3° chap: incontri inaspettati...

“Finalmente riuscì a salire sull’aereo,si sedette al suo posto,e si immerse nella lettura del giornalino appena comprato.”

Ormai Melissa aveva finito di leggersi anche il quarto giornalino che si era comprata all’aeroporto,ed era passata già mezz’ora da quando era salita sull’aereo. C’era solo un problema.

L’aereo non era ancora partito.

Melissa si guardò un po’ intorno,e vide che gli altri quattro posti di fronte e di lato a lei erano stati occupati da quei ragazzi che erano davanti in fila.

Non ci fece molto caso,fece finta di dormire,in modo da ascoltare quello che dicevano,e notò che stavano parlando in tedesco,e cercò di capire quello che dicevano con quel poco di tedesco che conosceva.

-“Eddai Thomas,non fare cosìììì!!!!!!”-era stato un ragazzo a parlare,lo si capiva dalla voce,anche se da fuori non si capiva molto,e questo valeva anche per gli altri tre,che erano talmente coperti da cappelli,occhialoni,maglioni e chi più ne ha più ne metta.

-“Io faccio come mi pare e piace Billyan,noi abbiamo chiuso”- ora l’altro ragazzo che aveva parlato con un tono abbastanza sarcastico si era girato verso i finestrino,dando le spalle agli altri

“Ma che nomi del cavolo….” Pensava intanto Melissa

-“Ah sì???? BENE!!!!!!!!!!”-detto questo l’altro ragazzo che doveva chiamarsi Billyan,iniziò a fare il solletico al cosiddetto Thomas,che iniziò a fare urletti isterici e a contorcersi sul posto.

Con una manata,Thomas fece volare via il cappello a Billyan,che tentava di riprenderselo,invano,perché ormai Melissa aveva visto i capelli da leone fulminato di Billyan.

La ragazza sconvolta di quella scoperta,esaminò anche gli altri ragazzi,e constatò con sua immensa felicità che quelli davanti a lei erano i Tokio Hotel.

“Oddiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!! Che cavolo faccioooo?????Bene,Melissa,mantieni la calma…” Cosa che non le riuscì molto bene,dato che scattò i piedi sul posto,a trenta cm di distanza dal povero Tom,che avendole visto fare lo scatto,si lasciò scappare un urletto isterico,che venne invaso dagli sguardi degli altri ragazzi che lo guardavano schokkati (non so come si scrive xD),ma Melissa li riportò alla realtà:

-“MA VOI SIETE…”- iniziò a strillare Melissa,con un acuto da premio Oscar,che aveva fatto girare verso di loro tutti i passeggeri più le hostess,ma venne zittita all’istante dalla mano di Gustav che si era appena svegliato da un sonno profondo.

-“Bellissimi???? Si,lo sappiamo…”- disse Tom cercando di salvare la situazione,infatti la gente tornò a farsi gli affari propri.

Melissa era ancora imbambolata a fissarli con la bocca spalancata,e con tutta la calma possibile si buttò addosso ai gemelli,che rimasti sorpresi da quel gesto,si guardarono sconcertati, lei si allontanò subito,e rendendosi conto di quello che aveva appena fatto,diventò bordeaux.

-“ehmmmm…meglio che ti siedi,no?”- le disse gentilmente Georg,dato che lei era ancora in piedi a fissarli. La prese per i fianchi,e la mise a sedere,lei diventò ancora più viola in faccia. Tornò a guardare fuori dal suo finestrino.

-“ehm…tutto ok?”- le chiese Gustav in un inglese masticato.

Lei si girò verso di lui,sorrise e disse:

-“parla pure in tedesco,lo capisco!!!!”-

-“ahh…ok!!!!”-

-“comunque io sono Melissa,scusate per prima,ho mandato la mia calma a farsi sfottere…” disse rivolta ai gemelli,che la guardavano ancora schokkati per prima.

-“oh,nono niente,tranquilla,ci sono fan che hanno fatto di peggio…hihi”-le rispose Bill in tutta calma.

“cavolo…che bello che è….mmmhhh…oddio…vade retro pensieri pervertiti *fa benedizione*”

Dopo neanche mezz’oretta i ragazzi parlavano con Melissa,come fosse stata loro sorella,tanto che si scambiarono i numeri di cellulare,e i ragazzi fecero giurare a Melissa di non dare i loro numeri a nessuno.

Ormai il viaggio era finito,e i ragazzi dovettero salutarsi,Melissa schioccò tre baci sulla guancia ad ognuno,per poi allontanarsi e andare alla fermata del pullman che era diretto all’albergo.

Era rimasta ancora shokkata dal fatto che aveva incontrato i suoi idoli sull’aereo.

“tanto non li rivedrò più,con la mia fortuna…” pensò la ragazza.