.Il peggior incubo di ogni mago.
 
Non è possibile.
Non ci puoi credere.
Ma non puoi negare l’evidenza.
E’ il terrore sottile di ogni mago, di ogni strega, Serpeverde o Tassorosso, caposcuola, scansafatiche o impiegato al Ministero.
E ti ci stanno portando.
La vedi già, lontana eppure terribilmente vicina, troppo vicina.
Solo vederla ti toglie le forze, la speranza. Vedere loro che le volteggiano intorno, poi, ti fa scappare un gemito di paura.
-Sono innocente, non l’ho aperta io, non sono capace...-
Nessuno ti risponde, ci dovranno essere abituati.
Mentre ti spingono avanti, il tuo corpo quasi si rifiuta di muoversi e di opporsi, ti prende un’improvvisa paura.
Paura di entrare in quel posto.
Paura della loro vicinanza, del loro rantolo.
Terrore di non uscirne mai più.
Senti la speranza scivolarti fuori piano, la tortura è già cominciata.
E mentre pochi metri ti separano dal cancello nero tutto ti sembra improvvisamente bellissimo. Ti guardi intorno disperato cercando di fissare tutto negli occhi, riempirteli di colore prima del nero che ti attende.
Come hai fatto a non accorgertene prima? Come hai potuto non notare lo splendore che ti circondava? Gli alberi mossi da vento sferzante, il cielo scuro e pieno di pioggia sopra la vostra testa, le onde implacabili dell’oceano, così diverso dalla prima volta che l’hai visto, insieme a tuo padre...
Come hai fatto a non vederlo prima, quando avevi tempo..?
Ora sei dentro, la sbarra è chiusa davanti a te, intorno a te, dappertutto.
L’incubo è iniziato.
E sai che non finirà mai, non hai più speranza, già desideri la fine.
Perché ti trovi nel posto più spaventoso di tutti.
Perché ti hanno portato in prigione.
Nella prigione di Azkaban.
E la speranza di uscirne ti è già stata risucchiata via.