I COMPAGNI
DI BALLO
- Dai più grinta… su… coraggio, abbiamo quasi finito per oggi.
- La prego,
per oggi basta, siamo stanchi…
- OK va bene… oggi siete stati bravi, soprattutto le due coppie: Niky e Frank e Conny e Robby.
Ciao! Io
sono Niky, ballo da quando avevo
3 anni insieme al mio miglior amico Robby. Vediamo,
come posso descrivermi? Allora sono piuttosto bassa, magra, ho gli occhi verdi
e i capelli lunghi e neri. Amo la musica e truccarmi, ma non solo amo anche Robby, ma lui non lo sa, vabbè, stavo dicendo? Ah sì, ho 16 anni e ballo (
come vi ho già detto) da quando ne avevo 3, poi c’è Robby, il mio migliore amico ( e non solo per me), anche
lui, come me, ha 16 anni, ama la musica, ma non truccarsi, occhi verdi e
capelli neri corti, è alto e ama il ballo. La nostra amicizia è iniziata alla
scuola di ballo e non finirà mai, di questo ne sono
più che sicura.
Infatti, so
che lui vorrebbe fare l’esibizione con me, come del resto io la vorrei fare con
lui, ma le coppie sono state già formate e, quindi,
non ci resta che ballare con altri…
Un giorno,
però, mentre stavamo andando a casa, mi venne in mente un’idea molto strana, che di certo non avrei mai potuto mettere in
atto perché consisteva nel diventare un maschio per provare con Conny, così da lasciarla all’ultimo minuto senza partner e
con un’altra coreografia, cosa quasi impossibile da fare, almeno fino a una
notte nella quale sognai questa idea. Al mattino mi svegliai e sentivo che
qualcosa era cambiato, trovai uno specchio e scoprì che come per magia ero diventata un ragazzo che sapeva ballare splendidamente,
così dovetti scappare di casa prima che si svegliasse la mia famiglia. A mia
insaputa, anche Robby era sparito, ma nessuno sapeva
il perché. Intanto, strano, ma vero, c’erano due iscrizioni nuove, una delle
quali era la mia, cioè il bellissimo ragazzo Brait e l’altra di una ragazza di nome Engi.
Lei, non so
perché, è andata subito in coppia con Frank e io, a esclusione, andai in coppia, come volevo, con Conny, che era appiccicosa da morire.
Intanto, i miei
genitori e quelli di Robby, avevano
chiamato la polizia, avevano fatto andare le nostre foto in prima pagina
e la notizia al telegiornale. Per quanto mi riguarda
sapevo cos’era successo, ma Robby dov’era? Ero molto preoccupata, non sapevo niente, di solito se
voleva scappare mi diceva sempre dove andava o quanto fosse rimasto via di
casa, però, questa volta, ci fu notizia. Dopo la
lezione di ballo, mi si avvicinò Engi e mi disse che
voleva venire con me a cercarlo. Presi la bici, la feci salire e andammo nei posti dome amava andare Robby
insieme a me, ma anche se cercavo in ogni minimo posto, in quel piccolo paesino
non lo trovai, così mi rassegnai. Dopo giorni e giorni di prove e continue
ricerche, arrivò il giorno della gara. Il mio piano andò a
rotoli perché di Robby non c’era traccia e io ero
disperata. Perciò fui costretta a ballare con Conny
due balletti e con Engi il pezzo di latino, alla fine
di questo Engi mi si
avvicinò e mi disse una cosa strana:
- Sei stata
bravissima, Niky, continua così.
Io non
capii. Mi aveva chiamata per nome, il mio vero nome, quindi Engi
sapeva chi ero veramente? Ma come? Andai nel posto che mi aveva sussurrato
all’orecchio. Alla spiaggia era bellissimo: la sabbia
tiepida, il tramonto … tutt’intorno… avvolte da
colori straordinari. Ero in riva al mare ad aspettare Engi che arrivò quasi 20 minuti dopo. Rimanemmo in
silenzio a guardarci e ad un certo punto sotto quel ciuffo di capelli che le
ricadevano sulla faccia vidi una cicatrice che mi era
familiare, ma non ricordavo molto bene dove l’avevo vista. Dopo un po’ mi ricordai che era la cicatrice che Robby
si era fatto quando siamo caduti in piscina. Allora le dissi:
- Robby sei tu?
- Sì.
In quel
momento ritornammo al nostro vero aspetto e ci baciammo,
poi ritornammo a casa insieme. I nostri genitori ci misero in castigo, causa
“essere spariti per due settimane.”, ma, per noi, non valeva, perché a danza
avevamo finalmente capito che anche se stavamo insieme, non era
giusto fare coppia anche nel ballo. Ma a noi non importava perché
eravamo felici e, di sicuro, molto innamorati.
Ciao, amici
della rete!!! Spero che la storia vi sia piaciuta,
perché il merito per questo va dato alla mia cara amica Kaica!
Un grazie anticipato per i commenti che farete, se li farete. Ancora ciao.
Darkimera & Kaica