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Autore: sheneedsbenzo    06/04/2013    3 recensioni
Semplicemente loro.
Di nuovo insieme, anche se solamente in una storia.
‘Maybe we can try,
one last time,
but i dont wanna hear the wedding bells chime’
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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‘Ehi, dove vai così di fretta?’
 
Mi sentii dire mentre camminavo a passo molto veloce nella zona del parco con più alberi.
 
‘O-o-oh, m-mio Dio!’
 
Non riuscivo a dire altro. Ero paralizzata dalla testa ai piedi.
‘Stai sognando, Destiny, stai sognando, non c’è altra spiegazione’.
 
Mi continuai a ripetere da sola, non riuscendo a credere ai miei occhi.
 
‘When you come around I get paralyzed’
 
Capii che era tutto vero solo quando caddi a terra e lui mi aiutò a rialzarmi.
Lo stavo fissando in modo alquanto strano da alcuni secondi. Cercai di riprendermi senza sembrare sciocca come tante fan che incontrano in giro. Che poi io non sono neanche una vera fan. Sono solo innamorata di una celebrità, non credo ci sia nulla di male.
 
‘Non svenire, ti prego. Se vuoi ti prendo un succo di frutta. Torno subito, tranquilla’.
 
‘No, a-aspetta. Rimani qui. T-ti prego’.
 
‘L’altro giorno ti ho notata subito al concerto, hai un viso dolce, misterioso e straordinariamente perfetto’.
 
Arrossì e io lo notai.
Io sorrisi semplicemente, non volevo mostrarmi sovraeccitata… ma dentro di me stavo urlando, gridando, saltando.
 
Tutto diventò più naturale.
 
‘Questa maglietta – disse indicando la t-shirt che stavo indossando - mi piace davvero molto, ma potresti darmi il tuo rossetto giusto un secondo?’
 
‘Ehm… a cosa ti serve?’All’inizio non capii. Cosa ci dovrebbe fare un ragazzo con un rossetto?
 
Devo ammettere che in quel momento ero leggermente smarrita. Un po’ confusa.
 
‘Dammelo e basta’. Può sembrare rude, ma ha usato un tono dolcissimo nel dirlo.
 
Rovistai nella borsa e tirai fuori un rossetto che avevo preso da mia mamma, era color rosa pesca. Glielo porsi. Ero curiosa di vedere cosa ci avrebbe fatto.
Non sapevo cosa aspettarmi.
 
Disegnò una ‘X’ sulla parole ‘never’ sulla mia maglietta.
 
‘I will find my prince charming’.
 
Ecco cosa c’è scritto ora sulla mia maglietta.
 
Non essere così negativa’. Mormorò avvicinandosi al mio orecchio.
 
Prima o poi troverai anche tu in principe azzurro, non credi?’
 
Continuò a dire soffermandosi sulla parola ‘prima’.
Avrei potuto dirgli che quella maglietta era solo un regalo di mio fratello, che non sono assolutamente una persona negativa, avrei potuto anche dirgli che ero innamorata dei suoi ricci, del suo sorriso e della sua voce già che c’ero, ma rimasi in silenzio. Ad aspettare. Cosa? Non so neanche io cosa aspettavo sinceramente.
 
‘Now I'm speechless, over the edge
I'm just breathless
I never thought that I'd catch this love bug again
Hopeless, head over heels in the moment
I never thought that I'd get hit by this love bug again’
 
‘Ti va di andare a fare una passeggiata in un posto un po’ più tranquillo?’
 
Mi invitò lui.
 
‘Ehm… aspetta – mi sfilai la felpa con il cappuccio – è meglio se ti copri con questa’
 
Gliela lanciai.
 
‘Oh, hai ragione, grazie…’
 
Avvertii che era molto imbarazzato.
Pensai di dover chiamare Mandy per avvisarla, ma le inviai solo un breve messaggio: ‘Mo’, devo scappare a casa, dopo ti spiego, scusa’. In realtà non credo le abbia dato tanto fastidio che io l’abbia mollata lì con la vipera, almeno ha avuto la possibilità di passare del tempo con la ragazza che insegue da anni, e poi mi ha detto un’oretta fa che escono di nuovo insieme la prossima settimana. Buon per lei, almeno credo.
 
Ci dirigemmo verso la macchina di Nick.
 
Sto scrivendo tutto questo su alcuni fogli in camera mia, il motivo è semplice, ma probabilmente sciocco: se lui fosse davvero il mio prince charming, vorrei ricordare la prima volta che mi ha guardata, cosa ho provato in quel preciso istante, la prima volta che abbiamo parlato, la prima volta in cui è successo.
 
Ci sedemmo entrambi nel portabagagli dell’auto. Può sembrare sciocco, ma i vetri erano oscurati e volevamo avere un po’ di spazio per noi due.
Solo un’osservazione: il portabagagli della sua auto è grande circa il triplo di quello di una macchina normale.
In un primo momento siamo stati in silenzio, pian piano mi sdraiai sulle sue gambe, il mio volto incrociava i suoi meravigliosi occhi color marrone-nocciola. Faccia a faccia, proprio come volevamo.
Iniziammo a parlare senza seguire un filo ben preciso. Cercammo di evitare le domande del tipo ‘come ti chiami?’ ‘quanti anni hai?’ perché avrei parlato solo io. Volevo solo ascoltare la sua voce angelica.
 
‘Ti piace la musica?’Chiese prendendo il mio mento tra le sue morbide dita, obbligandomi a guardarlo negli occhi, non che mi dispiacesse.
 
Riflettei un secondo.
 
‘Ti piace respirare?’ Ribattei senza muovere ciglio.
 
Sorrise, come se questa fosse l’ultima risposta che si aspettava da me.
Mi strinse ancora.
Non aspettai una sua risposta.
 
Preferisci cantare o suonare la chitarra?’ Domandai io.
 
Sapresti scegliere tra la pizza e il gelato?’ Replicò immediatamente.
 
Ero tentata di sparare una stupidaggine come ‘Beh, dal momento che sono intollerante al lievito preferisco mangiare un buon gelato invece che gonfiarmi e rischiare lo shock anafilattico’, ma evitai, volevo dargli un po’ di soddisfazione.
 
Questa volta fui io a stringermi al suo petto.
C’erano circa dieci centimetri di distanza tra le nostre bocche.
 
C’era alchimia.
 
Sorrise ancora. I suoi occhi si fecero più lucidi. Mi baciò.
Pian piano mi risollevai da terra, affinché fossimo seduti uno di fronte all’altra.
Non avrei potuto desiderare di meglio.
Chiusi gli occhi, ma li riaprii subito per ammirare ancora i suoi ricci.
Lui non sapeva neanche il mio nome, ma non importava in quel momento. Eravamo solo noi, noi e basta.
 
‘Settle down with me
Cover me up
Cuddle me in,
Lie down with me,
Hold me in your arms’
 
Ecco le nostre lingue vicine, muoversi, sfiorarsi in un semplice bacio, c’era sempre più alchimia, ed io ero sempre più innamorata.
 
 
 

Spazio autrice

 
Eccomi di nuovo, come promesso ho aggiornato, un po’ in ritardo ma ce l’ho fatta c:
Ancora una volta ho lasciato la ‘giornata’ in sospeso, preferisco dividere gli avvenimenti in più capitoli per non prolungarmi troppo. c:
Nello scorso capitolo ho ottenuto una sola recensione, e mi ha fatto davvero molto piacere, ma questa volta vorrei riceverne qualcuna in più. c:
 
P.s. Potete notare la citazione del film ‘It’s kind of a funny story’.
  
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