Finalmente si erano ritrovati e nessuno li avrebbe più divisi.

Perla era felice, finalmente la persona che amava aveva accettato lei e il bambino, staccò le labbra dalle sue e appoggiò la testa sul suo petto

Le chiese dolcemente, lei sospirò e disse.

Lui sorrise, se questo era quello che voleva, l’avrebbe accontentata, decisero di sedersi ai piedi di un albero, dove rimasero per un po’ in silenzio ad ascoltare i suoni della natura e dei loro respiri.

A un tratto il silenzio fu rotto dal bel demone.

Intanto la sua mano artigliata era scesa sul ventre della ragazza, che sentendo quella frase lei non potè trattenere una risata lasciandolo un po’ stranito e, infatti, chiese.

-Perché ridi?-

Perla lo guardò negli occhi e disse.

Lo stuzzicava e ci riusciva, lui sorrise

Gli sussurrò all’orecchio, Perla lo guardò e ridendo disse.

Lui sorrise sentendola scherzare, ma poi lei disse seriamente.

Il demone la strinse a se e la baciò sulla fronte e le disse.

Rimasero seduti lì a parlare per qualche ora e poi si decisero ad andarsene, dovevano tornare dai due.

Intanto Inuyasha aveva visto in lontananza che i due avevano fatto la pace sorrise.

E corse in direzione del villaggio lasciando i due innamorati.

I mesi trascorsero velocemente, in una notte d’inverno, mentre la neve cadeva copiosa su di un villaggio addormentato, solo una capanna aveva le luci accese, era quella dell’anziana sacerdotessa Kaede.

Infatti, in quella capanna c’era una ragazza che si stava sforzando per dare alla luce la sua piccola creatura; in una capanna adiacente un gruppo di ragazzi attendeva pazientemente; nel bosco che si trovava nelle vicinanze del villaggio vi era una persona con lunghi capelli color della luna, che attendeva pazientemente il lieto evento.

Lui era lì, ad aspettare, alzò il viso verso il cielo e si rese conto che aveva smesso di nevicare, intanto sentiva in lontananza le grida di dolore della donna che amava, voleva tanto aiutarla, ma non poteva, doveva solo aspettare.

Perla intanto si trovava all’interno di quella capanna illuminata dalla luce di molte candele, urlava e piangeva dal dolore, non ce la faceva più, sentiva che il suo corpo si stava lacerando, ma doveva stringere i denti e continuare a spingere.

Infatti, l’anziana donna la esortava a spingere e lei eseguiva, con uno sforzo immane finalmente la sua creatura uscì, la sentì piangere, pianse e sorrise di gioia.

Infatti, aveva avuto un maschio e una femmina, lei era al settimo cielo, li volle vedere, intanto erano entrate Sango e Kagome che aiutarono la ragazza a sedersi per tenere in braccio le sue creature, quando le vide non potè trattenere le lacrime di gioia.

Intanto Sesshomaru aspettava immobile lì, il sole stava cominciando a sorgere, quando a un tratto sentì il vagito di un bambino, chiuse gli occhi e sorrise

Si mise a correre nella direzione del villaggio, doveva andare da lei e vedere la sua creatura.

Arrivò davanti a quella capanna, vide suo fratello che lo guardava e gli disse.

-Vai a vedere i tuoi figli-

Lui lo guardò e disse

Inuyasha mosse il capo in segno di affermazione, Sesshomaru non se lo fece ripetere due volte entrò dentro e vide Perla seduta nel suo giaciglio, teneva in braccio un bambino invece l’altro era in braccio a Kagome.

Si avvicinò lentamente, Perla sorrise e disse

Le lacrime ricominciarono a scendere sul suo volto, lui si sedette vicino a lei e la baciò sulla fronte, Perla gli mise in braccio il piccolo, mentre Kagome dava la femminuccia alla madre.

Decisero di uscire per lasciare i due neo-genitori con i loro gemelli.

Erano molto belli, il maschietto era la copia del padre aveva i capelli d’argento, occhi d’ambra e una piccola mezza luna viola sulla fronte; la femminuccia era uguale alla madre capelli di miele e occhi viola.

L’animo del bel demone era attraversato da una miriadi di sentimenti, guardò la sua donna e disse

E strinse a se la piccola e continuò

Sesshomaru stringeva delicatamente il piccolo e disse.

Perla un po’ dolorante si porse sul suo viso e gli diede un leggero bacio sulle labbra

Così i due piccoli furono chiamati Inutaisho e Sirya.

***

Dieci inverni, dieci primavere, dieci estate e dieci autunni sono trascorsi dalla loro nascita; molte cose sono cambiate, il nemico dell’umanità è stato sconfitto, nuove coppie si sono create, nuove creature sono nate e il mondo viveva un periodo di pace.

In un maestoso palazzo, in un bellissimo giardino una giovane donna era seduta ai piedi di un ciliegio in fiore, sta leggendo un libro, mentre ogni tanto il suo sguardo si posava su dei bambini che correvano, sorrideva era felice della sua nuova vita, chiuse gli occhi e si ritrovò sulla spiaggia della villa al mare di suo padre

Lei si voltò e due lacrime scesero dagli occhi e disse, mentre lo abbracciava.

Sentì qualcosa di caldo sulle sue labbra aprì gli occhi, era il suo uomo, quando si staccò gli disse.

Il bel demone sorrise e la baciò di nuovo, intanto le due piccole pesti vedendoli storsero il naso e dissero in coro.

Così lasciarono i due da soli

Lei i sorrise e lo abbracciò con forza, sarebbero rimasti insieme per l’eternità…

Siamo arrivati alla fine di questa storia, voglio ringraziare chi ha recensito:

Supersara: sì, il nostro ghiacciolone non ci ha delusi, adesso stanno insieme per sempre. Spero che il finale non ti abbia deluso, un bacio grande e grazie per aver sempre recensito.

Kabubi: adesso è nato il piccolo/a Ermengarda, però c’è un problema sono due XD. Va beh, il nome lo teniamolo da parte per eventuali gravidanze di Perla. Ancora grazie per aver recensito un bacione.

Yoi: anch’io vorrei un bel ragazzo che mi coccoli, uffa, ma perché sono così sfortunata, bhe pazienza. Spero che la fine ti sia piaciuta e non preoccuparti a presto vedrai il seguito. Mille baci e grazie infinite.

Crilli: allora Sesshomaru mi ha detto che vuole tutte due gli specchi, ch’esibizionista. Spero che la fine sia di tuo gradimento, ancora grazie per aver recensito e un bacio.

Ary22: sono felice che il capitolo precedente sia stato di tuo gradimento, ancora grazie e baci, baci.

Ringrazio anche chi solo ha letto la mia storia, un bacio e a presto…