Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: readingsmydrug    13/03/2013    6 recensioni
Le pagine del libro si stavano sfogliando da sole, velocissime, quasi spinte da un vento che però nella stanza non c’era.
La carta bianca cominciò ad illuminarsi sempre di più fino a che fui costretta a ridurre gli occhi in due piccole fessure per non rimanere accecata.
Poi, di colpo, tutto cessò. La luce bianca e luminosa cominciò ad affievolirsi fino a spegnersi completamente; osservai il libro appoggiato sul mio letto: era aperto sulla prima pagina.
All’inizio sembrò non dovesse succedere niente e feci quasi per riprendere a respirare a respirare regolarmente, quando sulla pagina iniziarono a comparire delle lettere in inchiostro nero scritte in corsivo elegante:
“Tu sei l‘unica.”
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 8.


 
Ci vollero delle ore perché io riuscissi a calmarmi.
Ero seduta sulla poltrona in pelle nera e fissavo sconvolta il segno sul muro che aveva lasciato il corpo di Harold quando io lo avevo spinto con forza. Ero come in trance.
Per tutto quel tempo mi ero rifiutata di guardare Harry in faccia, senza sapere il vero motivo.
Lui si sedette accanto a me e mi appoggiò una mano sulla gamba.
“Chi sono io veramente?” chiesi spezzando il silenzio che si era creato, senza spostare lo sguardo dalla crepa.
Lo sentii sospirare.
“Sei un angelo.” Non ribattei. Rimasi ancora in silenzio per schedare questa informazione.
“E tu cosa sei?”
“Un arcangelo.” Feci un’altra pausa. Abbassai lo sguardo al pavimento e mi misi a fissare le mattonelle che lo ricoprivano.
“E mia nonna è...”
“Anche lei un arcangelo. Solo con più esperienza rispetto a me.”
Silenzio.
“Luke centra qualcosa in tutta questa storia?” chiesi iniziando a tormentarmi una pellicina che avevo sul pollice della mano destra.
‘Fa che la risposta sia no, fa che la risposta sia no.’
“Sì...”
“...Che cos’è Luke?” domandai titubante.
“Lui è un demone. È stato incaricato di prendere la perla che tu possiedi. Quella perla è la Perla del Destino.  Se il Signore Oscuro riuscisse a impossessarsene sarebbe la fine. Il Paradiso verrebbe distrutto e la Terra come la conosci adesso sarebbe solo un ricordo.” Rispose lui serio.
Rimasi in silenzio sul fatto che Luke fosse un demone. Non volevo pensarci. Ora lo avevo semplicemente etichettato come ‘cattivo’.
“Ma chi è questo Signore Oscuro? Mi sa tanto da Lord Voldemort.”
Lui accennò una risata che poi si spense per rispondere con serietà alla domanda “Il Signore Oscuro è stato il primo angelo rinnegato in assoluto... Lui è...”
d’un tratto mi balenarono in testa le parole del libro.
“Lucifero!” risposi alzando lo sguardo di colpo.
“Quella perla non deve cadere in mano sua.”
“Ma io non ho nessuna perla!” protestai, continuando ad evitare il suo sguardo. Sentivo che se l’avessi guardato negli occhi non sarebbe successo niente di bello.
“Si invece, angelo.”
“No!”
Mi prese per le spalle e mi fece girare verso di lui, io puntai il mio sguardo sul suo petto: dovevo evitare i suoi occhi.
D'un tratto mi abbassò la zip della felpa e la aprì velocemente, la maglia che indossavo sotto era bianca e anche abbastanza scollata. Strizzai gli occhi per l'imbarazzo e chiani il capo incrociando le braccia al petto per nasconderlo in parte alla sua vista.
Lui però strinse forte i miei polsi e mi fece aprire le braccia, la mia testa rimase bassa. A osservare le mani di Harry.
Le sue dita afferrarono agilmente il colletto della mia maglia e lo abbassarono fino a metà seno. Sussultai avvampando di colpo, ma non mi ribellai perché sapevo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere se non strettamente necessaria.
“Guarda.” Disse lui senza sfiorare neanche un millimetro della mia pelle con le mani.
Abbassai lo sguardo sul mio petto e nella parte sinistra, proprio nella posizione del cuore osservai la voglia che avevo da quando ero nata: sembrava un piccolo sole.
“Lì dentro è custodita la perla del destino.”
“Dentro il mio cuore?”
Lui annuì.
“E come si fa a recuperarla?”
“Non si può.” Rispose tranquillamente.
“Ma...”
“La perla è parte di te.” Lui notò il mio sguardo confuso e continuò dicendo “Tu sei la perla Angela.”
In preda allo stupore dimenticai il mio proposito di non guardare Harold negli occhi, così alzai lo sguardo e il mio cuore fece una capriola.
Tutta la vita che avevo dimenticato mi passò davanti come un film mandato avanti veloce.
Ricordavo tutto.
Il paradiso; Harold seduto su una nuvola che osservava affascinato l’oceano con le sue grandi ali bianche che uscivano dalla sua schiena e che mi piacevano da morire; ricordai quando lo avevo pregato di cancellarmi la memoria in modo da non ricordare di avere la perla in corpo, lui però cancello dalla mia mente anche il suo ricordo, così che non potessi soffrire la sua mancanza.
Una lacrima silenziosa mi rigò lentamente il volto...
“Harry...”
“Sì?” chiese lui con un bagliore di speranza negli occhi.
“Ricordo tutto.” Dissi forzando un sorriso mentre una seconda e una terza lacrima imitavano la prima bagnandomi le guance.
“Tutto, tutto?” chiese lui per sicurezza.
“Credo di sì.”
“Anche la nostra relazione?”
relazione...
Quella parola mi rimbombò in testa per molto tempo mentre delle immagini cominciavano ad affiorare nella mia mente.
Ricordai tutte le cose che facevamo di nascosto perché innamorati, ci sporcammo di peccato. Ogni giorno scappavamo dalla Terra Santa per andare a visitare i posti a noi sconosciuti del mondo, quelli che osservavamo dall’alto e che tanto volevamo vedere.
Camminavamo su spiagge inesplorate, nuotavamo in acque sconosciute e dormivamo in posti nascosti.
Ricordai il giorno in cui commettemmo l’errore più grande, l’errore che un angelo non dovrebbe mai nemmeno pensare di commettere, perché è un essere troppo puro per abbandonarsi ai piaceri terreni degli esseri umani. Eppure lo facemmo.
In un posto nascosto, del tutto a contatto con la natura, facemmo l’amore. E fu l’errore più bello che avessi mai fatto.
I nostri corpi nudi a contatto creavano delle scosse di piacere che mi facevano tremare. Le goccioline sulla pelle di Harold delineavano ancora di più i suoi muscoli e tutti i suoi lineamenti e i baci di fuoco che ci infangavano di peccato erano ogni volta più passionali e desiderabili, quasi come una droga senza la quale non puoi vivere.
Le mani esploravano i corpi le une delle altre bramandosi con avidità, desiderando sempre di più la carne dell’altra.
Eravamo angeli, è vero, ma non meritavamo quel nome, poiché non eravamo più creature sacre e pure.
In un certo senso eravamo degli angeli rinnegati alla quale però avevano scordato di cancellare la memoria.
“Sì, anche la nostra relazione.” Dissi allargando il mio sorriso e contando la quarta e la quinta lacrima scivolare sul mio viso.
Ed ecco la sesta e la settima e l’ottava...
Guardai gli occhi di Harold, lucidi.
“Mi sei mancata così tanto...” disse con voce roca, cercando di fermare il suo pianto.
Mi morsi un labbro, per poi tornare a sorridere mentre ormai il mio volto era completamente bagnato di lacrime salate.
Mi prese veloce il viso fra le mani, come se ne dipendesse la sua vita. Non riusciva più ad aspettare un altro secondo, doveva eliminare ogni distanza tra le nostre labbra. E lo so perché provavo la stessa cosa.
Gli gettai le braccia al collo mentre ci univamo in un bacio passionale. Mi sedetti cavalcioni su di lui incrociando le gambe dietro la sua schiena.
Il bacio fu seguito da altri, sempre più numerosi e passionali.
Le mie mani continuavano a passare dai suoi capelli alla sua schiena mentre la maglietta gli si alzava e abbassava seguendo i miei movimenti.
Quando le nostre lingue si sfiorarono fu come tornare in paradiso.
Mi sentivo come quando camminavo sulle soffici nuvole bianche, mi sentivo come in estasi. Mi era mancato così tanto il suo sapore... chiusi di più gli occhi abbandonandomi a quel bacio mentre lui mi accarezzava il corpo con cautela ma allo stesso tempo con avidità.
All’improvviso sentii il fortissimo desiderio di donargli il mio corpo per la seconda volta dopo anni e anni di lontananza.
Appoggiai tutto il mio peso su di lui e finimmo distesi sul morbido divano in pelle.
“Aspetta.” Disse lui respirando affannosamente sulle mie labbra, riprendendo il fiato che quel bacio gli aveva tolto. Mi misi seduta mentre lui si alzava in piedi.
Il cuore mi batteva a mille e stavo cominciando a tremare per l'impazienza. Lui mi porse la mano e io la afferrai.
Mentre mi alzavo guardai quanto bene gli stessero i capelli spettinati. Rabbrividii e sorrisi. Lui attaccò il mio corpo al suo con uno strattone e riprendemmo a baciarci.
Mi sollevò da terra e mise le mani sulle mie cosce, mi agganciai con i piedi attorno al suo corpo mentre camminava a tentoni verso la camera da letto.
Il cuore batteva sempre più forte e io lo desideravo sempre più ardentemente.
Lo accarezzavo. Passavo le mani sulla larghezza delle sue spalle e infilavo le dita fra i suoi capelli castani. Alzai la testa mentre lui mi appoggiava contro il muro della sua stanza.
Inarcai un po’ la schiena mentre lui mi baciava il collo inumidendolo con la punta della lingua e mordendolo nell’incavo dove si univa con la spalla.
Gemetti piano per poi tornare a piegarmi verso di lui e continuare a baciarlo.
Perse l’equilibrio sbilanciandosi indietro e cadde sul materasso del suo letto. Rimbalzammo di lato.
Ci mettemmo a posto stendendoci lungo il senso del materasso.
Lui era seduto sopra di me e si stava sfilando la maglia quando il mio cellulare iniziò a squillare.
Ci guardammo imbarazzati mentre io sfilavo il Blackberry dalla tasca della felpa. Guardai il nome sul display: Frannie. Harold mi fece un cenno col capo, come per suggerirmi di rispondere così premetti il tasto verde e salutai la mia migliore amica con un “Spero che sia importante.”
“Puoi scommetterci l’intero guardaroba, ragazza!”
“Ebbene?” chiesi trattenendo una risata.
“Mi sono messa con Luke!”
























BUONSALVE c:
Visto che brava? :3 Ho aggiornato in orario :33
Oggi ero super ispirata, sono da questa mattina che scrivo e leggo fanfiction su EFP e mi sono avvantaggiata fino a metà capitolo 11 :P
Bene, passiamo al capitolo...
Direi che si scoprono parecchie cose u.u
Luke è un demone... Za za zaaaaaaaaaaaaaaannn.
Angela e Harold si sono praticamente messi insieme... anche se in teoria non si erano lasciati... diciamo che hanno ripreso a comportarsi come la coppia che erano u.u Non sono dolci? *^* a me è piaciuto un sacco scrivere questo capitolo e spero di essere riuscita a descrivere abbastanza bene le scene, così da farvi capire più o meno i sentimenti della protagonista e l'intera situazione in sè.
Però alla fine del capitolo.... COLPO DI SCENA! ZA ZA ZAAAN!
Chissà se voi anime buone recensirete il mio schifoso capitolo per farmi sapere i vostri pareri... Per me è importante sapere quello che ne pensate e trovo che le critiche siano costruttive, mi servono per migliorare il mio stile e il modo in cui scrivo perciò non abbiate paura a dirmi qualcosa che non vi piace o che non vi quadra o a rinfacciarmi i miei orriri errori :))
Adesso vi lascio, buona serata c:
#peace
PS: L'altro giorno ho chiesto dei pareri sull'immagine che metterò ad ogni inizio capitolo, ma nessuno mi ha cagato a parte FALLEN99 che mi ha detto che l'attrice non gli piace :c vorrei sapere anche le impressioni degli altri... Aspetto le recensioni con ansia :3
  
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