"Tal!"
Le tribune erano letteralmente esplose quanto il Lupo era sceso nuovamente sul campo, armato con la propria panoplia pesante, la lunga spada a due mani che pendeva fiera fra le sue spalle di granito, attorniato dalle ragazze della sua squadra. Nel sole arancio-saturo del pomeriggio, lasciava scorrere lo sguardo sugli spettatori: quasi tutti gli studenti erano là, mentre il suo corpo si preparava allo scontro imminente, una marea di colori diversi. C'erano il rosso e il giallo per la Scuola del Fuoco, il Vulcano Furente, con striscioni che portavano scritte di incoraggiamento, l'azzurro della Scuola dell'Acqua, il Trono delle Maree, i cui allievi quel giorno erano particolarmente più attivi del solito, e poi la muraglia argentata degli studenti della Scuola di Luce, l'Alba d'Argento, che intonavano i canti di battaglia per far sentire ai giovani nell'arena il proprio supporto.