“Crossed
destinies”
Capitolo
12: “Parting
kiss”
Quei giorni
trascorsi insieme a Eriol stavano facendo uno strano
effetto sulla principessa Sakura. Era come se non fosse mai stata felice in
tutta la sua vita. Non che prima di conoscere Eriol
non lo fosse: suo padre, suo fratello, Yukito e Tomoyo erano delle persone fantastiche e lei amava tutti
loro con tutto il cuore. Ma con Eriol era tutto
diverso, provava per lui qualcosa che non aveva mai provato prima d’ora. Un
sentimento unico, un amore vero, profondo, purissimo.
Esattamente
quello che provava Syaoran per lei:
Ma, tra
l’avvicinarsi del suo compleanno e il ritorno di suo cugino Shen Te, Syaoran si
sentiva ogni giorno più inquieto. Fortunatamente Shen Te non aveva ancora causato alcun problema e, probabilmente,
Syaoran sbagliava a dubitare di lui. Doveva solo cercare di rilassarsi un
po’!
E, alla
fine, il 13 luglio arrivò. Nei regni del principe e della principessa ci fu un
gran trambusto già alle prime ore del mattino, soprattutto nel regno di Yang,
dove erano in corso i preparativi per la festa del principe. Tuttavia sia
Syaoran che Sakura riuscirono anche quel giorno a sgattaiolare fuori dal palazzo e raggiungere il lago nel centro della
foresta. Non avrebbero mai rinunciato a essere per l’ultimo giorno Eriol e Tomoyo, due persone che
avrebbero potuto vivere il loro amore liberamente. Al contrario di Sakura e
Syaoran, che stavano vivendo quell’amore segretamente
e non potevano neanche confessarlo alla persona amata perché ciò avrebbe
comportato un’enorme sofferenza per entrambi.
“Buongiorno, Tomoyo!” le disse Syaoran, vedendola
arrivare.
“Buongiorno!- esclamò Sakura,
scendendo da cavallo ed estraendo la spada dalla custodia- Anche oggi sono
pronta per una nuova lezione!”
Syaoran
sospirò: quella sera, alla sua festa, ci sarebbe stata sicuramente anche Tomoyo, essendo la dama di compagnia della sua promessa
sposa. E avrebbe scoperto la sua vera identità. Dopodiché Syaoran non avrebbe più potuto stare insieme a lei. Quella era l’ultima
occasione per confessarle i suoi sentimenti e essere sincero con se
stesso.
“Che ne
dici se oggi facciamo una pausa?” propose Syaoran,
dolcemente.
Sakura lo
guardò sbalordita: “Come mai?”
“Beh, oggi
è il compleanno del principe Syaoran, il nostro futuro sovrano. Quindi è festa
per tutto il regno. Oggi non lavora nessuno, neanche io!”
“Ah,
capisco! Allora, cosa facciamo?”
“Potremmo
parlare di quello che succederà stasera tra i nostri
principi.”
Sakura
divenne improvvisamente triste: “E’ meglio di no!
“Hai
ragione. Meglio evitare! Credo che anche Syaoran provi la stessa cosa in questo
momento.”
Rimasero in
silenzio qualche minuto, ognuno a riflettere sulla propria situazione, non
sapendo che questa coinvolgeva anche la persona di
fronte.
Il silenzio
fu interrotto da un cinguettio che proveniva da uno degli
alberi.
“Lo senti
anche tu?” chiese Sakura.
“Sì. Dev’essere un uccellino!”
“E’ molto
vicino. Come può essere?”
“Probabilmente sarà un uccellino
caduto dal nido.”
“Bene,
abbiamo trovato cosa possiamo fare!”
Syaoran le
rivolse uno sguardo emblematico: “Cioè?”
“Trovare il
piccolo uccellino e riportarlo nel suo nido!”
“D’accordo!”
Così,
entrambi si misero a cercare attentamente per terra, tra le radici degli alberi,
seguendo il cinguettio. Non dovettero cercare molto perché Sakura notò un batuffolino dalle piume marroncine sul dorso e rosse sul
petto proprio alle radici di un albero dal grosso tronco.
“Eriol, vieni…l’ho trovato!”
Syaoran la
raggiunse, mentre lei si chinava a prenderlo tra le sue mani: era piccolissimo e
leggerissimo.
“Oh, guarda
com’è piccolo! È adorabile! Che tipo di uccellino è?” chiese
Sakura.
“E’ un
pettirosso!”
Syaoran
accarezzò il petto del piccolo uccellino con un dito e sentì il cuore
dell’animaletto battere a un’incredibile velocità.
“E’ spaventatissimo. Sarà meglio portarlo nel suo nido.”
“Il nido
sarà su questo albero?”
Entrambi
guardarono tra i rami dalle verdi foglie dell’albero e notarono un nido
piuttosto in alto.
“Lo porto
io!” disse Syaoran.
“No, me ne
occupo io!”
“E’ molto
alto, potresti farti male!”
“Sono
perfettamente in grado di arrampicarmi su un albero!”
“Non ho
detto il contrario!”
“Allora
fidati di me!”
Syaoran
sospirò, rassegnato: certe volte Tomoyo era di una
testardaggine assurda ed era inutile contraddirla.
“D’accordo!”
Sakura
prese la sacca appesa alla sella di Cerberus, con
delicatezza vi sistemò all’interno il piccolo pettirosso e si mise la sacca
sulle spalle.
“Fai
attenzione, Tomoyo!”
“Tranquillo!”
Sakura
cominciò ad arrampicarsi, con molta agilità: fin da piccola le piaceva
arrampicarsi sugli alberi.
Ramo dopo
ramo, Sakura raggiunse il nido del pettirosso e si sedette lì accanto per tirare
fuori dalla sacca l’uccellino in tutta sicurezza.
Infine lo posò all’interno del nido, accarezzandogli la testolina con un
dito.
“Arrivederci, piccolo pettirosso.
Abbi cura di te!” gli disse Sakura, che poi riprese la sua
discesa.
“Sei stata
brava!” le disse Syaoran, stupito, seguendo ogni suo
movimento.
“Grazie. Te
l’avevo detto che ero in grado di arrampicarmi!”
“Quando hai
imparato?”
“Da piccola
mi piaceva arrampicarmi sugli alberi. Infatti non è la
prima volta che salvo un uccell…ah!”
Sakura non
si accorse di aver appoggiato male un piede su un ramo e scivolò, cadendo a
terra. Fortunatamente sotto di lei c’era Syaoran che la afferrò al volo tra le
sue braccia.
Sakura,
leggermente spaventata, arrossì, ritrovandosi in quella posizione, mentre
Syaoran rise.
“Sarai pure
brava ad arrampicarti, ma per scendere sei proprio negata!” le disse
divertito.
“Mi sono
solo distratta per colpa tua!”
Syaoran le
sorrise dolcemente e il cuore di Sakura fece una piacevole capriola
all’indietro.
“Allora,
perdonami!”
L’attenzione di Sakura si concentrò,
poi, sulle forti braccia di Eriol che la sorreggevano
e le stavano mandando in confusione.
“Eriol…potresti farmi scendere, per favore?” chiese lei,
timidamente.
“Sì,
scusa!”
Syaoran,
arrossendo lievemente, obbedì e la posò con delicatezza a terra. Ma averla avuta
tra le sue braccia, seppur per qualche secondo, smosse qualcosa dentro di lui.
Era giunto il momento di confessarle ogni cosa, era giunto il momento di
assicurarsi che lei ricambiasse il suo sentimento. Infatti, Sakura non fece in
tempo a fare un paio di passi più in là, che si sentì trattenere per un braccio.
Si voltò verso il ragazzo e rimase impressionata da quegli occhi che ora
ardevano di un sentimento a lei così familiare e che erano rivolti proprio nella
sua direzione.
“Eriol…che succed..”
Syaoran,
che inconsciamente l’aveva trattenuta, non resistette un secondo di più: la
attirò a sé e
Sakura non
riusciva a credere che il suo più grande amore la
stesse baciando, eppure stava accadendo davvero. Le sue labbra sulle sue
erano vere, la sua mano che le sfiorava la guancia era
reale…
La
principessa era immensamente felice, ma, nello stesso tempo, immensamente triste
perché questo avrebbe reso la loro ormai prossima separazione ancora più
difficile.
Perciò si
allontanò da lui e lo guardò, ansimando per la grande emozione che lui le aveva
appena trasmesso.
Syaoran si
rese conto che lei non sembrava particolarmente entusiasta del suo bacio. Forse
si era sbagliato, forse Tomoyo non era innamorata di
lui.
“Scusa,
io…non so cosa mi è preso. Perdonami!”
Sakura
indietreggiò, raggiungendo Cerberus: “N-non importa. Adesso devo…devo proprio
andare!”
“Aspetta un
attimo, Tomoyo!” esclamò lui, mentre lei saliva in
groppa a Cerberus.
“Mi
dispiace, Eriol. Devo tornare a palazzo.
La…principessa avrà bisogno del mio aiuto per stasera!”
“Ti prego,
dimmi almeno se sarai alla festa anche tu.”
Sakura lo
guardò un ultima volta: “Sì!”
E detto
questo fece partire Cerberus alla volta del
palazzo.
Syaoran la
guardò andare via, provando un mix di emozioni: era felice perché era riuscito a
baciarla, deluso perché avrebbe voluto dirle che l’amava, terribilmente ansioso
perché quella sera lei avrebbe scoperto che era lui il principe
Syaoran…
Il giovane
principe si passò una mano tra i capelli: come avrebbe dovuto comportarsi
adesso? Adesso che sarebbe stato più difficile separarsi da
lei…
Non poteva
ribellarsi al volere della madre, ma non poteva neanche fare a meno dell’unica
ragazza che lo avesse fatto innamorare così
perdutamente. Quest’ultimo, però, era un desiderio più forte di ogni altra cosa,
era l’unico desiderio che lui avesse mai voluto veder realizzato in tutta la sua
vita…trovare il vero amore. Ora che l’aveva trovato, ora che aveva il nome e il
volto di una splendida ragazza della sua età, non avrebbe rinunciato a lei,
anche se questo comportava una soluzione estrema.
Allora, che mi dite? Il primo bacio
di Sakura e Syaoran…come vi è sembrato? Spero sia piaciuto! ^_^ Dunque, il
prossimo capitolo si intitola “Elopement”, ovvero fuga
d’amore.
Ringraziamenti…
Piajoe22:
allora, spero che la tua curiosità
sia sta un po’ placata da questo capitolo e spero anche che ti sia piaciuto!
Povero cuginetto di syaoran, come mai ce l’hanno tutti con lui?
<__<
sakura182blast:grassie mille per
Yumemi: allora, sperando che il capitolo ti
sia piaciuto, passo a rispondere a quello che mi hai chiesto. Per me non c’è
alcun problema per il titolo della tua fanfiction. Anzi, non vedo l’ora di
leggerla!! Un mix tra ccs e
tsubasa…wow. Lo sai, anch’io ho fatto un capitolo
crossover nell’altra storia su ccs, però è solo un capitolo, che forse lo dividerò in due
perché è venuto un po’ lunghetto!! ^_^
sakuretta94:grazie per
manu: scintille tra i due cugini…mmm…chi lo sa!! Cioè, no, io lo so, ma non lo posso
dire!! ^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!!
eragon1001:come hai potuto leggere nel
capitolo, il compleanno di syaoran è già arrivato e durerà per altri tre
capitoli. Ihih!! ^_^
maddy94:purtroppo non è ancora il momento
del cugino di Shen Te. Da adesso ci saranno tre capitoli interamente dedicati a
Sakura e Syaoran. È arrivato il momento della verità!
^_^