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Autore: peluche    04/04/2013    52 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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AMICI DI LETTO -
capitolo 32.

 


Do you feel cold and lost in desperation?
 

 

 

Quella sera arrivai a casa di Charlie molto tardi,facendo preoccupare tutti. Oltre al fatto di essermi resa conto di aver perso Zayn,era come se il cielo stesse soffrendo con me. Iniziò a diluviare così tanto che impiegai il doppio del tempo. Ringraziai il cielo di essere ancora viva. Fortunatamente mi avevano lasciato la chiave sotto un vaso all'entrata,così non dovetti svegliare tutti durante la notte. Me ne andai subito nella stanza degli ospiti che mia zia aveva preparato per me e mi addormentai quasi subito,dando prima una veloce asciugata ai capelli.
La mattina mi svegliai con il i raggi del sole che mi illuminavano il viso. Avevo sempre amato il sole d'inverno.. mi dava un senso di serenità,di pace.. lo trovavo una meraviglia della natura.
«Zoe! - una vocina stridula riecheggiò nella stanza,facendomi sorridere – Sei qui! Sei qui!» Neev,la nipote di mia cugina Charlie,balzò improvvisamente sul mio letto,facendo peso con le ginocchia sul mio stomaco.
«Buongiorno anche a te piccola peste!» Mi misi seduta per non rischiare di soffocare e la strinsi tra le braccia.
«Sono tutti sotto che ti aspettano.» Mi prese le mani e iniziò a sbatterle tra di loro a mò di applauso. Fantastico. Avrei dovuto sopportare le prediche di mia zia,di mia nonna e sopratutto di mia madre.
«Scendiamo allora.» Dissi scocciata,togliendo il piumone di dosso e prendendo Neev per mano. Uscii dalla stanza e quando scesi le scale iniziai ad avvertire un fastidiosissimo e sgradevole odore di mangiare.
«ZOE! - Sentii l'urlo pieno di gioia di mia cugina Charlie e in un attimo si scaraventò su di me,stringendomi – Finalmente!» Non era cambiata affatto. Era sempre la stessa,la stessa bambina con cui giocavo quando ero piccola,la stessa ragazza a cui avevo sempre invidiato la sua bellezza e la stessa donna che avrei sempre sperato che sarebbe diventata.
«Non sai quanto mi sei mancata Zoe.» Aggiunse,tenendomi sempre più stretta.
«Anche tu Charlie.» E mi era mancata,mi era mancata davvero. L'ultima volta che l'avevo vista era al funerale di mio padre,ma nessuno può biasimarmi se non avevo avuto tanta considerazione dei miei parenti quel giorno.
«Non vedo l'ora di presentarti Jackson, - mi cinse le spalle con un braccio mentre mi conduceva verso la cucina – sono sicura che ti piacerà.» Jackson. Un nome accettabile.
Non appena arrivammo in cucina notai mia madre alle prese con i fornelli. Istintivamente mi guardai.
«Lo so che dovrei essere vestita ma Neev mi ha svegliata in modo brusco mamma.» Mi discolpai,prendendo posto sullo sgabello.
«Perchè dovresti essere già vestita? - Mi chiese lei – Sono solo le undici del mattino e poi sei più bella del solito di mattina.» Quasi non caddi a terra. Dovetti tenermi saldamente al tavolo.. davvero. Mia madre – o qualsiasi cosa fosse dentro di lei in quel momento – mi sorrise,per poi sparire sotto il bancone per mettere qualcosa in forno.
«Mi era sembrato di sentire la tua voce.» Mia zia Lea entrò in cucina,venendomi ad abbracciare. Era la mamma di Charlie ed era fin troppo evidente.
«Mi dispiace essere tornata tardi stanotte..» Dissi,stringendola.
«Sono stata giovane anche io Zoe, - mi rispose – non c'è problema.» Mi pizzicò la guancia e poi affiancò mia madre per aiutarla.
«Allora quando arriva questo Jackson?» Chiesi a mia cugina,mentre notai Neev prendere un po' di succo dal frigo.
«Stasera, - rispose lei – insieme a qualcuno da presentarti.»
«Cosa?» Dio no.
«Jackson ha un cugino davvero molto carino Zoe,è perfetto per te!» Mia cugina sembrava più entusiasta di me all'idea. Non avevo bisogno di un ragazzo al momento,quando in testa avevo qualcun' altro.
«Oh Charlie non credo sia una buona idea..»
«Ma ti prego! Voglio vederti felice Zoe e non puoi perdere quest'occasione.» Mi prese le mani e mi guardò con gli occhi luccicanti.
«D'accordo.» Sospirai.
«Tesoro,puoi andare tu?» Mi chiese cortesemente mia madre – o l'alieno che c'era in lei,ripeto – dopo che avevano suonato alla porta.
«Certo..» Rimasi un po' incerta per quel suo 'tesoro' e poi andai ad aprire.
«Bocciolo!» Quando aprii trovai i miei nonni e.. Bobo.
«Bobo! - Urlai istintivamente,precipitandomi ad accarezzarlo – Quanto mi sei mancato!» Non vedevo il mio grosso cane da.. troppo. Letteralmente. Dopo la morte di mio padre io e mia madre non fummo le uniche a cambiare radicalmente. Bobo non era più il cane di prima. Non giocava,non correva,non scodinzolava più...
«Siamo anche noi felici di vederti Zoe.» Mi punzecchiò mia nonna,fingendosi offesa per la mia indifferenza.
«Perdonami Nonna,non vedevo da Bobo da un sacco.» Continuai ad accarezzarlo,sorridendo affettuosamente ai nonni.
«E' stata un'idea di tua madre portarlo qui.» Mi sussurrò mio nonno,poggiandomi una mano sulla spalla. Mi voltai senza pensarci verso mia madre,che in quel momento stava per venirci in contro.
«Pensavo ti avrebbe fatto piacere..» Mi disse,quasi intimidita. Amanda Fraherty intimidita?
«Grazie.» Mi limitai a dire. Lei mi sorrise e io portai Bobo fuori in giardino.

 

21 e 30.
Fissavo il cielo fuori dalla finestra e la neve che ricopriva quasi tutta la città. Il giardino di casa di Charlie era completamente bianco,a causa della nevicata che c'era stata pomeriggio. Quella sera non avevo messo apposta l'orologio,non volevo guardarlo continuamente per tutta la sera. Non avevo acceso neanche il telefono e quindi non sapevo neanche se mi avesse risposto. Tenevo in mano un bicchiere pieno di qualcosa.. non avevo neanche fatto caso a cosa mia cugina Charlie mi avesse messo dentro.. poco importava. Giocavo con le dita della mano,intrecciandole tra di loro. Vidi le tante macchine posteggiate nel cortile,le lucine delle case lontane e il fumo che usciva dai loro caminetti. Un nuovo anno sta per arrivare Zoe. Com'è che si dice? Anno nuovo,vita nuova.
«Al diamine..» dissi tra me e me,bevendo un sorso. Feci una smorfia,disgustata. Era un misto tra aranciata e mirtilli,bleah. Mi asciugai il contorno delle labbra con il dorso della mano e poggiai il bicchiere sul tavolo.
«Zoe! - Notai mia cugina Charlie che agitava il braccio da lontano per attirare la mia attenzione. Arrivò vicino a me tenendo per mano un ragazzo – Finalmente ti ho trovata. Lui è Jackson.» Allungò una mano per stringere la mia.
«Piacere di conoscerti,Zoe.. giusto?» Chiese,imbarazzato. Strinsi la sua mano e annuii. Alto,moro e occhi marroni. Poteva andare bene per Charlie,si poteva.
«E lui è.. - mia cugina afferrò un ragazzo in modo brusco dal braccio e lo trascinò davanti a me – Liam!» Rimasi spiazzata. In un momento un improvviso flashback mi attraversò la testa,facendomi rivivere quel giorno in strada.. il caffè versato e l'appuntamento mancato.
«Liam? Sei...» provai a dire.
«'Sorriso fantastico' – mi citò,facendo virgolette con le dita – Si,sono io.» Sorrise ancora.
«Un momento.. voi due vi conoscete?» Chiese a un tratto Charlie,confusa.
«Conoscere è un parolone..» dissi divertita.
«Tua cugina mi ha versato accidentalmente del caffè sulla mia maglietta preferita un giorno.»
«Avevi detto che non ti piaceva!» Sbraitai,colpendolo affettuosamente sulla spalla.
«Non avrei mai potuto farti sentire in colpa.. ero rimasto incantato dalla tua bellezza ma tu mi hai rifiutato!» Aggiunse,mettendo il broncio. Notai l'espressione corrucciata di mia cugina e del suo ragazzo e risi.
E' il momento di aprire le danze gente, - iniziò il dj - perchè non invitiamo la novella coppia al centro della pista? - Mia cugina sorrise imbarazzata,prese la mano di Jackson e si avviò verso la pista – Bene,iniziamo con qualche lento.. penso che Thousand Years dei Christina Perri sia perfetta no?
La canzone partì e la pista iniziò a riempirsi di coppie felici che ballavano strette. Vidi anche i miei nonni e i miei zii in mezzo,sorrisi a vederli.
«Ti va di ballare?» Liam mi fece sobbalzare,accarezzandomi una spalla con la mano. Lo guardai incerta,perdendomi nei suoi grandi occhi azzurri,e poi annuii. Mi strinse delicatamente a lui,facendo combaciare perfettamente il mio corpo al suo. Ci muovevamo a destra e a sinistra,ma era come se la mia mente fosse altrove. Una valanga di ricordi si impadronì di me. Mille immagini,troppe. Dal nostro primo incontro.. la stanza buia,i suoi occhi lucidi,il letto morbido.. quel dannato patto che ha rovinato le nostre vite.. come era riuscito a far tacere mia madre.. come era riuscito a farsi voler bene da mio padre.. come era riuscito a farmi ritrovare la voglia di amare,dopo che Natan l'aveva letteralmente ficcata sotto i miei piedi.. come era riuscito a farmi saper amare me stessa,con difetti e pregi.. come era riuscito a cambiarmi la vita e come ero riuscita io a rovinare tutto. Ora era chiaro,potevo vederlo. Zayn aveva cambiato la mia vita.. radicalmente. L'unica persona che mi aveva sempre amata,l'unica persona che aveva promesso di non farmi soffrire.. tutto ciò che desideravo,tutto ciò che volevo era lì.. davanti ai miei occhi. L'avevo capito,il giorno in cui ci incontrammo.. il mio cuore aveva trovato un rifugio sicuro,un riparo.. Ma come possiamo amare qualcuno quando abbiamo paura di farci del male? Si deve essere coraggiosi. Mai rimpianti nella vita.. avevo già dimenticato cosa mi aveva insegnato mio padre?
«Zoe? - mi sussurrò Liam,sollevandomi la testa – Perchè stai piangendo?» Non mi ero accorta di niente... avevo completamente inzuppato la camicia di Liam con le mie stupide lacrime.
«Scusa.. mi dispiace..»
«Ehi.. che succede?» Mi chiese ancora,preoccupato.
«Non posso...» Feci scivolare le sue mani giù dal mio viso e senza pensarci due volte scappai verso il giardino. Rabbrividii. L'aria era gelida,soprattutto per il mio vestitino che lasciava la schiena scoperta. Mi strinsi nelle spalle,notando i leggeri fiocchi di neve che cadevano adagiandosi delicatamente al suolo.
«Zoe.. - mi voltai non appena sentii pronunciare il mio nome e notai mia madre avvolta in una coperta – starai gelando.» Mi offrì l'altra coperta che teneva in mano e io mi avvicinai,affrettandomi a mettermela sulle spalle.
«E' carino..» disse a un tratto.
«Chi?»
«Il ragazzo che ti ha presentato Charlie.. sembra molto carino..»
«Si,lo è.» Dissi,fredda.
«Però non è Zayn.. - mi colpì di sorpresa – non fare quella faccia,una mamma queste cose le capisce.»
«E dimmi,da quando esattamente tu ti staresti comportando come tale?» La punzecchiai.
«Zoe, - iniziò – ho fatto tanti errori nella mia vita ma..»
«Oh su questo possiamo metterci la mano sul fuoco!» La interruppi.
«Ma se tu mi lasciassi spiegare! - alzò la voce – So di aver fatto tanti errori Zoe.. so di non essere stata una brava madre,una madre a cui voler bene.. ma per quanto ti possa sembrare assurdo tutto ciò che ho fatto l'ho fatto perchè sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita e volevo,voglio solo il meglio per te.. il problema è che non avendo avuto una madre nella vita non ho idea di come ci si comporti.. così facevo quello che mi riusciva meglio.. prendere il controllo. - la guardai che mi fissava con gli occhi lucidi – Poi tuo padre è morto e ho visto il mondo crollarmi addosso.. la vera forza della famiglia non ero io,era lui.. è lui che mi dava tutta quella forza e speranza di andare avanti.. perchè mi amava.. e io ti amo così tanto piccola mia perchè io vedo molto di lui in te.. non parlo solo dell'aspetto fisico.. e vorrei tanto che tu non mi odiassi ma che mi volessi almeno un po' di bene..»
«Perchè mi dici adesso tutte queste cose? Sai cosa è stato vedere tutte le madri agli incontri con gli insegnanti,vederle prendere le loro figlie a scuola,alla partite di calcio,di pallavolo.. Avrei avuto bisogno solo di un bacio mamma.. un ti voglio bene.. nient'altro.»
«Lo so tesoro e mi dispiace! - mi prese per mano iniziando a piangere – Dopo la morte di tuo padre ho capito che la vita è imprevedibile.. e ho sprecato troppo tempo con mia figlia.» Mi accarezzò una guancia e istintivamente le presi la mano per stringergliela. Era proprio vero: la mamma era sempre la mamma.
«Non potrei mai odiarti mamma.. e lo so che il nostro rapporto ha fatto schifo praticamente per tutto il tempo ma.. io ti voglio bene.»
«Anche io te ne voglio Zoe!» Mi abbracciò,sempre più forte. Era la prima volta in tutta la mia vita che mia madre mi diceva di volermi bene,che mi abbracciava così affettuosamente. Fu come se tutti quegli anni a odiarci l'un l'altra non fossero mai esistiti. Forse questo nuovo anno stava davvero iniziando nella maniera giusta.
«Mi manca tanto papà..» dissi,appoggiando il mento sulla sua spalla.
«Non c'è giorno che non pensi a lui.. - mi prese il viso tra le mani – ma sarebbe stato orgoglioso di te,di noi.. sarà sempre con noi Zoe.» Sorrisi. Finalmente non sentii più quel senso di vuoto,ma sentii di appartenere a qualcosa.. per la prima volta.
«Sono quasi le dieci e mezza..» Disse mia madre a un tratto,osservando l'orologio.
Un'ora. Un'ora e sarebbe andato.
«Tutto bene Zoe?» Mi chiese,notando la mia espressione.
«Zayn, - dissi,deglutendo – tra un'ora prende un aereo per trasferirsi a Manhattan.»
«Tu lo ami.. vero?»
«Già.. ma se ami qualcuno lascialo libero,è così che si dice.» Sorrisi nervosamente.
«Frase da vigliacchi. - mi corresse – Se ami qualcuno devi lottare per lui.»
«Ora Zayn ti sta simpatico? Pensavo saresti stata sollevata.»
«Cosa? - spalancò gli occhi – Zayn.. mi piace molto. E' stata l'unica persona oltre te a sapermi tenere testa.. è molto determinato.. sa quello che vuole» Rimasi incredula. A mia madre piaceva Zayn?
«Si ma in ogni caso adesso è troppo tardi per fare qualsiasi cosa.. è fidanzato e sta andando a vivere a Manhattan con lei.»
«Ti ha insegnato questo tuo padre? A mollare? - mi prese le mani – Zoe,non possiamo sapere cosa ci capiterà,dove andremo a finire.. sappiamo solo cosa scegliamo di fare e chi scegliamo di essere. Se pensi che questo ragazzo sia quello giusto,se pensi che ti possa rendere felice,se lo ami.. non lasciarlo andare. Ti manca molto vero?»
«Ogni singolo momento..»
«E cosa diamine ci fai ancora seduta qui fuori con me? - scattò in piedi,sollevandomi – Vai subito all'aeroporto e lotta per la tua felicità.»
«Mamma.. - non sapevo proprio che dire – grazie.» La abbracciai,nient'altro. Quando ci staccammo le riconsegnai la coperta e scappai dentro. Presi le chiavi della macchina e mi catapultai fuori,facendo più in fretta possibile. Guardai l'orologio dell'auto. Segnava le 22 e 45. Potevo farcela. Dovevo farcela. Dovevo credere con tutta me stessa che ci potesse essere un'altra possibilità per noi,un'altra possibilità per essere felici insieme. Dio quanto mi era mancata una madre. Mia madre. L'avrei resa orgogliosa,avrei reso orgoglioso mio padre e avrei fatto qualcosa per me stessa per una volta.

 

Posteggiai frettolosamente la macchina in un parcheggio per disabili. Non mi interessava della possibile multa in quel momento. Erano le 23 e 05 e il mio cuore batteva all'impazzata. Pregai che non si fossero già imbarcati e quando entrai dentro l'edificio mi preoccupai di leggere il tabellone delle partenze.
Bedford – Manhattan ore 23.30 imbarco F10
Iniziai a correre. Una dura corsa contro il tempo. Mi levai i tacchi per agevolare la corsa,sotto gli sguardi confusi delle persone. Non mi importava. Per fortuna il vestito non era eccessivamente stretto e non rischiai di rimanere nuda. Quando finalmente arrivai all'imbarco F10 allungai il collo più che potevo per cercare di scorgere Zayn o Ashley.
«Zoe.. - mi voltai di scatto,trovando Ashley con in mano passaporto e biglietto – lui non è qui.» Disse.
«Cosa? Ma allora dove..» Ero confusa.
«Ti ama più di quanto pensi..»
«Non riesco a capire..» Mi guardai attorno,confusa.
«Stavamo venendo qui in macchina, - iniziò – a un tratto ha rallentato e ha semplicemente detto 'non posso..' e ho capito.» Cercò di sorridere.
Ultima chiamata per il volo 236 diretto a Manhattan.
«Io devo andare.» Disse,prendendo la valigia.
«Si.. anche io!» Stavo quasi per scoppiare di gioia,o forse dovevo contenermi.
«Zoe! - mi richiamò ancora – Non farlo soffrire ancora.. tienitelo stretto.» Mi sorrise,per poi voltarsi di nuovo. Avevo sbagliato su Ashley. Era una brava ragazza che amava il suo ragazzo. Non se lo meritava. Ma in quel momento non facevo altro che pensare a Zayn. Non era partito. Era a casa. Aspettami,dicevo tra me e me. Raggiunsi la macchina e ringraziai il cielo che fosse ancora lì. Partii quasi subito in direzione dell'appartamento di Zayn. L'aeroporto era proprio in città,quindi non distava molto. In quell'esatto momento iniziò a piovere,proprio quando trovai parcheggio poco più avanti del suo palazzo. Scesi dalla macchina – senza ombrello ahimè – e a piedi scalzi attraversai la strada. Il mio vestito era completamente zuppo e si era appiccicato al mio corpo. I capelli,legati inizialmente in una coda di cavallo,si bagnarono completamente e fui costretta a slegarli e farli cadere sulla schiena scoperta. Arrivai al portone,suonai una volta,due... niente. Aspettai lì fin quando una signora anziana uscì,lasciandomelo aperto. Salii velocemente le scale,scivolando più di una volta,fin quando arrivai alla sua porta.
«Zayn! - bussai interrottamente – Zayn so che ci sei,apri!» Mi ricordai che la porta era rotta da un bel po' e non si era ancora deciso ad aggiustarla. Battei così forte che la serratura cedette – come ogni volta – e la porta si spalancò. Lo trovai lì,seduto sul divano e circondato dai bagagli non ancora disfatti. Il viso nascosto tra le mani. Chiusi la porta alle mie spalle e attesi...

 

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:D bene! Mi scuso per la lunghezza del capitolo ma ho iniziato a scrivere e non ho finito più..... comunque! :) Spero che finalmente la svolta di Zoe vi sia piaciuta e soprattutto la riconciliazione con la madre :) Ho pensato a questa cosa tanto tempo fa e non vedevo l'ora di svilupparla! Sono sicura che il prossimo capitolo sarà atteso con molta ansia e spero di scriverlo senza deludere le vostre aspettative:) in ogni caso,GRAZIE MILLE per tutte le recensioni,per le seguite,per i preferiti... non ho mai avuto tutto questo e SIETE VOI a rendere questa storia speciale:) visto che tutti me l'hanno chiesto ci tengo a sottolineare una cosa: Non posterò una fan fiction con il punto di vista di Zayn,posterò semplicemente uno dei capitoli della storia dal suo punto di vista che VOI preferite. Dovete dirmi le vostre preferenze nelle recensioni e io posterò il capitolo a storia terminata:)
Siccome le sorprese non finiscono mai,so che siamo tutti molto tristi per la fine di questa storia ma.. DON''T WORRY! Ho già un'altra storia pronta per voi e spero che abbia lo stesso successo:)

  
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