Episodio 6: Cuore e ragione

Kay, Hilary il Proff e Yuu stavano per attraversare un ponte. Al centro di questo un ring e un ragazzo con una cresta rossa, pronto per un match …

Ragazzo: Vorrei farvi i complimenti per essere arrivati fino a qui, ma vi informo che sarà la vostra rovina …
Yuu: Sbruffone!
Ragazzo: Se volete proseguire, Kay dovrà battersi con me e sconfiggermi!

Quel ragazzo scoppiò in una risata. Kay non si scosse più di tanto e si avvicinò al ring. Yuu si fece seria, doveva immaginarselo che avrebbero fatto di tutto per farli arrivare a quel ponte. Provò quasi un po' di invidia, visto che nessuno l'aveva sfidata, ma, dopotutto, lei e Aya erano state le riserve, poteva darsi che le considerassero di minor importanza.
Il Proff appoggiò il pc sul muretto che delimitava il ponte, poi lo aprì …

Hilaty: Proff, non mi sembra il momento di raccogliere dati!
Proff.K: Non sto raccogliendo dati! Cerco le macchine cattura bit power! Voglio entrare nel loro programma e disattivarle!

Il Proff iniziò a premere dei tasti sul pc, nella speranza di disattivare quelle macchine. Kay agganciò Dranzer al dispositivo, purtroppo quello era l'unico modo per raggiungere quel faro. Doveva vincere, ad ogni costo. Yuu rimase immobile, non sapendo che fare.
L'incontro iniziò, e i due bey blade iniziarono subito un attacco frontale. Nessuno dei due sembrava aver la meglio, erano pari. Yuu pensò che fosse strano, Kay era molto più forte di così. Poi pensò che forse aspettava che il Proff riuscisse a disattivare le macchine, ma le sembrò in netta difficoltà. Così, pensò di aiutarlo …

Yuu: Che succede, Proff?
Proff.K: Non riesco ad entrare nel programma!
Yuu: Sarà sicuramente protetto! Hai provato ad aggirare la password?
Proff.K: Si, ma i codici che trovo non vanno bene!
Yuu: Aspetta, ho un'idea!

Yuu tirò fuori dalla tasca del giubottino un palmare, digitò alcuni numeri e questo si collegò al pc …

Proff.K: Eh? E quello cos'è?
Yuu: Un regalo di mio padre... all'apparenza un comune cellulare, in realtà un apparecchio molto più complesso...

Sullo schermo del pc del Proff iniziarono a comparire una serie di numeri e di scritte. Yuu prese il possesso del pc e iniziò a scrivere dei codici. Nel giro di qualche secondo, il pc del Proff entrò nel programma …

Yuu: Tutto tuo!
Proff.K: Grazie, Yuu!

Ad un certo punto, Kay sembrò in difficoltà. L'avversario aveva scagliato un attacco molto forte contro Dranzer. Kay non sapeva che fare, ma non poteva evocare l'aquila rossa, finché le macchine non fossero state disattivate. Yuu lo capiva, non voleva perdere la sua aquila. Il Proff ci stava mettendo un sacco di tempo. Troppo, pensò Yuu … così, decise di prendere l'iniziativa. Non riusciva più a vederlo in quello stato così, agganciò Dranzhier al dispositivo. Diede un'occhiata in giro e vide le macchine …

Yuu: Io sono pronta, Proff!
Proff.K: Ancora un secondo …

Basta. Yuu aveva deciso. Kay vide sfrecciare in aria un bey blade rosso, lo riconobbe subito, era Dranzhiern. Il bey si lanciò a tutta velocità contro le macchine e le distrusse. A quel punto Kay lo attaccò a tutta velocità. Con le macchine cattura-bit power fuori uso, si sentiva libero di agire come voleva …

Kay: Non ho bisogno del bit power per eliminare uno sbruffone come te!

Dranzer lanciò fuori il bey avversario, che finì nel fiume sottostante. Il ragazzo scappò via, correndo. Kay recuperò Dranzer, mentre Yuu rimise Dranzhiern nel taschino del giubottino. I ragazzi si rimisero in viaggio, e, poco dopo, raggiunsero il famoso faro.
Una volta dentro, si accorsero che la trasmittente non funzionava. Il Proff si mise subito al lavoro, anche grazie al palmare di Yuu. Anche lei si mise a lavorare con il pc e i cavi, non vedeva l'ora di andarsene da quel posto.
Yuu continuò a staccare e ad attaccare cavi, a lavorare col pc fino a notte...

Proff.K: Basta! Proseguiremo domani, dopo una bella dormita...
Yuu: Se lo dici tu ...

Notte fonda. Yuu si alzò, visto che aveva appena avuto un incubo. Decise di andare a fare due passi per calmarsi. Era così da diverso tempo, quei sogni la facevano soffrire. Vedeva tutti i suoi sogni e le sue più grandi paure in un momento solo. Arrivò fino al limite della scogliera e si sedette in terra …

Yuu: … sono solo una debole, una maledetta debole …

Kay aprì gli occhi e vide che Yuu non era al suo posto. Ultimamente, si comportava in modo strano. Lei, l'allegra e dinamica blader che metteva amicizia e amore davanti a tutto, era fredda e solitaria. ( non ti ricorda nessuno, Kay? nd a) ( Ah ah … nd Kay) Decise di andare a cercarla, anche per chiederle spiegazioni. Mentre camminava nel bosco, non riusciva a spiegarsi il gesto del pomeriggio prima. Poi la vide, seduta, mentre si teneva le gambe piegate con le mani. Le sembrò tanto debole.
Sentendo un rumore, Yuu si girò di scatto. Per qualche secondo, lei e Kay rimasero immobili a fissarsi, poi Yuu tornò a girarsi …

Yuu: Cosa diavolo ci fai qui?

Kay incrociò le braccia …

Kay: Per un attimo ho creduto che avessi avuto la pazza idea di lavorare ancora alla trasmittente …
Yuu: Per un attimo avrei voluto farlo, almeno mi sarei distratta …
Kay: Ed il gesto di oggi? Sarei stato in grado di resistere finché il Proff non avesse disattivato le macchine!
Yuu: Non credo, sei forte ma non così tanto come credi …
Kay: Credo che tu mi debba delle spiegazioni...
Yuu: Credo di avertele già date!

Kay sbuffò, se c'era una cosa che non sopportava di lei erano proprio le risposte in rima. Doveva far qualcosa altrimenti non avrebbe mai avuto le risposte che cercava …

Kay: Ho sentito delle voci...
Yuu: Quali voci?
Kay: Voci... dicevano che la decisione di andartene in America senza dar spiegazioni non fosse stata tua...
Yuu: L'hai detto tu, voci! Ho partecipato ad un programma di ricerca, ero io che volevo farlo...
Kay: Non credo, ti conosco!
Yuu: Non mi conosci abbastanza!

Yuu non lo guardava, sentiva che se lo avesse fissato ancora, si sarebbe sciolta e non poteva permetterselo. Si alzò in piedi e pensò bene di ritornare al faro, quella strana discussione stava prendendo una brutta piega.
Si alzò in piedi e fece per andarsene, ma il suo corpo si rifiutava di muoversi. Era come se il suo cuore le impedisse qualsiasi movimento …

Kay: Pare anche che sia stato tuo padre a costringerti ad allontanarti e che tu stia combattendo contro i sentimenti …
Yuu: Sono voci! Basta!

Ora ne aveva abbastanza, Yuu provò ad andarsene ma Kay le prese il braccio. La discussione non era finita, almeno per lui …

Kay: Vuoi smetterla per una buona volta?!
Yuu: Io non provo più niente per te!
Kay: Smettila! Io so che non è vero!
Yuu: Kay, lasciami andare!
Kay: No, questa volta no!

Yuu provò a liberarsi dalla presa ma Kay non intendeva lasciarla. Anzi arrivò a prenderla per le spalle, in modo da obbligarla a guardarlo in faccia. Gli occhioni azzurri della ragazza erano gonfi e rossi, aveva pianto, sicuramente. Quella era una prova, non c'erano dubbi. La prese con forza e la baciò, lei provò a staccarsi ma non ci riusciva. Finché non gli morse il labbro. Kay mollò la presa e si toccò il labbro con la mano. Yuu si allontanò, correndo. Poi si fermò, continuando a piangere. Lo amava ancora, troppo e molto più di prima.
Kay rimase impietrito, non si aspettava una reazione del genere, ne fu quasi spaventato, ma non si diede per vinto e la rincorse.
Ci mise un po' per raggiungerla, la trovò in piedi appoggiata ad un albero, che piangeva. Voleva capire perchè, perché? Lei diceva di non amarlo più, ma quella reazione... avrebbe avuto le risposte che cercava, ad ogni costo. Lei alzò lo sguardo e lo vide ...

Yuu: Kay!

Kay si fermò. Quando lo vide, Yuu corse verso di lui e l'abbracciò. Poi lo baciò. Ogni cosa perse d'importanza, suo padre, la Borg, era tutto scomparso ...

Yuu: Le voci che hai sentito sono vere... mio padre mi ha portata negli Stati Uniti, per proteggermi... ma io non sono mai stata d'accordo …
Kay: Lo immaginavo …
Yuu: Voleva che non avessi mai più a che fare con la Borg...
Kay: Avremo sempre a che fare con la Borg, Yuu! Nascondersi non è la soluzione...
Yuu: Lo so! E non m'interessa quello che pensa lui, finché saremo insieme loro non potranno farci del male...

I ragazzi si abbracciarono forte. Kay la baciò sulla fronte e alzò gli occhi al cielo, pensando che per loro due il bey blade non era solo uno sport, ma una ragione di vita. Combattere era nel loro sangue: in quello dei loro genitori, nel loro e chissà, un domani, in quello dei loro figli. Poi la guardò, l'ombretto nero si era sciolto con le lacrime e le era finito tutto sul viso, Kay scoppiò in una risata …

Kay: Pulisciti la faccia! Sembri un panda!
Yuu: E tu? Con quei segni blu? A cosa pensi di somigliare?