Mentre aprivo il piccolo cancello laterale, che si affacciava sul marciapiede opposto all’entrata del parco, qualcuno mi scontrò e caddi rovinosamente a terra. L’individuo misterioso mi tirò subito in piedi,accanto a lui, fece per mollarmi ,ma la mia caviglia cedette e dovetti appoggiarmi a lui per non cadere nuovamente sul marciapiede.
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Finalmente alzò il viso per guardarmi in faccia, doveva avere più o meno la mia età, ma la mia espressione stupita era dovuta decisamente a tutt'altro. Eravamo la copia esatta l’una dell’altro. Era come me,ma al maschile.
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Dalla porta di una casa, che più che altro sembrava un baracca, un uomo calciava e spintonava un ragazzo insanguinato. Potevo sentire le urla da lì.