“Crossed
destinies”
Capitolo
11: “Shadow of love”
Dal giorno
in cui Syaoran si era, per così dire, chiarito con Tomoyo, ogni momento trascorso insieme a lei era qualcosa di estremamente prezioso per lui. Tomoyo continuava a indossare degli abiti maschili,
probabilmente perché, essendo la dama di compagnia della principessa del suo
regno, non voleva farsi riconoscere dai sudditi; eppure Syaoran, nonostante lei
fosse vestita in quel modo, trovava fosse straordinariamente graziosa in ogni
suo lineamento, in ogni suo sorriso, in ogni suo gesto.
Le lezioni
che il principe le impartiva continuarono per tutto il mese di giugno. Sakura
era diventata molto brava: se qualcuno avesse osato attaccarla come qualche
settimana prima, questa volta sarebbe stata perfettamente in grado di difendersi
da sola. I nuovi insegnamenti di Eriol si
concentravano proprio su questo punto: mantenere sangue freddo e lucidità per
poter agire rapidamente contro chiunque volesse
attaccarla nuovamente.
Ogni giorno
Syaoran duellava con lei e ogni volta rimaneva impressionato dai suoi
miglioramenti: era veramente notevole la forza e l’impegno con cui Tomoyo era riuscita a superare la brutta avventura che le
era capitata.
“Sai, Tomoyo…-le disse un giorno, Syaoran, mentre duellavano-…sei
diventata bravissima!”
Sakura
sorrise: “Grazie!”
Gli
attacchi della principessa lo stavano facendo indietreggiare rapidamente, verso
un salice piangente.
“Ho paura
che tu stia superando il tuo maes…”
Improvvisamente Syaoran inciampò in
una radice superficiale del salice e Sakura scoppiò a
ridere.
“…tro!- terminò Syaoran, massaggiandosi
“Io,
invece, trovo che la tua espressione, mentre stavi
cadendo, fosse assolutamente divertente!!”
Syaoran,
osservandola ridere di gusto, sorrise fra sé e sé. Dopodiché Sakura gli porse
una mano e lo aiutò ad alzarsi.
“Ti sei
fatto male,Eriol?”
“No, sto
bene!”
Ritrovarsela così vicino, dopo
essersi alzato in piedi, gli fece mancare un battito. All’improvviso Syaoran
ebbe un unico desiderio: sentirla il più possibile vicino a sé, abbracciarla e
farle capire il sentimento così importante che lei aveva fatto nascere nel suo
cuore. Perciò non lasciò andare la mano che lei gli aveva porto, anzi la strinse
di più, ma con dolcezza.
Sakura, per
quel gesto, arrossì:perché la stava guardando in quel
modo, con quegli occhi così carichi dello stesso sentimento che lei provava per
lui? La principessa non voleva conoscere la risposta, aveva…paura e non sapeva
neanche per quale motivo fosse così spaventata da
quello sguardo. Così indietreggiò di un passo e, delicatamente, ritirò la sua
mano dalla presa di Eriol.
“Signor
maestro, credo che vi siate dimenticato della regola
più importante in un duello…-disse Sakura- …e cioè, mai distrarsi mentre si
combatte. Se non mi avessi fatto quel complimento,
Eriol, probabilmente non saresti
inciampato!”
Sakura
gli sorrise con un’espressione da snob e si avvicinò al
suo Cerberus. Syaoran, divertito, la
seguì.
“Potresti
avere ragione, Tomoyo. Non avrei mai dovuto farti quel
complimento!”
“Proprio
così! Soprattutto perché non corrispondeva alla realtà. Tu sei veramente in
gamba, Eriol, ti alleni da
quando eri piccolo e io, che ho imparato a tenere in mano la spada solo
da qualche mese, non sarei mai in grado di superare il mio abilissimo
maestro!”
La serietà
con cui lei gli disse quelle parole, lasciò Syaoran molto turbato, tanto che
arrossì e Sakura rise, non perché lo trovasse divertente, ma perché, arrossendo,
Eriol dimostrava di apprezzare veramente le sue
parole. La principessa decise, tuttavia, di toglierlo
da quel momento di imbarazzo..
“Eriol, ti ho portato un regalo!” esclamò Sakura, prendendo
la sacca appesa alla sella di Cerberus.
“Un
regalo…per me?”
“Sì!”
rispose Sakura e gli consegnò la sacca.
Syaoran la
guardò con curiosità: “Che cos’è?”
“Ciliegie!”
“Ciliegie?”
“Esatto.
Nel nostro palazzo c’è un grande giardino di ciliegi, che quest’anno hanno
prodotto tantissimi buoni frutti! Così ho pensato di portartene un
po’!”
“Grazie, è
stato un pensiero molto carino!”
Sakura
sorrise, arrossendo lievemente.
“So che,
probabilmente, tu ne avrai già assaggiate tante, però…perché non le mangiamo
insieme?” chiese Syaoran, sedendosi per terra.
“Sì!”
Sakura lo
raggiunse a terra e insieme cominciarono a mangiare le ciliegie portate dalla
principessa.
“Sono molto
buone!” commentò Syaoran.
“Sì!”
“
Evidentemente i vostri giardinieri curano molto bene gli alberi.”
Un velo di
malinconia coprì il viso della principessa: “Hai ragione. I giardinieri li
curano molto bene perché tutta la famiglia reale tiene particolarmente a questo
giardino. È uno degli ultimi ricordi della regina Nadeshiko!”
“La vostra
regina non c’è più, se non ricordo male!”
“Già! Quel
giardino è stato tanto desiderato dalla regina, almeno quanto lei ha desiderato
avere una figlia di nome Sakura. E, quando nacque la principessa, il re fece
piantare il giardino dei ciliegi in onore della sua amata consorte e,
naturalmente, della figlia!”
“Alla
regina Nadeshiko doveva piacere molto il fiore di
ciliegio!” disse Syaoran.
“Sì, per
questo la principessa si chiama Sakura!”
“E’
veramente un bel nome!”
Per quell’affermazione Sakura provò una sorta di gelosia: certo,
le parole di Eriol erano rivolte a lei, ma lui non
poteva saperlo. Era proprio come se Eriol avesse
espresso un complimento nei confronti di un’altra ragazza.
Syaoran si
accorse di quella tristezza sul suo bel viso, ma sorrise: “Però, anche Tomoyo è un bel nome!”
Sakura, per
la situazione che si era creata, cominciò a ridere: adesso lui stava parlando di
lei, però, effettivamente, si stava riferendo a Tomoyo. Che situazione paradossale!
“Perché
ridi?” le chiese Syaoran,
perplesso.
Sakura gli
rivolse uno sguardo molto dolce: “Un giorno te lo
spiegherò!”
“Non
potresti spiegarmelo adesso?”
Eriol in preda a quella curiosità era uno
spettacolo troppo divertente e Sakura dovette ricorrere a tutte le sue forze per
non scoppiare a ridergli in faccia.
“Adesso è
troppo presto!”
Syaoran
sospirò, rassegnato: certe volte Tomoyo si comportava
davvero in modo strano e lui non riusciva ancora a capire quale fosse il motivo
di quel suo atteggiamento.
Parlando di
Tomoyo, alla principessa venne in mente che la sua
dama di compagnia aveva lavato, già da qualche settimana, l’haori prestatole da Eriol. Ma
Sakura se l’era completamente dimenticato.
“Senti,
Eriol, ricordi che…quel giorno…mi avevi prestato il tuo haori?”
“Sì!”
“Mi
dispiace tanto di essermelo dimenticato in questi giorni. Però, prometto che
domani te lo riporto!” cercò di scusarsi
Sakura.
Syaoran
sorrise: “Non preoccuparti. Puoi tenerlo se vuoi…”
La risposta
di Eriol la lasciò alquanto
sorpresa: poteva tenerlo…
“Potresti
considerarlo un segno della nostra amicizia. Ogni volta che lo guarderai ti
ricorderai del tuo amico Eriol, che ti ha insegnato a
duellare con la spada!”
“Lo terrò
con molta cura, grazie.- disse Sakura, felicissima all’idea di poter tenere con
sè qualcosa che appartenesse
a Eriol- Però…non ho bisogno di questo per ricordarmi
di te. Sarai per sempre il mio più bel ricordo!”
Syaoran
arrossì, facendo fatica a reggere il suo sguardo. Forse anche lui avrebbe dovuto
dirle qualcosa: per esempio che si sarebbe sempre ricordato di lei oppure che
lui…si era innamorato di lei. Eppure non ci riusciva, sembrava che avesse perso
improvvisamente l’uso della parola. In quel momento poteva percepire solo i
battiti del suo cuore, così rapidi che da un momento all’altro il cuore gli
sarebbe saltato fuori dal petto, e quel calore che si
stava espandendo dentro di lui, nel punto in cui la sua pietra toccava il suo
torace.
A proposito
della pietra, Syaoran si ricordò che anche Tomoyo ne
aveva una al collo e si chiese per quale motivo.
“Ascolta, a
proposito di quel giorno…- cominciò a dire il principe, mentre dentro di lui
tornava un po’ di calma-…non ho potuto fare a meno notare che indossavi una
strana pietra!”
Sakura,
imbarazzata, si portò una mano sul cuore: “Ah…sì…”
Sorvolando
sul fatto che Eriol si fosse accorto di quella pietra
all’altezza del suo cuore, la principessa desiderò vivamente che lui non le
chiedesse di mostrargliela. Erano ormai diversi giorni che quella pietra
brillava intensamente ogni volta che lei era in compagnia di Eriol oppure pensava a lui. E sarebbe stato imbarazzante
dovergli spiegare il motivo di questo luccichio.
“Posso
sapere dove l’hai trovata?”
Che razza
di domanda…come faceva a rispondere? Certo non poteva dirgli che gliela aveva
regalata il principe Syaoran…
“Me l’ha
regalata…mio padre!”
In fondo
era stato suo padre a consegnargliela, anche se era un regalo del principe
Syaoran.
“Capisco…sai, la rodocrosite è una
pietra molto rara e preziosa!” disse Syaoran.
“Davvero?
Questo non lo sapevo…”
“Immagino,
però, che tu sappia a cosa serva, considerato che la
indossi!”
“Sì, lo so.
Trovare l’amore vero è molto difficile, ma penso che sia il più bel sogno che un essere umano possa desiderare. È per questo motivo che
siamo disposti a tutto pur di realizzare questo sogno…anche affidarci ad aiuti,
diciamo, sovrannaturali. Tu credi che sia sbagliato credere nel suo
potere?”
“Assolutamente no. Anch’io credo che aiuti a trovare il vero amore! E sono
anche convinto che, quando questo accade, la pietra acquisisca dei poteri
incredibili!”
“Che tipo
di poteri?”
“Non ne ho
idea, però…più l’amore è sincero e forte, più grande sarà il potere che ne
deriva!”
Sakura
sentì, improvvisamente, un brivido che le percorse
tutta
“Sai, Tomoyo…sono sicuro che riuscirai a trovare il vero amore e a
far avverare il tuo sogno!”
Sakura
fissò la sua espressione fiduciosa e accennò un sorriso.
“Grazie!”
*****
Il principe
Syaoran tornò a palazzo nel primo pomeriggio: sistemò Spinel nelle scuderie, ma la sua mente era rivolta a ben
altra parte. Con quel discorso sulla rodocrosite, il principe si ricordò che, il
giorno in cui aveva scoperto il segreto di Tomoyo, la
pietra della ragazza brillava. Ciò poteva significare solo che lei era
innamorata e, probabilmente, proprio di lui. Quell’ipotesi era estremamente allettante e piacevole, però
poteva causare troppi problemi. Si avvicinava il giorno del suo compleanno, il
giorno in cui lui avrebbe conosciuto
“Syaoran!”
Il principe
si voltò verso l’entrata delle scuderie: un trafelato Eriol stava correndo rapidamente verso di
lui.
“Ehi, Eriol, che succede? Come mai tutta questa fretta?” chiese
Syaoran.
“E’
successa una cosa stamattina!” rispose Eriol,
ansimando e riprendendo fiato.
Syaoran,
preoccupato, guardò l’amico: “Cosa?”
“Stamattina, mentre tu eri via, è
arrivato lui!”
“Lui
chi?”
“Ahi, ahi,
ahi, Syaoran…- esclamò una voce maschile, proveniente dall’entrata delle
scuderie-…non ti sarai già dimenticato del tuo caro cuginetto?!”
Finalmente
Syaoran riconobbe il giovane uomo che si stava avvicinando a lui: “Shen
Te!”
Syaoran non
lo vedeva da quando lui, suo padre e il sacerdote Mo Shu erano stati cacciati
dal regno. Shen Te all’epoca era piccolo, proprio come Syaoran, ma adesso era
molto cresciuto: era diventato alto almeno quanto il cugino, i suoi capelli
erano neri come la pece e i suoi occhi erano freddi e azzurri come il ghiaccio,
gli stessi occhi di suo padre Huang.
“Ah, allora
ti ricordi di me. Mi fa piacere!”
“Perché sei
tornato?” gli chiese Syaoran, con freddezza.
“Suvvia,
Syaoran, l’esilio non valeva per me. Ora che mio padre e Mo Shu sono morti, ho
anch’io diritto a vivere in questo palazzo!”
In effetti,
il ragionamento di Shen Te non faceva una piega, era
più che giusto. Però, Syaoran non poteva fare a meno di sentirsi inquieto per il
suo ritorno.
“Inoltre,
non potevo mancare al tuo matrimonio. Tutto il regno attende quel giorno con
fibrillazione. Lo stimato principe Syaoran si sposerà con
Syaoran
aggrottò la fronte: “Cosa sai tu della principessa
Sakura?”
“Non molto.
Ma le voci che mi sono giunte, riguardanti la principessa, esaltano la sua
infinita bellezza e bontà d’animo.”
Proprio
come gli aveva detto Tomoyo.
“Immagino
che tu stia morendo dalla voglia di conoscerla, vero Syaoran?” esclamò Shen Te,
divertito.
Syaoran gli
rivolse uno sguardo infastidito.
“Ascoltami
bene, Shen Te. Puoi restare a palazzo, ma se ti azzardi a creare il minimo
problema a me o a chiunque altro, non esiterò un solo momento a mandarti in
esilio come fece mia madre con tuo padre! Sono stato
chiaro?”
“Più chiaro
di così non si può, Vostra Altezza!” esclamò Shen Te, con un ghigno sulle
labbra.
Syaoran
sospirò e si voltò dall’altra parte: “Andiamo, Eriol!”
Per quale
motivo Shen Te era tornato? E perché Syaoran si sentiva
così irrequieto? Il principe era sicuro che ci fosse un altro motivo che aveva
riportato Shen Te nel regno di Yang. Ma, ora come ora, Syaoran non poteva fare
niente, se non tenere d’occhio il cugino.
Ecco, come promesso, un capitolo più
lungo. È entrato in scena un nuovo personaggio…chissà cosa succederà. Non so se
mi conviene dire il titolo del prossimo capitolo…ma sì, dai. Allora il prossimo
sarà “Parting kiss”, ovvero
bacio d’addio. ^_^
Ringraziamenti…
Sakura182blast:
sono contenta che ti sia piaciuto il
capitolo precedente e spero che anche questo abbia lo stesso effetto, anche
perché il titolo “Shadow of love” è lo stesso di una
canzone molto bella dei trapnest!^_^
piajoe22: a dire la verità io non avevo
proprio pensato a syaoran che continuava le sue lezioni per il motivo che hai
pensato tu. Però ci sta tremendamente bene anche questo motivo più maliziosetto! ^o^
Sakuretta94: tra un paio di capitoli si scoprirà
la verità! Nel frattempo, spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
LizDreamer: riguardo eriol e tomoyo…siccome non li vedo
molto bene insieme, sto ancora pensando su cosa fare. In effetti, in questa storia potrei anche
vederli bene insieme, visto che lui non è la reincarnazione di un mago, ma un
semplice ragazzo. Però non prometto
niente!
eragon1001: grazie per la recensione!! Spero
tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!^_^
yumemi: come vedi il capitolo è davvero un
po’ più lunghetto degli altri. Hai ragione, syaoran è
davvero pucciosissimo. Ci fossero più uomini come lui
in giro!!! -_-‘
manu: non devi scusarti per il ritardo.
Capita a tutti di avere dei problemi con i computer e quando succede a me mi arrabbio davvero!! Beh, l’importante è che il capitolo ti
sia piaciuto. E non ti preoccupare, il capitolo della verità si avvicina sempre
di più!!^_^
sakurabethovina: grazie per la recensione! Spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto!!
A presto
Kia85