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Autore: Saecchan    31/10/2007    1 recensioni
Fanfiction con Tatsuro (vocalist dei MUCC), Mika Nakashima e Olivia Lufkin. A volte le persone cercano qualcosa, ma non si accorgono di quello che hanno proprio sotto il naso. "Andiamo a vedere gli hanami?"
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dannazione! Avevo scritto questo capitolo ma non l'avevo salvato, quindi ora mi tocca riscrivere tutto da capo -.- uff!

Spero vi piaccia quest'ultimo capitolo ^0^

I personaggi della fanfic, sono principalmente Tatsuro (vocalist dei MUCC), Mika Nakashima e Olivia Lufkin. Compaiono inoltre membri della band MUCC.

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.

Questa volta non farò lo stesso sbaglio di chiamarla -e litigare- o di andare a casa sua -e litigare-. Ho un piano migliore. Forse sarà solo una cazzata, però...tentar non nuoce. Mi preparo psicologicamente a quello che sto per fare.

Sono pazzo. Sono pazzo. Sono pazzo.

Inizio a cantare.

Okay, sono un deficente, la gente mi guarda male, i vicini di casa escono fuori per vedere cosa sia tutto questo baccano. Sono un folle. Certo, tutti quegli sguardi assetati di sangue non mi piacciono manco un po', ma non posso fermarmi. Non DEVO fermarmi. Posso farcela, tra poco uscirà anche lei, insomma sono le due di notte e io sono qua, davanti la sua finestra a cantare come uno stupido, prima o poi si affaccierà...no!?

Insomma! Cosa aspetti? La luce della stanza è spenta, le tende serrate come un carcere. Nessun segno di vita, a parte le minacce di chiamare la polizia del nonnetto accanto. Inizio a sentirmi stanco, sono quindici minuti ormai che canto senza fermarmi.

"E' INUTILE CHE TI NASCONDA! IO CANTO FINO A QUANDO NON TI AFFACCI! I MUKKU HANNO UN BEL REPERTORIO SAI?!" urlo verso la finestra impassibile. Ancora niente.

"Scusi lei? Signorino! Signorino! Potrebbe smetterla di gridare? che sono le due di notte sa? E mia moglie deve dormire sa? Vada a casa su!" dice un vecchio rattrappito a mezzo metro da me. Non lo considero neanche e vado avanti con il testo, fissando intensamente quei gelidi vetri.

"Guardi che chiamo la polizia sa?" continua il vecchio. Per mezzo secondo sposto lo sguardo su di lui, poi lo riposo sul lucernario. E' ancora in pigiama il tipo -e aggiungerei un pigiama orrendo, a righe verticali blu su sfondo bianco- ha le tipiche pattine del vecchio e la tipica faccia da nonnetto scoglionato perchè domani è lunedì e ricomincia il lavoro.

Dopo la settima canzone d'amore, la quattordicesima minaccia e la ventiduesima bestemmia, inizio a pensare che Mika non sia in casa.

Merda.

Do pace alla gola sofferente dopo venti minuti di ululamento senza sosta, e mi avvicino all'uscio della casa. Schiaccio il campanello. La porta si apre.

"Che vuoi?" No, non ci posso credere. Mika è in casa e non si è degnata neanche di guardare la mia super figura di merda?! Ha in mano il telecomando e sgranocchia dei popcorn -credo-. L'ho sempre rimproverata sul fatto di mangiare a bocca aperta, un camionista cecoslovacco in confronto sarebbe più fine.

"Posso entrare?" domando.

"No"

"Per favore" abbasso lo sguardo, guardando le mie scarpe. Non so da dove mi sia spuntato quel tono tanto dolce da cane abbandonato, è venuto da se. Non mi scacciare ancora, Mika. Esita per un attimo, si guarda intorno grattandosi la nuca, e mi fa passare.

"Tra dieci minuti ti voglio fuori" dieci minuti, perfetto, giusti per esporre quello che ho da dirle...perchè ho da dirle qualcosa no?

Si scaraventa sul divano, con i piedi sullo schienale, il telecomando in mano e lo sguardo spiritato verso la tv.

"Allora..." mi siedo accanto, ma neanche mi nota.

"Midori si è innamorata di Teruki, si sono baciati"

"Uh?" per un secondo mi guarda, gesticolando verso il display.

"Non hai mai visto 'le imprevedibili situazioni del cuore'?" domanda annoiata.

"Una rockstar dovrebbe vedere certe cose?"

"E un pony dovrebbe saper giocare a ping pong?"

"Eh?" la situazione sta DAVVERO cadendo nel ridicolo.

"Appunto, smettila di dire cazzate"

"Lo so, sei ancora arrabbiata con me..." questa volta si gira, guardandomi profondamente.

"Io non sono arrabbiata"

"Ah no?" domando speranzoso.

"...io sono delusa"

"N-non capisco" delusa? di cosa?

"Tu non ti sei mai accorto di nulla..." abbassa la voce, guardando per terra.

"Accorto...di cosa?"

"Te la ricordi quella notte? La notte in cui ci conoscemmo? La ricordi vero? A quella festa io ero andata con Koichi, e tu...tu mi salvasti. Sì, mi salvasti dentro e fuori. E da allora io rimasi al tuo fianco, sempre. Ma tu non ti sei mai accorto di nulla. Pensavi solo a te stesso; non ti sei mai chiesto neanche il perchè di tutto questo avvicinamento da parte mia. Mai. Perchè a te non interessava, io ero solo un incognita irrisolta della tua vita, senza alcun importanza. Se io stavo male mi davi un aspirina e andavi a letto, se io partivo mi salutavi sorridendo senza fregartene della mia assenza. Mi hai ferita Tatsuro."

Ha ragione cazzo, ha fottutamente ragione. Non mi sono mai posto domande del genere, me ne sono sempre infischiato. Sono solo un fottuto egoista.

"I-io non avevo intenzione di ferirti Mikachan.."

"Però l'hai fatto. E poi, quel giorno, allo studio, venire a sapere che per te ero una piaga, una rottura. Mi hai realmente ferita. Strano però, che tu non ti sia mai lamentato di trovare la casa pulita, qualcosa da mangiare, compagnia nei tuoi momenti peggiori. Ho dovuto fare quattro lavori part-time contemporaneamente per andare avanti con quel ritmo, lo sai no? Io t'ho dato la mia vita, e tu l'hai gettata nel cesso"

No, non straziarmi ancor di più il cuore dicendomi che quelle sono lacrime. Non dirmi che sto facendo soffrire la persona più importante della mia vita.

"I-io..mi dispiace Mika, i-io non volevo...perdonami"

"Il dado è tratto ormai Tatsuro. Non puoi fare più nulla, spero che tu viva tante belle cose. Anche senza di me" singhiozza.

Dolci, brillanti lacrime rigano il suo volto. Cerca di trattenerle, straziandosi il labbro. Mi guarda con quel'occhioni grandi, cristallini, come se mi penetrasse l'anima. E più mi guarda, più il mio cuore viene soffocato da un filo spinato. Quel bruciore, quel dolore al vederle. Le gambe mi cedono, il respiro diventa pesante.

L'abbraccio.

Inizia a piangere violentemente, singhiozzando, come se per liberarsi di tutti i mali. Mi respinge, mi scaccia. Ma la tengo stretta. La sua testa sul mio petto, il suo cuore accanto al mio. Vorrei che il tempo si fermasse.

"Ti amo" esce dalla mia bocca come un sospiro, come un fiocco di neve poggiatosi al suolo di notte. Il suo pianto si placa, il respiro si fa più ritmato. Smette di opporsi. Mi guarda negl'occhi bagnati come la pioggia, con dolcezza, e mi salta addosso, allungando le sue braccia attorno al mio collo. Cado con la schiena lungo il divano. Sento il suo calore sul mio corpo, il suo profumo entrarmi dentro.
Vorrei che la mia vita finisse ora.
Ricomincia a piangere, ma stavolta, di gioia. La faccia anestetizzata dallo sfogo, gli occhi lucidi. Non la farò andare più via, rimarrà tra le mie braccia per sempre.

Solo io e lei.

Scusate tanto la fine mielosa ç_ç ultimamente sono assetata di dolcezza >.< anche se nella versione che avevo fatto prima ( e che ho perso -.-) era ancora più bella e dolce ç_ç ed era anche più lunga! Dannazione! TT__TT
Uff, spero l'abbiate apprezzata lo stesso ^^" sappiate che pubblicherò un prologo, però se la storia in sè è finita °°
Beh alla prossima allora :*

  
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