Serie TV > Robin Hood (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: Lady ONeill    19/03/2013    1 recensioni
E se Robin non avesse rifiutato Isabella? E se non si sarebbe scatenato tutto il putiferio? Se si fossero sposati e Guy fosse ancora vivo? Purtroppo sono solo i sogni di Isabella. Sogni che non si avvereranno mai.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Non-con
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I mesi passavano e Catherine cresceva sana e forte.
Avevamo dimenticato completamente il Principe Giovanni, eravamo troppo presi dalla felicità per la nascita della nostra bambina. Ma lo saremmo stati ancora per poco.
Io e Robin ci stavamo esercitando a duello, mi stava facendo vincere, ma io non volevo. Vincere così facilmente non mi piaceva, ma con una mossa inaspettata, lo gettai a terra, sdraiandomi su di lui.
 
-Fa male perdere, Robin Hood?-
 
Sussurrai al suo orecchio prima di venire messa a terra.
 
-Si, ma mai abbassare la guardia, tesoro.-
 
Sussurrò baciandomi e facendo scendere una mano sul mio collo, scendendo lentamente sull’addome, prima che Guy entrasse con il fiato corto e spaventato. Di solito ce ne voleva per spaventarlo. Tossicchiò per farsi notare da noi, ancora sdraiati a terra.
 
-Isabella! Non so se te ne ricordi, ma il principe Giovanni sta arrivando.-
 
Mi alzai di scatto, imprecando. Io e Robin avevamo battuto la testa. Questo fece ridere Guy mentre io mi massaggiavo la fronte colpita contro quella di Robin.
Dieci secondi dopo stavo facendo avanti e indietro per la stanza, quando poi mi venne un’idea.
 
-Robin, Guy, badate alla bambina. –
 
Dissi mentre stavo per uscire. Ero voltata di spalle, ma una voce che conoscevo fin troppo bene, mi fece sobbalzare.
 
-Quale bambina, Lady Isabella?-
 
Mi si gelò il sangue nelle vene. Deglutii girandomi lentamente, e la mia paura crebbe. Era arrivato, lui fece un cenno alle guardie, che superarono tutti noi. Stavano salendo nella camera di Catherine. Lanciai uno sguardo a Robin e Guy, stavano cercando di fermarli, senza successo.
Tentai di correre per fermarli ma qualcosa mi trattenne, il principe mi stringeva i fianchi. No, no, no nono!
Cominciai a dimenarmi, ma che razza di forza aveva?! Mi dimenai ancora più violentemente quando li vidi con in braccio con la mia bambina.
 
-No! Mia figlia no! Vi prego! Prendete me, non lei!-
 
Il principe rise, faceva paura.
 
-Va bene, lasciate la bambina e prendiamoci la madre! Ho sempre sognato una notte con Isabella Gisborne. Forse anche più di una. Anche Thornton apprezzerà qualche notte con la sua dolce mogliettina.-
 
No, Thornton no. Tutto ma non lui. Me l’avrebbe fatta pagare, per tutto quello che gli avevo fatto.
 
-Così vedremo anche come si comporta la cara Lady Isabella quando non è lei a condurre i giochi.-
 
Accidenti. Era sempre peggio. Guardai Robin, era furente. Le guardie lasciarono cadere Catherine che cadendo a terra cominciò a piangere. Mi dimenai, ma la mano del principe sul mio collo che si stringeva sempre di più voleva dire ‘stai ferma o non rivedrai mai più tua figlia.’ Deglutii per la milionesima volta.
Sarebbe bastato un calcio ben assestato, e lui avrebbe lasciato la presa e sarei stata libera. Ma il pianto della mia bambina mi impediva di pensare lucidamente. Guy stava correndo verso di me, ma una guardia lo fermò stordendolo con un pugno. Robin stava combattendo contro le rimanenti guardie. Si girò verso di me, sapevamo entrambi che dovevamo arrenderci per non far correre dei rischi alla bambina.
 
-Verrò a salvarti, Isabella! Sii forte, non farti mettere i piedi in testa. Ti amo tanto.-
 
Era davanti a me, aveva il mio volto tra le mani e mi baciò. Ricambiai il bacio, scoppiando in lacrime. Lo strinsi forte a me, avendo le braccia libere. Finché non venimmo separati.
Uscimmo dalla sala da pranzo.  Il principe doveva strattonarmi per farmi camminare. Non volevo andare. Sentivo dentro di me che Robin sarebbe arrivato molto presto. Non avrebbe permesso che mi venisse torto anche un solo capello.
Il carro reale era lì, davanti alla scalinata che portava al castello. Un senso di nausea mi colpì, pensando che dentro ci sarebbe stato anche il marito che non avrei mai amato. Dal quale sarei scappata per l’ennesima volta prima di tornare dalla persona che amavo realmente. Per tornare da Guy, da Catherine e da Robin.
Ma ora ero lì. Con i fratelli del diavolo. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Robin Hood (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Lady ONeill