Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Paolo Ciraolo    04/04/2013    10 recensioni
Il mitico protagonista di questa storia si chiama Tom. Egli naufragherà nella terra del re Generoso, compiendo più di un salvataggio col suo nobile sentimento. Si manifesterà, al suo fianco, un elemento soprannaturale chiamato "Specchio dei Sogni" che lo proteggerà dal cavaliere Nero e la sua "Bacchetta Magica". Un Fantasy Fiaba la cui immaginazione è costellata da tempi e situazioni fuori dall'ordinario, secondo la metafora del bene che si oppone al male con forze positive e non distruttive. Ogni personaggio simboleggia la realtà quotidiana, in cui per sopravvivere, bisogna necessariamente scontrarsi con il lato oscuro che vive, più o meno prepotentemente, nella nostra vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
LO SPECCHIO DEI SOGNI.
 
In una terra misteriosa e ai confini del mondo conosciuto, bagnata dal mare e ricoperta da alberi verdi e maestosi, un giorno naufragò un giovane di nome Tom.
Disteso sulla sabbia e trasportato dalle onde, il giovane versava in uno stato d’incoscienza. Dopo molte ore, dalla colata a picco del veliero su cui era a bordo, incominciò pian piano a rianimarsi e a rendersi conto del fatto che era rimasto il solo sopravissuto a un terribile uragano. Incominciava a capire, guardandosi intorno, di esser capitato in una terra meravigliosa, fatta di alberi lussureggianti e ruscelli di rara bellezza che riusciva a intravedere a distanza. La sabbia su cui era disteso era di un finissimo color giallo, mentre il cielo era di un celeste soave, illuminato da un sole caldo che emanava un tepore accogliente. Molto lentamente incominciò Tom, ad articolare le mani e le braccia, fino ad alzarsi e fare qualche passo sulla riva. Poi, d’improvviso, come la lama di una spada che lo stava trafiggendo, sentì distintamente un ruggito agghiacciante; poi un altro e un altro ancora, sempre più vicini e distinti. Avendo paura delle bestie feroci, salì su una palma gigantesca, la più alta di tutte. Si arrampicò su fino in cima, rischiando di cadere un paio di volte; spossato dalla fatica, riuscì a strappare qualche foglia dai rami e farsi un giaciglio tra due tronchi di quella palma che lo accoglievano perfettamente. Dopo alcuni minuti in cui prese fiato, trovò per puro caso e in modo del tutto sorprendente, uno specchio parlante che disse al naufrago:
-       Sei fortunato! Questa è la terra del Re Generoso, ed io sono Lo Specchio Dei Sogni ed è una grande ricchezza che tu mi abbia trovato. Presto ti accorgerai di quanto ti ho detto.
E il naufrago Tom rispose:
-      “Specchio Dei Sogni” io mi trovo qui per caso dopo un terribile naufragio, causato da un orribile uragano !”-.
Il naufrago Tom aveva trovato nello Specchio Dei Sogni un vero tesoro. Infatti, il Re Generoso organizzava ogni anno delle vere e proprie battute di caccia al tesoro, dove metteva in palio, per i nobili della sua corte, delle autentiche fortune: come ad esempio, la famosa bacchetta dei desideri, oppure forzieri pieni di splendide gemme, ancora, oggetti in oro massiccio; per finire, Lo Specchio Dei Sogni, il più raro dei tesori che fino allora nessuno dei nobili aveva ancora trovato. Lo Specchio Dei Sogni, che ormai apparteneva a Tom, rifocillò il naufrago con un pranzo sontuoso in una sala d’incanto; poi gli diede dei vestiti degni di un nobile in cambio dei suoi stracci, per finire, gli disse:
-       Tom domani incontrerai la Regina e la troverai sul suo cavallo imbizzarrito, tu la salverai e sarai, per questo, premiato dal Re. - Così dicendo Lo Specchio Dei Sogni gli regalò un bellissimo stallone bianco di razza araba, facendo anche allontanare tutte le bestie pericolose intorno a lui!
Proprio l’indomani Tom incontrò il cavallo imbizzarrito della Regina e riuscì, con il suo stallone, a salvare la nobildonna. Proprio allora sopraggiungeva anche il Re che aveva visto giusto appunto, tutto il salvataggio e saputo della storia di Tom, lo invitò nel proprio meraviglioso giardino organizzando una festa in suo onore, durante la quale, lo nominò primo cavaliere del Re.
Il Cavalier Tom, dopo la festa, ringraziò sentitamente Lo Specchio Dei Sogni:
-       Grazie! Grazie mille mio Specchio! E’ stata una vera fortuna averti incontrato! . Lo Specchio gli rispose:
-       Aspetta a ringraziarmi Tom! Non conosci ancora le prove che ti aspettano, ma il mio amore per te sarà prodigioso. Ti suggerisco di recarti domani nel bosco, dove incontrerai il Re in seria difficoltà, perché sarà attaccato alle spalle da un nobile che lo tradisce. -
 
 
L’indomani il Cavalier Tom recandosi nel bosco con il suo stallone arabo, incontrò effettivamente il Re in seria difficoltà, assalito dal nobile traditore.
Tom in poche battute sguainò la spada e salvò il Re dalle grinfie dell’avversario.
In seguito a quanto accaduto il Re esiliò il traditore in una lontanissima isola arida e deserta, ma donò a Tom il suo più bel castello con più una decina di terre.
Alla sera Tom parlò di nuovo al suo Specchio Dei Sogni:
-       Sei davvero straordinario Specchio mio. Sei la gemma più preziosa di tutte. Ti sarò sempre grato per avermi fatto diventare primo Cavaliere del Re ed è quindi merito tuo se sono diventato un vero nobile. Ancora grazie per avermi fatto diventare persino il più ricco fra i nobili della corte del Re Generoso. -
E Lo Specchio Dei Sogni a lui rispose:
-       Caro Tom con te, nobile d’animo e ricco di buoni sentimenti, la fortuna è stata amorevole. Domani avrai un’altra prova, infatti, il Re darà in sposa la sua deliziosa figlia a chi vincerà la sfida fra i più bravi e nobili cavalieri della corte, scelti personalmente dalla principessa. Non è un gioco ma un vero è proprio scontro fra corteggiatori, dove ognuno metterà a sua disposizione tutte le sue capacità nella lotta pur di diventare il futuro marito della bellissima figlia del Re. Chi vincerà diventerà Principe e un giorno, il futuro Re. -
L’indomani mattino si diede inizio alle gare e, tutti i nobili cavalieri, si sfidarono in una competizione all’ultimo respiro pur di giungere al primo posto.
Dopo tante ore di scontri duri, quattro furono i cavalieri restanti; il Cavaliere dei Venti, un nobile soldato della corte se la doveva vedere con il Cavalier Bianco, così era chiamato l’intrepido Tom.
Il Cavalier Solitario fronteggiò il terribile Cavalier Nero. Dei quattro due furono i vincitori, il Cavalier Bianco e il Cavalier Nero.
Il Re, nello stesso istante che il pubblico fremeva per conoscere il vincitore finale, diede iniziò allo scontro decisivo. Da un lato vi era Tom con il suo bianchissimo destriero arabo di pura razza orientale, dall’altro si opponeva il Cavalier Nero terribile così come appariva sul suo nerissimo cavallo.
Fin dalle prime scaramucce, i più attenti nella tribuna, notarono una parità di forza pura tra i due cavalieri ma Tom era equipaggiato impercettibilmente meglio.

La lotta era ad ogni modo, tra due cavalieri agguerritissimi con una sostanziale differenza, Tom pensava solo a difendersi e a vincere lealmente, disarmando il suo nemico senza colpirlo in parti vitali ma rispettando il suo diritto di vivere alla fine dello scontro; diversamente il Cavalier Nero lottava senza esclusioni di colpi.
Dopo qualche attimo di studio fra i due avversari, con una mossa il Cavalier Bianco disarcionò dal suo destriero il Cavalier Nero. A questo punto il terribile Cavaliere invocò l’aiuto della sua bacchetta proibita e risalì sul proprio suo cavallo. La lotta continuò più duramente di prima, per i nobili spettatori in modo ancora più avvincente. Tom riusciva a replicare ogni colpo, anche se si era accorto della quasi invincibilità dell’avversario. Poi, inaspettatamente, una mossa magistrale e il Cavalier Nero trapassò la prima corazza di Tom, in direzione del suo cuore.
Il Cavalier Bianco con disperazione vibrò un colpo che, facendo tremare il polso al nemico, gli spezzò la spada proprio dove si trovava l’impugnatura.
In tal modo ridotto e disarmato, il Cavalier Nero, invocò nuovamente l’aiuto della sua Bacchetta Proibita, così una nuova spada, ancora più potente, armò il suo braccio. Il Terribile avversario in si modo rinvigorito, dalla nuova forza dei suoi mezzi, attaccò con furia cieca il Cavalier Bianco deciso a ucciderlo una volta per sempre. Lo colpì dritto sul suo elmo, perforandolo, fino a graffiare Tom sulla fronte.
Incoraggiato dal momento difficile, del leale nemico, il terribile Cavaliere cercò di finirlo brandendo la spada su Tom, proprio sul suo collo per decapitargli la testa, di netto. Il Cavalier Bianco parò il violentissimo colpo e, le due spade, si ruppero in mille pezzi alzando scintille in aria per l’attrito del metallo. Gli spettatori, trattenendo il fiato, si stavano sempre più domandando chi avrebbe vinto la gara: l’audace Cavalier Bianco o il terribile Cavalier Nero, si ben protetto dalla Bacchetta Proibita, che lo dotò di una nuova e più potente arma cioè una lancia. La lotta continuava ma era ormai impari, anche se la principessa si era schierata dalla parte del Cavalier Bianco.
Tom, pur senza armi, non si perse d’animo e parava tutti gli assalti dell’avversario con il suo scudo, fin quando, anche quest'ultima protezione, fu trapassata da parte a parte e scaraventata in aria dal Cavalier Nero. Dagli spalti salì un grido che invocava in coro, l’intervento dello Specchio Dei Sogni a favore del suo protetto.
In cuor suo Tom non voleva chiedere niente al suo Specchio che tanto aveva fatto per lui. Il Cavalier Nero approfittando della situazione puntò la sua lancia in modo deciso al collo di Tom, intenzionato a finirlo con un colpo secco e poter diventare il futuro Re. All’ultimo momento però, proprio quando tutto sembrava ormai perduto, la corazza di Tom diventò più forte del più duro metallo e la lancia dell’avversario si ruppe miseramente in due. Era accaduto che, improvvisamente, Lo Specchio Dei Sogni, senza essere stato chiamato, aveva soccorso il Nobile Cavalier Bianco.
Si state udendo bene, lo aveva all’ultimo momento salvato da morte certa, mettendogli a disposizione per di più, un scimitarra araba.
Di contro la Bacchetta Proibita armò il suo protetto di una sciabola; i due pretendenti continuavano quel duello spaventoso. Nel frattempo anche la Bacchetta Proibita e Lo Specchio Dei Sogni si stavano sfidando in uno scontro senza tempo e senza spazio. Così alle forze umane si unirono quelle dei sogni da un lato e degli incubi nel versante opposto in uno scenario completamente stellato e attraversato da un arcobaleno di colori. Dopo un lungo ed estenuante combattimento il Cavalier Bianco, disarmò, il Cavalier Nero che rimase indifeso in balia di Tom che, con un atto tipicamente suo, risparmiò il suo nemico, porgendogli la borraccia dell’acqua per dissetarlo. Tutto inutile il Cavaliere sconfitto rifiutò aspramente il gesto del suo rivale e per di più, incominciò a inveire contro la sua Bacchetta protettrice colpevole, secondo lui, di non avergli dato la vittoria; la stessa che fino ad allora aveva servito fedelmente il suo favorito, essendo stata offesa, decise di punire l’ingrato cavaliere trasformandolo in un asino. Tempo passò e Tom e la Principessa figlia del Re Generoso, si sposarono e fu organizzata per loro una festa bella da sogno.
Giorni lieti passarono per i due principi ma dello Specchio Dei Sogni non si seppe più nulla. Un giorno però lo specchio si rivelò di notte in sogno a Tom:
-      Ciao Principe Tom! Mi Riconosci? Sono il tuo Specchio. Come stai ora? E’ passato del tempo da quando mi hai trovato ed eri solo un naufrago ti ricordi?  Tom rispose:
-       Perla di bontà. Immagine dell’amore. Sei il più grande tesoro della storia. Non basterebbe la mia vita intera per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Assicurami che è ancora tutto vero. Dimmi che non è solo un sogno ed io vivrò per sempre con il cuore rigonfio di felicità. -
E Lo Specchio disse:
-       Caro Tom stai tranquillo, la tua felicità non avrà fine e sarà eterna, perché io sono proprio la tua anima; solo tu, infatti, potevi trovarmi, perché solo tu eri degno di avere questa singolare fortuna. Ricordati che da domani mi porterai per sempre con te, essendo io la tua realtà diventata sogno, e il tuo sogno che è diventato realtà. – 
Foto

 
 
 
 

Continua col prossimo capitolo:

“Il Cavaliere Tom”.

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Paolo Ciraolo