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Autore: Ranchan    25/03/2013    1 recensioni
Squall confessa a Rinoa di essere da tempo innamorato di Seifer, la ragazza lo convince a chiamare il biondo per dargli un appuntamento. Seifer accetta, ma si presenterเ? L'amore tra i due sboccerเ, o nenche il quasi assideramento di Squall sarเ utile ad avvicinarli?
Originariamente pubblicata su DeviantArt (sempre in italiano, perch้ io e l'inglese non andiamo affatto d'accordo XD), spero piaccia. X3
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rinoa Heartilly, Seifer Almasy, Squall Leonheart, Un po' tutti, Zell Dincht
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Penultimo capitolo, spero vi piaccia. X3



Sesta parte

 

UNA SETTIMANA DOPO

“Zell, muovi quel culo! Vuoi farti ammazzare?”

“Squall, non urlare! E poi che parole sono quelle?”

“Boh, mi sono uscite spontanee. Ma almeno ti sei sbrigato ad attraversare la strada. A momenti ti mettevano sotto!”

“ che avevo visto una cosa in vetrina e...”

“Si, il sedere della commessa! Tzk!”

“Ma come...?”

“Come l'ho capito? Semplice: ci vedo benissimo, io!”

“C-comunque non era la commessa che guardavo. Cio่, anche lei, ma ero interessato ad altro, ecco!”

“E cio่?”

“Che taglia porti?”

“Eh?”

“Che taglia porti?”

“Ma di cosa?”

“In generale.”

“Boh, non mi ricordo.”

“Fammi vedere!”

“Ma che...ehi! F-fermo...cos์ mi spogli! Non tirareeee!”

Che bella figura che stiamo facendo per strada. Chi ci vede penserเ che siamo matti. E come dargli torto?

“Zell? Hm?”

Evvai! Chi dovevamo trovarci davanti? Niente poco di meno che...la mamma di Zell, ovviamente!

“B-buongiorno signora, stavamo giusto per passare da lei.” le dico con quel poco di dignitเ che mi ่ rimasta in questo momento. Zell invece sembra pietrificato per la sorpresa, se non addirittura per lo shock, di essere stato beccato per strada con le mani nei miei pantaloni a cercarne l'etichetta con la misura. Bella figura!

Finalmente sposta le mani e le alza, come se gli avessero puntato contro una pistola “C-c-c-ciao ma'! B-buongiorno...”

“Che cosa stai facendo? In mezzo alla strada, per di pi๙!”

“N-niente, poi ti spiego bene tutto.”

“Hm, va bene. Squall, anche tu per๒, non puoi farti importunare cos์ da questo scemo!” mi ammonisce lei

“Lo so, ha ragione. che mi ha preso alla sprovvista.” mi giustifico io

“Smettetela voi due! Sempre a prendermi in giro, uffa!” si lamenta Zell

“ che ci viene spontaneo!” gli diciamo in coro

“Vedo che andate d'accordo...” dice offeso

Io e la signora ci guardiamo in faccia per un attimo, poi girandomi verso di lui gli dico “Quindi? un problema?”

“No. Almeno, se un giorno ci mettessimo assieme, non ci sarebbero troppi problemi...” lo dice a bassa voce, come se stesse parlando tra se e se

“Che hai detto Zell?” domando avvicinando la mia testa alla sua e mettendomi la mano aperta dietro l'orecchio, per sentire meglio

lui arrossisce di botto capendo di aver espresso a voce i suoi pensieri, cos์, frettolosamente, ci dice “N-no, n-non c'่ nessun problema. L-lasciate perdere!”

“Zell, ma che ti succede oggi? Sei strano...” gli domanda preoccupata sua madre “Non ่ che hai la febbre?” lo chiede dolcemente posandogli una mano sulla fronte per controllarne la temperatura

“No ma', sto bene, non ti preoccupare.”

“Come faccio a non preoccuparmi? Sei cos์ matto che non si sa mai cosa potresti combinare.”

“Non sono matto. Sono solo...vivace, ecco!”

io guardo tutta la scena sorridendo, ma dentro mi sento il terzo in comodo e credo di provare anche un po' d'invidia. Io non ho mai avuto una madre, o meglio, ne ho avuta una naturalmente, ma ่ morta dopo la ma nascita e quindi, praticamente, non l''ho mai conosciuta. Non di persona almeno. Di lei so solo quello che mi hanno raccontato Laguna, Ellione e gli abitanti del villaggio in cui viveva. Poi c'่ stata Edea, la moglie del preside Cid. Lei ่ stata la madre di tutti noi, mia, di Zell, di Selphie, di Seifer...insomma, ha avuto il suo bel da fare da sola con tanti bambini, uno pi๙ birbante dell'altro. Di quel periodo non ricordo quasi nulla, a parte qualche piccola cosa e che ero un gran piagnucolone, sempre appiccicato ad Ellione e chiamandola sorellina. Quando lei ่ scomparsa ่ stato terribile per me...e da li ho iniziato d isolarmi dagli altri per non provare pi๙ quell'orribile senso di abbandono.

Mentre sono immerso nei miei pensieri sento la voce di Zell che me ne risveglia

“Che...come dici, scusa?”

“Ci stavamo chiedendo se ti va di restare a casa nostra per oggi. Pranzo e cena insomma.”

“A-ah, ok, con piacere, grazie.” gli rispondo cercando di sorridere

“Squall...sei sicuro di stare bene? Mi sembri pallido...”

“Eh? No, sto benissimo, davvero! Forse per๒ fa un tantino freddo.”

“Effettivamente ha ragione, sembra si sia abbassata ancora di pi๙ la temperatura!” afferma la signora Dincht

“Ora che me lo fate notare...Affrettiamoci verso casa, cos์ ci possiamo riscaldare.”

“Si, andiamo.”

“Certo.” dico io facendo un segno d'assenso con la testa

 

Dopo pochi minuti arriviamo a casa Dincht, la signora ci fa sedere in salotto, poi va in cucina per prepararci del t่ caldo

“Scusa Squall, devo allontanarmi per un po'. Ti spiace se ti lascio solo con mia madre? Ti prometto che ci metto poco.” mi dice tutto ad un tratto Zell alzandosi

“Eh? No, non c'่ alcun problema ma, che devi fare?”

“Non te lo posso dire, ma lo saprai abbastanza presto.” mi fa l'occhiolino

“O...ok.” gli rispondo arrossendo leggermente

“Zell, dove te ne vai? Il t่ ่ pronto.”

“Scusa mamma, torno subito.”

“E va bene, ma sta attento.”

“Siii!” esce

“Quel ragazzo ่ incorreggibile.” dice la signora poggiando il vassoio sul tavolo e porgendomi una tazza di t่ fumante

“ vero, ma ่ un ragazzo d'oro.” affermo io mettendomi due cucchiai di zucchero nel t่ e iniziando a sorseggiarlo dopo averci soffiato un po' su

“Che vuoi dire?” mi chiede lei curiosa, cos์, senza pensarci, inizio a parlare

“Circa due settimane fa ho preso una brutta influenza che mi ha fatto finire all'ospedale. Zell si ่ preso cura di me e continua a farlo anche ora che sono guarito. I primi giorni mi ha praticamente costretto a letto, addirittura minacciandomi di legarmi, se solo avessi tentato di uscire dalla mia stanza.” le confesso ridacchiando

“Mio figlio ha fatto questo?”

“Si, ed era talmente serio da farmi paura. Lui che di solito ่ tanto solare...ritrovarselo invece serio e nervoso...mi sento come se gli avessi tarpato le ali, in un certo qual modo...”

“Ma no, che dici?! Se lo ha fatto ่ perch้ voleva, e per quanto riguarda il nervosismo...probabilmente ่ preoccupato per qualcosa.”

“Lui pensa che io mi sia ammalato a causa sua, ma lui non c'entra nulla. Gliel'ho detto e ridetto, ma continua ad incolparsi, quello scemo!!” ho la voce di uno che sta per mettersi a piangere...

“Squall...”

mi volto verso di lei e sorridendo le dico “Sono felice che Zell abbia trovato una madre come lei, dolce e premurosa, energica e simpatica. Grazie a lei ่ cresciuto dolce, solare...il miglior amico che si possa avere! Non lo cambierei per nulla al mondo! Se in questi giorni non ci fosse stato lui accanto a me, oggi non so se sarei qui...”

“S-Squall...tu...”

“Ah...no, aspetti, non fraintenda. Non intendevo dire che altrimenti mi sarei suicidato o qualcosa del genere. Forse sarei partito per un viaggio, abbandonando tutto, e forse, beh, mi sarei chiuso di nuovo in me stesso, peggio di com'ero alcuni anni fa. Comunque non ่ successo, ่ questo l'importante!” torno a sorridere

“Hai ragione.” mi dice lei tornando serena a sua volta

Finisco di bere il mio t่ “Ma dove sarเ andato? Aveva detto che sarebbe tornato subito...”

“Sarเ andato a combinarne una delle sue, vedrai. Non crescerเ mai!”

“Ma ่ cos์ che ci piace, giusto?”

“Si, giustissimo!” ridiamo

 

“Sono tornato!” ่ la voce di Zell appena rientrato

“Bentornato. Ce ne hai messo di tempo!” gli dico io uscendo dal salotto

“Scusa, ho avuto un contrattempo.”

“Ero preoccupato. passata quasi un'ora da quando sei uscito...” mi avvicino a lui

“Mia madre dov'่?”

“ uscita poco fa. Si ่ accorta di aver dimenticato di comprare non so cosa.”

“Ah, ok.”

“Il tuo t่ ่ freddo ormai.” mi avvicino ancora

“Non fa niente, posso berlo lo stesso.” mi sorride

“Cos'่ quella busta?” gli chiedo curioso

“Questa? Beh...” nell'attimo in cui si volta verso l'oggetto della conversazione io ne approfitto per abbracciarlo “!!” lo sento irrigidirsi per la sorpresa

“Abbiamo parlato di te.” gli confesso

“A-ah, si? Vi divertivate a prendermi in giro?”

“No...” finalmente lo sento rilassarsi un po'

“E allora...”

“Parlavamo di quanto sei meraviglioso.”

“Me...me...che?” si irrigidisce di nuovo

“Non preoccuparti, non ho detto cose strane.”

“...Ok.” si calma di nuovo e mi mette la mano destra dietro la schiena

sento l'istinto di riempirlo di baci, ma non lo faccio, un po' perch้ la signora Dincht potrebbe tornare da un momento all'altro, ma soprattutto perch้ voglio essere sicuro dei miei sentimenti prima di fare qualsiasi cosa, avventata o meno che sia. Resto abbracciato a lui ancora un po', poi mi scosto, lo prendo per mano e lo accompagno in salotto, dove beve il suo t่ ormai freddo, poi iniziamo a parlare del pi๙ e del meno finch้ non torna sua madre che inizia subito a cucinare.

 

“Era tutto ottimo!” affermo dopo aver finito di mangiare

“Grazie, mi fai arrossire.” dice la mamma di Zell in risposta al mio complimento

“Non adularla troppo, altrimenti si monta la testa.” la canzona il figlio

“Come ti permetti di dire certe cose sulla tua mamma?”

“Ho detto solo la veritเ.” scherza Zell

“Brutto birbante, poi vedi che ti combino.” dice lei stando al gioco

alla fine ridiamo tutti e tre insieme

“Sto davvero bene con voi.” dico tutto d'un tratto smettendo di ridere

“Allora perch้ non entri a far parte della nostra famiglia?” mi domanda Zell

“C-cio่...vorresti sposarmi?” gli chiedo io sorpreso e rosso in viso

“Si...No! Che mi fai dire! Intendevo che potremmo adottarti, cos์ saremmo fratelli a tutti gli effetti!” afferma lui convinto

“Ma Zell, tesoro, Squall ha suo padre. Si sono ritrovati da soli due anni e tu vorresti toglierglielo?”

“Tua madre ha ragione, anche se la proposta non mi sarebbe dispiaciuta, lo ammetto.” gli confesso sorridendo

“Non ci avevo pensato. Mi ero lasciato prendere dall'entusiasmo...” ammette Zell rattristandosi un po'

“Zell, non preoccuparti. E poi noi siamo giเ fratelli, non ricordi? Da bambini abbiamo vissuto insieme e abbiamo avuto la medesima madre. Anche se non avevamo legami di sangue siamo comunque stati una famiglia. E per me lo siamo ancora.”

“Sarเ, ma tu volevi stare solo con Ellione...”

“Anche questo ่ vero...ed ero anche un gran piagnucolone.” ammetto arrossendo

“Giเ, ่ vero. Ah ah ah!”

“Anche tu non scherzavi per๒. He he.”

“Non me lo ricordare, per favore.” mi dice dandomi un pugno scherzoso al braccio

“Sembrate due vecchietti che ricordano i tempi andati!” dice la signora Dincht ridacchiando

“Ha...ha ragione...” ammetto io sorpreso, ma neanche tanto

“...” Zell invece si ่ ammutolito, probabilmente per non rischiare di dire qualcosa di offensivo a sua madre

“Scusate, vado a lavare i piatti.” si affretta a dire la signora alzandosi da tavola

“La aiuto a portare tutto in cucina.”

“Grazie Squall.”

“Di nulla, si figuri.”

un paio di minuti, dopo aver portato tutto di la, torno in salotto e mi risiedo accanto a Zell

“Che hai Zelly? Non ti sarai mica arrabbiato perch้ ha detto che sembravamo due vecchi!”

“Eh? M-ma no, no.”

“E allora che hai?”

“Niente, stavo pensando...”

“A cosa?”

“A quello che dicevi prima, sul fatto che siamo giเ fratelli...”

“E?”

“E non lo so...quel che hai detto mi ha fatto piacere, ma non so perch้, una parte di me...boh, lasciamo stare. Credo di essere confuso...”

“Lo sono anch'io...”

“Stiamo messi bene.”

“Puoi dirlo forte, fratello!”

“Cavoli, me ne stavo dimenticando!”

“Hm?”

lo vedo correre fuori dal salotto e tornare poco dopo con la busta che aveva portato dopo essere tornato stamattina

“Per te.” mi dice sorridendo e con le guanciotte un po' arrossate porgendomela

“Per me? Cos'่?”

“Aprilo e vedrai.”

“Ok...” apro la busta e dentro trovo un pacco regalo “Un regalo per me? Ma perch้?”

“Niente domande, aprilo e basta, dai!”

non me lo faccio ripetere un'altra volta cos์ apro il pacchetto, al cui interno trovo: un paio di pantaloni, una maglietta e una camicia “Sono...bellissimi! Grazie.”

“Buon Natale in ritardo, Squall.”

“Io non ti ho comprato nulla, mi dispiace...”

“Ehi, non scusarti, l'ho fatto perch้ volevo, non per ricevere qualcosa in cambio.”

“Ma...”

“Niente ma, va di sopra a provarli. Le taglie dovrebbero essere giuste, ma non si sa mai, nel caso vado a cambiarli.”

“Va bene, vado e torno.”

“Si, ti aspetto qui.”

vado di sopra ed entro nella stanza di Zell dove inizio subito a cambiarmi. Dopo diversi minuti torno di sotto “Zell?”

“Ehi, ti stanno bene. Hm...forse per๒, i pantaloni sono un po' larghi. Di solito li porti pi๙ aderenti.”

“Ma no, vanno bene cos์. Mi piacciono molto.”

“Davvero? Ne sono felice.” mi sorride

“Z-Zell...”

“Hm?”

lo abbraccio forte, pi๙ che posso, ma senza soffocarlo, naturalmente

“Ti piacciono cos์ tanti?”

“Si...un mondo...grazie!”

“Prego.” mi dice abbracciandomi finalmente anche lui. Non potete immaginare quanto vorrei baciarlo... “Zell...?”

“Si?”

“Ti batte forte il cuore...”

“Anche a te...”

“Lo so...mi rimbalza fin nelle orecchie.”

“Idem.”

“Credi che, se tua madre ci becca, pensa male?”

“Non lo so. Perch้?”

“Perch้ voglio continuare ad abbracciarti ancora un po', poi vado a cambiarmi.”

“Ok.” mi stringe pi๙ forte

il resto della giornata passa tranquillamente tra una chiacchierata e l'altra, poi ,dopo cena, io e Zell torniamo al Garden.

 

  
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