«Cosa vorresti ricevere?»

Nulla, vero, Prongs?
Tutto quello che hai sempre desiderato ce l’hai da quando avevi quattordici anni.
Ce l’hai ogni notte, all’ombra di ogni albero della Foresta e in tutti gli angoli bui dei corridoi.
Vorresti poterlo urlare al mondo, gridare la verità e non avere paura – lo vorreste entrambi.
Ma lo sai che è meglio così, meglio nascondersi, anche se fa male.
Fa male, brucia, sentire le sue labbra sulle tue ogni notte. Sfregano ogni centimetro di pelle, ogni lembo, lasciano scie roventi e ti segnano, ti marcano e sai di essere suo.
I suoi occhi nei tuoi, gelidi e ardenti, ti fissano come se non gli bastassi mai, ed è così. Non vi bastate mai.
E vi consumate, a forza di guardarvi e di baciarvi, furiosamente, impetuosamente, come se servisse solo quello a salvarvi.
Tu lo salvi ogni volta, lo sai, Prongs?
Gli fai male, vi fate male, ma è tutto ciò di cui avete bisogno.
La stretta forte delle sue braccia, le gambe intrecciate, la tua pelle che sfrega contro la sua e caldo, freddo, dolore, piacere, rabbia, impeto, gioia, paura, amore.
Lo ami, vero, Prongs?
Lui lo fa.
Ti ama ogni volta che ti guarda, ogni volta che ti sente, ogni volta che ti respira.
Anche questa volta. Anche ora ti ama, mentre ti da il suo speciale regalo di compleanno, mentre ti bacia nel silenzio della Torre di Astronomia
(con dolcezza)
e non vorresti nessun altro lì con te.
Lo sfiori, ti sfiora, vi sentite.
Lui lo dice, tu lo ripeti, lo percepite.
Ti amo.
Ti amo.
Smetti di avvertire il contatto freddo col pavimento di pietra quando incatena il suo sguardo al tuo. Ha l’angolo delle labbra sottili inclinato verso l’alto, una scintilla di malizia
(amore)
negli occhi, un’espressione che spesso si rispecchia sul tuo viso.
Buon compleanno, James.
Passione, desiderio, labbra che si incontrano e lingue che danzano e tutto ricomincia.
E non desidereresti nulla di meglio.
 
 











 
Per il compleanno del mio unico amore non potevo scrivere nulla di diverso!
Ed è anche il mio compleanno, e questo mi rende estremamente felice!
Vedi, James? Siamo fatti l’uno per l’altra – anche se accetto di lasciarti a Sirius, sì.
Spero vi piaccia!

Serena.