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Autore: Delena_DaSa    04/04/2013    2 recensioni
Mystic Falls è un normale paese, con gente normale. Elena, Caroline e Bonnie tre normali studentesse. Alle prese con nuovi studenti misteriosi, amori e molto altro. ERA "AND THEN.. I MET YOU." E IO ERO 1DELENA.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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BEST FRIEND’S CALL.



“Porto cibo in dono.” Esclamò Elena entrando nella stanza del suo ragazzo con un pacchetto maxi di patatine e sedendosi sul letto di fianco a lui.
Damon le sorrise dolcemente ed alzò lentamente il busto sostenuto dalle braccia della sua ragazza; le previsioni di Meredith si erano avverate: dopo soltanto una giornata senza farmaci il ragazzo era esausto e anche alzarsi dal letto per lui era diventato quasi impossibile, Elena voleva restargli accanto il più possibile e per questo motivo (dopo innumerevoli ore a supplicare) aveva convinto sua zia Jenna a farla soggiornare alla pensione almeno per quella settimana particolarmente difficile per il suo ragazzo.
“Non voglio immaginare come sarà tra qualche giorno.” Mormorò il moro, lei gli mise una mano sul viso e puntò gli occhi di lui dritti nei suoi.
“Supererai anche questo.” Gli disse con voce sicura, rassicurarlo era l’unica cosa che poteva fare per lui in quel momento. “Starai bene e tornerai a fare il tuo lavoro, devi soltanto crederci.”
“Detto da te sembra anche possibile.” Sussurrò il ragazzo abbassando lo sguardo.
“E’ possibile Damon.” Ribattè lei. “Hai combattuto fino ad adesso, non puoi mollare ora. Devi trovare una ragione per lottare.” Continuò con le lacrime agli occhi.
“Elena tesoro, non piangere.” La pregò lui. “Io ce l’ho una ragione, sei tu la mia ragione.”

“Posso?” Chiese Stefan bussando alla porta della stanza del fratello.
“No, vai via.” Ironizzò Damon abbozzando un mezzo sorriso.
“Sono sicura che la tua voce avrebbe dovuto suonare molto più sarcastica.” Commentò Elena accarezzando il braccio del ragazzo per poi arrivare alla mano e stringere dolcemente le sue dita fredde.
Stefan ridacchiò ed entrò nella stanza tenendo il suo cellulare in mano, si avvicinò al fratello e glielo porse; Damon lo prese senza capire la motivazione del gesto del minore quando sentì una vocina provenire dal telefono.
“SORPRESA!”
Abbassò lo sguardo sull’apparecchio e vide gli occhioni di una bambina fissarlo intensamente. “Anne tesoro, che bella sorpresa. Come stai?” Chiese allora con un tono dolce che Elena gli aveva sentito usare pochissime volte.
“Io bene, ma tu sembri uno zombie.” Ripose la piccola innocentemente. “Ah, e la mamma è arrabbiatissima con te.” Aggiunse poi.
Elena notò che le mani di Damon tremavano nel reggere il cellulare e quindi mise le sue mani su quelle del ragazzo per aiutarlo; si chiedeva ancora chi fosse la bambina in videochiamata: il moro sembrava provare grande affetto nei suoi confronti.
“La mamma è arrabbiata con me?” Scherzò lui. “Perché?”
Una giovane donna comparve sullo schermo del telefono dietro alla bambina. “Forse perché stai per affrontare la sfida più difficile di tutta la tua vita e non lo dici alla tua migliore amica?”
“Ciao Rose.” Esclamò Damon con un sorriso sulle labbra. “Ti voglio bene anch’io.”
“Non credere di scamparla con quegli occhioni da cucciolo, questa volta me la paghi. Per punizione ti toccherà sopportarmi almeno per tutto il tempo di questa terapia.”
Il ragazzo guardò lo schermo confuso.
“Dam veniamo da te.” Spiegò Anne alzando gli occhi. “Non capisci mai niente.” Borbottò poi la bimba facendo ridere Elena.
“Lei è la tua nuova fidanzata?” Chiese la piccola curiosa e Damon annuì sorridendole.
“Per fortuna che non c’è più quella là, non mi piaceva mica: ti voleva tutto lei, non potevo neanche abbracciarti.” Commentò poi.
“Prometto che te lo lascerò abbracciare quanto vuoi.” Intervenne Elena facendo un occhiolino alla bimba.
“Quando arrivate?” Chiese Damon e la ragazza capì che si stava rivolgendo a Rose.
“Domani mattina e preparati perché ne ho da dirti bello mio.”
“Ma mamma, lo vuoi sgridare anche se è malato?” Chiese la bimba puntando lo sguardo su gli occhi di sua madre.
“Certo, se lo merita.” Ribattè Rose.
“Come fai a dire che non è cattiva?” Disse la bambina a Damon e il ragazzo ridacchiò.
“Ti dico un segreto.” Sussurrò il moro e la piccola si avvicinò allo schermo permettendo ad Elena di vedere meglio i suoi occhioni verdi e le lunghe trecce biondo scuro. “Io dico che è brava solo perché altrimenti mi picchia.” Aggiunse sorridendo scherzoso.

“Quante cose devo ancora scoprire di lei signor. Salvatore?”
“Sono un uomo pieno di sorprese.” Rispose Damon, la sua voce era debole e stanca ed Elena non potè fare a meno di notarlo.
“Sonno?” Chiese cercando di nascondere la preoccupazione e fingendo un sorriso.
“Abbastanza.” Rispose lui.
“Allora dormi, sarò qui quando ti svegli.” Promise lei.
Damon chiuse gli occhi ed Elena gli rimboccò le coperte donandogli un bacio sulla fronte bollente per poi prendere una sedia e accomodarsi di fianco al letto del suo ragazzo.
 
“Dorme ancora?” Chiese Stefan a bassa voce entrando nella stanza del fratello e posizionando una sedia di fianco a quella dove si trovava Elena; la ragazza annuì.
“Non mi aveva mai parlato di Rose.” Sussurrò poi lei cambiando argomento.
“Strano.” Commentò il ragazzo. “Le è molto affezionato, sono amici fin da quando Damon ha iniziato a lavorare con Pearl.”
“E’ una modella anche lei?” Chiese Elena curiosa.
“Lo era.” Rispose lui. “Prima di restare incinta di Anne, 5 anni fa. Stava con un fotografo: Trevor. Lo stronzo l’ha mollata appena ha saputo che aspettava un bambino.”
“Quindi Anne è cresciuta senza un padre.” Constatò la ragazza, i suoi genitori erano morti e lei ci aveva sofferto, ma non riusciva neanche ad immaginare come potesse essere crescere senza di loro; probabilmente quella piccola bambina aveva sofferto più di lei e aveva contenuto tutto il dolore nel suo corpicino.
“Damon è la cosa che si avvicina di più ad una figura paterna per lei.” Spiegò lui.
La mora annuì. “Sono contenta che vengano, Dam ha bisogno di tutte le persone che gli vogliono bene.” 



Eccomi ;) nuovo capitolo, finalmente cominciamo la terapia. Spero che questo capitolo possa piacervi anche se è un po' corto (scusatemi per questo)
Un bacio C.
  
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