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Autore: Zeepbels    07/04/2013    2 recensioni
Fanfiction momentaneamente sospesa!
Sessantanovesimi Hunger Games.
Rose Halley viene dal Distretto 9.
Quando, il giorno del suo tredicesimo compleanno, si avvia in piazza per assistere alla mietitura, non sa che tra mille e più biglietti quello estratto sarà proprio quello con il suo nome.
Ma sa che in quell'Arena non ammazza solo il corpo, ma ti toglie anche quel poco di spirito che Capitol City ti permette di tenere.
*Dal capitolo 8*
Ecco perché esistono gli Hunger Games, per lasciare ai Distretti la speranza che i loro ragazzi possano tornare, e ai Tributi il compito di farne fuori il più possibile per riabbracciare la propria famiglia.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 14 – Terremoto
 
Stiamo camminando da almeno due ore. I piedi mi fanno un male terribile, ma Dave continua a dire che dobbiamo arrivare per forza alla parete rocciosa. Ah, che faccia quello che vuole …
Per un bel tratto di strada ho insistito per portare entrambi gli zaini, ma dopo un po’ non ce l’ho fatta davvero più a reggere tutto quel peso. Ovviamente, lui ha voluto prenderne uno. Ero così spossata che non ho neanche insistito, tanto sapevo già che avrebbe vinto lui, come al solito. E come al solito non si è lamentato nemmeno una volta per la ferita.
Perciò adesso sono qua che lo seguo, sapendo la meta ma non lo scopo di questa scarpinata.
Non ci siamo scambiati nemmeno una parola su ciò che successo stanotte, ma io non ho smesso di pensarci nemmeno un istante. E nemmeno lui. Perché per quanto possa essere un ragazzo imprevedibile e sorprendente, io lo so che lo sta facendo. O magari lo spero e basta.
- Ehi, Rose, fermiamoci qui per un po’ – dice a un tratto voltandosi e riportandomi con un balzo del mio cuore al solo suono della sua voce, alla realtà. –Potresti piazzare qualche trappola nelle vicinanze? Siamo praticamente senza cibo. Io ti aspetto qui.
Certo, penso, girandomi e dirigendomi verso il fitto della foresta, stiamo il più lontano possibile da Rose Halley!
Sospiro, piegandomi per posizionare il primo laccio a scatto.
“Dave, io non voglio spezzare l’alleanza”
Ma. Che. Grande. Genio. Che. Sono.
Così rimaniamo solo noi due per il gran finale. Bene. Applausi. Quante altre stupidaggini farò prima che qualche assassino spunti dalla boscaglia e mi faccia fuori?
Sono così arrabbiata con me stessa che scaglio con violenza il mio coltello contro il tronco di un albero. Questo, con un sibilo acuto, vi si conficca nella corteccia. Mi alzo per andarlo  recuperare, per poi piazzare delle altre trappole e tornare dal mio compagno, quando mi sembra di sentire un tremito sotto i miei piedi. Mi arresto di scatto, perplessa, e mi guardo intorno. Non notando niente di strano, estraggo con forza l’arma dal fusto, quando avverto nuovamente una lieve scossa attraversarmi, partendo dal terreno. Stavolta seriamente preoccupata, mi accovaccio, tastandolo. Una pausa, poi i sassolini attorno alla pianta iniziano a vibrare, prima piano, poi sempre più forte, fino a saltellare letteralmente.
Mi sollevo, voltandomi di scatto verso la parete di roccia, che vedo chiaramente da sopra le fronde degli alberi, perché ormai siamo quasi arrivati. Mentre una scarica di adrenalina allo stato puro inizia a scorrermi violentemente per il corpo, vedo i massi rotolare giù per il pendio, a causa delle scosse.
Inizio a correre più veloce che posso verso la radura dove è rimasto Dave. Prima ancora che arrivi, il boato assordante che precede la frana riempie l’Arena, diffondendosi. Faccio fatica a muovermi, le scosse sempre più forti mi ostacolano a tal punto che non so più dove mettere i piedi per non ritrovarmi per l’ennesima volta a terra. Finalmente, dopo infiniti istanti di panico, vedo Dave venirmi incontro, e capisco che forse non è del tutto finita.
- ANDIAMO VIA DA QUI! – urlo, ormai senza fiato, afferrando lo zaino che mi sta passando e buttandomelo in spalla. Lui mi prende per mano e iniziamo a correre come dei forsennati verso l’altro lato dell’Arena, ma siamo costretti a deviare verso la Cornucopia, a est, perché gli alberi si spezzano al nostro passaggio come grissini, abbattendosi al terreno con dei rumori assordanti. Mi lascio scappare un grido quando un enorme pino si schianta a quasi due metri da me. Sono terrorizzata, non riesco a fare altro che andare avanti, facendomi letteralmente trascinare da Dave.
Mentre ci avviciniamo al corno d’oro,  vedo delle figure sfrecciare nella nostra stessa direzione. Gli Strateghi ci hanno preparato proprio una bella trappola. A Capitol City si saranno stufati di inseguimenti tra noi e i Favoriti, vorranno di sicuro mettere in evidenza anche gli altri Tributi. Tra le scosse, sento riecheggiare un grido, e subito dopo vediamo un albero abbattersi su un ragazzo dai riccioli castani. Flinn.
Mi blocco per qualche secondo, indecisa se avvicinarmi o no, ma la voce del mio compagno mi ricorda che siamo agli Hunger Games, e che tanto ormai per lui non c’è speranza.
Pochi altri minuti di corsa, e la parete di roccia crolla definitivamente su di noi. L’Arena è diventata l’anticamera dell’inferno. Mancano solo le fiamme. Schianti, continue scosse di una forza sovrannaturale, e quei massi enormi che rotolano velocemente, e inesorabilmente, verso la valle.
Come se tutto ciò non bastasse, appena arriviamo alla radura della Cornucopia, una lancia passa sibilando poco lontana dal mio volto, segno che a quei dannati dei Favoriti non va di morire senza aver fatto altre vittime.
Mentre formulo questi pensieri, un'altra asta viene rimandata al mittente, stavolta da Dave. E Anthony, il ragazzo dai capelli lunghi e biondi del Distretto 1, si accascia a terra, mentre la consapevolezza si dipinge lentamente negli occhi scuri e sbarrati. Un attimo dopo il cannone spara.
In quel secondo di distrazione in cui rimango attonita a guardare il corpo del ragazzo senza vita, vengo gettata a terra da un peso molto maggiore del mio. Maya, la Favorita del 2 a cui avevo tirato ieri un coltello, alza la spada, pregustando già la soddisfazione che le procurerà la mia morte. Con uno sforzo sovrannaturale, riesco a spostarla dal mio corpo e a sollevarmi. Non mi volto nemmeno a vedere dove sia Dave o cosa stia facendo, perché mi devo allontanare il più possibile dalla parete rocciosa.
Scappando per il bosco, e inciampando continuamente a causa dei tremiti del terreno, sento il rumore dei passi della Favorita dietro di me. Zoppica un po’ a causa della ferita, ma il desiderio di vendetta la fa andare avanti.
- SEI IN TRAPPOLA, RAGAZZINA!
Oh no guarda, non c’ero arrivata.
La sua spada quasi mi trancia un braccio, ma riesco a schivare il colpo, cavandomela con un taglio. Di riflesso, nell’istante che la ragazza impiega ad attaccarmi nuovamente, le affondo il pugnale fino all’elsa nello stomaco. Sento il sangue caldo scorrermi sulle mani come un fiume bollente.
Ritraggo la mano, con orrore, mentre Maya, i capelli castani e corti incollati alla fronte dal sudore, emette un rantolo e crolla su se stessa. La mente, all’improvviso, mi si annebbia. Un senso di nausea mi pervade, mentre guardo la ragazza contorcersi.
I rumori del sisma coprono l’ennesimo cannone e le convulsioni della ragazza diminuiscono sino a fermarsi.
Vuoto di mente, sono sconvolta, ma un nome inizia a lampeggiarmi nella mente. Quasi con violenza, come se mio subconscio mi volesse dare un pretesto per non lasciare andare il mio corpo alla debolezza, col rischio che venga uccisa dalla frana.
Dave.
E’ ancora al corno. Torno indietro e lo trovo, fortunatamente illeso, mentre corre verso di me. La frana si sta riversando su tutta la valle, travolgendo tutto ciò che il terremoto non abbia già distrutto.
- ALLA STEPPA, ROSE! LI’ SAREMO AL SICURO!
La steppa. Faccio fatica ad elaborare il concetto, ma sono ancora abbastanza lucida perché le mie gambe si muovano in direzione della distesa di erbe gialle bruciate dal sole cocente degli scorsi giorni, che oggi spicca su uno sfondo di nuvole grigie. Un passo avanti all’altro, il rombo si fa sempre più lontano. Quanti Tributi non hanno superato questa giornata ?
La mente va a Flinn, al botto che doveva annunciare la sua fine, e che ancora non ho sentito. Immagino la sua sofferenza, e prego perché la sua morte sia indolore.
Le scosse diminuiscono fino a fermarsi del tutto, e la frana si riduce alla caduta di qualche sporadico masso, e a me e Dave, non resta altro da fare che rintanarci in una delle poche rovine rimaste miracolosamente intatte. Così ci posizioniamo vicino all’uscita di quello che teoricamente dovrebbe essere un porticato, o ciò che ne rimane, sperando che il sisma si sia davvero fermato.
Un venticello freddo prende a soffiare in quest’Arena, in questo maledetto cimitero. Come se non fosse successo niente, la brezza muove le erbacce e le fronde degli alberi, ormai in numero più che dimezzato. Indifferente, e so che sta portando con sé un altro pezzo di Rose Halley, di quella ragazzina sorridente del Distretto 9 che pian piano si sta trasformando in qualcosa che nemmeno lei riesce a comprendere.
Sento Dave alzarsi puntellandosi con i gomiti. E’ pallido a causa della ferita alla schiena e sembra davvero spossato, ma non lo fermo quando esce dal nascondiglio per cercare da mangiare. Torna al tramonto con due pesciolini che non possiamo nemmeno cuocere e qualche tubero. Mangio in silenzio, mi sento svuotata e persa.
L’inno di Capitol City mi fa sussultare, e, di riflesso, mi precipito fuori per vedere i volti dei caduti.
Il primo è, ovviamente, Anthony. Il ragazzo biondo è seguito dal viso inespressivo di Maya, che fissa vacuamente l’Arena. Ma è un attimo, giusto il tempo di leggere il nome del distretto, e l’immagine viene sostituita dal volto di Liza, i capelli scuri e lunghi che le incorniciano il viso magro e pallido. Resto fuori finché il sigillo non smette di fluttuare nell’aria gelida della sera.
 
Bacheca dell’autrice!
Si lo so, non aggiorno mai!!! Avete ragione, ma ovviamente la vostra amatissima (?) autrice ha passato tutte le vacanze di pasqua con i suoi amici e ha dovuto studiare nella settimana successiva u.u
Spero mi abbiate perdonata t.t Questo capitolo, comunque non è un granché, lo dico anche perché doveva essere più lungo ma la mia piccola mente da gerbillo (?) non è riuscita a creare niente di meglio v.v
I sopravvissuti u.u
Distretto 1: Cheryl
Distretto 2: Bryn
Distretto 4: Dan
Distretto 6: Dave (<3)
Distretto 7: Alec
Distretto 8: Flinn
Distretto 9: Rose

Mando un bassscio a che mi segue e a chi recensisce <3
- Mary
  
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