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Autore: Anthea Belieber 4E    29/03/2013    5 recensioni
Non era possibile: mia madre si è impossessata di me
Genere: Dark, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero lì, da sola in mezzo alla stanza di mia madre. Seduta sul suo morbido letto quando ad un tratto qualcuno suonò alla porta. Non volevo andarla ad aprire, ero sicura che fosse Mary Jane. Lei non mi piaceva proprio: insinuava che io non avessi una madre e questo mi faceva varamente arrabbiare. Mia nonna andò ad aprire e la fece accomodare sul divano. Io uscì dalla camera e scesi le scale a passi lenti, ma erano passati soltanto due minuti quando mi ritrovai davanti a lei. La nonna ci accompagnò nella mia cameretta. Andai a prendere la cesta dei giochi ma Mary Jane mi fermò e disse: << No no, io non voglio giocare con quel tuo bruttissimo carro dei pompieri. Io voglio sapere se tu hai avuto veramente un madre.>>. Io ero infuriata. La presi violentemente per un polso e la portai nella camera di mamma. Ero fuori di me. incomincia a picchiarla, a darle calci, pugni, la sbattei contro i muri. Quando mi calmai presi il vestito di mia madre da una belissima scatola in legno con le decorazioni dorate. Lo sbattei in faccia a Mary Jane ma diceva che era molto brutto e giallognolo. Glielo feci vedere più accuratamente ma lei continuò ad insistere. Avevo i nervi a fior di pelle. E poi buio, buio totale.
Quando ripresi i sensi mi accorsi che era notte fonda. Passai dalla camera di nonna e la svegliai. Quando mi vide disse qualcosa del tipo "è successo" e spaventatissima cadde subito in un sonno eterno.
Allora, per niente preoccupata della morte di mia nonna, andai nella camera di mamma dove vidi Mary Jane distesa per terra circondata da una pozza di sangue. Ormai aveva le labbra viola però il sangue continuava ad uscire da quella ferita. Ce l'aveva sul fianco: aveva una tazza da latte conficcata nella stomaco e uno squarcio dalla quale zampillava un enorme quantità di sangue. Mi guardai in giro e notai fuori dalla finestra, nella pioggia, degli occhi. Studiai la camera per accertarmi che non ci fosse qualche altro cambiamento. La mia attenzione cadde sullo specchio della toelette, poco sopra le boccette colorate contenti strani liquidi, dove c'era una scritta composta di sangue: " la barca di Caronte è passata di qua" ma il mio interesse si spostò su una cosa ancora più mostruosa: avevo le mani strane, i denti storti, il vestito di seta bianca addosso. Era proprio così che Mary Jane descriveva mia madre. Non era possibile: mia madre si era impossessata di me...
  
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