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Autore: Nori Namow    31/03/2013    11 recensioni
Sai Prim, a volte mia figlia mi chiede di te, vuole sentir parlare di sua zia.
Forse sarà il fatto che le ho dato il tuo nome, o perché guardando lei, io vedo te.
Ora Primrose Mellark ha quattordici anni, ed è felice.
Ha la tua stessa età, quando sei morta davanti ai miei occhi.

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675 parole
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Primrose Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Prim.

Sai Prim, a volte mia figlia mi chiede di te, vuole sentir parlare di sua zia.
Forse sarà il fatto che le ho dato il tuo nome, o perché guardando lei, io vedo te.
Ora Primrose Mellark ha quattordici anni, ed è felice.
Ha la tua stessa età, quando sei morta davanti ai miei occhi.
 


Sono passati così tanti anni da quel giorno, sorellina, ma il dolore non è più svanito e non credo che succederà mai.
Gli incubi, le arene, le persone che amavo e che sono morte per la libertà che finalmente ai nostri figli è stata concessa.
Ricordi, Prim? Tu volevi fare il medico, assieme alla mamma curavi tutti i feriti del Giacimento, quelli del Distretto 13.
Avevi questa passione per la medicina, quel tuo amore verso gli altri, che io avrei tanto desiderato avere.
Non passa giorno in cui non mi dica che tu meritavi di vivere, più di me.
Mi manchi così tanto, Prim. E la cosa che mi fa arrabbiare è che tu non ci sei più, non puoi sentire il mio pianto mentre sogno la tua morte per l’ennesima notte. Tutto ciò che facevo era per far stare bene te, sorellina.
L’offrirmi volontaria per salvarti da morte certa nell’arena, solo per tenerti in vita.
La lotta continua all’interno di quell’Inferno solo per poter mantenere la promessa che ti avevo fatto, restare viva.
Combattere contro Capitol City solo per poterti vedere libera e felice, priva di costrizioni e di quel terrore che ci attanagliava da tutta la vita. Ti osservavo mentre mi parlavi di quante persone avessi curato, e vedevo nei tuoi occhi la mia scintilla.
Perché sei stata tu ad innescare il tutto, dentro me.
Quella voglia di vederti adulta, sposata, felice della vita che conducevi.
Ogni gesto di coraggio, ogni sfida, ogni infrazione della legge, era tutto per te, Primrose.
Non perdonerò mai quel mostro che quel maledetto giorno decise di uccidere quei bambini.
E con essi, te.
Tu non ci saresti dovuta essere, Prim. Tu avresti dovuto essere al sicuro con la mamma, lontana dalle bombe e dalla morte.
Ero io, quella che doveva morire per te.
E piango, urlo, mentre mia figlia e Peeta mi abbracciano rassicuranti, dicendomi che andrà tutto bene.
Ma non va tutto bene, sorellina. Io dovevo salvarti e non ci sono riuscita.
Sai, mia figlia mi chiedeva sempre di Ranuncolo, quel gattaccio che odiavo e mi odiava, ma che alla fine mi ha tenuto compagnia nei giorni dopo la tua morte. L’aveva capito subito che te ne eri andata.
Ora mia figlia ha un gatto simile, e gli ha dato il suo stesso nome nonostante io non volessi.
Perché rivedere Ranuncolo e Prim è un colpo al cuore, ogni volta.
A volte il mio cervello mi gioca brutti scherzi, mi fa davvero credere che tu sia qui.
Mi sarebbe piaciuto congratularmi con te quando mi avresti confessato di essere innamorata.
O magari quando saresti corsa da me piangendo perché il tuo ragazzo ti aveva chiesto di sposarlo.
Ma non accadrà Prim, non con te.
Però mia figlia mi ama e mi abbraccia quando mi vede triste, e mi sento un po’ meno sola, meno senza te.
A volte va a caccia con Finnick, il figlio di Annie. È davvero bello come il padre, e sembra avere un interesse per mia figlia.
Dovresti vedere Peeta come è geloso, è davvero uno spettacolo che non dovresti perderti.
So che non leggerai mai questa lettera, sorellina. Ma io ho bisogno di ricordare a me stessa chi sono e perché ho lottato così duramente. Devo ricordare a me stessa perché tu non ci sei più, perché non sei qui a parlare con me mentre beviamo del the, sedute sulla veranda di casa mia.
Sei solo una delle tante vittime di Capitol City, per alcuni.
Ma per molti altri, tu sei la bambina che ha sacrificato la sua vita per tentare di salvare quella degli altri.
È per questo che l’ospedale del Distretto due, ha preso il nome di:
Ospedale Primrose Everdeen.


Sono così fiera di te, sorellina.






let me cry.
tralasciando che sta mezza cosa era nel mio cervellino da un po' di tempo,
oggi finalmente l'ho scritta e pubblicata. Addio.
Prim ç_ç COME HA POTUTO UCCIDERE PRIM?!
Cioè lei si ammazza, lotta, uccide le persone per tenere al sicuro Prim, e la collins la fa pure morire?
Ma da chi ha preso spunto, Zia Row? 
Io boh, quando vedrò il film di Mockinjay piangerò come non mai. Addio.

 
   
 
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