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Autore: TheBoss    14/10/2007    1 recensioni
Guardare qualcuno che non puoi avere, volere qualcuno che non puoi amare. Triste ed infuocato. Mi raccomando recensite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Treason2
Questa breve storia mi è venuta di getto mentre studiavo greco. Recensite mi raccomando.


La guardo. Ormai mi capita sempre più frequentemente di farlo, di fissarla, di assaporare ogni suo gesto, anche il più semplice, come fosse linfa vitale.  
Ci sono giorni in cui la spoglio con gli occhi, giorni in cui il desiderio di prenderla e farla mia si fa così forte che sostituisce ogni mio pensiero. Altre volte invece tento di fami forza, di avvicinarmi, di parlarle… di toccarla…
Ma è tutto inutile.
Oggi però non è uno di quei giorni. Oggi mi basta guardarla; è tutto ciò che chiedo, l’unica cosa che mi serve. Gli occhi, il naso, le labbra…
Non è una donna da copertina, non una di quelle attrici su cui sbaverebbe chiunque.
È normale, è semplice. È lei e così mi affascina.
Si volta ridendo e per un breve istante il suo sguardo incrocia il mio. Un breve istante che dura un’eternità.
Non mi da peso, non sembra far troppo caso a me, eppure mi illumina. Per quel breve istante siamo insieme, anche se non saremo mai davvero uniti.
Non è il nostro destino. Non è il nostro desiderio.
Ci accontentiamo e così deve essere. Illudersi non fa mai bene: siamo troppo diversi, troppo distanti, troppo in contrasto; eppure qualcosa ci lega.
Nascosto ma indivisibile.
Si gira di nuovo ed interrompe il contatto e il mio animo si rabbuia di nuovo.
Mi guarda con la coda dell’occhio, come a prendersi gioco di me. Come ad invitarmi, come a tastare il mio coraggio.
Sa che non posso farlo. Mi trascina, come se fossi Ulisse e lei la sirena,bella e fatale. Ma proprio come l’eroe greco, sono le catene della ragione a tenermi ancorato saldamente alla realtà. Vorrei spezzarle, vorrei lasciarmi andare. Per una volta vorrei dar sfogo al mio istinto, senza pensare alle conseguenze. Però purtroppo queste ci sono, anzi, con una donna come lei, di conseguenze ce ne sono anche troppe.
Si alza ed io la seguo con gli occhi; lei mi lancia un’occhiata di sfuggita.
Non la amo, non ancora forse, o forse non l’amerò mai. Ma mi attira. Mi chiama a se, strappandomi da tutto il resto.
La voglio, la desidero, la bramo.
È come se ogni parte del mio corpo aspettasse solo di poterla avere.
Mi scoppia la testa, mi esplode il cuore… Perché tutto questo?
Si avvicina un attimo e mi sfiora appena. Perdo la testa. È troppo vicina, troppo vicina eppur così lontana che ne sento la mancanza.
Cerco sempre quel contatto, anche lieve, anche se solo per un secondo. Mi basta per andare avanti, mi basta per lottare e placare i miei istinti. Ma non è la realtà. Ne voglio di più, sempre di più.
Sono io che me lo faccio bastare.
Mi saluta con un cenno, mi sussurra un semplice ciao. Però mi infuoca. Sento il petto bruciarmi e tento di chiudere gli occhi. È tutto inutile.
Lancia un ultimo sorriso, sfoggiando una dentatura perfetta, illuminando la sala, inebriandomi. Esce all’improvviso, ferendomi, lasciandomi solo, con i miei pensieri e le mie voglie.
Così vicina.
Così lontana…
  
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