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Autore: Lady ONeill    02/04/2013    2 recensioni
E se Robin non avesse rifiutato Isabella? E se non si sarebbe scatenato tutto il putiferio? Se si fossero sposati e Guy fosse ancora vivo? Purtroppo sono solo i sogni di Isabella. Sogni che non si avvereranno mai.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Non-con
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Il gran giorno era arrivato. I preparativi per il matrimonio di me e Robin erano a buon punto. Però come ben si sa, le ‘tradizioni’ devono venire rispettate, quindi io sarei dovuta andare a dormire nei boschi con la banda. L’idea mi piaceva molto, solo Kate sembrava contrariata, quando mai non lo era? Era sempre stata contraria alle scelte di Robin su di me. In pratica, tra noi non scorreva esattamente buon sangue. Ma avevo imparato a fare buon viso a cattivo gioco.
Il resto della banda era contento, ridevamo e scherzavamo e giocavamo. Fino a notte fonda quando mi addormentai sotto la chioma di un albero, ma accanto al fuoco acceso per scaldarci. Ero esausta, e domani sarebbe stata la giornata più stressante della mia vita. Solo Tuck ebbe il buonsenso di prendermi in braccio e di poggiarmi sul letto di Robin, coprendomi per bene.
Aprii un occhio, guardandolo.
 
-Grazie. Sono tremendamente nervosa per domani.-
 
Lui sorrise, sembrava divertito. Avrebbe effettuato lui la cerimonia, a me tremavano le ginocchia solo al pensiero.
 
-Isabella, sta tranquilla. Andrà tutto bene. Ora dormi però. Non voglio che la sposa si addormenti durante la cerimonia.-
 
Risi, sbadigliando poi leggermente. Ero davvero stanca e se non dormivo domani lo sarei stata ancora di più. Mi coprii alla meglio con la coperta e mi addormentai. La mattina dopo fui svegliata da Much, che aveva avuto l’idea geniale di prendere un secchio d’acqua e buttarmelo addosso. Davvero simpatico. Se erano arrivati a quel punto voleva dire che dormivo come un sasso e non volevo svegliarmi.
Annaspai un attimo prima di mettermi a sedere, fradicia dalla testa ai piedi, e loro ridevano.
 
-Davvero molto divertente.-
 
Dissi con finto fare scocciato prima di scoppiare a ridere, okay, me l’ero meritato. L’abito bianco mi aspettava al castello. /ovviamente Robin non c’era./ cominciai a torcermi le mani a metà strada, ero tesa, ero nervosa, avevo paura di sbagliare qualcosa, di cadere. Ma Guy mi avrebbe accompagnata all’altare, non mi avrebbe giocato brutti scherzi, era meglio per lui.
Mi strinse in un forte abbraccio quando  arrivai davanti alla chiesa di Locksley. Eravamo entrambi nervosi, lo si notava. Si, io ero nervosa dopo aver già fatto una prima volta quel passo, ma allora ero una bambina ed ora ero una donna adulta e matura. Guy mi prese a braccetto, sorridendo nervosamente. Devo ammettere che provai un po’ di piacere nel vederlo così nervoso. Aveva un non so che di divertente.
 
-Nervoso, fratellone?-
 
Lo presi in giro, mentre lui mi scoccava un’occhiataccia prima di entrare. Era ancora in tempo per farmi lo sgambetto con il risultato di farmi fare una figuraccia.
 
-Isabella, io non scherzerei. Posso ancora farti cadere.-
 
Mi disse lui, spingendomi leggermente, come un avvertimento, ero preparata e non caddi. Ma era semplicemente perché me lo aspettavo. Le porte della chiesa si aprirono, e il fiato mi venne a mancare.
 
-…Respira.-
 
Mi ammonì mio fratello,  stringendomi il braccio e cominciando a camminare per la navata. Cominciai a seguirlo, sorridendo e guardando Robin, lui sorrideva, tranquillo, come se nulla fosse. Era la mia forza, mi stava dando molta sicurezza in quel momento. Guardai gli invitati. La banda di Robin, e il villaggio di Locksley.  Non c’erano i miei genitori, non ci sarebbero mai stati. Mi riscossi solo quando sentii la mano di Robin stringere la mia e mi girai a guardarlo con un gran sorriso.
Tuck cominciò a parlare.
 
-Siamo tutti qui riuniti oggi per celebrare il matrimonio tra Isabella Gisborne e Robin Hood.-
 
E parlò forse per una mezz’ora sull’importanza del matrimonio, su cosa fosse, eccetera, eccetera.
Dopo quache minuto disse.
 
-E ora scambiatevi le vostre promesse.-
 
E ci passò le fedi nuziali. Cominciai io. La voce mi tremava e le lacrime di felicità mi rigavano le guance.
 
-Io, Isabella Gisborne, prometto di amarti, rispettarti e onorarti finché morte non ci separi.-
E gli misi la fede al dito. Singhiozzai, mentre lui prendeva la mia mano.
 
-Io, Robin Hood, prometto di amarti, rispettarti e onorarti finché morte non ci separi.-
 
E mi mise la fede al dito. Okay, era ufficiale, ero una fontana. Tuck sorrise dolcemente, dovevo fargli veramente pietà in quel momento.
 
-Ora lo sposo può baciare la sposa.-
 
Finalmente! Le tanto attese parole, mi sentii stringere da parte di Robin e ci baciammo, dolcemente e a lungo, uno di quei baci che non vorresti finissero mai. Ma purtroppo quel bacio finì. E entrambi sorridemmo, eravamo ufficialmente diventati marito e moglie. La felicità era troppa da contenere.
Uscimmo dalla chiesa dove una carrozza che portava al castello di Nottingham ci aspettava. Ancora non riuscivo a crederci, ero sposata con la persona che amavo e con la quale avevo una figlia, felicemente in braccio a Guy. Gli lanciai un’occhiata, sorridente. Stava cercando di staccare Catherine dai suoi capelli, risi dolcemente indicando la scena a Robin. Rise e tornammo a casa. Nessun festeggiamento, non volevamo. Saremmo rimasti solo noi quattro.
Solo che io continuavo a sentire un brutto presentimento.
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Finalmente sono riuscita a finirlo! Questo capitolo è dedicato a Padmini che recensisce sempre <3
Al prossimo capitolo!
  
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