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Autore: Hermione92    23/10/2007    14 recensioni
E' collegata alla shot "sono single -Scelta mia e degli altri". Hermione e' a casa con l'influenza, Draco e' andato al lavoro. Ma ovviamente Hermione Granger non ama stare con le mani in mano... Fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura, baci, Hermione92.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SONO INNAMORATA

-CAUSA DI FORZA MAGGIORE-


Tossisco.

Ancora.

A quanto pare nemmeno lo sciroppo piu' forte riesce a farmi passare quest'orribile influenza. Mi tocchera' patire le pene dell'inferno, ancora.

Ma ditemi perche', io, Hermione Jane Granger, sono influenzata!

Ok.

So bene che non avrei dovuto cercare in tutti i modi possibili di ammalarmi... ma non e' colpa mia se l'uomo di cui mi sono innamorata ha deciso di farmi provare ogni esperienza estrema possibile.

Il suo ultimo tentativo?

Una nuotata in un lago.

Peccato che siamo a Novembre.

Ed eccomi qua: sdraiata in un enorme letto matrimoniale, con due trapunte e sommersa dai cuscini.

Sola.

Mentre la mia agenda e' piena zeppa d'impegni. Che devo inevitabilmente rimandare.

E non e' una cosa piacevole. Almeno: per me non lo e'.

Il mio lavoro, il mio stupendo lavoro. Il mio ufficio, l'ufficio del mio capo... ok sto divagando.

Il fatto e' che il mio capo... e' l'uomo che amo.

Draco Malfoy.

Si', lo sfegatato di sport estremi. Che non si ammala mai.

Ora lui e' al lavoro, mentre io sono costretta qui.

Mi ha anche sequestrato il portatile! Come se io non avessi degli articoli da consegnare!

No. secondo lui devo limitarmi a riposare. Agli articoli, secondo la sua brillante mente, puo' pensare anche un uomo nullafacente come lui.

E io ho i miei seri dubbi.

Guardo l'orologio. 09;35. Perfetto. Lo posso chiamare.

Sapete e' stato cosi' gentile da dirmi di chiamare quando volevo.

All'inizio ogni minuto dopo che riattaccava facevo squillare il telefono. Ora... mi ha detto di aspettare almeno una decina di minuti e... ne sono passati undici!

-Pronto?- la sua voce al telefono e' veramente dolce.

-Ciao tesoro...- biascico, tossendo.

-Amore...-.

-Qualche problema?- domando, preoccupata. Insomma... sbaglio o il suo tono non era decisamente normale?

-No. Nessun probema. Tu come stai?- chiede.

-Ho la febbre, la mia testa sta scoppiando e mi sento inutile!- sbuffo sonoramente, prima di cercare di soffocare un colpo di tosse.

-Tutto ok?- allontano un secondo il telefono, cominciando a tossire.

-Questa...- gli dico, quando riesco a riprendermi -Questa e' unicamente colpa tua.-.

-Colpa mia?- mi immagino che in questo momento stia alzando un sopracciglio, come fa di solito -Come sarebbe colpa mia?-.

-Se tu non mi avessi proibito di alzarmi e di venire con te...-.

-Staresti stesa sulla tua scrivania con la testa appoggiata tra le scartoffie. Staresti da cani. Tossiresti convulsamente ogni secondo e mezzo. Devo continuare.-.

-Ti odio.- sibilo, ricominciando a tossire.

-Sai che l'ho fatto per il tuo bene...- inizia, sbuffando.

Sbuffa? Lui?

Come osa fare una cosa del genere?

-Come...- dico -Co...- tossisco -O... tu...- tossisco ancora -O... i?-.

-Calmati. Respira profondamente e calmati. Non capisco niente. Certo non capisco mai niente ma questa volta e' peggio!-.

Stronzo!

Scusate, ma questa volta ci voleva!

Insomma lui e' sempre cosi', nessuno si puo' aspettare che di punto in bianco il celebre Draco Malfoy decida di cambiare.

Ha fatto un solo gesto che mi ha lasciata completamente stranita (oltre al rivelarmi che fa sport estremi, certo). E' stato il giorno in cui ho capito che lo amo.

Quando ci ha fatti bloccare nell'ascensore.

Storia lunga.

Ma e' stato molto dolce.

Si'. Draco Malfoy e' stato dolce.

Non ci avrei creduto se non l'avessi visto, credetemi.

-Ehi... ci sei ancora?-.

Non gli rispondo.

Cosi' impara... insomma non puo' trattarmi in questo modo!

-Non ti sei offesa, vero?- chiede, facendomi sorridere.

Prevedibile.

-Ok. Senti devo lavorare visto che oggi la mia giornalista migliore ha deciso di prendersi un giorno di malattia...- stara' sorridendo in questo momento, lo sento -Quando decidi di predonare quello che tu credi io abbia fatto... avvisami, ok?-.

-Ma...- sussurro, sgranando gli occhi.

-Ehi... volevo solo tirarti su di morale... per quanto la cosa puo' suonare strana...-.

-Credo che...- tossisco -Io...-.

-Lascia stare Hermione. Ne possiamo parlare quando torno a casa...- trattengo il fiato -Arrivero' piu' tardi del solito...-.

-O... ok...-.

-Ciao.-.

-Ciao...- fisso la cornetta, allibita.

E'... e' appena successo quello che e' successo?

Sto male, veramente male.

Perche' quel dannato uomo ha il potere di farmi sentire sempre in colpa?

Ma alla fine... la colpa e' veramente mia?

Mi fa male la testa! Ma dove diavolo sono le aspirine?

Cerco tra le coperte, niente. Cerco sui comodini, niente. Per terra, niente.

Guardo il cuscino di Draco e ci nascondo il viso, per sentire il suo profumo. Le mie mani toccano qualcosa di cartaceo: e' un bigliettino attaccato ad una scatolina rettangolare. Apro il bigliettino e lo leggo:

Ti conosco bene, visto?

Riposati.

Hai bisogno di non stressarti.

Di stare sola a riflettere.

Dormi tranquilla.

Non affaticarti.

Draco.

A riflettere su cosa?

Odio quando e' cosi' criptico! Non capisco niente di quello che vuole dire! E questo lo detesto!

Mi conosce bene in che senso?

Poi quelle frasi... che suonano come tanti ordini.

Lascio da parte il foglietto e apro la scatola.

Rimango a bocca aperta.

Sopra del soffice cotone bianco sono adagiate due aspirine. Sorrido e le prendo tra le dita. Appena le allontano il cotone si alza, iniziando a lievitare e forma delle lettere, che compongono parole.

E' una frase. E'... la frase. Quella.

Causa di forza maggiore.

Mi ricordo ancora la prima volta che mi aveva sussurrato quelle parole in un orecchio. Eravamo nel bel mezzo di un'escursione in montagna... be' ok non proprio nel mezzo: avevamo fatto due passi in due e deciso di comune accordo di tornare a casa.

Sara' anche un appassionato di sport estremi... ma e' pigro. E' Draco Malfoy, dopotutto.

E' l'uomo che amo.

Dicevo? Ah si'!

Stavamo riposando dopo quella lunga camminata. Ero seduta in braccio a lui, mentre appoggiava la schiena contro un albero. Guardavo nel vuoto, beandomi del suo respiro sul collo e del silenzio che ci avvolgeva. Poi aveva iniziato a baciarmi il collo, prima che io mi scostassi per girarmi a guardarlo in faccia. -Sei splendida...- aveva detto -E ti amo...- ero incredula.

Era la prima volta che mi diceva di amarmi.

E l'unica.

-Non chiedermi perche'... non lo so. E' causa di forza maggiore... non si puo' non amare una donna come te...- si era spiegato cosi'.

E mi aveva lasciata senza parole.

Causa di forza maggiore o no lo amo.

Lo amo anch'io.

E abbiamo litigato.

Tossisco ancora e mi soffio il naso.

Sto da cani!

Voglio che quest'influenza mi passi!

Voglio tornare al lavoro!

Voglio... voglio... ora voglio solo dormire... dormire, e nient'altro.

-Hermione...- mi giro nel letto -Ehi... svegliati...- sento qualcosa di caldo e leggero che si posa leggermente sulla mia tempia e apro lentamente gli occhi -Ben svegliata...- mi sussurra.

-Cosa... cosa ci fai qui?- domando, confusa.

E' gia' qui.

Draco.

E non e' ancora buio.

-Non lavoro...- risponde, alzando le spalle.

-Come non lavori?-.

-Ok. Devo ancora avvertire il mio capo, ma...- ghigna -Il mio capo sono io e ho l'autorizzazione...-.

-Ma...-.

Sono confusa.

Dite che e' per la febbre o per quello che ha detto?

-Volevo chiarire.- dice, sedendosi sul letto, poco distante da me.

-Chiarire?- deglutisco.

Non vorra'... non puo' lasciarmi!

Cioe'... io lo amo!

E lui... e io... e noi... ma...

-Ehi...- mi prende il viso tra le mani -Cosa c'e'?-.

-Niente...- distolgo bruscamente lo sguardo.

-Niente?- lo guardo negli occhi e mi scruta nel profondo -Ne sei sicura?-.

-Si'.- sbotto -Ne sono sicura!-.

-Non mi sembra.-.

Rimaniamo in silenzio e io evito di guardarlo.

-Se hai qualche problema con me dillo.- mi giro verso di lui.

Cosa diavolo vuole dire?

-Ecco...- inizia.

Non dirlo.

Draco ti prego non dirlo.

-Tra noi sta cambiando qualcosa-.

L'ha detto.

-Non mi ami...- sussurro, con le lacrime agli occhi.

Almeno una volta nella vita una brava ragazza viene ferita da un cattivo ragazzo.

Un altro insegnamento di mia madre.

Ma nessuno mi aveva mai detto che avrebbe fatto cosi' male.

-Sapevo che era troppo bello...- si alza.

-Cosa?- urlo -Cosa?-.

-Io non posso avere la felicita'. Io non posso avere cio' che desidero, cio' che voglio... io non posso avere cio' che amo: non posso avere te.-.

-Tu mi... mi ami?- chiedo, mentre una lacrima mi scende lungo una guancia.

-Si', cazzo! Io ti amo!-.

-Anch'io...- sussurro, sorridendo debolmente.

-Come...?-.

-Non capisci che mi hai fatta sentire sola? Che io volevo solo fare qualcosa, rendermi utile... pero'...-.

-Ehi... non devi piangere...- si avvicina a me e asciuga le mie lacrime con i pollici.

-Tu... tu credevi che io...?- mi trema il labbro inferiore.

Non... non si fida di me?

-Sono tornato per stare con te.-.

-Veramente?- giro la testa di scatto e tossisco.

-Veramente... volevo farti vedere una cosa...-.

-Cosa?-.

Sono curiosa.

E molto.

-Stai male e...-.

-Ti fidi di me?- gli domando.

Mi sento molto nel film Titanic.

Ci manca solo l'iceberg.

-Sai come sono fatto...- tentenna.

-Non ti fidi di nessuno, non l'hai mai fatto...-.

-Forse perche' tutte le persone di cui ho provato a fidarmi sono riuscite in un modo o nell'altro a ferirmi?- chiede, freddo.

-Draco... lo sai che non farei mai una cosa del genere. Non voglio tradirti.-.

Ti devi fidare. Devi!

Come io riesco a fidarmi di te.

Devi almeno tentare.

-Non... non...-.

-Causa di forza maggiore?- chiedo -Per questo non ti fidi di me?-.

-Ascolta...-.

-Non dirmi di ascoltare. Le tue scuse ormai valgono poco.- scuoto la testa, amaramente -Ti ho mai dato motivo di non credere in me? Ti ho mai dimostrato di essere inaffidabile?- le lacrime iniziano a scendere.

-Hermione...-.

-Rispondimi Draco. Ne ho bisogno.-.

Ho bisogno di sentire la tua voce.

Ho bisogno di essere rassicurata.

Ho bisogno di essere abbracciata.

Ho bisogno di te.

-Non sei tu... e lo sai.-.

-Devi superare il tuo passato. Io non sono come tuo padre, Draco...-.

-Lo so.- mi guarda negli occhi -So che tu non lo faresti mai. Ma io non posso prometterti niente...-.

-So badare a me stessa...-.

-Sembri cosi' fragile...-.

-Draco... io... so badare a me stessa...- ripeto -Ti fidi di me?-.

-Io...-.

Ti amo Draco.

E ti amero' qualsiasi cosa vorrai dirmi.

-Mi fido.-.

-Dove... dove mi dovevi portare?- chiedo, sorridendo debolmente.

-Vestiti. Copriti bene. E prendi la trapunta.-.

-Agli ordini, capo!- sorrido.

Chissa' dove vuole portarmi!?

Sono curiosa.

E' stata una giornata pesante.

Mi fido di lui, e so benissimo com'e' fatto.

Ha paura, tanta.

E' dolce solo con me... mentre con tutti gli altri si comporta in modo freddo, indifferente.

E in un certo senso e' bello sapere che e' speciale solo con me... e che io, per lui, valgo piu' degli altri.

-Sei pronta?- mi chiede, quando entro in sala -Sei abbastanza coperta?-.

-Si'.-.

-Sicura?-.

-Draco...- lo guardo, mettendo le mani sui fianchi.

-Ok, ok...- si alza dal divano e mi si avvicina -Andiamo.- mi abbraccia e ci smaterializza -Chiudi gli occhi.- mi sussurra in un orecchio.

E ubbidisco.

Sento il suo cuore che batte, il suo respiro.

-Puoi guardare.-.

Apro gli occhi.

-E'... e' stupendo...-.

-Gia'. L'ho scoperto per caso, mentre ero in vacanza con i miei. Avevo tredici anni.- mi sorride, stringendomi a se' -Hai freddo?-.

-Tienimi stretta.- sussurro, senza staccare gli occhi dal panorama.

-Non ti lascio.- mi bacia una tempia -Mai.-.

Le montagne coprono l'orizzonte, mentre le valli si susseguono verdeggianti. E l'aurora. Che sembra volerci fare un regalo.

Solo per noi.

Un secondo... ha detto...?

-Mai?- chiedo.

-Sposami.-.

L'aurora magica copre completamente il cielo. Si dice che appaia raramente, solo in occasioni speciali. Una volta e' apparsa anche ad Hogwarts, almeno questo e' quello che dice il libro Storia di Hogwarts. L'ho letto veramente molte e molte volte.

Quando sono nervosa parlo a vanvera... si nota?

Sposami.

Mi ha detto questo, vero?

Oddio.

-Draco...- inizio.

-Dimmi.-.

-Io...- mi giro verso di lui, sento il freddo che oltrepassa la trapunta -Io...- gli occhi mi si riempiono di lacrime.

-Hermione se...- comincia.

-Si.-.

-Come?-.

-Si'- ripeto -Si.-.

-Vuoi veramente...-.

-Si'. Voglio sposarti, Draco.-.

-Hermione...-.

-Ti amo Draco.- mi bacia.

Mi sposo.

Oddio.

Chissa' come la prenderanno Harry e Ron! Dovevate vedere la faccia che avevano quando ho detto loro di Draco.

Ma al momento non me ne preoccupo.

Mi sposo.

Con Draco.

E ricordero' questo giorno per sempre.

Anche perche' la febbre aumentera' in modo esponenziale.

Ma... credo proprio che non saro' l'unica ad avere la febbre.







Note dell'autrice: questa shot e' fuoriprogramma (come quasi tutte le shot che ho scritto). E' il continuo della shot “Sono single -Scelta mia e degli altri-”. Spero che vi piaccia e che vogliate farmi sapere cosa ne pensate.

Ne approfitto per chiedervi: quale mia long preferite vedere aggiornata (non so mai quale scegliere!). Grazie comunque, baci, Hermione92.


  
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