andare a letto.

 

Mi osservai, avevo ancora indosso il vestito sporco di sangue, era fuori discussione dormire in quelle condizioni.

 

Lancia un'occhiata ai miei vestiti, quelli con cui ero partita, un paio di Jeans stretti ed un top bianco, non il massimo per dormire.

 

-Se vuoi puoi usare la mia camicia- mi propose lui continuando a sorridere. Si stava proprio divertendo il maledetto.

 

-Non credo che sarebbe appropriato- blaterai indecisa, infondo non era una pessima idea.

 

-Caroline direi che tra noi sono successe cose ben "meno appropriate" - mi fce notare lui malizioso.

 

Stavo per ribattere ma lui fu più veloce -non fare la bambina-

 

Sbuffai, fulminandolo con gli occhi -Dammela- sbottai -ma levati quel sorriso compiaciuto dalla faccia, è davvero irritante!-

 

Lui ridendo mi lanciò la sua camicia.

 

Blaterai un "grazie" prendendo al volo la camicia poi mi girai andando verso il bagno -Non aspettarmi sveglio- dissi sbattendo la porta.

 

 

Mi feci una doccia calda, scrostando dalla mia pelle le tracce di sangue mentre l'acqua rilassava i miei nervi tesi. La doccia durò più del dovuto, forse "involontariamente" stavo cercando di posticipare il momento in cui sarei tornata in stanza, sperando che lui si addormentasse, evitando così altre imbarazzanti conversazioni.

 

Dopo essermi asciugata, indossai la sua camicia, solo allora, dopo aver preso un respiro profondo mi decisi a tornare in camera.

 

Non accesi la luce, sperando così di non svegliarlo, dal suono regolare del suo respiro sperai che fosse addormentato ma non me ne accertai, infatti in punta di piedi mi avviciai al letto e mi infilai silenziosamente sotto le coperte dalla mia parte del muro.

 

Ero stanchissima, eppure dopo ben venti minuti ero ancora sveglia a rigirarmi nel letto, irrequieta.

 

Non riuscivo a dormire, la mia testa era colma di preoccupazioni e di pensieri che provavo invano a scacciare. Inoltre la presenza di qualcuno che dormiva al mio fianco mezzo nudo non mi aiutava a rilassarmi.

 

-Caroline mi fai venire il mal di mare- sbottò una voce al mio fianco.

 

-Sei sveglio??- chiesi stupidamente.

 

-Sei perspicace- mormorò lui con voce roca.

 

-Hai finto di dormire per tutto questo tempo...-

 

-Non ho finto di dormire, stavo pensando-

 

Non potevo vedere il suo viso, nascosto dal muro di cuscini ma il suo tono era privo di malizia, vagamente malinconico.

 

-A cosa?- gli chiesi sinceramente incuriosita.

 

-Ti interessa davvero?-

 

-Si, almeno credo-

 

Lui rise ma non disse nulla.

 

-Dai dimmelo, lo voglio sapere- ammisi in un sussurro, sentendomi protetta dal buio che ci avvolgeva.

 

Ci fu una pausa, si sentiva solo il rumore dei nostri respiri -Stavo pensando a Kol- iniziò lui mentre io aspettavo in silenzio -alla fine aveva ragione lui su Silas. Se gli avessi dato ascolto adesso sarebbe vivo-

 

-Lo so che non ci crederai ma....mi dispiace davvero per tuo fratello, so cosa vuol dire perdere qualcuno..-

 

-Allora dovresti capire anche il mio odio verso Elena....Quasi dimenticavo, tu sei troppo perfetta per provare rancore- aggiunse sarcastico.

 

-Ti ho mentito- ammisi, era come se il buio mi aiutasse ad essere più coraggiosa -quando ti ho lasciato credere che avevo completamente perdonato Alarik...non che non ci avessi provato ma....credo che una parte di me non ci sia ancora riuscita. Razionalmente so che non è colpa sua, però, quando penso che ha ucciso mio padre, non riesco a non provare rabbia-

 

-Allora come hai fatto a...?-

 

-E' stata dura...ma era giusto così. Elena mi ha fatta riflettere, non era giusto odiare Alarik per qualcosa su cui non aveva il controllo, era sbagliato-

 

Lo sentii sospirare, avrei pagato per poter vedere la sua espressione in quel momento -Non tutto è razionale Caroline, il fatto che hai odiato l'assassino di tuo padre non ti rende cattiva, è umano....non dovresti vergognarti di provare ciò che provi-

 

-Grazie- mormorai leggermente imbarazzata, gli avevo cofidato cose che non ero mai riuscita a confidare a nessuno. Era strano ma con lui non mi sentivo giudicata, non sentivo di dover essere perfetta.

 

-Ti credo...quando dici che ti dispiace per Kol, grazie Caroline-

 

-Non c'è di che- mormorai mentre un sorriso spontaneo nasceva sulle mi labbra -Non è stata colpa tua, per Kol...e capisco il tuo odio verso Elena....Alla fine sei umano, incredibile- aggiunsi cercando di smorzare l'atmosfera.

 

Lo sentii sorridere -Ora dormi, sarai stanchissima-

 

-ok...Notte..Klaus- sussurrai imbarazzata da quell'assurda situazione, ringraziando il buio che nascondeva lo strano rossore sulle mie guancie.

 

-Buona notte, Love-

 

 

 

 

Sentii un raggio di sole colpirmi il viso, ma ero troppo stanca e poi stavo così bene. Mi sistemai comodamente strusciando il viso sulla superfice calda che stava sotto di me, mi sentivo protetta tra lue braccia, non mi ero mai sentita così appagata come quel mattino. Avevo ancora gli occhi chiusi in uno stato di semi incoscenza, non avevo nessuna voglia d'alzarmi, stavo troppo bene....Il profumo delizioso di Tyler mi stava inebriando.....Tyler??

 

In un attimo realizzai che non poteva trattarsi di Tyler così terrorizzata aprii gli occhi ed i miei peggiori sospetti divennero realtà.

 

Klaus sogghignava beato mentre io ero completamente accozzata su di lui, la testa appoggiata sul suo petto mentre la mia gamba destra era su lui che mi stringeva la vita.

 

-E' un incubo- sbottai -ora chiuderò gli occhi e tu scomparirai-

 

-No tesoro, non è un incubo ma se vuoi rimanere ancora un po' in questa posizione non sarò io a fermarti-

 

Senza pensarci gli tirai un cuscino in faccia, rotolando sul mio lato del letto, prendendo le distanze da lui e dal suo inebriante profumo.

 

-Cos'hai fatto al mio muro?- gli chiesi con tono accusatorio notando l'assenza dei cuscini.

 

-Non lo so, io dormivo, hai fatto tutto tu- disse lui con un sorrisetto malizioso -mi sono svegliato con te sopra, possiamo dire che mi hai aggredito nel sonno approfittandoti di me-

 

-IO approfittarmi di te?!?...Fantastico- borbottai scendendo dal letto -Adesso sono diventata io la pervertita-

 

Lui rise prima di squadrarmi malizioso, notai il suo sguardo indugiare sulle mia gambe nude.

 

-Quella camicia sta decisamente meglio a te, Love- disse divertito -se vuoi te la regalo-

 

-No, grazie- mormorai, lasciandomi scappare un sorriso.

 

-Nel caso cambiassi idea-

 

-Non la cambierò- dissi prima di chiudermi in bagno.

 

 

 

-Non è galante accusare una ragazza di russare- lo ripresi ridendo con tono volutamente offeso.

 

Avevamo appena finito di fare colazione, stavo spiluccanndo il resto di una briosche.

 

-Non ho detto che russi, solo che sei rumorosa, fai strani versi....oltre al fatto che tendi a strusciarti-

 

Ormai ero talmente abituata alle sue provocazioni che non ci feci caso -Non credo che ti sia dispiaciuto- lo provocai a mia volta.

 

-Non l'ho mai detto- ammise lui con un sorrisetto irriverente -Ma non è stato facile fare il gentiluomo mentre...-

 

-Stavo dormendo- ribadii avvilita ed entrambi scoppiammo a ridere.

 

-Quindi torniamo a Mistik Falls?- chiesi io prima di bere un sorso d'aranciata.

 

-Sei tu quella che deve tornare, non vorrai far aspettare il tuo fidanzatino-

 

-Con Emma abbiamo fallito- borbottai ignoramdo la sua frecciatina. Non avevo intenzione di parlare con lui di Tyler.

 

-Per ora e, se anche non riuscissimo a contattarla nuovamente, troveremo un'altra soluzione....non sarà un maghetto morto da secoli a fermarmi-

 

Stavo per parlare quando un cameriere si avvicinò a noi.

 

-Scusate il disturbo- iniziò l'uomo con tono rispettoso -C'è una donna che vi aspetta nella hall- continuò il cameriere -Si chiama Samantha-

 

-Grazie- disse Klaus cortese congedando l'uomo con un cenno della mano.

-Cosa vorrà Sam?- chiesi guardando Klaus.

 

-Andiamo a scoprirlo, love- Lui si alzò invitandomi a seguirlo.

 

 

 

 

Sam venne verso di noi, era sempre bellissima e camminava con una grazie invidiabile.

 

-Sam- esclamò Klaus una volta raggiunta l'amica -cosa ti porta qui? Non sarai venuta a salutarmi?-

 

-Non sono qui per te- disse per poi girarsi verso di me -sono qui per Caroline-

 

Io e Klaus ci lanciammo un'occhiata curiosa.

 

-Per me??- le chiesi perplessa.

 

-Emma è venuta da me oggi-

 

-Lo so che ti avevo promesso di tenerla al sicuro ma non pensavamo che sarebbero arrivati i...-

 

Sam mi bloccò con un cenno della mano -Emma mi ha raccomtato tutto, ha detto che tu hai fatto di tutto per proteggerla....mi ha detto di darti questo, è un grimoiro, spera che vi sarà utile-

 

Presi il libro che Sam mi stava passando, guardandolo perplessa -Grazie- blaterai.

 

-E perchè non è venuta lei di persona?- gli chiese Klaus.

 

-Lei non vuole avere a che fare con queste cose, vi ha dato quello che poteva, ora laciatela in pace- disse dura guardando Klaus in modo ostile.

 

-Per chi mi hai preso Sam?- chiese lui con sarcasmo mentre un ghigno maligno gli incurvava le labbra in modo provocante.

 

-Ok- dissi io tirando una gomitata a Klaus -Faremo il possibile per tenere Emma lontana da questa storia-

 

Klaus mi fulminò con lo sguardo prima di rivolgersi a Sam.

 

-Non credo che siamo noi, o meglio io, il pericolo maggiore che la minaccia. Silas la stà cercando, se tieni a quella ragazzina ti conviene stare attenta-

 

-Lo farò-

 

-Grazie Sam- dissi rivolta a quella donna che appariva sempre così fiera, anche Klaus sembrava rispettarla a modo suo.

 

-Fate attenzione- disse Sam con un sorriso -tutti e due-

 

 

 

 

-Tra quanto siamo arrivati?- chiesi per l'ennesima volta.

 

-Non è colpa mia se abbiamo trovato traffico-

 

-E' colpa tua se ci siamo fermati all'autogrill-

 

-Se tu non ti fossi lamentata due ore per la fame, impuntandoti per non “bere” da nessuno...-

 

-Io non mi nutro delle persone!- gli feci notare, stizzita.

 

-Era un ragazzo sano e robusto, si sarebbe ripreso velocemente-

 

Un smorfia di disappunto mi curvò le labbra -sei un mostro-

 

-Ritieniti fortunata che mi sono trattenuto dall'ucciderlo, era delizioso- disse lui con ghigno.

 

-Che animo nobile- borbottai incrociando le braccia al petto.

 

Lui sbuffò premendo sull'acceleratore -Hai tanta fretta di liberarti di me?-

 

-Esatto- risposi acida prima di notare il viso di Klaus irrigidirsi.

 

-Non fingere d'essere ferito!-

 

-Non sono ferito, sono solo perplesso, non capisco come tu faccia a mentire continuamente-

 

-Cosa ti fa pensare che io stia mentendo?- gli chiesi irritata dal sorrisetto impertinente che era nato sul suo viso.

 

-chiamalo istinto, tesoro-

 

-Pensala come vuoi- sbottai girandomi verso il finestrino.

 

-Infatti- rispose lui visibilmente irritato dal mio comportamento infantile.

 

Il resto del viaggio continuò in silenzio, rimasi girata a fissare il passaggio che scorreva veloce al mio fianco fino quando non mi addormentai.

 

-Caroline- la sua voce vellutata mi raggiunse nel sonno.

 

-Che vuoi?- borbottai continuando a tenere gli occhi chiusi, ero stanchissima.

 

-Siamo arrivati, love, è il momento che tanto hai atteso, non dovresti fuggire?-

 

A fatica aprii gli occhi non riuscendo a trattenere un profondo sbadiglio.

 

Eravamo di fronte a casa mia, quel viaggio assurdo era definitivamente finito, potevo tornare alla mia vita.

 

-Finalmente- dissi scherzosa -ora mi libero di te-

 

-ed io di te, è una vitttoria per entrambi- concluse lui con tono neutro.

 

L'atmosfera divenne improvvisamente tesa, in quell'auto sembrava essersi creata una strana elettricità mentre entrambi rimanevamo in silenzio.

 

-Allora buona serata, Caroline- disse lui con tono di voce irresistibile, i suoi occhi fissavano i miei e provai una strana tristezza al pensiero di andarmene.

 

Cosa?!? Un'allarme nella mia testa mi riportò alla ragione, quella sensazione di malinconia era assolutamente sbagliata, probabilmente dovuta alla sete.

 

Distogliendo rapidamente lo sguardo da lui mormorai un”ciao” prima di aprire la portiera e fuggire da quella auto.

 

Gli feci ancora un breve cenno con la mano prima di avviarmi verso il vialetto.

 

Ero quasi arrivata sul portico quando mi sentti afferrare per i fianchi e girare.

 

In un attimo i miei occhi furono inchiodati a quelli di Klaus che mi teneva stretta a lui.

 

-Vuoi sapere come so che stai mentendo?- mi chiese con voce roca.

 

Io ero troppo stordita da quel contatto per rispondere così mi limitai a guardarlo perplessa, incapace di fare qualunque cosa.

 

-Per questo- disse e, prima che io potessi realizzare cosa stava accadendo, le sue labbra erano già sulle mie, accarezzandole dolcemente. Era come se finalmente avesse trovato quello che da tempo stava cercando e avesse paura di sciuparlo. Erano un contatto leggero, dolce e quasi disperato.

 

Sarei dovuta scappare, spingerlo via, invece le mie labbra si schiusero lasciando che la mia lingua incontrasse la sua, senza rendermene conto lo stavo già stringendo ricambiando con passione il suo bacio.

 

Incredibile come il sapore di quelle labbra mi privasse di ogni razionalità mentre bruciavo sotto il tocco delle sue mani che vagavano su di me con decisione.

 

Questa volta fu lui a staccarsi, lasciandomi delusa e con il fiato corto. Lo guardai confusa, non riuscendo a parlare. Mi aspettavo di vedere un sorrisino malizioso sul suo viso ma lui mi guardava serio a meno di un metro di distanza mentre i suoi occhi brillavano di desiderio, un desiderio represso del quale entrambi avevamo avuto solo un piccolissimo assaggio.

 

-Perchè?- mormorai, non sapendo neanch'io a cosa mi riferissi di preciso. Mi sentivo completamente in sua balia.

 

-Perchè lo volevamo entrambi, buona serata, Caroline- disse prima di girarsi e lasciarmi lì, confusa e senza parole. Qualcosa stava cambiando ed io ero terrorizzata, sarei voluta fuggire ma rimasi immobile a fissare la sua auto che scompariva infondo alla via.

 

 

Note:

 

Ciao fanciulle!!!!!!!!!!!!

 

Mi scuso subito per l'immenso ritardo, ho avuto mille impegni che mi hanno impedito di pubblicare prima, però per farmi perdonare ho scritto un capitolo un po' più lungo, spero vi sia piaciuto.

 

Aspetto con ansia i vostri commenti, cercherò di pubblicare il prima possibile. Nel prossimo capitolo vedremo un po' di scenate di gelosia, da parte di chi?? Si vedrà!!!

 

Ora vorrei ringraziare tutte le ragazze che recensiscono, siete gentilissime, le ragazze che hanno messo la storia tra le preferite e tra le seguite e ricordate. Vedere il vostro entusiasmo per questa storia mi commuove davvero, non me l'aspettavo, grazie mille!!!!!!!!

 

Alla prossima!!!

  
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