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Autore: Amber    07/10/2007    5 recensioni
Salve a tutti! sono tornata, ci credereste!? ^^ Beh, lo so che non potete fare a meno di sapere come andrà a finire questa emozionante storia!! infatti ecco a voi la Seconda Parte!!!!!!!!! XD allora: Kagome e il gruppo ritornano a casa, in Giappone, la vita di sempre travolge Kagome e tutto le sembra uguale a prima. La storia con Inuyasha prosegue ostacolata più volte da situazioni e persone che non sto qua a dirvi (che sorpresa sarebbe??) e il nuovo lavoro di Kagome inizia. Sango e Miroku, poveri fratellastri, avranno anche loro una bella gatta da pelare!! Anche Kikyo e Naraku avranno il loro spazietto ^^ Leggete numerosi!! XD POSTATO ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Buona domenica o cari lettori

Buona domenica o cari lettori! Vediamo… ho accompagnato l’inizio di questo capitolo con una canzone di Laura Pausini, “come se non fosse stato mai amore”, che credo sia assolutamente azzeccato con i pensieri e sentimenti di Kagome.

Va beh, non voglio dilungarmi molto oggi, quindi passo subito ai ringraziamenti

DarkyCHan: ç___ç quando lo rileggo piango anche io! In effetti è il modo peggiore… cioè, almeno penso. Esiste un modo ancora peggiore di questo? Non saprei sinceramente. Ma era una scena che avevo in mente da molto tempo quindi…

pretty: cavolo, è stato così sconvolgente?? XD Magari se ne fregasse di suo padre, magari!! Beh, se fosse stato però così la terza parte non ci sarebbe… =____= ok, cambio tutta la storia! No scherzo, non lo farei mai! XD

Silvia: per le anticipazioni sulla terza parte dovrai aspettare l’ultimo capitolo, penso. Ora come ora non voglio dire nulla in più, ma nell’ultimo capitolo, visto che dovrete aspettare che io abbia finito la terza parte, vi darò qualche anticipazione visto che non aggiornerò prima della fine completa della storia (non mi piace cominciare qualche cosa senza averla finita!). Per quella one-shot… beh, lì si che bisogna davvero aspettare sicuramente molto! XD

fra007: ehi ehi, ma così mi monti la testa!! Non adularmi così sul mio stile altrimenti sai quanti castelli mi faccio? XDD Comunque… Kohaku e Sota sanno già della storia tra Miroku e Sango… quando Sota era andato a dormire a casa dell’amico, lo stesso giorno in cui Inuyasha era andato a dormire da Kagome, il bambino aveva chiamato la sorella dicendo che aveva letto il diario di Sango, non so se te lo ricordi. Quindi loro sanno già tutto! Per Kagome e Inuyasha… beh, questi sono gli ultimi capitoli, scoprirai tutto con un po’ di pazienza. Intanto spero che questo 21esimo ti piaccia!

^^vavva^^: hai ragione, ogni cosa che scriviamo secondo me ci sembra banale è una cosa umana, penso. Comunque non dovresti vergognarti, mi piacerebbe leggere qualche cosa di tuo e penso che se vuoi avere delle opinioni sul tuo modo di scrittura… beh, buttati! Non fermarti solo per vergogna, qualsiasi cosa scritta, che sia banale o meno è importante e con qualche cosa dello scrittore e/o scrittrice. Quindi se hai una storia pronta, pubblicala! Se l’hai in mente, scrivila! Non fermarti per paura, ok? Va beh, mi sono fatta la lezione di vita con le mie stesse parole XD

dolcepann@: ehi, l’omicidio è un realto! Non voglio che la mia Kagome mi finisca in galera XDD anche se Inuyasha se lo merita =____= ## Mah… al massimo lo facciamo fuori in massa, che ne dici? ^___________^

michi88: per il confronto dovrai aspettare il prossimo capitolo purtroppo. Questo è più di passaggio ecco. Spalancare la porta e urlargli dietro…? Non male come idea. Sarebbe stato divertente scriverlo… anche se forse un po’ irreale per me, io non riuscirei mai ad affrontarlo subito… ma forse è perché sono molto emotiva? Booooooh!! XD

Andromeda: beh, Minu… Kagome non è “un cuore di ghiaccio”, non posso di certo farle cambiare carattere da un giorno all’altro XD non pensi? Se fosse descritta come dici tu… metà storia non ci sarebbe stata assolutamente e poi lei era molto innamorata di Inuyasha, quindi è ovvio che abbia avuto una reazione del genere. Non so spiegarmi molto bene su certi punti, ma credo sia così e basta

pillo: un bel funerale… lo facciamo fuori noi, i ragazzi non lo vedono nemmeno Inuyasha! e comunque si, è stupido, stupidissimo!! Sakura ha avuto un’esperienza diversa con Inuyasha, la peggiore, e quindi è chiaro che comunque sapesse come fosse fatto Inuyasha… ma l’amore è cieeeeeeeeeeeeeeeeecoooooooooooooo!!

Aquarion89: com’è bello il numero 10… così lineare e tondo *O* Sono contenta che la storia fino a qua ti sia piaciuta e hai detto l’aggettivo più appropriato a questa fic: contorta. Chissà come diamine mi sono venute in mente certe situazioni… mah! XD Il fegato di Inuyasha? Chissà se ce l’ha!! Forse è partito per le Hawaii… comunque non preoccuparti, mi piacciono certe recensioni lunghe e riflessive +____+

Tish: che bello! Sono contenta che ti piaccia e che la trovi emozionante! Non preoccuparti, sono contenta che tu l’abbia seguita fin da subito!

Ringrazio tutti per le vostre recensioni e per chi sta solo leggendo (ho dei numeri altissimi nel mio account!!).

Vi lascio alla storia, spero vi piaccia anche questo capitolo e vi aspetto per il capitolo 22!

Alla prossima settimana! XD

Capitolo 21

Silenzio

Quanto tempo era trascorso?

Un ora? Due? Un giorno intero?

Qualcuno ogni tanto, bussava timidamente alla sua porta e sapeva chi era: il suo fratellino, Sota.

Ma anche se voleva, anche se lo desiderava, non riusciva a muovere un muscolo, non riusciva a parlare a reagire.

Le parole udite le risultavano incomprensibili e senza nessun possibile significato.

Che cosa avevano detto?

Il buio la avvolgeva, le tapparelle serrate in una morsa non faceva entrare uno spiraglio di luce, ma ormai anche quella barriera aveva ceduto. Vedeva la sua camera perfettamente, senza vederla. Era in un’apatia totale.

Non riusciva a piangere, a gridare, a sfogarsi, non riusciva a fare nulla se non restare lì, seduta sul pavimento, immobile.

Fuori il mondo continuava la sua caotica vita ignaro di tutto.

Una radio accesa trasmetteva proprio in quel momento un programma che non seguiva praticamente mai e il debole parlare le raggiungeva i sensi distrattamente finché non riconobbe una melodia famigliare…

Ieri ho capito che
E´ da oggi che comincio senza te
E tu.. l´aria assente
Quasi come se io fossi trasparente
E vorrei fuggire via
e nascondermi da tutto questo

Dovevo saperlo… dovevo accorgermene… Fino a che punto erano vere queste parole? Da quanto tempo avevo l’impressione che ci fosse qualche cosa di sbagliato tra noi? Da quanto mi sembrava che le tue parole fossero lontane da me?

Voglio andarmene, fuggire da questa realtà! Perché non è rimasto tutto come ad Amsterdam? Perché??


Ma resto immobile qui
Senza parlare...non ci riesco a staccarmi da te
E cancellare tutte le pagine con la tua immagine
E vivere..
Come se non fosse stato mai amore

Non riesco a muovere un passo, non riesco a piangere, non riesco a fare nulla se non ricordare tutti i momenti insieme… La prima volta che ti vidi, uno stupido ragazzino che non sapeva fare altro che stare alle spalle del padre, quando ho iniziato ad amarti, la mia dichiarazione, la prima notte insieme, la tua dolcezza, le tue carezze, i tuoi baci, le tue braccia, il tuo regalo, le tue parole in quel momento e poi… troppi ricordi felici…

Stiamo così bene insieme, allora perché è tutto andato male? Perché?


Io sopravviverò
Adesso ancora come non lo so
Il tempo qualche volta può aiutare
A sentirsi meno male...
A poter dimenticare
ma adesso è troppo presto

Già, è troppo presto, sei troppo dentro di me, ho troppo di te in me… Ti amo, perché vai via? Perché non mi hai detto nulla? Perché il tuo silenzio?

Ce la farò. Forse. Ma quando? Quando mi dimenticherò di te? Mai, probabilmente… il tempo forse mi aiuterà ma…


E resto immobile qui
Senza parlare... non ci riesco a stancarmi di te
E cancellare tutte le pagine con la tua immagine
E vivere.. come se non fosse stato mai amore
.. come se non fosse stato amore
come se non fosse stato mai..

.. e vorrei fuggire via, vorrei nascondermi

Ma ora no, ora io ti amo, ti desidero io… non riesco a scordare tutti i bellissimi momenti che solo la tua presenza mi poteva dare… non ci riesco, è più forte di me…

Che sia stato tutto un sogno? No, e fa male, fa un male…

Sapere un domani senza di te, senza la tua sicurezza mi fa bruciare la pelle, non posso credere che d’ora in avanti tu non ci sarai mai, come farò ora? Tu eri il mio primo pensiero la mattina e il mio ultimo la sera, eri la mia aria, la mia stessa vita… avevo tanti progetti, avevo così…

Questa verità fa troppo male, buio ti prego, inghiottimi fammi sparire, io… non voglio soffrire così… e allora perché non mi sfogo? Perché non piango? Non urlo? Perché non mi abbandono a tutto questo mio dolore??


Ma resto ancora così, senza parlare, senza dirti ¨non te ne andare¨
Non mi lasciare tra queste pagine..
.. e poi, e poi, e poi vivere
come se non fosse stato mai amore
.. come se non fosse stato amore

No, non andartene, se mi ami, se mi vuoi almeno un po’ di bene anche se non me lo hai mai detto, resta vicino a me, come sempre, come in questi ultimi mesi… non andartene ti supplico, resta qui, vicino a me… dimmi che va tutto bene, che mi proteggerai e che litigheremo come al solito, che faremo l’amore e che ci vedremo tutte le sere come sempre… Non mi lasciare sola ricordando questi miei dolorosi e bellissimi ricordi, ne voglio altri… con te!

Quindi resta se mi ami, resta!

…Perché tu mi ami, vero?

Non chiedermi di dimenticarti e di andare avanti senza di te, senza ricordare che il nostro è stato amore, un amore bello e sincero che tu hai rifiutato… per denaro…

Vero?

-Mamma! Mamma!!- Sota, si precipitò giù per le scale e spalancò la porta della cucina –Non mi risponde mamma!! È lì da tre ore!! Ma cos’ha??- chiese il bambino agitato

-Non lo so- rispose la donna alzandosi dalla sedia guardando la cena che si stava scaldando sul forellino acceso. Uscì e il bambino la seguì. La donna bussò alla porta della figlia e si leccò le labbra –Tesoro? Voglio dirti che… qualunque cosa sia successa, insieme la potremo affrontare… Capito? Quindi… se dopo non vuoi scendere ti porto la cena in camera. Kagome?-

Silenzio.

La donna sospirò poi spinse via il bambino e si allontanarono

Kagome barcollò in piedi

“Non me ne faccio nulla della compassione altrui…” pensò atona –Niente…- Si buttò sul letto e fissò il soffitto senza più muoversi, nemmeno quando un bussare lieve alla porta le annunciò che era pronta la cena…

Ore 19.50

Mikado si alzò di scatto dalla sedia e ricominciò a passeggiare per la stanza pensieroso. Non era mai stata così in ritardo… mai! allora perché non era ancora arrivata?

Suo zio entrò tutto trafelato

-Non c’è ancora?- Il nipote scosse il capo –Forse è malata, se non arriva in pochi minuti prova a chiamarla ok?- Lui assentì e l’uomo se ne andò. Mikado prese fuori il cellulare e compose il numero della giovane.

Uno squillo…

Due squilli…

Kagome immobile guardò l’apparecchio e lo lasciò suonare senza prestargli un minimo di attenzione.

-Maledizione!- ringhiò il ragazzo chiudendo la comunicazione –ZIO- gridò uscendo dalla stanza e raggiungendo l’uomo che stava finendo di preparare il necessario –Non risponde, questa sera canterò io- decise

-Va bene, speriamo che stia bene- disse l’anziano. Mikado scrollò le spalle e se ne andò anche se dentro l’ansia lo logorava…

Ore 0.20

-Troppo in ritardo… strano che non venga- disse Inuyasha picchiettando le dita sulla finestra che dava al grande cancello. Sbuffò seccato poi afferrò il cellulare cercando di rintracciarla.

Spento.

Corrugò le sopracciglia e si infilò la giacca, agguantò le chiavi della moto e uscì preoccupato.

Fece di corsa la strada per arrivare fino a casa della giovane e la fissò.

C’era un buio inquietante e la finestra della ragazza era serrata

-Ma che sta succedendo qua?- si chiese confuso –Domani mi sentirà! Ah, se mi sentirà! Farmi preoccupare in questo modo, ma si può? Poteva almeno avvertirmi!- borbottò tornando alla moto e partendo a tutto gas.

Mercoledì. Ore 12.25

Inuyasha scese dalla moto che abbandonò in mezzo al cortile e si diresse sicura alla porta principale della casa. Lanciò uno sguardo alla finestra serrata poi suonò. Sentì dei passi al suo interno poi la porta si spalancò rivelando la minuta figura di Sota, il fratellino di Kagome, che quando lo vide fece una esclamazione di sorpresa

-Inuyasha!-

-Si io, posso entrare?- chiese a bruciapelo –C’è tua sorella?- domandò facendo un passo avanti. Il bambino boccheggiò e si parò davanti a lui che non poté avanzare oltre

-Ecco… io… credo sia meglio che torni… un’altra volta- balbettò

-Come!? Dai Sota, fammi entrare- ordinò il ragazzo sbuffando

-No. Ti giuro, non è una buona idea- scandì il bambino sicuro

-Tesoro, chi è?- L’anziano si avvicinò lentamente alla porta e quando vide il giovane fece una smorfia

“Ma che hanno tutti!?” pensò frustrato –Posso vedere sua nipote?- ripeté

-No. Ciao. Addio- rispose e gli sbatté la porta in faccia –Feccia- sibilò e con il nipote tornò a tavola fissando il posto vuoto di Kagome

-Era lui?- domandò la donna

-Si… quel…-

-Nonno!- lo riprese Sota –Mamma, Kagome non scende?-

-Non risponde- affermò la donna –Dopo aver visto la cassetta capisco cosa stia succedendo più o meno… ma non so cosa devo fare…- disse prendendosi il viso tra le mani

-Troveremo una soluzione cara, insieme- la rassicurò il padre

-Hai ragione- disse abbozzando ad un sorriso la donna.

Sota fece un sospiro poi silenzioso uscì dalla cucina e andò davanti alla camera della sorella appoggiandoci la schiena contro facendo un lieve rumore. Era sicuro che la ragazza lo avesse sentito e che sapesse che lui era lì con lei.

Ore. 14.13

-Cosa vuol dire!?- gridò Inuyasha facendo sobbalzare la ragazza castana davanti a lui

-Inuyasha… calmati ti prego…- disse Miroku avvicinandosi

-Cosa vuol dire che non la riesci a rintracciare?- domandò rivolto a Sango senza degnare di nessun sguardo l’amico. Sango mise via il cellulare e si leccò le labbra

-Ascolta, arrabbiarti non ti servirà, ok? Sarà a fare la doccia… o… a fare la spesa… non lo so ok? E poi, tra meno di due ore ci vediamo quindi rilassati-

-Senti, è tutto il giorno che cerco di trovarla, quindi non venirmi a sparare delle cazzate, chiaro!? Se penso che mi hanno sbattuto la porta in faccia… ma perché diamine non posso vederla!?- Si passò una mano tra i capelli e si appoggiò contro il muro di casa Koshuzo sospirando. Le puntò il dito contro –Verrò con te dopo, poche balle, poi vedremo- disse e uscì sbattendo la porta.

Sango si appoggiò a Miroku

-È strano, comunque… Inuyasha non ha tutti i torti-

-Cosa intendi?- chiese Miroku cingendo la vita alla ragazza

-Intendo, che Kagome risponde sempre a chiamate, messaggi eccetera! È strano che… non risponda e che casa sua sia tabù!-

-Beh, forse ci stiamo preoccupando per niente- cercò di tranquillizzarla Miroku

-Forse… Ma lo sapremo tra due ore-

Kohaku guardò i due ragazzi poi si allontanò veloce ripensando a tutto il discorso che aveva sentito. Voleva aiutarli, ma come!?

Prese il telefono di casa e si rifugiò in camera componendo il numero dell’amico. Sota doveva sapere, quindi perché non provare a chiedere a lui?

Il telefono squillò finché il bambino non sentì la voce di una donna

-Buon giorno… sono Kohaku, il fratellino di Sango, si… ecco io… potrei parlare con Sota per piacere?- domandò il bambino leggermente imbarazzato

-Ma certo caro, te lo chiamo subito- disse la donna

-Pronto?- chiese pochi minuti dopo la voce conosciuta

-Ciao Sota, sono Kohaku!-

-Ah, ciao. Dimmi- disse tristemente

-Ascolta, mia sorella e il fratellone Miroku hanno appena ricevuto la visita di Inuyasha che sembrava arrabbiato! Ha urlato contro a tutti e due e… beh, diceva che non riusciva a contattare tua sorella e cose del genere. Mi sono preoccupato e volevo sapere come sta tua sorella- disse. Sentì un lieve sospiro

-Kohaku, giuri sulla nostra amicizia che non ne farai parola con nessuno?-

-Te lo giuro Sota-

-Nemmeno con tua sorella e, soprattutto, Inuyasha?-

-Giuro-

-Ebbene, ora ti dico. Mia sorella mia aveva detto che doveva registrare una cosa l’altra sera e mi ha ordinato di non toccare nulla… Niente, ieri pomeriggio esce e quando è tornata era… boh… strana… l’ho salutata e sembrava che non mi avesse neppure visto! Comunque dopo non so bene, so che ha visto la cassetta dove aveva registrato uno stupidissimo programma… ehm… sai quello dove intervistano la gente importante?-

-Ah-ah-

-Ecco, dopo che lo ha visto si è chiusa in camera al buio totale e da allora il nulla, non si sente una mosca… allora io, mamma e il nonno abbiamo visto la cassetta e sai cosa c’era!?- disse indignato Sota

-Non ne ho idea- ammise rapito dal racconto Kohaku

-Beh, c’era il padre di Inuyasha che diceva che lo manderà all’Estero a sposarsi!!!-

-COME!?!? Ma… ma… lui non stava con Kagome?? E lei non lo sapeva??-

-Ma certo che no! Altrimenti non ci si sarebbe mai messa insieme!! Cosa credi? Mia sorella ha la testa a posto! Ecco perché mia sorella è in quello stato, capisci? Lui l’ha tenuta all’oscuro di tutto!! E chissà cosa è successo ieri pomeriggio poi!- mormorò sconsolato il bambino

-Dio mio… ma… ma è terribile!-

-È schifoso, è diverso!!-

-Ah, se lo sapesse Sango sono certo che lo ammazzerebbe di botte!- Queste sue stesse parole gli fecero tornare in mente un ricordo di un mese prima “Non è possibile” pensò

-Guai a te se glielo dici, capito?? Hai giurato!!-

-Sota… non c’è bisogno di dirglielo. Mia sorella lo sa già, sapeva già tutto!!- esclamò

-Come!?!?-

-Me ne ero dimenticato completamente e poi subito non avevo collegato ma credevo che mia sorella avesse già detto tutto alla tua!!-

-Cosa stai dicendo Kohaku??-

-Sto dicendo che un mese fa, in una cena di famiglia, il padre del fratellone Miroku ha parlato troppo e aveva detto che il figlio minore, Inuyasha, di un suo amico se ne sarebbe andato via tre anni per sposarsi!! Ricordo perfettamente che mia sorella aveva trascinato in camera sua il fratellone, ma io credevo che Sango lo avrebbe detto a Kagome!!- esclamò

-Vuoi dire che la migliore amica d mia sorella sapeva… e non le ha detto nulla? Ma come ha potuto?-

-Non lo so! Forse il fratellone le ha detto di tacere… o forse aveva paura… non ne ho idea!- esclamò Kohaku nel panico

-Hai detto che sono a casa tua, Sango, Inuyasha e Miroku?-

-Inuyasha se ne è andato ma…-

-Arrivo subito. Questa volta giuro che dico tutto quello che penso, giuro!!-

-Sota!!- Troppo tardi, il bambino aveva sbattuta giù il telefono –Oh mamma!- Il bambino si precipitò giù al piano di sotto e uscì di casa scalzo guardando il cancello con orrore dove, dopo pochi minuti comparve un alterato Sota che entrò velocemente –Aspetta Sota, non fare pazzie ti prego!-

-Non dire una parola Kohaku! Questa volta, anche se mi dispiace ammetterlo, tua sorella ha superato il limite e se non mi dirà un buon motivo per il suo silenzio… beh, non voglio rivederla mai più!!- gridò. Entrò in casa e marciò in cucina che aveva la porta chiusa e la spalancò. Sango e Miroku scattarono in piedi sorpresi

-Sota!? Ma che succede? Sei sconvolto! Guarda che faccia…-

-NON MI TOCCARE TU!!- gridò il bambino facendo un passo indietro. Sango si bloccò in mezzo alla stanza

-Sota ma…-

-VOGLIO SAPERE CON CHE CORAGGIO ORA RIUSCIRAI A GUARDARE IN FACCIA MIA SORELLA!!- urlò

-Kagome? Sota ma che stai dicendo io…-

-CON CHE CORAGGIO TI DEFINISCI SUA AMICA QUANDO LA TRADISCI SENZA DIRLE LA COSA PIÙ IMPORTANTE IN ASSOLUTO!?- strillò

-Io non ti capisco davvero-

-NON LE HAI DETTO CHE IL CARISSIMO INUYASHA SE NE ANDRÀ VIA A SPOSARSI!! E VOI DUE LO SAPEVATE!!! LO SAPEVATE!!- Sango impallidì a vista d’occhio e Miroku iniziò a boccheggiare

-Lo ha scoperto? E come??-

-Ha visto una trasmissione che aveva registrato l’altra sera e ieri pomeriggio, prima di vederlo, è uscita ed è tornata a casa che era già strana!! COME AVETE POTUTO NON DIRGLI NULLA!?-

-E tu come sai tutte queste cose??- domandò Miroku

-Ho visto anche io la registrazione e prima al telefono Kohaku mi ha detto della cena di un mese fa quando tu hai scoperto tutto! SEI ORRIBILE SANGO! DIMMI PERCHÈ NON LE HAI DETTO NULLA!!-

-I…io…-

-Stop- Miroku si mise davanti alla ragazza e guardò il bambino negli occhi che lo fronteggiò minaccioso –Vedi di abbassare la cresta ragazzino e poi le ho detto io di non dire nulla a tua sorella, quindi vedi di urlare addosso a me invece che a Sango, capito?- Sota scosse il capo scioccato e fece alcuni passi indietro

-Siete orribili e dei traditori…- Si girò e corse via

-NO SOTA!!- urlò Kohaku inseguendo l’amico fuori casa.

Sango si appoggiò a Miroku e scoppiò in singhiozzi

-Calma Sango… non è detto che lei sappia che tu centri-

-Oh Miroku, pensa ora cosa sta passando- singhiozzò scuotendo il capo

-Non lo so, intanto chiamiamo Inuyasha e diciamogli le novità-

-Voglio andare da Kagome prima- disse asciugandosi le lacrime

-Va bene, allora ci vediamo tutti a casa di Kagome- Lei annuì e uscì. Miroku si sedette sfinito e si prese il viso tra le mani –Che casino… diamine, che casino!!- Tirò fuori il cellulare e si preparò il discorso mentalmente prima di comporre il numero dell’amico.

ANTICIPAZIONI!!

Capitolo 22- [-Ma certo!! Ora ho capito! Tu sei quello che c’era nella cassetta che ha portato a casa mia sorella!!-

-Come?- Il nonno fissò il giovane sempre sorridente –Ah, ma certo, ora ti riconosco! Kagome ci ha parlato benissimo di te… ehm… Ron?-

-Tom signore, il mio nome è Tom-]

  
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