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Autore: Maotelus    18/03/2013    1 recensioni
Riku é un normale ragazzo che conduce una vita tranquilla, un giorno però incontra Roxas, un ragazzo misterioso e bello come un angelo. Ogni volta che i due si incontrano però, il biondo scompare misteriosamente senza lasciare tracce di se.
[ RikuRoku ]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Riku, Roxas
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Incontro...?

 

 

 

 

 

Il giorno dopo Riku si presentò in anticipo all'appuntamento alla fermata dell'autobus dove aveva incontrato Roxas e lui era già li! E pensare che Riku voleva farsi trovare li per non farlo aspettare. Lo raggiunse.

 

“Ehi ciao! E' da molto che aspetti?”

“Ciao Riku! No tranquillo, sono appena arrivato.” sorrise tranquillo, e l'albino gli porse il suo ombrello azzurro che il ragazzo gli aveva prestato ieri.

“Questo è tuo!”

 

Roxas rise, aveva una risata veramente bella, che scaldava il cuore al solo sentirla. Riku arrossì ridendo anche lui , mentre Roxas metteva nello zaino che portava con se l'ombrello.

 

“Grazie! Almeno ti è servito per arrivare a casa asciutto eh?”

“Eh si, mi hai salvato, non ci tenevo per niente a fare la doccia!”

 

E così, insieme si incamminarono verso un piccolo bar.

 

“Vedrai, qui fanno la migliore cioccolata calda della città.”

“Wow!!” prese Riku per mano trascinandolo dentro il bar. “Scusa ma perdo la testa quando si parla di cioccolata!!” ridacchiò leggermente imbarazzato. L'argenteo sorrise.

 

“Dai non fa niente, due tazze di cioccolata calda per favore.” chiese gentile al barista che non tardò nel servirgli le tazze fumanti di cioccolata al tavolo. Nel modo di bere, Roxas si era sporcato le labbra, sembrava che avesse i baffi. Riku ridacchiò divertito.

 

“Ehi Mister Mustacchio fai attenzione!” scoppiò a ridere divertito guardando il biondo guardarsi i baffi di cioccolata.

 

“Ehi!! Non è divertente!” e invece iniziò a ridere anche lui. “Ok, si è divertente ma adesso li tolgo!”

Si affrettò a pulirsi il viso con un tovagliolo. “Comunque hai ragione, questa cioccolata è davvero buona!”

 

“Visto? Così ogni volta che passerai da queste parti per bere la cioccolata penserai a me...”

 

Il biondo arrossì timidamente distogliendo lo sguardo e sorridendo.

 

“Se vuoi...possiamo uscire insieme qualche altra volta Riku...”

“Oh...b-beh...” arrossì come un pomodoro, quello splendido ragazzo lo aveva invitato ad uscire! “S-si per me va bene...magari andiamo in un altro posto...”

 

Avevano iniziato a vedersi abitualmente, ed erano diventati ottimi amici, e forse qualcosa di più. Un giorno la pioggia li sorprese per strada ed erano andati a casa dell'albino.

 

“Ho ragione io ad odiare la pioggia vedi? Aaah guarda che roba! Ho tutti i capelli gonfi!”

“Sembri un leone...” ridacchiò divertito il biondo mentre si asciugava i capelli con un asciugamano.

“Ah si? E tu con i capelli lisci sembri un...uuhm...” ok non sapeva cosa dire, era impossibile trovare per il biondo un aggettivo per descriverlo diverso da “angelo”, perchè era realmente la parola più adatta per descriverlo. Gentile, premuroso, divertente, e poi sorrideva sempre, ed era questa la cosa che piaceva di più a Riku, il magnifico sorriso del suo adorato angelo. Ad interrompere quel silenzio imbarazzante ci pensò Roxas lanciando il suo asciugamano addosso a Riku, riportandolo alla realtà.

 

“Combatti! Non abbiamo niente da fare...”

“Vuoi la guerra? Ok preparati ad essere steso da una raffica di cuscini!!”

 

Passavano così il tempo, a parlare, ridere e scherzare e a prendersi a cuscinate. Anche se Riku avrebbe tanto voluto cancellare quello strano alone di tristezza che celavano gli occhi del biondo. Qualche mese dopo, durante la solita battaglia di cuscini, Roxas finì addosso a Riku. Silenzio...nessuno dei due osava muoversi o parlare, entrambi iniziarono ad avvicinarsi fino al far sfiorare finalmente le loro labbra in un casto bacio, ed è così che ebbe inizio la loro storia. Ma si sa, l'amore non è bello se non è litigarello, difatti i due litigavano spesso, ma facevano pace subito. Quella volta stavano litigando al bar dove erano ormai soliti andare a bere la cioccolata calda.

 

“Ah quindi sono io che non ti presto abbastanza attenzione?!”

“Stai sempre per i fatti tuoi!!”

“Non è vero!”

“Ah no?! E dimmi allora per cosa stiamo litigando?!”

“Roxas per favore...”

“Dimmi per quale assurdo motivo stiamo litigando!!”

 

Quello era stato proprio uno dei loro peggiori litigi, fino al punto che Riku si alzò dal tavolo.

 

“E adesso dove vai?!”

“Vado a casa...quando ti calmi ne parliamo...” andò via da li lasciando il ragazzo da solo al bar. Qualche minuto dopo, mentre il ragazzo camminava verso la fermata dell'autobus, Roxas gli scrisse un sms.

 

Senti mi dispiace, ti prego torna indietro e parliamone con calma...

 

Fu a quel punto che l'albino iniziò a correre, c'era parecchia strada dalla fermata del bus al bar, doveva fare in fretta, perchè era terrorizzato all'idea di non trovarlo più li. Fortunatamente il biondo era ancora li, parlando tranquillamente fecero subito pace...poi improvvisamente...

 

“Aaah...la...mia testa...” Riku si mise una mano sulla testa chiudendo gli occhi e quando li riaprì...

 

Roxas era sparito.

 

“Ma che...cosa...?” chiamò il cameriere. “Mi scusi...c'era un ragazzo biondo qui prima...per caso è entrato dentro al bar? Lo ha visto?”

Il cameriere lo guardò confuso.

“Signore è sicuro di stare bene? Guardi che lei è venuto qui da solo...ero qui quando è arrivato”

A quel punto Riku iniziò ad essere un po' confuso.

“Ma...sta dicendo sul serio? Ero in compagnia di un ragazzo ed abbiamo ordinato due...cioccolate...” rimase scioccato quando vide che sul tavolo davanti a lui c'era una sola tazza di cioccolata.

“Che significa...?”

“Signore è sicuro di sentirsi bene?”

Riku si alzò dal tavolo correndo alla fermata. Niente lui non c'era.

“Roxas...che significa...?”

Non riusciva a capire...dove era finito? Fino a qualche secondo fa il biondo era seduto davanti a lui al tavolo del bar e come se fosse stato un fantasma...era svanito nel nulla in un lasso di tempo brevissimo. Provò a chiamarlo al cellulare ma sulla sua rubrica mancava il numero del ragazzo.

“Ok, questo è sicuramente uno scherzo...”

Andò a casa, non capiva...come mai era andato via...più che andato via era sparito e nessuno lo aveva visto. Il cameriere aveva affermato assieme ad altre persone che l'albino era da solo al bar.

“Va bene Riku calma...o quelli si sono organizzati per bene per farti uno scherzo o...non so cosa pensare...”

Finì con l'addormentarsi con il cellulare vicino a lui, non ci stava capendo più niente. Una persona non può svanire nel nulla così. Eppure Riku si tormentava, pensava...a come tutto questo potesse essere possibile. Non riusciva a trovare una spiegazione.

Nella sua mente c'era solo confusione.

Il giorno dopo il cellulare di Riku squillò, lui si svegliò di soprassalto e non appena lesse il nome di Roxas rispose subito.

“Pronto?? Ma...Roxas! Come mai ieri sei andato via??”

“Riku io non sono andato via, ci siamo salutati e mi hai accompagnato alla fermata...non ricordi?”

No, non ricordava assolutamente di averlo fatto, e più ci pensava e più la testa iniziava a fargli male.

“No...possiamo vederci oggi? Sempre al solito posto?”

“Si certo! Ci vediamo dopo!”

Chiuse la chiamata. Adesso aveva due versioni di quello che era accaduto ieri, una più assurda dell'altra.

La prima era che lui era andato al bar da solo.

La seconda era che aveva visto Roxas, avevano passato il pomeriggio insieme e dopo lo aveva accompagnato alla fermata del bus.

Alla prima versione non ci credeva neanche un po'. Lui aveva visto Roxas! Lo aveva preso per mano, lo aveva baciato...ed era certo che non era andato al bar da solo quel giorno. Però non ricordava assolutamente nulla di aver accompagnato il biondo dopo. Tutto questo iniziava a farlo confondere, ma era sicuro della sua versione.

Lui lo aveva visto.

Si incontrarono quello stesso pomeriggio direttamente al bar.

“Ehi ciao...ma...che hai? Sembra che tu non stia bene Riku...”

“Tranquillo sto bene, mi fa solo un po' male la testa...ma sto bene.”

“Meno male...” disse il biondo prendendo posto davanti a lui al tavolo. Riku lo guardò.

“Sai ieri mi è successa una cosa stranissima, volevo chiamarti e sul cellulare non avevo il tuo numero...strano eh?”

“Beh...abbastanza direi...” ridacchiò “...se dopo 3 mesi che stiamo insieme non hai ancora il mio numero...ma dai è assurdo!”

Finirono con il riderci su, Riku gli raccontò tutto nei minimi dettagli, o almeno, quelli che ricordava.

“Davvero non ricordo di averti riaccompagnato...”
“Forse sei semplicemente un po' stressato...mh?” gli accarezzò il viso. “Sta tranquillo...non vado da nessuna parte...”

Non appena finì di dire quella frase, la testa di Riku iniziò a fare male ancora.

“No...di nuovo no...Roxas....Roxas...”

“Riku!!” lo abbracciò “Che ti succede?! Stai male?!”

“La testa...fa malissimo...”

“Tu resta qui! Vado a prenderti un bicchiere d'acqua...”

“No...No Roxas non-!”

Non ebbe il tempo di finire la frase...il dolore alla testa aumentò e lui svenne. Qualche minuto dopo venne svegliato dai camerieri del bar.

“Ah menomale ha ripreso conoscenza! Signore...si sente bene?”

“Che...cosa è successo...?”

“Era seduto tranquillamente al suo tavolo e poi improvvisamente è svenuto battendo la testa sul tavolo.”

“A-aspettate! C'era un ragazzo con me...” si guardò in giro.

“Signore...era da solo...”

No...di nuovo no...non poteva essere successo ancora...Roxas era sparito ancora. Aveva il cellulare scarico, non poteva chiamarlo. Venne riaccompagnato a casa, e l'albino si buttò confuso sul divano.

“E' successo ancora....ogni volta che inizia a farmi male la testa...lui scompare...nessuno lo vede...è come...se non esistesse....no è impossibile! Io...so che lui era con me...”

  
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