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Autore: shesbroken    03/04/2013    2 recensioni
«Meriti di essere baciata sempre come se fosse la prima volta.» Disse più seriamente,
prima di trafiggermi con lo sguardo. Avrei sempre amato quegli occhi verdi. «Ma cosa più
importante, meriti che ogni giorno ci sia qualcuno al tuo fianco che ti ricordi quanto ti ama.»
Cap. 30
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I can be your hero baby.'
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CAPITOLO 23
They don't know how special you are.



Non mi sembrava ancora vero. Finalmente ero tornata a casa, tra le braccia di Harry, e non riuscivo ancora a credere che avrei passato il resto della mia vita, con la persona che amavo più di me stessa. Styles era tutto ciò che potevo desiderare. Tutto quello in cui avevo sempre sperato. «Che ne dici di andare a trovare tua madre?» Mi chiese il ragazzo, una domenica pomeriggio, mentre camminavamo tranquillamente mano nella mano, per le strade di Londra. La domanda mi spiazzò. Ormai era già un mese che ero tornata a casa, e ancora non avevo avuto il coraggio di andare da mia madre. «Non so io..» Dissi lasciando la frase in sospeso, prima che il ragazzo mi avvolgesse le spalle con il suo braccio, riuscendo a tranquillizzarmi, mentre io appoggiavo il volto suo petto. «Dovrete chiarire prima o poi.» Mi sussurrò, per poi stamparmi un bracio tra i capelli, mentre io ripensavo alle ultime parole che avevo sentito pronunciare dalla donna. Fu nuovamente una pugnalata al cuore. «Ho paura.» Dissi semplicemente, mentre osservavo la gente che mi guardava con un sorriso accennato. Ormai chi più chi meno conosceva la mia storia con Harry. Da quando ero tornata i paparazzi ci erano stati addosso. «Per questo ci sono qua io.» Mi disse stringendo la presa, mentre io pensavo al da farsi. In fondo cosa avevo da perdere? «Credi che mi perdonerà?» Chiesi, prima che il ragazzo mi sorridesse amabilmente, per poi riprendermi per mano. «Sei sua figlia. Non potrà essere arrabbiata con te in eterno.» Nel profondo del mio cuore, sapevo che le mancavo quanto lei mancava a me, ma la mia testa mi diceva che non me la sarei cavata tanto facilmente. «Allora?» Mi chiese Harry in un sussurrò, prima che io lo trascinassi verso la sua auto. Ero pronta allo scontro.
Non appena bussai la porta di casa, sentii un brivido percorrermi la schiena. Non ero pronta per il verdetto, ma in fondo non potevo aspettare in eterno. Fu un sollievo quando vidi mio fratello apparire sulla soglia. «VIC!» Mi urlò, prima di abbracciarmi, mentre io lo stringevo forte tra le mie braccia. Non avevamo mai avuto un rapporto esemplare, ma la lontananza ci aveva fatto decisamente più che bene. Cercai di trattenere le lacrime e prima che potessi dire qualcosa, vidi avvicinarsi Lucas, con un grande sorriso stampato sul volto. «La figlola prodiga è tornata.» Disse mentre il bambino lasciava la presa, per lasciar spazio all'uomo che mi abbracciò dopo tanto tempo. Per il momento tutto era andato per il verso giusto, il peggio doveva ancora venire. «Lei è in casa?» Gli chiesi non appena ebbe finito di salutare Harry, prima che mi indicasse con la testa, la porta della cucina. «Ti sta aspettando.» Mi disse con un sorrisino accennato, che mi faceva sperare in qualcosa di buono. Forse non tutto era andato perduto, così, dopo aver stretto per l'ultima volta la mano di Harry, mi avvicinai lentamente alla soglia della cucina, prima di vedere mia madre girata verso la finestra. I capelli, portati stranamente in disordine, ormai le arrivavano fin sotto le spalle, e non appena si voltò, notai i suoi enormi occhi azzurri, diversi da come li avevo visti l'ultima volta. Non c'era più traccia di delusione. C'era solo dolore in quelle iridi blu. «Ehy.» Dissi semplicemente avvicinandomi al tavolo, mentre lei rimaneva lì, ferma immobile, con gli occhi fissi sulla mia pancia. «Sei tornata.» Disse semplicemente, prima di muovere i suoi passi verso di me, tenendo le braccia incrociata al petto. «Mi dispiace. Per tutto.» Dissi semplicemente, mentre la donna si parava difronte a me, prima di stringermi forte tra le sue braccia. Lacrime di felicità mi rigarono involontariamente il volto. Mi aveva perdonata, o almeno avevo deciso di accettare la situazione. «Va tutto bene piccola mia.» Disse a sua volta, con la voce rotta dal pianto, mentre io affondavo il volto tra i suoi capelli. Mi era mancato quel profumo alla cannella, i suoi abbracci che riuscivano sempre a calmarmi, mi era mancato tutto di lei. «Non abbandonarmi più, ti prego.» Dissi in un sussurro, mentre la donna mi accarezzava i capelli, cercando di calmarmi. Era un'emozione indescrivibile. Finalmente avevo ritrovato la mia felicità, la mia ragione di vita. Mia madre. «Te lo prometto Victoria.» Disse per poi stamparmi un bacio tra i capelli. Finalmente tutto era tornato come prima. Avevo riavuto il mio lieto fine.
«Sei felice?» Mi chiese Harry la stessa sera, mentre io, col volto appoggiato sul suo petto, ascoltavo il battito regolare del suo cuore. Avevo tutto ciò che potevo desiderare e per una volta non avevo paura del futuro. Tutto era perfetto. La mia vita era perfetta. «Direi proprio di si.» Dissi mentre con le dite, scendevo e salivo lungo il suo braccio, soffermandomi ogni tanto sui tatuaggi scoperti. «Voglio farmene anche io uno.» Dissi accennando un sorriso, mentre il ragazzo mi guardava confuso. «Cosa?» Chiese scrutandomi per un momento, mentre io osservavo le due rondini. «Un tatuaggio. Voglio farmi un pezzo di canzone.» Dissi incrociando il suo sguardo. Sperando che riuscisse a capire cosa intendevo. «I can be your hero baby.» Mi canticchio, prima di posare le sue labbra sulle mie. I pensieri andarono subito a farsi fottere, e prima che potesse allontanarsi da me, infilai le mani tra i suoi ricci, mentre il ragazzo appoggiava le grandi mani sul mio fondoschiena. «Sei incredibile.» Mi disse, mentre io mi mettevo a cavalcioni su di lui, facendo attenzione alla pancia. L'ultima cosa che volevo era ferire la mia bambina. «Perchè?» Gli chiesi posando per l'ennesima volta le mie labbra sulle sue, facendo sorridere il ragazzo che subito dopo iniziò a baciarmi il collo. «Perchè sei l'unica che è riuscita a rendermi finalmente felice.» Mi disse, prima che io gli accarezzassi il volto, appoggiando la mia fronte sulla sua. Ero felice di sapere che per lui ero l'unica. «Ti amo Harry Styles.» Gli sussurrai, facendo sorridere il ragazzo che mi prese il volto fra le mani, incantandomi coi suoi occhi verdi. «Ti amerò per sempre Victoria Ferrari.» Mi sussurrò a sua volta, prima di riprendere da dove avevamo interrotto. Il futuro non era più un problema.
«Sei sicura di star bene?» Mi chiese Chloe, osservando il mio volto pallido, mentre in piedi, contro le transenne che ci dividevano dal palco, aspettavamo l'arrivo dei nostri ragazzi. L'arena di Manchester era a dir poco caotica quella sera. «Ehi sono già al quinto mese, ormai sono immune al dolore.» Dissi accennando una risata, prima che lo spettacolo iniziasse. Le luci improvvisamente si abbassarono, e dopo aver riso per l'ennesima volta, guardando il trailer del loro film, le cinque superstar apparvero sul palco, iniziando a cantare Up All Night. Riuscivo ancora a ricordarmi la prima volta che avevo sentito la voce di Harry. E' stato in quel momento che ho iniziato a capire perchè le mie amiche fossero così follemente innamorate di quel gruppo che fino a qualche mese prima avevo sempre detestato. Fortuntamente le nausee non erano state più un problema negli ultimi mesi, così, passai il resto del concerto a cantare a squarciagola insieme alle mie migliori amiche, mentre alcune ragazze mi osservavavano con un sorriso accennato. Tutte avevano accettato di buon grado il fatto che il loro idolo aspettasse un figlio da me, e già avevano iniziato i sondaggi per il nome del futuro neonato, non sapendo però, che si sarebbe trattata di una dolce e piccola bambina. «Ok, un attimo di attenzione perfavore.» Disse improvvisamente Harry alla fine di Rock Me, risvegliandomi dai miei pensieri, mentre, come al solito, si pavoneggiava, lanciandomi sguardi fugaci. «Come ben saprete They Don't Know About Us non era nella scaletta del Take Me Home Tour, ma io e ragazzi abbiamo deciso comunque di cantarla. Spero ne siate felici.» Disse scatenando il delirio generale, prima di voltarsi verso di me, mimandomi con la bocca "Questa è la tua canzone", mostrando le sue meravigliose fossette. Sapeva benissimo quanto amassi quella canzone, non avrebbe potuto farmi un regalo migliore. Dopo essersi messi in posizione, Liam iniziò a cantare, seguito a catena da Harry. Tutte e tre eravamo veramente concentrate sulle parole della canzone e mi stupii quando vidi allontanarsi la superstar, mentre i ragazzi sorridevano divertiti, prima di rivederlo tornare con un cartello in mano. Non appena lo alzò, smisi per un momento di cantare, leggendo quello che aveva scritto. «Voglio dire al mondo che sei la mia ragazza.» Dissi, mentre Chloe e Dana, osservavano il ragazzo, stupite quanto a me, e solo quando che ebbe girato il cartello capii quello che stava succedendo. «O mio dio.» Disse semplicemente Dana, mentre le directioners iniziavano a urlare, come impazzite. «Vuoi sposarmi?» Lesse Chloe, mentre io osservavo il ragazzo, che aveva iniziato a osservarmi preoccupato, probabilmente per la mia risposta. Sapevo che era decisamente troppo presto, ma d'altronde, era anche troppo presto per avere un bambino, così, sorridendogli dolcemente, mimai con le labbra un "Si", per poi osservare il meraviglioso sorriso del ragazzo che presto sarebbe diventato mio marito.
Non appena il concerto finii, grazie a Paul, sia io che le ragazze riuscimmo a raggiungere i camerini, ma prima che potessi entrare insieme a loro, l'uomo mi fermò dicendomi che il ragazzo mi stava aspettando sul palco, così, senza pensarci due volte, mi precipitai da lui. «Mi stavi cercando?» Chiese improvvisamente, comparendo alle mie spalle, non appena arrivai da lui, così, senza pensarci due volte, gli misi le braccia attorno al collo, per poi annullare ogni distanza tra le nostre labbra. «Non vedo l'ora di diventare tua moglie.» Dissi immergendomi per un momento nelle sue iridi verdi, che avevano iniziato a luccicare nell'ultima mezz'ora. «E io non vedo l'ora di poterti chiamare Victoria Styles.» Disse alzandomi di peso, facendoci roteare intorno al palco, mentre io ridevo insieme a lui. «Non smetterai mai di stupirmi Harold.» Dissi non appena i miei piedi toccarono terra. Il ragazzo lentamente posò le sue mani sulla mia pancia ormai evidante, prima di alzarsi alla sua altezza. «Hai saputo la novità principessa? Mamma e papà si sposano.» Disse facendomi sorridere dolcemente. Saremmo stati una famiglia e per niente al mondo avremmo commesso gli stessi errori dei miei genitori. Io ed Harry eravamo destinati, per l'eternità.

Vic #23
   
 
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