Questa volta
sarà diverso
-
one-shot -
Viaggiare,
aspettando
l’alba e i paesi all’orizzonte, con la voglia di
non fare nulla tranne
scoprire.
Noi ne
avevamo di voglia, eccome!
Viaggiare.
Come una
famiglia.
Padre
Madre
Figlio
Gli
strepiti e le urla di un piccolo fagottino.
Pelle
bronzea.
Capelli,
di notte ribelli.
Occhi,
fieri smeraldi.
Abbiamo
lottato.
Questo ormai
si sa, ed è diventato anche un poco noioso ripeterlo.
Il mondo
è pieno di codardi, ma anche di coraggiosi.
( Coraggio è
l’abilità di mascherare la
codardia )
Harry…
Le tue
piccole manine oramai saranno diventate solidi appigli.
Harry…
Le tue
corte gambine adesso saranno scattanti. I tuoi primi passi…
Harry…
Le tue
corte braccia ora muscolose.
Harry…
Il tuo
piccolo petto ora sarà ampio, caldo per proteggere chi ami.
Harry…
I tuoi
lineamenti morbidi adesso saranno virili e profondi.
Harry…
La tua
vocina squillante sicuramente è diventata possente. Le tue
prime parole…
Harry…
La tua
chioma ancora più ribelle che ti spettinerai sempre come il
tuo papà.
Harry…
I tuoi
occhi saranno più grandi, più fieri e luminosi.
Verdi come la speranza e
penetranti come la madre Terra. Quando hai aperto gli occhi…
( Non sei solo un riflesso amore…
)
Amato per
la tua popolarità, come papà.
Amato per
la tua bellezza, come mamma.
Odiato
per la tua spavalderia, come papà.
Odiato
per tua testardaggine, come mamma.
( Ci pentiamo )
Non ti
avremmo dovuto lasciare solo in un mondo pieno, si, di cose belle,
ma anche
di cose brutte.
Soprattutto
di cose brutte.
( Credevamo di fare una cosa giusta…
)
Forse ci
avrai maledetti quando hai saputo che ti abbiamo lasciato solo al
mondo, senza
una degna famiglia.
Forse
maledirai il tuo riflesso…
Magari
anche più della cicatrice, perché no?
Ma non
l’abbiamo
fatto apposta… almeno questo… no, non
l’abbiamo fatto apposta!
( Ma scusaci ugualmente )
Preferiresti
essere pelato, pur di non vedere papà?
Preferiresti
essere cieco, pur di non vedere mamma?
( Dannati occhi … Dannati capelli
)
Preriresti
essere una nullità, pur di non somigliare a papà?
Preferiresti
essere brutto, pur di non somigliare a mamma?
Preferiresti
essere codardo, pur di non essere come papà?
Preferiresti
essere accondiscendente, pur di non essere come mamma?
( Scegli tu )
…
Caro Harry,
sono la mamma
amore, ti ricordi di me? Ti ho tenuto dentro di me per tanto tempo.
Sentivo le
tue gambine darmi calci, i tuoi pugnetti, alcune volte mi coglievano di
sorpresa e facevano male, ma ero felice. Felice come non mai.
Felicità che crebbe
ancora di più quando venisti al mondo; ti strinsi a me
piano, avevo paura di farti
male, non come quello scellerato di tuo padre,
che ti ha fatto fare subito un bel giro col
“vola-vola”. Ero troppo
stanca per riprenderlo o forse non volevo. Vederti così
piccolo, in braccio a
lui, mi faceva sorridere serena. E mi dicevo; la mia famiglia, e
così per
sempre, sempre, sempre uniti. Nulla ci potrà separare. La
festa del tuo primo
anno di vita… una bella rimpatriata della famiglia, non so
se tu capivi, tutti
ti dicevano “auguri piccolo Harry” e ricevevi doni
magici o meno. Poi… alla
festa dei tuoi due anni… quella decidemmo di farla in
privato. Zitti, zitti,
solo io, te e papà. Eri tutto sporco di torta, mio piccolo
tesoro. Amavo farti
le pappe, darti il latte, cantarti la ninna nanna la notte, cullarti
fra le mie
braccia. In quei momenti, col tuo musino sorridente o rilassato o anche
assonnato mi dicevo che tu saresti stato il mio bimbo e che non ti
avrei mai
ceduto ad altri, non ti avrei abbandonato a nessuno per alcuna ragione
al mondo…
che bello parlare senza agire.
Ehilà
Campione,
non
so se hai presente chi sono, ma per rinfrescarti la memoria ti
farò un piccolo
riassuntino: bellissimo, meraviglioso, intelligente, modesto,
splendido… credo
che ci siamo capiti Campione, sono il tuo papà, altrimenti
detto l’Asso in
Tutto. Già… all’ultimo però
non sono riuscito a mantenere alto questo titolo
che mi ero guadagnato con il tempo. Ricordo ancora quando poggiavo la
mano
sulla pancia della mamma e ti sentivo. Eri vivo. Mi sono chiesto cosa
si prova
ad avere una creatura dentro di se, qualcosa che cresce col tempo.
Quando
facevo questa domanda alla mamma lei sorrideva, ma non mi rispondeva.
Stupido
io che cercavo una risposta a qualcosa che non si può
descrivere a parole. Mi
piaceva rimanere serate intere sul divano di casa, abbracciando la
mamma e te,
dentro di lei, in un'unica cosa. Una famiglia. Poi sei nato ed eri
bellissimo,
come tuo padre (modestamente). Mamma ti ha preso come fossi di
cristallo ma io
mi sono detto “ se è nostro figlio non
può essere fragile. Harry è forte, come
noi “, per questo non ho fatto complimenti e ti ho subito
fatto provare l’ebbrezza
del volo; immaginandoti più grande e a cavallo di una scopa,
saltellante e
ansioso di imparare, mi avresti fissato con i tuoi bellissimi occhi e
io ti
avrei insegnato a volare, ad andare oltre le nuvole e ancora di
più, ad andare
su in cielo e poi lanciarti in picchiata, sentendo l’aria
sulla pelle, a
lasciarti andare, cadendo nel vuoto, coi brividi sulla pelle, la pelle
d’oca e
l’adrenalina pura che scorre nel sangue. Perché
Campione ( ti chiamo così perchè
tu SEI IL CAMPIONE ) so per certo che ti piace volare, che sei
cercatore in
Grifondoro e che, quando entri in campo, il boccino non ha scampo,
è già in
mano tua. Non mi sarebbe importato, anzi, ci avrei riso sopra quando
tua madre
avrebbe detto “ è piccolo, James “ si,
sei piccolo ma sei anche forte, quindi…
perché tenerti sotto una campana di vetro?
Non
ho potuto fare molto quella notte, solo dare tempo a te e alla mamma di
scappare.
Non volevo morire da eroe, non me ne importava nulla, volevo solo
salvare le
uniche gioie della mia vita, tutto qui. E ci sono riuscito solo per
metà.
Sii
felice tesoro,
a
presto,
Mamma
e Papà
§+§
Harry
chiuse la lettera e si rannicchiò di più su se
stesso.
Davanti
allo Specchio delle Brame, opaco e scheggiato.
Guardò
il
suo riflesso, i suoi genitori e pensò che… se non
fosse stato per lo Specchio,
non avrebbe mai visto quanto fosse uguale a loro.
Draco
entrò piano nella stanza – E’ora, Harry
–
Harry si
alzò, continuando a fissare lo Specchio. Non si muoveva da
lì. Ma doveva.
Draco si
avvicinò a lui, prendendolo dolcemente per mano. Harry
ricambiò di riflesso.
-Cosa
c’è?- fece il biondo, -che stai guardando?- si
girò per vedere lo Specchio.
Trovando
ciò che pensava.
-Harry,
non so cosa provi ma… io… - cosa dirgli? Se
non… -…ti amo-
-Lo so
Draco, lo so… anche io ti amo- disse Harry con gli occhi
fissi sullo Specchio.
Draco
abbracciò Harry, che lo lasciò fare, mentre si
sfogava.
Harry
pianse per minuti che parvero ore, sulla spalla di Draco, che lo
accarezzava,
guardando lo Specchio.
-Harry,
questa volta sarà diverso, te lo prometto, non
finirà come l’ultima volta-
Il biondo
non vedeva lui e Harry riflessi, no… vedeva i signori Potter
che ricambiavano
il suo sguardo triste e pieno di amore per l’amore che
avevano in comune.
Harry ci
volle credere, alle parole di Draco, perché altrimenti
sarebbe impazzito.
Alzò
la
testa e fissò negli occhi Draco, che però,
notò, guardava lo specchio, con lo
stesso sguardo col quale lo fissavano i suoi genitori.
-Andiamo?-
disse piano Draco.
-Si..-
sussurrò il moro.
Prima di
uscire, Harry appallottolò la lettera e se la mise in tasca,
poi, con le dita
intrecciate a quelle del suo amore, si diresse verso il suo destino.
Tutta
quella storia era iniziata il 31 ottobre e, dannazione, doveva finire
il 31
ottobre!
Guardò
nuovamente gli occhi di Draco, di un grigio vivace e bellissimo e si
disse che
si, questa volta sarebbe stata diversa.
Nello
Specchio, in quell’istante, vivevano Lily e James, che
guardavano andare via il
loro unico figlio, assieme al suo amore. Iniziarono ad immaginare una
vita
tranquilla, tutti assieme… bei voli i loro.
Però…
forse Draco aveva ragione, questa volta, non sarebbe stata come
l’ultima volta.
Perché,
Harry non morirà da eroe, ma da uomo che si è
battuto per ciò in cui credeva.
Perché,
Harry non morirà per altri, combatterà per se
stesso.
Combatterà
per vendetta.
Combatterà
per avere un futuro migliore, senza male.
Combatterà
per Draco.
Quindi,
dedussero i signori Potter, il loro bimbo non morirà in
battaglia come tutti
loro, infelice e senza aver vissuto.
Ma
morirà
quando il suo tragitto sarà finito, non per mano di un pazzo.
Sarà
felice, perché lui puo’esserlo.
Perché
lui può esserlo.
Perchè
lui… è forte, e vuole vivere…
-fine-
ANGOLINO
È
la
prima volta che scrivo su Lily e James e anche prima volta che scrivo
qualcosa
per una data importante. Dedicata a tutti quanti, a
Lily e a James,
a tutte
quelle persone che leggono le mie storie, a coloro che leggeranno
questa piccola
one-shot e a chi la commenterà. Ah Harry,
sto pòro ragazzo alla quale gliele facciamo passare di tutti
i colori e
specialmente a HermyKitty che lo ha
betato e che mi ha detto anche il titolo migliore, che ovviamente ho
usato:
poverina, la tartasso tutti i giorni con mille e più idee
per le ff, però ti
voglio taaaanto bene, baci dalla tua babba preferita ^^!!!
Spero vi
sia piaciuta e che non sia stata ripetitiva.
Grazie a
chi leggerà e commenterà!
Ziao&Kizz
Xla