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Autore: callmemavy    13/03/2013    2 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Ciao a tutti! Sono contento di aver qualcuno che mi segue anche in italiano, sinceramente non ci speravo molto!

Nei capitoli precedenti temo di essermi dimenticato di scrivere che dedico questa fanfiction alla mia fidanzata ed a tutti quelli che la leggono, in particolare blackmiranda e disneymaniac che mi hanno recensito, grazie mille ad entrambe!


CAPITOLO 4 - Subconscio

* Mavis... * Un sospiro, più che una parola, nel buio pesto

-Chi c'è?- Mavis ruppe il silenzio

* Mavis... *

-Chi sei?-

La vampira vedeva benissimo nel buio, ma intorno a se c'era solo il nero, non distingueva neppure se stessa.

* Sei sola poverina? *

-Vattene via!- Urlò, stava iniziando a preoccuparsi.

* Hai paura? *

-Io non no paura di nessuno!-

*Hai paura di te stessa?* La domanda della voce misteriosa la prese di sprovvista, era vero, ma non volle ammetterlo.

*Non devi aver paura, altrimenti diverrai debole*

-Cosa vuoi da me?!- Ringhiò rabbiosa Mavis

*Quello che TU vuoi...*

-Io non voglio nulla!-

La vampira indietreggiò lentamente di pochi passi, ma urtò una folta pelliccia. Subito davanti a lei si spalancò un gigantesco occhio di gatto, giallo, luminoso e carico di rancore, la luce che emanava rese lievemente visibili i contorni dell'enorme creatura che la circondava.

L'occhio le si avvicinò minacciosamente, talmente tanto che divenne l'unica cosa che Mavis riusciva a vedere attorno a se, era immenso, molto più grande di lei. L'iride era formata da migliaia di figure umane gialle sofferenti, fuse le une sulle altre in un corpo unico. I loro volti senza occhi e senza capelli erano anonimi e tenevano le bocche spalancate in cerca di un urlo disperato che non riuscivano ad emettere, mentre agitavano le braccia come fossero alghe mosse dalle maree e si dimenavano per liberarsi.

La ragazza era terrorizzata e non riusciva a muovere un muscolo, poi la sottile pupilla si allargò leggermente, essa non era altro che un varco fra quei dannati, che protrarono le mani verso la vampira fino a che non la avvinghiarono e la trascinarono dentro, si sentiva stringere e tirare sempre più in profondità in quell'inferno fino a che non si fermò.

Mavis veniva tenuta bloccata su quella parete vivente, in mezzo a quell'inferno scorse una donna matura che le dava le spalle, aveva dei lunghi capelli neri e lisci ed indossava una mantella scura, sembrava a suo agio in quel luogo.

-Mavis! Mavis! - La ragazza udì una voce maschile lontana mentre si sentì scuotere.

La donna misteriosa iniziò a voltarsi, la giovane vampira le vide solo una piccola parte del viso, ma sembrava assomigliarle molto.

-Aaaaaaaaahh!- Gridò Mavis svegliandosi di soprassalto a sedere sul letto.

-Hai fatto un brutto sogno? Ti sentivo parlare nel sonno.- Suo padre cercò di rassicurarla sedendosi di fianco a lei ed appoggiandole una mano sulla spalla, ma vedeva la figlia ancora terrorizzata che alzò le ginocchia dove poggiò il mento ed abbracciò le proprie gambe, stava tremando ed aveva gli occhi lucidi.

-Non preoccuparti, ci sono io con te, cosa c'è che ti turba? A me puoi dirlo, mia piccola bambolina voodoo!- Dracula sorrise, ma la ragazza non lo degnò neppure di uno sguardo, che continuava ad essere perso nel vuoto.

-Ho capito, vado a chiamare Jonathan...- Le parole si interruppero quando Mavis lo trattenne per una coscia.

-Voglio solo stare da sola...-

-Ok, ma ti senti male?-

-No, sto bene...- Sospirò la ragazza, ma non ne sembrava realmente convinta.

-Mica sarai preoccupata per lui? Perché si è fatto male... cioè, ti dispiace... comunque sta bene, non ti devi preoccupare...-

Il discorso di Dracula era un po' sconclusionato, ma Mavis capì che era un modo per avere informazioni in maniera indiretta su cosa stesse provando lei.

-Non mi sembrava così grave quel taglietto... credo stia bene!- Disse con un sorrisetto falso, intanto si calmò e smise di tremare.

Dracula abbracciò la figlia, sussurrandole in un orecchio:

-Qualsiasi cosa ti possa turbare sappi che io sarò sempre al tuo fianco. Ti conviene scendere, Jonny si è un po' preoccupato quando sei fuggita così...-

Mavis abbassò lo sguardo

-No... voglio stare sola per un po', non mi sono riposata bene durante il giorno e sono stanca per queste serate frenetiche- Era solo una scusa, ma se non avesse fatto altrimenti suo padre l'avrebbe tartassata di domande.

Dracula si alzò dal letto e si incamminò verso la porta, ma venne fermato dalla voce triste della ragazza:

-Papà, me lo fai un favore?-

-Certo budellina mia, tutto quello che vuoi!- Rispose il padre dolcemente, affrettandosi a tornare dall'amata figlia con un sorriso sulle labbra.

-Rimani con me? Almeno per un po'...- Poi si distese su un fianco.

-Certo, fino a quando tu vorrai.- Così si sedé sul letto, accarezzando dolcemente i capelli della figlia distesa di spalle e canticchiando a bassa voce, lei si addormentò in poco tempo.

La porta era aperta e Jonathan stava per bussare, ma notò Dracula voltarsi verso di lui. Aveva gli occhi carichi di tristezza ed insicurezza, poi vedendo il ragazzo in procinto di entrare fece un no accennando un movimento di testa. Si alzò e lo raggiunse chiudendo silenziosamente la porta dietro di se.

-Drac, che le è preso?- Chiese il ragazzo a bassa voce.

-Non lo so, ha detto che vuole riposare ancora un po', ma io l'ho vista davvero molto turbata... sono preoccupato per lei.-

-Che le può essere successo? Stasera quando mi ha svegliato era tanto briosa!-

-Non ne ho idea...- Poi gli guardò la ferita sul pollice del giovane umano.

*Che lo abbia sentito anche lei?*


Capitolo un po' cortiono, lo so, spero vi sia piaciuto lo stesso... Comunque non disperatevi perché ne pubblicherò uno nuovo a breve dove ci sarà una Mavis mai vista prima!.

Mi raccomando commentate :DDDDDD

Ci vediamo(anzi, forse è più corretto "Ci leggiamo") al prossimo capitolo! - Battuta pessima, lo so, ma che ci volete fare? La gente dice che sono un apatico perché non ho sentimenti, quindi come possono venirmi in mente battute che fanno ridere? Anche se uso le faccine sul sito il mio muso davanti al pc è sempre questo:

:-|

Ma perché sto continuando a scrivere di me? Non è mica la mia biografia... momenti di delirio mentale nella solitudine della mia camera da letto...

Un saluto a tutti

:-|

  
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