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Autore: xlousfaith    27/03/2013    2 recensioni
-non posso più continuare, è difficile, sai cosa si prova a stare così lontani? amore ti amo ancora è ovvio, ma per ora..non è il momento.- disse tutto d'un fiato, non sembrava sincero.
-ma perchè?-
-hannah, n..non c'è un perchè, ciao.-
ha riattaccato, buttai il telefono a terra, che si spezzò in due.
non potevo farci nulla, ormai lui era cambiato, non era più il louis di una volta. ora era un popstar.
ci conoscevamo da così tanto tempo e quella volta io avevo rovinato tutto, come sempre.
oh, ecco le lacrime.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quelle due settimane finirono abbastanza veloci, ogni giorno andavo a casa sua dopo scuola e lo aiutavo a prepararsi per l'audizione.
ci avevamo messo circa due giorni per decidere quale fargli cantare, ne provavamo cinque al giorno e alla fine decidemmo per la più bella: hey there delilah.
gliela proposi io, ero in macchina quel giorno e ad un certo punto la radio annunciò 'le 10 migliori canzoni del 2007', appunto mettendo questa al nono posto.
nono posto, come si fa a mettere una canzone cosi meravigliosa sotto i primi cinque?
comunque, la feci ascoltare a louis e subito la riconobbe come una canzone che aveva ascoltato un paio di anni fa, ma di cui non ne ebbe mai scoperto il titolo.
-aspetta, ma io la conosco, si!  l'hanno messa a quella festa alle superiori, non ti ricordi? quando stavi con quello stitico- disse ridendo, io feci finta di non ricordare, volevo assolutamente cancellarmi dalla memoria quel ragazzo. 
-dai, cominciamo, prova a cantarla e vediamo se è quella giusta- proposi entusiasta, louis iniziò a cantare col testo davanti.

hey there delilah 
what's it like in new york city? 
i'm a thousand miles away 
but girl, tonight you look so pretty 
yes you do 
times square can't shine as bright as you 
i swear it's true 


giuro che in quel momento riuscii a immaginarmi perfettamente la scena della quale parlava la canzone, un louis lontano da me, che mi dedica una canzone cosi perfetta.
le labbra quasi inesistenti di louis si muovevano velocemente, e le mie quasi si mossero in sintonia con le sue; i miei occhi erano fissi sulla sua bocca apparentemente perfetta, la bocca da cui faceva uscire quella voce di cui mi ero tanto innamorata.
e in quel momento avrei quasi commesso l'errore peggiore che potessi fare, mi ero mossa appena di un centimetro verso di lui, ma non poteva accadere nemmeno quello. non mi potevo permettere di baciarlo.
rimasi pietrificata dalle mie intenzioni, tanto da farlo notare a louis, che impulsivamente smise di cantare e mi guardò preoccupato.
-ehi han, che succede? sembra che tu abbia visto un fantasma- mi mise la mano sulla spalla, cosi feci finta d niente -nulla louis, è che mi girava la testa, non preoccuparti. è la canzone perfetta quella, davvero.- ma lui non ne fu convinto, infatti mi prese per le spalle e mi fece distendere sul suo letto, dio non potevo reggere.
mi alzai velocemente in piedi e presi la borsa farfugliando un -scusa devo andare..ho dimenticato una cosa a casa, ciao lou- 
corsi velocemente giù dalle scale e mi dirisi verso l'uscita, salutando tutti. arrivai a casa in pochi minuti e arrivata, mi distesi a letto stropicciandomi gli occhi e dicendo a me stessa 'ma che cazzo fai han, non puoi rovinare tutto cosi, ficcatelo in testa.'

**
 

ecco il giorno tanto atteso, il 27 aprile era giunto ed entrambi eravamo pronti.
-han, sali in macchina che arriviamo tardi, non voglio pensare a quante persone saranno in quella fila- disse ridacchiando, io lo seguii a ruota.
facemmo un viaggio di ben due ore con la radio al massimo e senza spiccare parola, arrivati lì ci dirigemmo verso il banco delle iscrizioni.
-il prossimo- disse una ragazza sui trent'anni, che porse a louis un foglio da compilare e ci sorrise.
-compilate questo e poi riportatemenlo, vi darò il numero in seguito-
louis compilò quel foglietto a metà, finchè non me lo passò per l'eccessivo tremolio alle mani. finito quello, la donna diede a lou un adesivo col numero '155204', che sarebbe stato il suo numero di turno.
-dio han sto morendo, vado un attimo in bagno-

punto di vista di louis
entrai in bagno, avevo le mani che mi tremavano e le gambe che non mi reggevano, cosi andai addosso ad un ragazzo per sbaglio.
-oh, scusa tanto- gli sorrisi, era un ragazzo sui diciassette anni, capelli ricci e un sorriso mozzafiato, scommetto che abbia un sacco di ragazze apresso.
-ciao, non preoccuparti. sei in ansia anche te?- mi diede una pacca amichevole sulla spalla, mostrando le fossette mentre sorrideva.
-si, non mi reggo più in piedi, che numero hai? non ce l'hai attaccato- chiesi confuso.
-ce l'ho attaccato sul cappello che è di là, sono il numer
o 165998 o giù di lì-
-ah capisco, comunque scusa non ci siamo presentati, mi chiamo..- non feci in tempo a dire il mio nome che un altoparlante annunciò qualcosa.
*le audizioni che vanno dal numero 150600 a 155600 sono pregati di accomodarsi nell'altra sala per evitare il sovraffollamento.*
-ehi, devi andare- mi disse dolcemente il riccio, non me lo feci ripetere due volte, e mi diressi fuori dal bagno con un -ci vediamo in giro!-
tornai da hannah, seduta pazientemene sula sua sedia, intenta a guardare le audizioni in tv.
-louis, ci sono davvero dei grandi artisti sul palco, ma non preoccuparti, sei il migliore- mi disse, nessuno potrebbe mai capire quanto le volevo bene.

punto di vista di hannah
speravo davvero che lui mi avrebbe creduto sul fatto del migliore, perchè per me era davvero cosi.
dopo circa un'ora era il suo momento, aveva il microfono in mano e sarebbe uscito da un momento all'altro.
*vai, esci* gli disse una voce, louis mi guardò dubbioso e io lo spinsi fuori con un bacio sulla guancia.
-vinci louis, vinci i loro cuori-

louis si fece spazio nel palco e simon gli chiese il nome.
-quale il tuo nome, giovanotto?-
-louis, louis tomlinson- cosi detto simon annuì e gli fece segno di iniziare.
partì il sottofondo della canzone, e louis iniziò a cantare, impeccabilmente.

 

hey there delilah 
don't you worry about the distance 
i'm right here if you get lonely
give this song another listen
close your eyes
listen to my voice it's my disguise
i swear it's true 


non riuscirei mai a spiegare le emozioni che stavano dentro di me in quel momento, sapevo solo che avrei pianto da un minuto all'altro, e cosi fu.
non riuscì più a contenermi ed è dovuto venire il presentatore per tranquillizzarmi con una delle sue solute battute, ma non lo ascoltavo. insomma, lì fuori c'era il mio migliore amico che stava spaccando di brutto il palco.

-per me è si- disse sorridente l'ultima guria
-bene louis, hai 3 sì su quattro, assi al prossimo turno, complimenti!-
louis saltò in aria e corse verso il backstage, abbracciandomi più forte che mai
-grazie hannah, dio, grazie che mi hai fatto fare questo passo, ti amo- urlò stampandomi un bacio dopo l'altro sulla testa.
-oddio lou ce l'hai fatta, lo sapevo, te l'avevo detto- dissi piangendo
in seguito tornammo in sala, e lì aspettò a louis un grande applauso collettivo, che gli fece spuntare un sorriso ancora più grande.
lo vidi salutare qualcuno in lontananza e tirarmi per il braccio
-vieni han, ti presento qualcuno- davanti a me c'era un ragazzo sulla mia età, riccio ed estremamente bello. portava una maglietta bianca e una sciarpetta marroncina. poi vidi il suo sorriso..
-hannah, questo è..oh, non ci siamo detti i nomi- disse louis grattandosi il capo
il riccio allungò la mano e ce la strinse -mi chiamo harry styles-
-ecco, io sono louis tomlinson e questa è..-
-la tua fidanzata scommetto, state benissimo insieme- affermò con un sorriso a trentadue denti, smascherando due fossette adorabili.
-oh, non siamo fidanzati, lei è la mia migliore amica hannah walker- sorrise louis, sorrisi anch'io, debolmente.
-beh, ora tocca solo a me, datemi la buona fortuna e se passo l'audizione ci vediamo allora!- detto questo abbracciò tutti e due e si diresse verso l'altra sala.
-non è simpatico? l'ho incontrato in bagno, prima- mi disse, incamminandosi verso il parcheggio.
-si, è molto simpatico.. e carino- dissi, abbassando il tono verso la fine.
-esatto, ora andiamo che voglio dirlo a mamma-


...e carino?

 

  
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