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Autore: callmemavy    03/04/2013    5 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questa fanfiction alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano il mio lavoro.


CAPITOLO 11 - La dura realtà

La vampira per un attimo non rispose, si voltò verso il padre, gli strinse un braccio con la mano e lo guardò dritto negli occhi.

-Come sarebbe "non possiamo fare nulla"?- Mavis si alzò a sedere sulla barella sorreggendosi al padre a cui arrivò faccia a faccia, ma lui continuava ad evitare lo sguardo della figlia ed a non rispondere, così lei gli urlò

-CHE VUOI DIRE!?-

-Mi dispiace Mavis, è troppo tardi per lui, è già morto...- Rispose Dracula con voce triste, queste parole shockarono i presenti. Jonathan era stato il primo a portare un'onda di modernità e di divertimento nell'hotel, perciò tutti i mostri si erano affezionati subito a lui.

Wanda scoppiò in lacrime ed abbracciò il marito anch'egli turbato, Murray svenne afflosciandosi a terra lasciando solo le lunghe bende di lino sparpagliate su un tappeto di sabbia, Griffin si tolse gli occhiali quindi nessuno sa come reagì alla notizia, ma chi reagì peggio fu Frank che fra tutti era quello che voleva più bene al ragazzo, andò in cortocircuito ed iniziò ad avere convulsioni ed a sprigionare scintille da tutto il corpo mentre Eunice cercava invano di farlo calmare.

Mavis rimase pietrificata, poi con voce tremolante disse:

-No... No... No... Lo so che scherzi, vuoi solo punirmi per essere fuggita in quel modo, ora lo mordi e lui si alza come vampiro...- Si sforzò di fare un sorriso, ma Dracula era serio e stava con lo sguardo basso senza rispondere.

Mavis si voltò verso Jonathan sdraiato esanime accanto a lei e con voce dolce gli disse:

-Dai dormiglione, svegliati...-

-Mavis, ti prego smettila!- Dracula ruppe il silenzio con voce disperata.

-Jonny... Jonny... JONNY!- La vampira respirava affannosamente, poi presa dall'agitazione saltò giù dalla barella e raggiunse Jonathan abbracciandolo, le lacrime le solcavano il viso, mentre soffocata dai singhiozzi iniziò ad urlare:

-Jonny nooo! Ti prego non lasciarmi ora! Apri gli occhi!-

-Mavis calmati! Sei ferita, non ti puoi agitare così!- Dracula cercò di calmare la figlia, provò a farle lasciare il corpo del ragazzo con la forza, anche facendosi aiutare dal Dr. Hyde, ma più loro la tiravano e più lei stringeva la presa:

-Troverò un modo... non ti abbandonerò... non ti abbandonerò mai... perché sei il mio Zing ed io ti voglio qui, accanto a me!-

-Mavis, mi dispiace, ma non c'è nulla che possiamo fare.-

-NO! Stai mentendo, come hai sempre fatto! Se non può tornare come vampiro lo possiamo far tornare come zombie.-

-Mavis, devi capire che gli zombie sono umani senza cervello, non avrà ricordi di te e non ti amerà, sarebbe meno di un'ombra del vecchio Jonathan...-

-Non lo posso abbandonare... è tutta colpa mia!-

-Tesoro, non dire così, non è colpa tua.-

-Non dovevo evitare quella freccia che era destinata a me!-

-Mavis smettila di agitarti!-

-Lo dovevo mordere quando ero in tempo, è colpa mia che continuo a dare retta a quello che dici!-

-Mavis ora stai esagerando!-

Dracula e mr. Hyde provarono a separare la ragazza dal corpo esanime di Jonathan, ma più loro cercavano di tirarla via e più lei stringeva. Il vampiro era ormai disperato, quindi per paura che alla figlia potessero aggravarsi le ferite, le prese i capelli e con violenza le inarcò indietro la testa in cerca dei suoi occhi, fare del male alla sua adorata bambina gli uccideva l'anima, ma sapeva che era necessario.

-Ora tu cadrai in un sonno profondo.- Pronunciò solennemente il vampiro, mentre un'aura di energia rossa lo circondava.

*BOOM!*

Un botto sordo echeggiò nella hall, Dracula ed Hyde vennero spinti all'indietro cadendo sul pavimento.

-Accidenti, le sue emozioni le stanno dando un potere incontrollabile, ha respinto anche la mia ipnosi... non mi rimane altra scelta, mi dispiace piccola mia...- Detto ciò Dracula si rialzò e si avvicinò alla figlia.

-Perdonami Mavis...- Le sussurrò in un orecchio, le sue parole erano cariche di turbamento.

-Aaaaaaaaargh- La ragazza urlò dal dolore improvviso, suo padre aveva preso la freccia d'argento e la stava muovendo, anche la sua mano stava bruciando, ma il patema che provava nell'essere complice della tortura dell'amata figlia era un dolore troppo forte per riuscire a sentire anche quello fisico.

-Pant, pant, pant...- Il fiatone ed il dolore lasciarono Mavis senza parole, era troppo stremata per stringere Jonathan così iniziò a scivolare, Dracula la sorresse con delicatezza, ma la testa dalla ragazza cadde a peso morto all'indietro, il suo sguardo era vuoto e perso, come intrappolato nella nebbia.

La sollevò e la ripose sulla barella, le orecchie della vampira sibilavano e la vista si stava annebbiando, rimase ferma sul lettino, mentre le mumminfermiere la stavano portando via.

-Appena avrai finito le dovrò parlare.- Disse Dracula al dottore fermandolo per una spalla, lui rispose con un cenno di testa.

-Sicurezza! Scoprite chi è stato e dove si trova il responsabile dell'agguato!- Ordinò alle armature che risposero sull'attenti:

-Si, signore!-

Alla richiesta del padre, se pur non rivolta a lei, rispose Mavis:

-Ha detto di chiamarsi Simon... Simon Van Helsing...- Dopo aver pronunciato quel nome allungò una mano verso il ragazzo, come a cercare di raggiungerlo, magari per un'ultima carezza, ma tutte le voci si fecero distorte ed ovattate poi si sentì precipitare in un vuoto oscuro e silenzioso.


Capitolo un po' breve, ma carico di emozioni. È il mio preferito per questo.

Jonathan è morto, Mavis ha concluso la sua prima storia d'amore in 4 giorni e vissero tutti tristi e scontenti, va be', la storia non è ancora finita...

Ho problemi con il capitolo 12, non so che fare, forse ne censuro una parte, oppure lo salto direttamente... non è essenziale, ma mi piaceva quel rapporto fra la sofferenza fisica e quella spirituale. Sarebbe stato molto poetico, ma forse un po' gore... per ora aspetto e ci penso su
  
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