The Strength of the spirits
Trama: Gli spiriti dei defunti possono influenzare le azioni dei vivi? Harry e Draco, amici inseparabili da 5 anni, lo scopriranno presto. Come se la caveranno tra poteri sciamanici, manifestazioni elementali e (anche) problemi di cuore?
Capitolo 1
Stazione di King’s Cross, binario 9 e ¾.
Come ogni 1° di settembre, giovani aspiranti maghi e streghe affollavano il marciapiede presso l’espresso che li avrebbe portati a Hogwarts, la famosa scuola di magia del Regno Unito.
Mentre i ragazzi chiacchieravano tranquillamente tra di loro su argomenti vari, tutte le ragazze presenti erano incantate ad osservare due baldi giovani che si accingevano, coi loro amici, a salire sul treno.
Entrambi abbastanza alti e ben prestanti fisicamente, si distinguevano tra di loro per alcune differenze: il primo aveva i capelli neri arruffati, occhi verde smeraldo e un’inconfondibile cicatrice a forma di saetta poco sopra il sopracciglio sinistro; l’altro era di carnagione pallida, aveva i capelli biondi ben pettinati e occhi azzurri come il ghiaccio.
I loro nomi erano conosciuti in tutto il mondo magico: Harry Potter, “il ragazzo sopravvissuto”, e Draco Malfoy, “la pecora nera” della rinomata casata Malfoy.
Il suo smistamento nella casa di Grifondoro aveva suscitato molto scalpore ma soprattutto aveva comportato numerosi cambiamenti nella vita del giovane: innanzitutto aveva scoperto il vero significato della parola “amicizia”.
In molti infatti non gli rivolgevano la parola a causa della dubbiosa fama che circondava il suo casato, sia fuori che dentro Hogwarts; l’unico che non si poneva tali problemi era appunto Harry il quale, memore degli 11 anni vissuti nella casa degli zii trattato peggio di uno schiavo, sapeva benissimo come ci si sentiva.
Il moro, quindi, fu per il biondino il primo vero amico, non come i due tripponi (Tiger&Goyle) che gli era stato “consigliato” di frequentare in quanto figli di amici di famiglia del padre. Suo padre, Lucius Malfoy. L’uomo che Draco odiava con tutto sé stesso. Lo odiava per le sue idee contro i babbani e i mezzosangue, ma soprattutto lo odiava per l’assassinio di sua madre. Alla notizia che il suo unico figlio non era stato smistato a Serpeverde, la casa in cui TUTTI i Malfoy avevano studiato, ma a Grifondoro, Malfoy senior si lasciò andare in un raptus di rabbia e follia che culminò con un “Avada” contro la moglie Narcissa, mentre tentava di calmarlo.
Dal giorno in cui apprese la notizia Draco decise di non tornare più a Malfoy Manor e si trasferì a tempo indeterminato dal suo padrino Severus Piton, insegnante di Pozioni e capocasa di Serpeverde.
Grazie a lui, ad Harry e anche agli altri studenti di Grifondoro, ormai convintisi di quanto il biondino fosse diverso dal padre, egli riuscì a superare lo shock. Sulla tomba della madre, Draco giurò che il suo assassinio sarebbe stato vendicato.
Un giuramento che si fece più saldo quando seppe che Lord Voldemort era risorto e aveva richiamato a sé i suoi fidi luogotenenti, tra cui lo stesso Lucius Malfoy, per ricostruire il suo esercito di Mangiamorte e creature oscure. Ciò spinse Draco e Harry ad accettare l’offerta che Silente aveva loro fatto al termine del 5° anno: un addestramento speciale, a Hogwarts, che avrebbe dato maggiori chance ad Harry di sconfiggere definitivamente Voldemort e a Draco di vendicare la madre.
“Questo sarà un anno diverso dagli altri!”. Era con questa convinzione che i due grifoni si accingevano a salire sull’Espresso che li avrebbe portati ad Hogwarts per il loro 6° anno. Entrambi si domandavano cosa avrebbero dovuto affrontare…