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Autore: Mara Cullen    17/03/2013    1 recensioni
Una dolce canzone inizia a riempire l'aria del salotto di casa nostra.
Sono accanto alla finestra.
Sto tremando di paura.
Rob mi fissa intensamente.
I nostri famigliari ci hanno lasciati soli.
Mi stò sentendo male.
Le parole di Maraya Carey accompagnano il ritmo del mio cuore. mentre una mano sfiora l'anello dorato che Rob mi ha regalato qualche anno fa.
Non riesco a parlare, perché le parole sono morte in gola.
Ho un milione di farfalle che affollano il mio stomaco, mentre non so come dare il mio regalo di natale all'amore della mia vita.
Ma d'ora in poi la nostra vita cambierà.
Come è cambiata quattro anni fa, quando quel giorno Rob entrò da quella porta, così timido e impacciato.
Ma quando incontrai i suoi occhi azzurri come il cielo capì che la mia vita non sarebbe stata più la stessa.
DA Allora sono passati quattro anni con i nostri alti e bassi. Ma siamo ancora qui a vivere ogni secondo come se fosse il primo.
Respiro affannosamente, mentre porgo il mio regalo a Rob. Lui lo afferra e mi fissa confuso.
"questo è il mio regalo per te amore!!".
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  All I want for Christmas is you
The Future Never Dies

 

 





ciao!

eccomi qua con il quarto capitolo!

Il prossimo sarà l'ultimo. Finalmente sono riuscita a completare questa ff. Ci ho messo un po', ma il tempo manca sempre. Non ho niente da aggiungere. Spero che vi piaccia il capitolo.

grazie a tutti!

alla prossima!

Mara Cullen

 


Kristen

 

la settimana prima di Natale

18 dicembre 2012

 

 

"no mamma, oramai è deciso la cena di natale si fa da noi" rispondo  contrariata verso mia madre che mi fissa impassibile dall'altro  capo del tavolo.

"Kristen, dai abbiamo sempre festeggiato il Natale a casa nostra, perché quest'anno vuoi festeggiarlo  da te!" domanda  mia madre esasperata.

Sbuffo.

"perché quest'anno è diverso, va bene, voglio passare il natale a casa!" commento  addentando una ciambella dal piatto.

"non capisco perché quest'anno è diverso, su dai Kristen, Rob quest'anno sarà a Londra dai suoi perché vuoi perdere tempo a preparare la cena di Natale?" mi chiede  mia madre appoggiando il viso contro la sua mano.

Arrossisco.

"beh no puoi accontentarmi  per un'anno, sono grande abbastanza per organizzare la cena di Natale, per favore?" le chiedo mostrando il mio migliore sguardo da cucciola bastonata.

Mia madre sospira.

"sei testarda" commenta  alzando le spalle in segno di resa. Batto  le mani come una bimba  di cinque anni che l'aveva vinta  per avere il  regalo in anticipo.

"evviva, evviva" cantileno  soddisfatta di averla avuta vinta con Jules Stewart.

"ma non capisco ancora qual è il motivo, so che mi nascondi qualcosa, il tuo sguardo è diverso" dice  incatenando il mio sguardo al suo.

Bingo mia madre ha  capito che c'è qualcosa di diverso in me.

E'  brava a leggermi. O forse è  solo l'istinto di una madre.

"no sono solo felice" mento  per metà. Non posso  di certo dirle che sarebbe diventata nonna. E poi prima deve saperlo Rob.

Mia madre scuote la testa sconfitta.

"d'accordo, ma prima o poi scoprirò che mi nascondi!" afferma determinata a svelare il mio segreto.

Accenno  un sorriso.

"d'accordo" rispondo  ritornando a gustarmi la mia ciambella.

 

 

Due ore dopo

 

Eravamo seduti a tavola.

Dovevo convincere Rob a rimanere a LA questo Natale.

Il mio piano era ben descritto nella mia mente. E prevedeva che il mio fidanzato doveva passare il natale con me e la mia famiglia.

"ancora non so perché hai preparato un pranzo così ben fornito, quando lo fai vuol dire che mi stai per chiedere qualcosa!" dice alzando lo sguardo e fissandomi in viso.

Arrossì.

Ma come diavolo faceva a capirmi al volo?

A volte penso che da Edward abbia ereditato la capacità di leggermi nel pensiero, perché a Robert Thomas Pattinson non si può nascondere niente, o meglio io non riesco a farlo. Un po' mi da fastidio perché quando voglio fargli una sorpresa, ogni volta scopre sempre il mio segreto. Forse sono davvero un libro aperto, troppo facile da leggere.

"Rob non ci deve essere sempre un motivo se voglio viziarti un po'" mentì abbassando lo sguardo sul piatto ancora mezzo pieno.

Avevo cucinato delle lasagne come primo. E a Rob sembrava piacesse il piatto.

"Kristen tu cucini cose complicate solo quando devi chiedermi o dirmi qualcosa, stiamo insieme da quasi quattro anni e ci conosciamo da sei, ho imparato i tuoi trucchetti !" sottolinea con uno sguardo indagatore.

"già, ma sai una cosa non è che se cucino per il mio uomo devo chiedergli sempre qualcosa, ripeto non ho nulla da domandarti" dissi alterata. Mi alzai di scatto lasciando cadere la forchetta nel piatto.

Non so come ma il mio intento di fare qualcosa di dolce per lui si era trasformata in una lite. O meglio erano i miei ormoni scombussolati che mi facevano cambiare umore velocemente. Come ora mi sentivo arrabbiata, delusa e maledettamente sensibile alle sue parole.

Entrai in cucina e mi appoggiai al bancone.

Dovevo controllarmi . Ma non era facile accidenti.

Mi ritrovai a piangere solo quando notai le lacrime cadere sul ripiano. Non volevo piangere come una bambina troppo sensibile che hanno preso di mira.

Mi asciugai in fretta le lacrime prima che Rob mi raggiungesse in cucina. Si perché lo avrebbe fatto senza aspettare molto.

Era talmente protettivo che il suo lato sensibile prevaleva e correva sempre a consolarmi.

Decisi di impegnare il tempo per calmarmi  a riassettare la cucina.

Tenere la testa impegnata era l'unico modo per non rischiare di cadere in un'altro pianto.

Iniziai a infilare le stoviglie sporche nella lavastoviglie. Persi la cognizione del tempo perché non mi accorsi nemmeno che due braccia mi avvolsero da dietro.

Mi scivolò la forchetta di mano per lo spavento.

"scusami non volevo ferirti" mormorò Rob al mio orecchio. Rabbrividì.

"no scusami tu, sono troppo sensibile,non è colpa tua..scusami!" sussurrai con il groppo in gola.

Non devo piangere.

"no, sono stato troppo superficiale, non ho pensato che magari volevi solo cucinare per me, ma ho sbagliato a dubitare di te" disse dispiaciuto.

Il mio cuore sprofondò nel petto.

Non poteva essere così perfetto. Non lo meritavo.

mi voltai di scatto e gli strinsi le braccia al collo..

"no, e vero volevo chiederti una cosa, e visto che non so la tua risposta volevo convincerti di dirmi di si, l'unico modo che conosco e cucinare per te, perché so che avrò il tuo consenso senza proteste, ma ho sbagliato, scusami tu!" ammisi abbassando lo sguardo.

Mi bacio i capelli.

"how, ci avevo visto giusto, chiedimi tutto quello che vuoi amore!" mormorò  fissandomi in viso.

Arrossì.

"volevo chiederti…ecco..sò che tra una settimana è natale e che e troppo tardi.. ma volevo chiederti di passare il natale con me, so che la tua famiglia si aspetta la tua presenza, ed è giusto ma ecco io vorrei passare il natale con te e la mia famiglia, in fondo io e te siamo una famiglia anche se non siamo sposati" affermai tutto di un fiato.

Mi fisso sorpreso.

"era questo che volevi dirmi, avevi paura di chiedermelo? lo sai che i miei non mi obbligano ad andare a Londra, ma sono io che desidero vederli,!" rispose con un sorriso.

Lo fissai piena di speranze.

Desideravo che lui passasse la notte di natale con me, perché avevo pensato a tutto, volevo dargli il mio regalo di Natale.

"quindi?" domandai sulle spine.

MI guardò intensamente.. ci stava pensando.

L'ansia mi salì. Avevo paura che dicesse di no e il mio piano stava andando in fumo. E io che avevo già chiesto a mia madre di poter festeggiare natale a casa nostra.

"va bene, ma posso invitare anche i miei genitori, ci tengo a vederli e possiamo fargli venire qui per le feste,sono sicuro che saranno d'accordo" disse con un sorriso mozza fiato.

Lo fissai incantata dal suo splendido sorriso.

Assorbi le sue parole 

"ma certo non devi nemmeno chiederlo" esplosi di gioia. Gli buttai le braccia al collo. Per fortuna Rob mi avvolse per la vita e non cademmo entrambi per terra. Ricordai della mia stupida azione. Non potevo avere queste reazioni ero incinta.

Lo abbracciai.

"ehi che irruenza, passi da un stato d'animo all'altro, mi piaci così" sussurrò ROb al mio orecchio.

Arrossì.

"sei tu che mi rendi felice amore, quindi posso organizzare la festa e tutto il resto, grazie" affermai eccitata della nuova prospettiva. 

Mi voltai e lo fissai in viso con un sorriso a 32 denti.

Ricambio il sorriso.

"di nulla piccola!".

Mi alzai sulle punte  lo baciai.

 

 

il giorno dopo

 

Ero in giro al centro commerciale.

Indossavo i miei soliti occhiali da sole e un cappuccio per nascondermi dai curiosi.

Ero a fare compere. Mi ero aggregata ad ota e  altre sue amiche che avevano impegnato il giorno a cercare regali di Natale.

Avevo colto la palla al balzo quando Ota mi aveva proposto di accompagnarla.

Dovevo comprare molte cose per la cena della vigilia e i regali.

"Kris hai deciso cosa regalare al tuo adorato Patz?" mi chiese Ota con un sorriso malizioso

"si certo" risposi con un mezzo sorriso.

Mi lancia un'occhiata d'intesa. Proseguiamo  a camminare per i mille negozi.

Ota ne approfitta per entrare in ogni negozio dove nota un abito che le piace. Sono costretta a rimanere in attesa seduta in una poltrona mentre aspetto che lei esca dai camerini e mi mostri la sua ultima conquista.

Mi guardo intorno annoiata e il mio sguardo viene catturato su una mamma con la sua bambina in braccio che sorride felice- Mi ritrovo  rapita da quel quadretto e mi immagino tra un'anno con una bambina in braccio. Forse sarà un maschio, l'importante e che stia bene. Mi sfioro la pancia soprappensiero-- Ancora non ci credo che qui dentro cresce  il mio bambino. Ed è solo mio. Sorrido.

"Kris ehi Kris?" mi chiama la voce di Ota. Volto lo sguardo e la fisso confusa.

"si dimmi Ota?"

"eri persa tra i tuoi pensieri, ti ho chiesto che ne pensi di questo? " domanda indicando l'abito rosa confetto che indossa.

Lo fisso senza in realtà vederlo"oh beh è molto carino" butto li sperando che ci creda.

Il suo viso si illumina "allora lo compro!" ammette infine eccitata.

Scuoto la testa.

A volte non capisco il suo entusiasmo per quei vestiti.

Decido di alzarmi e di impegnare il tempo per curiosare tra i vestiti.

Ne passo uno alla volta cercandone uno non troppo elaborato ma qualcosa di semplice e di elegante.

Mi soffermo su un mini abito   blu oceano. Mi ricorda tanto il colore degli occhi di Rob. Automaticamente sorrido.

Lo sfilo dalla gruccia e lo osservo meglio.

 

E un'abito senza spalline, corto come piace a me. Semplice ma perfetto per la notte di  natale.

Mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno e avanzo verso i camerini per provarlo.

Scivolo all'interno di uno di questi e inizio a spogliarmi.

Infilo l'abito  e un po' titubante mi volto verso lo specchio.

Mi osservo. Inizialmente trovo tutti i difetti del mondo. Saranno gli ormoni ma mi sento già grassa. Forse e solo a livello mentale perché sono ancora la stessa. Sono di poco più di un mese, quindi non sono ancora in quella fase in cui diventerò un bue. Faccio una giravolta per ammirarmi  meglio e piano piano mi convinco che sia l'abito giusto  per rendere la serata perfetta.

Decido di comprarlo..

Mi svesto velocemente e mi vesto  alla stessa velocità.

Sbircio fuori dal camerino e per fortuna non c'è nessuno. Raggiungo il bancone dove c'è la cassa e porgo l'abito ala commessa. Indosso i miei occhiali  da sole. La ragazza mi scruta attentamente e per un secondo ho paura che mi riconosca.

Mi porge lo scontrino ..

Infilo l'abito nella borsa e ritorno  a sedermi nel posto che occupavo prima.

Potrei seriamente pensare di poter fare film polizieschi per la velocità con cui ho svolto la mia missione

"possiamo andare!" mormora Ota  sconsolata.

Alzo lo sguardo.

"perché?"

lei fa spallucce "perché non mi convinceva più di tanto, dobbiamo fare le ultime compere no?". Annuisco.

Mi alzo in piedi. Un leggero capogiro mi assale. Ritorno seduta immediatamente. Ota e al mio fianco subito.

"ehi Stew tutto ok?".

Annuisco.

"si " rispondo per tranquillizzarla.

Ota si rasserena.

"che ne dici di andare a mangiare qualcosa?"

"oh si muoio di fame" affermo illuminandomi in viso per l'idea

Ota mi aiuta ad alzarmi.

Usciamo dal negozio con lo sguardo della commessa puntato su di noi.

Non ci bado.

Ci sediamo in un piccolo ristorante.

Ordiniamo della pasta al pomodoro.

"quando lo dici a Rob?" chiede Ota con un sorriso d'intesa.

Abbasso lo sguardo imbarazzata.

"presto!" dico sul vago. Non deve sapere che ho intenzione di svelare a Rob del bambino la notte di Natale.

"quando?" cerca di approfondire Ota. Scuoto la testa.

"non te lo dico" rispondo con un sorriso.

"e dai Kris!" supplica la mia amica. Sò che non resiste a non sapere, è troppo curiosa per trattenersi. "no, non insistere ok?" chiarisco con uno sguardo sicuro.

"uff, va bene come vuoi!" infine afferma arrendendosi..

Arrivano i nostri piatti e la conversazione scema.

Divoro in pochi minuti il mio piatto.Questa volta però non starò al suo gioco.

"sei felice Kristen?" mi chiede improvvisamente Ota. 

Alzo il mio sguardo dal piatto vuoto. La fisso confusa. Non capisco la sua domanda.

Perché mi ha fatto quella domanda. Crede che non sia felice con Rob.

Aggrotto la fronte contrariata.

"ma certo Rob è la cosa migliore che mi sia mai capitata nella vita, sai benissimo cosa abbiamo passato per stare insieme!"

Annuisce.

"lo so, e che questa notizia del bambino non se la aspetta, non credi che sia troppo presto?" dice seria.

In realtà avrei aspettato ancora un po' ad avere un bambino. Ma se e successo allora e il momento giusto per avere un figlio.

"se è successo era il momento giusto, all'inizio ero terrorizzata perché non me lo aspettavo, ma ora pensare che aspetto un figlio dall'uomo che amo è la cos a più bella del mondo, perché mi unisce ancora di più a Rob, e un legame ancora più indissolubile, non che non lo fosse già ma questo e davvero incredibile!" affermo con sincerità.

"sono felice per voi" mi dice afferrando la mia mano e stringendola   tra le sue. Vuole infondermi  coraggio e affetto.

Ricambio il sorriso.

"anche io" rispondo certa che  il futuro sia tutto in salita.

 

 

Robert

 

"mamma, allora siamo d'accordo, vi vengo a prendere in aeroporto il giorno prima ok?" domando per conferma .

"si Rob saremo li" conferma. mia madre.

Sorrido.

Sono felice che i miei genitori abbiano deciso di venire, nonostante gli abbia avvertiti all'ultimo minuto.

"tesoro, sarà emozionante passare il natale con tutta la famiglia di kris, sono così entusiasta per questa idea!" dice mia madre eccitata. Lei e Jules vanno molto d'accordo. Sono sicuro che Kris quel giorno avrà poco da fare, perché conoscendo mia suocera e mia madre prenderanno il controllo della situazione. Conosco troppo bene mia madre e so già che non riuscirà a stare da parte e vedere sua nuora non fare nulla.

"anche io, Kris voleva riunire tutta la famiglia, e credo che sia un'ottima idea!" affermo mentre cerco di infilarmi il giubbotto   di pelle.

"lo so quella ragazza e unica Rob, sono felice che abbia organizzato questa festa, comunque ora devo andare Liz e tornata e fuori di testa, ti lascio e mi raccomando fai il bravo!" dice Clare, alzo gli occhi al cielo. Non è possibile che anche  a26 anni mi tratti come un bambino di cinque.

"tranquilla mamma, non farò niente di stupido promesso !" affermo con un mezzo sorriso..

"va bene ciao tesoro!" mi saluta prima di chiudere la chiamata.

Fisso il cellulare muto e osservo il mare scintillare sotto una luce abbagliante del sole di primo pomeriggio.

Sento che Kris mi nasconde qualcosa. Non so ancora cosa.

Non so che le prende in questi giorni passa da uno stato di estrema euforia ad un'altro in cui e totalmente depressa.

Spesso la trovo in bagno davanti allo specchio a fissarsi. Le ripeto continuamente che è bellissima, ma lei mi zittisce subito minimizzando la sua bellezza.

Amo il fatto  che non si senta superiore agli altri ma una donna con i piedi per terra. Non e mai  cambiata in questi anni in cui lo conosciuta. Forse e solo diventata più cosciente e meno timida, anche se si vergogna ancora a mostrarsi in pubico o su un red carpet.

Si sente sempre intimidita  dalle grandi folle che ogni volta si accumulano alle premier, e non ci crede che quelle persone sono li per lei. Anche io a volte non ci credo. 

Non capisco il loro affetto così grande per due persone che non vogliono altro  che la normalità- Spesso parlando con loro ho capito che è proprio la voglia di normalità che attira molti fan a seguirci ogni istante della nostra vita.

Sono passati  sei anni da quando lo incontrata per la prima volta, beh forse anche di più. Forse sono passati anni da quando ho visto il suo film con Sean Penn, e mi aveva folgorato la sua semplicità, e la sua total e capacità di immedesimarsi nel suo ruolo. Lo ha fatto sempre con Bella, non metto in discussione che Bella assomigli tanto a Kris, ma ci ha sempre messo  del suo. Ha sempre donato una parte di se stessa  in ogni personaggio che ha interpretato, nel suo lavoro e un'attrice che sa mettere da parte paure e incertezze e affrontare le difficoltà con spirito e coraggio.

Ancora oggi non ci credo che stiamo insieme da quattro anni.

Ho sempre difeso il mio rapporto con lei perché credo che la mia vita privata sia una cosa sacra.

Mi rendo conto che non possiamo essere totalmente normali, perché ci sarà sempre un fotografo pronto a immortalarci  in qualche scena della nostra quotidianità- Ma sarò sempre pronto a proteggere ciò che amo.

Rientro in casa e vengo subito assaltato dai miei cani che mi buttano a terra in un'istante. Soprattutto quel mattacchione di Bernie, che grande come è quando vuole le coccole mi salta a dosso. Amo i miei cani. Potrei stare ore con loro a giocare.

Accarezzo dolcemente il loro pelo. Bear si accuccia sulla mia pancia e inizia a leccarmi  la mano. Bernie invece si mette di fianco a me  e si lascia coccolare.

Resto così per  un  po' perdendo la cognizione del tempo..

Il suono del campanello mi spaventa. Balzo in piedi.

Corro verso la porta e la apro con il fatone.

Il sorriso malizioso di Tom mi fa restare sorpreso.

"sembri sconvolto Rob? che stavi facendo?" mi chiede divertito il mio amico.

Gli dò una pacca sulla spalla.

"non quello che credi, stavo giocando con i miei cani, ma cosa ci fai qui?".

"sono venuto per chiederti se ti andava una passeggiata per i negozi devo comprare un regalo per Sienna e Marloe!" spiega rabbuiandosi. Sò che Tom odia fare compere. Lui quando si tratta di fare regali e un disastro.

"si va bene, devo comprare un regalo per Kris e per la mia famiglia!"

Sorride.

Entro in casa e infilo  la giacca, capellino e gli occhiali da sole.

Usciamo nel vialetto...

"prendiamo la mia macchina!" dice Tom avvicinandosi alla sua.

"ok" confermo mentre mi accomodo nel sedile del passeggero.

Arriviamo al centro commerciale in mezzora.

Durante il viaggio non ha fatto altro che raccontarmi di Marloe, i suoi occhi si illuminavano ogni volta che spiegava  le prime conquiste di sua figlia.

Mi piace ascoltarlo. E profondamente innamorato di sua figlia e di Sienna. Quando mi ha detto che sarebbe diventato papà, sono stato così sorpreso che non immaginavo Tom papà.

Ma ora sono un po' invidioso. Forse da quando Tom e diventato padre, si e acceso qualcosa in me. Avevo sempre immaginato che avere un figlio sarebbe stato troppo  difficile, perché prendersi cura di un'altro essere è una grande responsabilità. Ma quando incontri la donna giusta tutto cambia. E ora se accadesse sarei l'uomo più felice del mondo.

Sopratutto immaginare un figlio da Kris e la cosa più meravigliosa che potrebbe accadere.

"Rob siamo arrivati!" ritorno alla  realtà.

Sbatto gli occhi per un po' per svegliarmi dal mio sogno.

scendo dalla macchina intontito.

Tom scuote la testa.

"andiamo dormiglione!" dice il mio amico prendendomi per un braccio.

Girovaghiamo per due ore all'interno del centro commerciale.

Tom e così indeciso che non sa proprio cosa scegliere.

Marlowe ha  tutto

Colpa mia e di Kris che la viziamo molto.

Alla fine decide di acquistare un giocattolo appena uscito.

Invece per Sienna e in alto mare-

Io non sono da meno. Ho trovato regali per tutti, tranne per Stew.

Mi siedo lasciandomi cadere sulla panchina sfinito.

"non capisco le donne, cosa ci trovano a fare shopping, e così noioso e stressante!" mi lamento verso Tom

"già Sienna passa ore e ore tra i negozi, non la capisco, dice che è rilassante!".

"già meno male che lo fanno loro, noi non saremo capaci di comprare tutti quei vestiti, vedi oggi siamo diventati matti per dei regali, non immagino scegliere vestiti o scarpe!".

Tom scoppia a ridere.

"beh tu potresti il tuo secondo nome e Claudia!".

Lo fisso torvo.

"era da molto tempo che nessuno mi chiama così, vorrei che non mi ricordassi  il mio passato!" affermo contrariato.

"oh si, troppo divertente!".

Lo fulmino con lo sguardo.

"finiscila Tom non è divertente" lo ammonisco.

alza le man in segno di resa.

Non amo particolarmente ricordare quel periodo. Mi vergogno.

"vado a fare un giro al bar vuoi qualcosa da mangiare?" dice Tom alzandosi in piedi  e stiracchiandosi.

"si prendi una ciambella, ho fame".

Annuisce.

Appoggio il volto sulla mano. Non so proprio cosa regalare a Kris.

E così difficile fare un regalo significativo.

E poi voglio regalarle qualcosa che abbia davvero un significato importante e non uno stupido regalo che userà per poco.

Voglio distinguermi dagli altri.

Sospiro.

Alzo gli occhi al cielo.

Odio  fare shopping.

una vetrina attira la mia attenzione.

Leggo l'insegna .

Un negozio di antiquariato.

Mi alzo e afferro le buste.MI avvicino alla vetrina. Tanti piccoli oggetti sono ordinati  su un velluto blu.

Scorro lo sguardo in cerca di qualcosa di bello.

Improvvisamente vengo attirato da un piccolo ciondolo a forma di cuore.

in oro. La lunga catena dello stesso colore, oltre al cuore ha degli altri ciondoli. Una chiave e un ciondolo rotondo blu.

 

Mi fisso su quell'oggetto  e decido che è il regalo giusto per la mia ragazza.

Entro nel piccolo negozio. Una piccola signora di cinquanta anni e dietro il bancone intenta a mettere a posto gli oggetti.

"salve" mormoro imbarazzato.

Lei alza lo sguardo e mi sorride.

"buongiorno, posso essere utile?".

"si, vorrei acquistare quel ciondolo in vetrina!".

"quale?" domanda alzandosi dalla sedia e aggirando il bancone. Prende un mazzo di chiavi e apre lo sportello della vetrina.

Mi avvicino e indico il ciondolo.

"ottima scelta" afferma con un sorriso caloroso.

Ricambio.

Prende l'oggetto e richiude la vetrina. Raggiunge il bancone e la seguo.

""e per la tua fidanzata?"

"si" rispondo imbarazzato.

sorride.

"il ciondolo e un porta foto , all'interno puoi inserire una tua foto così lei si ricorderà di te sempre!" spiega la donna.

Rimango abbagliato dall'idea.

Mi piace che sia sempre con lei una parte di me.

"qui dietro c'è una scritta, e perfetta se la regali alla donna giusta!"

"lo è" dico sicuro. Lei volta il ciondolo. Me lo porge e leggo la scritta intarsiata:

 e poi sarà per sempre.

Sorrido.

"perfetto!" affermo entusiasta-

La donna annuisce. Prende una piccola scatola blu e porge il ciondolo all'interno.

Lo avvolge con della carta rossa e un nastro blu.

Pago il ciondolo ed esco sedendomi alla stessa panchina..

Poco dopo Tom mi raggiunge con la ciambella e una coca.

"grazie"

Si siede di nuovo accanto a me.

Restiamo in silenzio per un pò.

"oh guarda li, un negozio" afferma Tom fissando il negozio di antiquariato dove ho comprato il ciondolo.

Lo fisso in viso. Il suo sguardo e illuminato dala felicità.

"si magari trovi un regalo per Sienna" gli suggerisco.

"vieni con me a darci un'occhiata?".

"no resto qui, sono stanco non ho la forza di alzarmi , vacci tu ti aspetto qui".

Annuisce.

Si alza in fretta e si fionda al negozio.

ridacchio.

Sò che troverà il regalo giusto per Sienna.

Afferro il pacchetto e lo fisso.

Io ho trovato quello giusto  e non vedo l'ora di darlo a Kris e vedere il suo viso. Come sempre sarà sorpresa e mi dir a che non c'era bisogno. Ma io so che merita ogni giorno di essere amata da me.

Perché lei è la donna giusta per me.

Non vedo l'ora che arrivi Natale.

Questo Natale sarà diverso 

LO sento..

  
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