Il biondo si appoggiò allo stipite della porta del bagno “bloccando” Marta all’interno. Lui le tese la mano e lei lo guardò interdetta. <
Per lei la giornata trascorse tranquillamente, anche se la concentrazione scivolava tra i banchi e la riportava alla “conversazione” con Daniel. Ripensandoci tutta la mattina, la ragazza capì che non era stata poi una tragedia parlare col ragazzo e a fine giornata aveva preso una decisione: avrebbe superato le sue paure e, visto che l’unico ragazzo con cui aveva parlato era Daniel, sarebbe stato lui ad aiutarla.
L’occasione si presentò per Marta il giorno in cui l’insegnante di italiano, dovendo andare in ospedale dalla figlia, decise di dividere la classe in coppie e far scrivere un racconto lungo almeno 10 pagine ad ogni duo: i due ragazzi potevano scegliere il proprio partner a piacimento e i due potevano cercare l’ispirazione in qualsiasi angolo della scuola. Sperando di non essere rifiutata, Marta si alzò lentamente non appena la professoressa uscì.
Si diresse verso il banco di Daniel e guardandolo “coraggiosamente” negli occhi gli chiese tutto d’un fiato se avesse voluto far coppia con lei. Inizialmente il ragazzo sembrò non capire, ma ad un certo punto fece per rispondere, quando uno dei ragazzi che pranzava con lui gli chiese: «Ehi amico, ti va di fare coppia? Qui mi hanno lasciato tutti solo!» per poi mettersi a ridere aspettando una risposta.
Daniel ci pensò un attimo e dopo aver fatto un mezzo sorriso si rivolse al suo amico: « Mi dispiace Carl, ho già qualcuno con cui svolgere il compito» disse spostando lo sguardo verso Marta per guardarla negli occhi.
I ragazzi cominciarono ad uscire rapidamente dall’aula e Marta non aveva idea di dove poter cercare la “somma ispirazione” ma (s)fortunatamente Daniel, sistemate le sue cose, la prese per mano e la guidò fino al giardino, dove si erano scontrati la prima volta. Il ragazzo si sedette sotto un albero e tirò fuori un quaderno e una matita. Marta, dopo un breve momento di indecisione decise di sedersi poco lontano da Daniel e di cominciare a scrivere qualcosa anche lei.
Dopo un buon quarto d’ora, la ragazza aveva scritto circa mezza pagina e le era salita la curiosità verso il quaderno di Daniel. A gattoni si avvicinò a lui e sbirciò il foglio che era pieno di schizzi di lei che scriveva. Marta posò lo sguardo sconvolto su Daniel che in risposta fece un’alzata di spalle e le prese di mano ciò che lei aveva scritto.
Dopo aver letto speditamente ciò che la ragazza aveva scritto, Daniel le chiese: « Una storia su una ragazza che scopre di essere una mezza fata? Ok, ma ci sarà una battaglia contro qualche popolazione o un cattivo qualsiasi e io scriverò le scene d’azione.. e se sarà il caso metteremo anche alcuni disegni! … Tu sai disegnare?» Marta non sapeva cosa rispondere, aveva sempre adorato disegnare e scrivere ma mai nessuno aveva visto qualche sua produzione.
«Non sono molto brava, per lo più riesco a scarabocchiare qualche paesaggio o qualche esserino inventato..» disse la ragazza arrossendo ancora di più.