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Autore: xla    29/10/2007    4 recensioni
Prima della battaglia finale, Harry va nei sotteranei della scuola, dove c'è ancora lo Specchio delle Brame, e trova una sorpresa, una lettera, per lui, dai suoi genitori...! §+§ Ziao a tutti, appena scesa dal letto! Questa piccola one-shot è per il 31 ottobre, ma la metto ora. Ditemi che ne pensate^^! Dedicata a tutti quanti^*^! xla
Genere: Romantico, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta sarà diverso

- one-shot -

 

 

 

Viaggiare,

aspettando l’alba e i paesi all’orizzonte, con la voglia di non fare nulla tranne scoprire.

Noi ne avevamo di voglia, eccome!

Viaggiare.

Come una famiglia.

Padre

Madre

Figlio

Gli strepiti e le urla di un piccolo fagottino.

Pelle bronzea.

Capelli, di notte ribelli.

Occhi, fieri smeraldi.

Abbiamo lottato.

Questo ormai si sa, ed è diventato anche un poco noioso ripeterlo.

Il mondo è pieno di codardi, ma anche di coraggiosi.

 

( Coraggio è l’abilità di mascherare la codardia )

 

Harry…

Le tue piccole manine oramai saranno diventate solidi appigli.

Harry…

Le tue corte gambine adesso saranno scattanti. I tuoi primi passi…

Harry…

Le tue corte braccia ora muscolose.

Harry…

Il tuo piccolo petto ora sarà ampio, caldo per proteggere chi ami.

Harry…

I tuoi lineamenti morbidi adesso saranno virili e profondi.

Harry…

La tua vocina squillante sicuramente è diventata possente. Le tue prime parole…

Harry…

La tua chioma ancora più ribelle che ti spettinerai sempre come il tuo papà.

Harry…

I tuoi occhi saranno più grandi, più fieri e luminosi. Verdi come la speranza e penetranti come la madre Terra. Quando hai aperto gli occhi…

 

( Non sei solo un riflesso amore… )

 

Amato per la tua popolarità, come papà.

Amato per la tua bellezza, come mamma.

 

Odiato per la tua spavalderia, come papà.

Odiato per tua testardaggine, come mamma.

 

( Ci pentiamo )

 

Non ti avremmo dovuto lasciare solo in un mondo pieno, si, di cose belle,

ma anche di cose brutte.

Soprattutto di cose brutte.

 

( Credevamo di fare una cosa giusta… )

 

Forse ci avrai maledetti quando hai saputo che ti abbiamo lasciato solo al mondo, senza una degna famiglia.

Forse maledirai il tuo riflesso…

Magari anche più della cicatrice, perché no?

Ma non l’abbiamo fatto apposta… almeno questo… no, non l’abbiamo fatto apposta!

 

( Ma scusaci ugualmente )

 

Preferiresti essere pelato, pur di non vedere papà?

Preferiresti essere cieco, pur di non vedere mamma?

 

( Dannati occhi … Dannati capelli )

 

Preriresti essere una nullità, pur di non somigliare a papà?

Preferiresti essere brutto, pur di non somigliare a mamma?

 

Preferiresti essere codardo, pur di non essere come papà?

Preferiresti essere accondiscendente, pur di non essere come mamma?

 

( Scegli tu )

 

 

Caro Harry,

sono la mamma amore, ti ricordi di me? Ti ho tenuto dentro di me per tanto tempo. Sentivo le tue gambine darmi calci, i tuoi pugnetti, alcune volte mi coglievano di sorpresa e facevano male, ma ero felice. Felice come non mai. Felicità che crebbe ancora di più quando venisti al mondo; ti strinsi a me piano, avevo paura di farti male, non come quello scellerato di tuo padre,  che ti ha fatto fare subito un bel giro col “vola-vola”. Ero troppo stanca per riprenderlo o forse non volevo. Vederti così piccolo, in braccio a lui, mi faceva sorridere serena. E mi dicevo; la mia famiglia, e così per sempre, sempre, sempre uniti. Nulla ci potrà separare. La festa del tuo primo anno di vita… una bella rimpatriata della famiglia, non so se tu capivi, tutti ti dicevano “auguri piccolo Harry” e ricevevi doni magici o meno. Poi… alla festa dei tuoi due anni… quella decidemmo di farla in privato. Zitti, zitti, solo io, te e papà. Eri tutto sporco di torta, mio piccolo tesoro. Amavo farti le pappe, darti il latte, cantarti la ninna nanna la notte, cullarti fra le mie braccia. In quei momenti, col tuo musino sorridente o rilassato o anche assonnato mi dicevo che tu saresti stato il mio bimbo e che non ti avrei mai ceduto ad altri, non ti avrei abbandonato a nessuno per alcuna ragione al mondo… che bello parlare senza agire.

 

Ehilà Campione,

non so se hai presente chi sono, ma per rinfrescarti la memoria ti farò un piccolo riassuntino: bellissimo, meraviglioso, intelligente, modesto, splendido… credo che ci siamo capiti Campione, sono il tuo papà, altrimenti detto l’Asso in Tutto. Già… all’ultimo però non sono riuscito a mantenere alto questo titolo che mi ero guadagnato con il tempo. Ricordo ancora quando poggiavo la mano sulla pancia della mamma e ti sentivo. Eri vivo. Mi sono chiesto cosa si prova ad avere una creatura dentro di se, qualcosa che cresce col tempo. Quando facevo questa domanda alla mamma lei sorrideva, ma non mi rispondeva. Stupido io che cercavo una risposta a qualcosa che non si può descrivere a parole. Mi piaceva rimanere serate intere sul divano di casa, abbracciando la mamma e te, dentro di lei, in un'unica cosa. Una famiglia. Poi sei nato ed eri bellissimo, come tuo padre (modestamente). Mamma ti ha preso come fossi di cristallo ma io mi sono detto “ se è nostro figlio non può essere fragile. Harry è forte, come noi “, per questo non ho fatto complimenti e ti ho subito fatto provare l’ebbrezza del volo; immaginandoti più grande e a cavallo di una scopa, saltellante e ansioso di imparare, mi avresti fissato con i tuoi bellissimi occhi e io ti avrei insegnato a volare, ad andare oltre le nuvole e ancora di più, ad andare su in cielo e poi lanciarti in picchiata, sentendo l’aria sulla pelle, a lasciarti andare, cadendo nel vuoto, coi brividi sulla pelle, la pelle d’oca e l’adrenalina pura che scorre nel sangue. Perché Campione ( ti chiamo così perchè tu SEI IL CAMPIONE ) so per certo che ti piace volare, che sei cercatore in Grifondoro e che, quando entri in campo, il boccino non ha scampo, è già in mano tua. Non mi sarebbe importato, anzi, ci avrei riso sopra quando tua madre avrebbe detto “ è piccolo, James “ si, sei piccolo ma sei anche forte, quindi… perché tenerti sotto una campana di vetro?

Non ho potuto fare molto quella notte, solo dare tempo a te e alla mamma di scappare. Non volevo morire da eroe, non me ne importava nulla, volevo solo salvare le uniche gioie della mia vita, tutto qui. E ci sono riuscito solo per metà.

 

Sii felice tesoro,

a presto,

Mamma e Papà

 

§+§

 

Harry chiuse la lettera e si rannicchiò di più su se stesso.

Davanti allo Specchio delle Brame, opaco e scheggiato.

Guardò il suo riflesso, i suoi genitori e pensò che… se non fosse stato per lo Specchio, non avrebbe mai visto quanto fosse uguale a loro.

 

Draco entrò piano nella stanza – E’ora, Harry –

Harry si alzò, continuando a fissare lo Specchio. Non si muoveva da lì. Ma doveva.

Draco si avvicinò a lui, prendendolo dolcemente per mano. Harry ricambiò di riflesso.

-Cosa c’è?- fece il biondo, -che stai guardando?- si girò per vedere lo Specchio.

Trovando ciò che pensava.

-Harry, non so cosa provi ma… io… - cosa dirgli? Se non… -…ti amo-

-Lo so Draco, lo so… anche io ti amo- disse Harry con gli occhi fissi sullo Specchio.

Draco abbracciò Harry, che lo lasciò fare, mentre si sfogava.

Harry pianse per minuti che parvero ore, sulla spalla di Draco, che lo accarezzava, guardando lo Specchio.

-Harry, questa volta sarà diverso, te lo prometto, non finirà come l’ultima volta-

Il biondo non vedeva lui e Harry riflessi, no… vedeva i signori Potter che ricambiavano il suo sguardo triste e pieno di amore per l’amore che avevano in comune.

Harry ci volle credere, alle parole di Draco, perché altrimenti sarebbe impazzito.

Alzò la testa e fissò negli occhi Draco, che però, notò, guardava lo specchio, con lo stesso sguardo col quale lo fissavano i suoi genitori.

-Andiamo?- disse piano Draco.

-Si..- sussurrò il moro.

Prima di uscire, Harry appallottolò la lettera e se la mise in tasca, poi, con le dita intrecciate a quelle del suo amore, si diresse verso il suo destino.

Tutta quella storia era iniziata il 31 ottobre e, dannazione, doveva finire il 31 ottobre!

Guardò nuovamente gli occhi di Draco, di un grigio vivace e bellissimo e si disse che si, questa volta sarebbe stata diversa.

 

Nello Specchio, in quell’istante, vivevano Lily e James, che guardavano andare via il loro unico figlio, assieme al suo amore. Iniziarono ad immaginare una vita tranquilla, tutti assieme… bei voli i loro.

Però… forse Draco aveva ragione, questa volta, non sarebbe stata come l’ultima volta.

 

Perché, Harry non morirà da eroe, ma da uomo che si è battuto per ciò in cui credeva.

Perché, Harry non morirà per altri, combatterà per se stesso.

Combatterà per vendetta.

Combatterà per avere un futuro migliore, senza male.

Combatterà per Draco.

 

Quindi, dedussero i signori Potter, il loro bimbo non morirà in battaglia come tutti loro, infelice e senza aver vissuto.

Ma morirà quando il suo tragitto sarà finito, non per mano di un pazzo.

Sarà felice, perché lui puo’esserlo.   

Perché lui può esserlo.

Perchè lui… è forte, e vuole vivere…

 

 

-fine-

 

 

 

 

ANGOLINO

 

È la prima volta che scrivo su Lily e James e anche prima volta che scrivo qualcosa per una data importante. Dedicata a tutti quanti, a Lily e a James, a tutte quelle persone che leggono le mie storie, a coloro che leggeranno questa piccola one-shot e a chi la commenterà. Ah Harry, sto pòro ragazzo alla quale gliele facciamo passare di tutti i colori e specialmente a HermyKitty che lo ha betato e che mi ha detto anche il titolo migliore, che ovviamente ho usato: poverina, la tartasso tutti i giorni con mille e più idee per le ff, però ti voglio taaaanto bene, baci dalla tua babba preferita ^^!!!

Spero vi sia piaciuta e che non sia stata ripetitiva.

Grazie a chi leggerà e commenterà!

Ziao&Kizz

Xla

   
 
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