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Autore: f_naluST    06/04/2013    9 recensioni
[...] Gray la guardò con leggero disappunto mentre riponeva quei pupazzetti nel vecchio scatolo, che sarebbe stato poi seppellito in fondo all'armadio come un ammasso di ricordi dolorosi, incapaci di essere dimenticati. E, a quel pensiero, le gambe di Gray si mossero spontanee, giungendole di fianco, facendola sobbalzare quando glielo strappò via di mano e lasciandola spaesata per una buona manciata di secondi. «Invece questi non ti servono più» si giustificò, incamminandosi verso la porta senza neanche lasciarle il tempo di ribattere. Non che lei pensasse davvero di farlo, comunque; era troppo impegnata a sorridere e arrossire, per poter dire qualcosa. [...]
In onore della Gruvia Week! Non segue nessun prompt, ho solo voluto dare un piccolo contributo a questa splendida iniziativa e sfruttare così l'occasione per scrivere qualcosa su questa coppia meravigliosaH~
Sperando che non sia OOC, buona lettura a tutti ♥
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sayonara, Teru Teru Bozu



La primavera era finalmente giunta a Magnolia, carezzata dai timidi raggi di un sole trepidante di farsi estivo. 
Ciascuna delle ragazze, al Fairy Hills, s'accingeva a sistemare la propria camera, facendo le solite pulizie e sbarazzandosi delle cose vecchie e inutilizzate. L'ultima cosa, era più che altro un proposito che ognuna s'imponeva, vuoi per gioco o semplice ordine, anche se non tutte erano così capaci a rinunciare a qualcosa di loro che un tempo gli era stato caro. 
Erza, per esempio, sapeva di doversi liberare di alcune armature che ormai non utilizzava da tempo, eppure non riusciva ad eliminarle dalla propria capacità di requip consentita, né rimuoverle da una delle sue cinque stanze. Lo stesso valeva per Levy, che sarebbe rimasta sommersa dai suoi libri, prima o poi, se non ne avesse gettati già una parte considerevole, seppure anche lei a malincuore. 
Le altre, poi, si perdevano in troppe frivolezze e finivano con lo sbarazzarsi della qualunque con le lacrime agli occhi. E se quest'impresa si rivelava ardua per sciocchezze come abiti e oggetti vari, per i teru teru bozu di Lluvia era pressoché impossibile. 
Perché sì, anche la maga dell'acqua stava mettendo in ordine la propria stanza, per la prima volta al Fairy Hills, giunta ad un momento che non credeva sarebbe mai arrivato; gettare via i suoi fedeli compagni scaccia-pioggia. Anche se, proprio fedeli, non lo erano stati, vista la loro inutilità dimostrata in tutti quegli anni. Almeno loro, però, non l'avevano mai lasciata sotto la pioggia, non l'avevano abbandonata per qualche goccia di troppo o un cielo grigio che incupiva anche gli animi.
Ovunque Lluvia andasse, i suoi teru teru bozu erano sempre con lei, persino al suo ingresso alla Fairy Tail non era riuscita a liberarsene. Eppure, adesso, non sapeva cosa farsene. Vero era che non ne avesse più bisogno, il suo cuore ormai era sereno e il suo amore per il mago del ghiaccio rischiarava come il sole il cielo azzurro, ma sarebbe bastato disfarsi di loro per cancellare quella parte di sé che era stata la sua intera vita fino a quel momento?
Indecisa sul da farsi, si limitò a tirar fuori uno scatolone e riporvi dentro, una per una, le bamboline che aveva fabbricato lei stessa, quando sentì un sonoro schiarimento di gola provenire dalle sue spalle. Quando si voltò, le manco un battito e sentì le prime vertigini, mentre il petto fremeva e le guance bruciavano. 
Bastava la sola presenza di Gray per causarle simili reazioni, era sempre stato così, e mai si sarebbe abituata. 
«G-Gray-sama! Cosa...» Cosa ci fa Gray-sama in camera di Lluvia? Che sia venuto per una confessione?! Oppure... oppure...! cominciò a fantasticare la maga, imboccando un viaggio di sola andata verso le sue fantasie più irrefrenabili.
«Lluvia, sono venuto per aiutarti con le pulizie di primavera. Che ne dici se cominciamo dal letto? Queste coperte mi sembrano vecchie...»
«Lo pensa anche Lluvia, Gray-sama!»
Ma, ovviamente, non fu così che andò. Difatti, per come Gray era capace di mandare letteralmente in paradiso la maga dell'acqua «Mira-san mi ha chiesto di venire a dare una mano» sapeva perfettamente riportarla repentinamente coi piedi per terra. L'espressione della ragazza parve infatti farsi sconsolata ma lui la ignorò, aspettando che dicesse qualcosa, anche se non passò molto che riprese per primo la parola. 
«Dicevo, Mira-san mi ha chiesto» ma sarebbe meglio dire costretto «di venire a dare una mano, presumendo che avessi bisogno di aiuto e ti fossi stancata» cosa che Gray non capiva; cosa c'era di stancante nel pulire una sola camera? Di sicuro aveva affrontato missioni ben più impegnative di qualche pulizia primaverile. 
Dal canto suo, Lluvia era nuovamente al settimo cielo. Gray era lì per lei, per aiutarla. Che fosse stata Mirajane a chiederglielo passava in secondo piano, perché Lluvia era sicura che, se non era davvero dell'idea, Gray non avrebbe fatto nulla contro voglia. 
La maga annuì radiosa in segno d'aver compreso, mentre invitava l'altro ad entrare. 
«Cosa devo fare?» domandò, guardandosi intorno e non notando la confusione che si sarebbe immaginato. 
Prima che Lluvia potesse rispondergli, scorse un unico scatolone riposto su un piccolo tavolino. 
«Porto via questo?» chiese ancora, avvicinandosi all'oggetto in questione e osservandone il contenuto con inaspettata curiosità; non era da lui mettersi a ficcanasare negli affari altrui, figurarsi in quelli di una ragazza, di Lluvia. Quest'ultima non ebbe neanche il tempo di concretizzare un pensiero, che seguì lo sguardo di Gray, pietrificandosi sul posto. 
Li stava guardando. 
Gray aveva preso in mano due dei suoi teru teru bozu e li stava guardando, scrutando come fossero una prova su una scena del crimine. 
«Lluvia, questi... cosa sono?»
Con poche, rapide falcate, la giovane si frappose fra lui e le bamboline, agitando le mani davanti il viso e biascicando impacciata «N-non è niente, davvero! L-Lluvia li stava posando!». 
Tuttavia, l'alchimista non sembrò affatto soddisfatto da quella risposta, fissando ostinatamente gli occhi sulla scatola nascosta a metà dal corpo della compagna, poi sugli occhi di Lluvia stessa. 
La ragazza sospirò, sconfitta; quello sguardo la penetrava da parte a parte, era come se l'oltrepassasse per frugare ancora dentro quello scatolo che, lo sapeva, avrebbe fatto meglio a posare immediatamente. Ormai, non poteva fare altro che parlare, ignorando quella fitta di tristezza che stava pian piano riemergendo.
«Li ha fatti Lluvia. Sono-»
«So cosa sono»
La maga sgranò gli occhi, sorpresa. Poi chinò il capo; quindi, era della parte più difficile che doveva parlare. 
«Sin da quando era bambina, Lluvia ne ha sempre portato uno con sé, sperando di potersi liberare finalmente della pioggia, perché la pioggia è sempre stata con Lluvia, allontanando tutti. La pioggia metteva tristezza, e così Lluvia veniva mandata via» spiegò con lentezza, stringendosi di tanto in tanto la mano sul petto, che cominciava a fare male. Di nuovo. Gray non disse nulla, né la esorto a continuare, avendo in qualche modo intuito lo stato d'animo dell'altra e avvertendo un moto di rabbia farsi strada dentro di lui; rabbia per chi l'aveva trattata in quel modo, per chi l'aveva fatta diventare e sentire come un sinonimo della tristezza che veniva attribuita alla pioggia. Poi, Lluvia proseguì.
«È stata dura, persino dopo essere entrata a far parte di Phantom Lord...» esitò un attimo, risollevando gli occhi e puntandoli in quelli di Gray «ma poi Lluvia ha conosciuto Gray-sama, grazie a lui ha visto per la prima volta il cielo azzurro ed è diventata un membro di Fairy Tail. Adesso Lluvia non è più sola, ha degli amici che le vogliono davvero bene e l'accettano così com'è» concluse, regalando al mago del ghiaccio uno dei sorrisi più dolci che avesse mai visto, colmo di sincera gratitudine, una riconoscenza che non sentiva di meritare pienamente, e amore. E per la prima volta, inspiegabilmente, Gray si ritrovò ad arrossire dinanzi la compagna. 
Non tennero conto di quanto tempo stettero così, l'uno di fronte all'altra, mentre quel peso che Lluvia sentiva su di sé si affievolì nuovamente. Ma non sparì. 
Prese delicatamente i teru teru bozu dalle mani del ragazzo e si voltò verso lo scatolo.
«Quindi, cos'hai intenzione di farci?» domandò a bruciapelo il mago del ghiaccio, una volta riacquistata la capacità di espressione.
Lluvia lasciò che un sospiro le sfiorasse le labbra ancora incurvate in un sorriso, stavolta più lieve. 
«Potrebbero sempre servire» disse semplicemente, cercando di essere ironica. Lei, di sicuro, non aveva il coraggio di liberarsene, seppure era questo ciò che voleva da troppo tempo.
Gray la guardò con leggero disappunto mentre riponeva quei pupazzetti nel vecchio scatolo, che sarebbe stato poi seppellito in fondo all'armadio come un ammasso di ricordi dolorosi, incapaci di essere dimenticati. E, a quel pensiero, le gambe di Gray si mossero spontanee, giungendole di fianco, facendola sobbalzare quando glielo strappò via di mano e lasciandola spaesata per una buona manciata di secondi. «Invece questi non ti servono più» si giustificò, incamminandosi verso la porta senza neanche lasciarle il tempo di ribattere. Non che lei pensasse davvero di farlo, comunque; era troppo impegnata a sorridere e arrossire, per poter dire qualcosa.
Solo un pensiero le passò per la mente, vedendo Gray andarsene con ancora in mano quello scatolo, allontanandosi con la sua tristezza accumulatasi negli anni tra le proprie dita.
«Addio, teru teru bozu»






Angolo autocomm
iserazione. 

Bene. E d
ire che ho provato a mettercela tutta, per scrivere questa cosa. E qual è il risultato? 
Che, ovv
iamente, non mi piace.
Ma che c
i posso fare, l'idea mi era sembrata carina e non vedevo l'ora di svilupparla! Però non avevo né voglia né tempo per farlo -basti vedere che sono le 00.51 mentre scrivo queste NdA- e quindi mi ero rassegnata ad eclissare l'idea. Poi è sbucata fuori questa idea della Gruvia Week e non ho saputo resistere alla tentazione di scrivere qualcos'altro su di loro! Avevo detto pure che volevo rimediare a quella cosa tragica che avevo scritto l'ultima volta, sempre come coppia principale la Gruvia, e... e ODDIO, mi sento terribilmente insoddisfatta. 
Tra l'altro, è venuta lunga per lo meno 
il doppio di quanto non mi aspettassio. 
Non c'è 
il fluff che volevo. 
La stor
ia ha preso una piega tutta sua. Lluvia non doveva essere così triste, non doveva raccontare tutte quelle cose a Gray, nella mia visione interiore [cit.] era tutto molto più sintetico e dolce, ma non troppo, nulla di smielato! Solo che sono stata -nuovamenteinfluenzata dal mio pessimo umore, cambiato repentinamente grazie a Hotarubi no mori e che mi ha fatto piangere come un'idiota, sia ieri, che l'ho visto la prima volta, che oggi. Al solo pensarci. Ditemi voi se è normale singhiozzare per venti minuti buoni per una semplice scena, complice il fatto che avessi visto, prima di vedere l'anime, un suo AMV con una canzone asdguferuyefrufu ma terribilmente triste, che molto intelligentemente ho scaricato e ascoltato a palla per tutta la mattinata. 
Sembravo un fantasma. Ci mancava l'aura violacea intorno e le anime che mi svolazzavano intorno. E sapete oggi cos'ho fatto? Dopo essermi chiusa in bagno a piangere per #nonsoesattamentequalemotivo (questa cosa fa tanto tag Twitter!), ho acceso il pc e l'ho guardato di nuovo. 
Lo so. Sono un'idiota e pure masochista. 
Comunque, tornando alla storia, non so se sono OOC o meno, ma a questo punto non mi stupirei se la cosa fosse affermativa -a proposito, se è davvero così, ditemelo, per favore. ç___ç
Eh... occcc
ielo, ho sproloquiato come al solito e 'ste NdA stanno diventando più lunghe della storia. Di nuovo. Ma che cavolo, devo imparare a limitarmi! >w<
Molto s
inteticamente: l'umore non era dei migliori, non potevo pubblicare né domani né domenica e non volevo perdere la Gruvia Week, quindi ho pubblicato questo scempio alle 01.05. Sono passati 15 minuti da quando ho iniziato quest'angolo autocommiserazione.
Okay, basta, me ne vado.
R
ingrazio chiunque vorrà lasciare una recensione, anche solo per condividere con me lo schifo che fa (?), chi leggerà -perché degnarmi d'attenzione è già un atto eroico di per sé- e... non lo so, preferite, seguite, ricordate, fate un po' voi. Se ci fosse 'obbrobrie' vi consiglierei quello! :'D
Va bene, stavolta me ne vado davvero. Non ho nemmeno se
i ore di dormita e non ho sonno. 
Aaaaaaaaaah, let me d
ie~ (?)

Un bac
io e una buonanotte a tutti!
Happy Gruvia Week to you ♥♥♥
 
  
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