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Autore: S h i n d a    10/04/2013    5 recensioni
Non avevano fatto nulla di male, davvero.
Allora perché si trovavano lì?
Semplice, il popolo voleva giustizia.

Crossover con gli Hunger Games.
[Spoiler per chi non ha visto Inazuma Eleven Go Chrono Stone.]
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Come un attimo possa togliere la vita.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
I ragazzi vennero portati in un lussuoso palazzo dove fu spiegato loro che lì avrebbero passato tre giorni per prepararsi alle eventuali situazioni che avrebbero riscontrato nell’arena.
«Dovrete piacere al popolo.»
«… Eh?»
Un uomo biondo, uno stratega, raccontò ai ventiquattro tributi: delle sfilate che avrebbero dovuto fare; degli sponsor, ovvero delle persone che potevano mandare regali ai partecipanti; degli allenamenti per abituarsi all’arena; di una specie di esame finale che avrebbero dovuto sostenere nel quale avrebbero ricevuto un voto da uno a dodici, più alto era il voto più gli sponsor potevano interessarsi al tributo.
Naturalmente poi, dovevano piacere al popolo siccome erano loro che decidevano al 50% le sorti del gioco e dei concorrenti.
 
Quei tre giorni passarono velocemente.
Si erano strette alleanze e imparato ad impugnare le armi; mancava solo l’esame.
 
Finalmente tutti e ventiquattro si erano esibiti, a poco avrebbero dato i risultati.
«State calmi ragazzi, non vi accadrà nulla di male» mentì Endou.
«Ci penseremo noi a proteggervi, in un qualche modo…» continuò Kidou abbassando la testa, nervoso.
La tv si accese di colpo.
«Finalmente possiamo annunciare i risultati» disse il tizio della televisione.
Uno ad uno i nomi apparvero sullo schermo con i rispettivi punteggi:
 

• Shindou Takuto: 8.
• Kirino Ranmaru: 7.
• Nishiki Ryoma: 7.
• Aoi Sorano: 5.
• Midori Seto: 5.
• Akane Yamana: 7.
• Tenma Matsukaze: 8.
• Tsurugi Kyousuke: 9.
• Kinako Nanobana: 6.
• Taiyou Amemiya: 8.
• Kariya Masaki: 8.
• Hikaru Kageyama: 6.
• Meia: 8.
• Gillis: 9.
• Fey Rune: 9.
• Saryuu Evan: 11.
• Beta: 7.
• Alpha: 7.
• Kurama Norihito: 6.
• Rei Rukh: 10.
• Hamano Kaiji: 6.
• Hayami Tsurumasa: 5.
• Gamma: 7.
• Zanark Avalonic: 12.

 
 
 
Ci furono alcuni voti inaspettati come il sette di Akane o lo stesso otto di Kariya, cioè, non che il ragazzo non fosse bravo ma aveva preso quanto il suo stesso capitano.
«Tu!» La indicò Midori «come diavolo hai fatto ad avere un sette ed io cinque?!»
Akane arrossì «segreto.»
«Segreto un corno! Tu ora me lo dici!»
La Raimon scoppiò a ridere nel vedere la rossa rincorrere la povera fotografa per tutta la camera.
«Almeno così» pensò Kidou «allentano la pressione…»
L’allenatore era parecchio nervoso per i bei voti che avevano preso sia i Second Stage Children che l’El Dorado.
 
«Oh amore mio, hai preso un bel voto.»
«No, tu hai preso un bel voto.»
«No! Tu, e basta, ho ragione io.»
«Certo che hai sempre ragione tu, amore.»
«No, che dico! Tu hai sempre ragione…»
Fey era dir poco sconvolto su come Meia e Gillis potessero essere talmente dolci in una situazione del genere.
Al verde venne il voltastomaco e si voltò verso Saryuu che schiacciava un pisolino mugugnando qualcosa come «Conquisterò il mondo…» o roba simile.
L’ex-capitano della Garu si sporse per guardarlo meglio e si appoggiò con i gomiti al divano nel quale riposava il capo dei Second Stage Children; peccato che scivolò cadendogli sopra.
«Ma che diamine…!»
«Scusa Saryuu, non volevo!»
Nel mentre, si girarono anche Meia e Gillis che indignati dissero «se dovete fare certe cose, almeno in privato» e se ne andarono.
«Aspettate io non… » Provò a ribattere Fey.
«Parlano proprio loro, eh?» Commentò l’albino sorridendo.
 
 
 
 
Il gran giorno era arrivato.
I ragazzi erano stati obbligati ad indossare una tuta apposita color arancione che, in teoria, li avrebbe dovuti aiutare a correre o ad arrampicarsi.
Gli fu introdotto un micro-chip, in modo che così gli strateghi (coloro che organizzavano l’arena e si occupavano dell’andamento del gioco) potessero sapere in ogni momento dove si trovavano le povere vittime.
Vennero fatti entrare in delle capsule che li portarono all’esterno.
Il campo era diviso in una parte centrale pianeggiante dove all’inizio del gioco venivano posizionati degli zaini contenenti viveri o armi; poi, si poteva trovare un lago e attorno tutti alberi*.
I tributi erano disposti in cerchio, in modo tale che nessuno fosse svantaggiato.
Avevano un minuto di tempo per decidere se afferrare uno zaino e correre subito via o afferrare più cose, però con il rischio di poter essere ammazzati.
 
 
 

10…

9…

8…

7…

6…

5…

4…

3…

2…

1…

 

 
 
Le capsule scomparvero e i ragazzi iniziarono a correre.
C’era qualcuno come, per esempio, il gruppo formato da: Hayami, Hamano, Kurama, Hikaru e Kariya che prese ognuno uno zaino e poi scappò via.
Altri come Zanark e Saryuu che cercavano di prendere tutto ciò che trovassero in giro.
Per fortuna, possiamo dire, nessuno morì in questa fase iniziale e i ventiquattro ragazzi si divisero in diversi gruppi.
 
Il primo gruppo, quello menzionato prima, era composto da: Hayami, Hamano, Kurama, Hikaru e Kariya.
Hayami si appoggiò ad un albero massaggiandosi una caviglia.
«Muoviti» gli gracchiò Kurama.
«Mi fa male…» si lamentò il quattrocchi.
«Fa’ vedere» Hamano si chinò verso l’amico e vide una lunga ferita lungo il polpaccio sino ad arrivare alla caviglia «come te lo sei fatto?!»
«Mentre scappavo, credo sia stato Saryuu che mi lanciato un coltello contro.»
«Dai, su. Sali» Hamano si piegò sulle ginocchia.
«C-Che dici?!»
«Non puoi camminare in queste condizioni e poi sei leggerissimo.»
«Mi spiace dare ragione a Kurama ma se non ci muoviamo potremmo lasciarci le penne, quindi Hayami muoviti a salire su Hamano» intervenne Kariya leggermente nervoso.
Il corridore fissò prima la caviglia poi l’amico.
«Forza» Kurama roteò gli occhi al cielo borbottando qualcosa.
«V-Va bene…»
In questo modo i cinque ragazzi poterono continuare il loro tragitto.
 
 
Il secondo gruppo era formato da: Shindou, Kirino, Nishiki, Akane e Midori.
«Ah! Fortunato, sei riuscito a non morire in quella confusione iniziale, i miei complimenti» disse Midori per iniziare a provocare Nishiki.
«Attenta a non sporcarti» ribatté il ragazzo.
«Ragazzi, non è il momento» li separò Kirino che poi si voltò verso Shindou che si era fermato di colpo.
«Shindou, qualcosa non va?»
«Non muovetevi, immobili» sibilò l’ex-capitano «Tornate indietro, lentamente e svuotate uno zaino.»
Akane prese la propria sacca e ne uscì il contenuto: alcuni sassi, una bottiglietta d’acqua, della carne secca e un coltello.
«Dammi quei sassi per favore.»
La ragazza glieli porse.
«Iniziate a correre.»
«Perché?» chiese Midori confusa.
«Forza, niente domande!» I quattro ragazzi iniziarono a scappare lasciando indietro Shindou.
Il ragazzo a sua volta lanciò i sassi sul terreno e corse via.
Poterono passare tempo cinque secondi poi una serie di esplosioni echeggiarono nell’aria.
 
 
 
«Cos’ era questo rumore?» Mormorò Aoi intimorita.
Il terzo gruppo erano loro: Aoi, Tenma, Tsurugi, Kinako e Taiyou.
«Non si è sentito alcun colpo di cannone» proferì Tsurugi tendendo l’orecchio.
Gli strateghi gli avevano spiegato che poteva morire solo un partecipante al giorno e che la morte veniva annunciata con un colpo di cannone; la sera, i caduti sarebbero stati proiettati in cielo.
«Oddio e se quell’esplosione avesse coinvolto Fey ed adesso fosse in gravi condizioni?» Esclamò Kinako che era sbiancata.
«Calmati,» la tranquillizzò Taiyou «Fey starà di sicuro bene, è con Saryuu.»
«Come con Saryuu?!» Kinako spalancò gli occhi ancora più preoccupata «potrebbe far del male al mio piccolo bambino!»
«Io non credo…» Tenma si ricordò le varie attenzioni che si dedicavano l’uno con l’altro.
 
 
Il quarto gruppo era formato da: Meia, Gillis, Fey e Saryuu.
«Siamo stati i migliori!» Esclamò l’albino vedendo il loro bottino.
Avevano almeno due zaini a testa e si erano procurati un arco con delle frecce,vari coltelli e delle corde.
«Posso prendere l’arco?» domandò Meia.
«Le ragazzine non dovrebbero giocare con queste cose» ribadì il capo.
«Certo amore.»
Inutile dire che ogni cosa che voleva Meia l’otteneva grazie al suo Gillis.
«Non fate troppo casino» li ammonì Fey che scrutava il paesaggio.
«Rilassati Fey, anche se ci attaccassero, noi li uccideremo» lo incoraggiò Saryuu poggiandogli una mano sulla spalla e sorridendogli in modo inquietante.
 
 
L’ultimo gruppo era composto dai ragazzi dell’El Dorado.
«Super Zanark, ha vinto ancora!» Esclamò colui che era stato capace di prendere il massimo punteggio all’esame, mostrando tre zaini.
«Sono stanco…» si lagnò Gamma.
«Non lamentarti e cammina» Beta gli lanciò uno sguardo di sfida e si mise a testa del gruppo.
«Beta, Gamma ha ragione, meglio riposarci» li divise Alpha.
«Se lo dici tu.»
I cinque si stanziarono all’ombra di alcuni alberi ed uscirono le armi ch’erano riusciti a procurarsi.
A farla breve avevano trovato una pistola, una spada, una frusta e tanti coltelli.
«Ehi!» Beta estrasse la pistola «Quest’aggeggio ha un solo colpo, che fregatura…»
«Meglio di niente.»
«… Vado a raccogliere qualcosa da mangiare» Alpha si alzò dalla propria postazione.
«Abbiamo tanto cibo» lo bloccò Zanark.
«Sì, ma è tutta carne se non qualche mela, vorrei anche qualcosa che sia vegetale» e detto ciò il viola entrò dentro la foresta seguito da Beta armata di due coltelli.
 
 
«Sto tornando» disse Meia, sorridendo.
«Dove vai amore?» rispose preoccupato Gillis.
«Rimani lì.»
«Non potrei mai…»
«Ho detto. Rimani. Lì.»
Meia era irremovibile, quindi Gillis la lasciò andare.
 
«Dove andiamo Alpha?» Cantilenò Beta, felice di poter essere finalmente sola con il ragazzo.
«Cerchiamo cib--» il viola non completò la frase che qualcosa attirò la sua attenzione.
«… Corri Beta!» Urlò Alpha con tutto il fiato che potesse avere in gola.
«Cosa intendi?»
Il tutto avvenne in un attimo.
Una freccia che si infrangeva contro la schiena del viola.
Un urlo.
 
Beta poté giurare di poter vedere dei capelli rosa.
 
Meia.
 
La blu corse dal compagno che ormai non aveva più speranze.
Sangue ovunque; la freccia era andata fino a fondo.
«No, non puoi morire, Alpha!» singhiozzò la ragazza «NON PUOI!»
«… Beta…»
«Non puoi morire, cazzo!»
«Beta… Io ti amo.»
Un attimo di silenzio.
«A-Anche io ti amo, per questo non puoi morire! Alpha…» Beta si chinò sul viola per baciarlo sulle labbra e le parve di vederlo sorridere.
Un colpo di cannone squarciò l’aria.
 
 
«Meia! Meia!» Strillò Gillis, spaventato dal cannone.
«Calmati, sono qui.» Sorrise la ragazza «Meno uno.»
Saryuu sorrise.
 
 
«Che succede Beta?» domandò Gamma scosso nel vedere la ragazza sporca di sangue e con una freccia in mano che piangeva.
«Dov’è Alpha?!» Chiese Zanark.
«Lui… Lui è…» Non riuscì a completare la frase.
Gamma corse ad abbracciarla «Chi è stato?»
«QUELLA PUTTANA!» Urlò Beta sconvolta e distrutta.
«Calmati Beta, avremo la nostra vendetta» commentò Zanark.
«Vi prego… Ucciderò io Meia.»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Per chi abbia letto il libro o visto il film, l’arena è quella originale degli Hunger Games, è che io non so spiegare. (?)

 
 
 
 
♦♣Angolo Autrice♥♠
 
Salve. °A°
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ‘sta volta l’idea mi è venuta durante l’ora di Inglese e Storia. :’3
Domani darò il massimo nell’ora di Latino, tanto non si fa nulla.
Ahem. Tornando sulla storia.
Io cercherò di aggiornare ogni giorno però non assicuro nulla. çwç”
Mi spiace per Alpha ma lui è stato il primo che ho sorteggiato. TAT
Allora, io odio Beta e la AlphaxBeta (?) ma qui la coppia ci stava. :’D Come tutte le altre pairings ci staranno nei prossimo capitoli.
Nel prossimo capitolo spiegherò come Meia abbia individuato la posizione di quei poveri due. D:
Io vado a studiare Latino.
Nel mentre, provate ad indovinare chi sarà il prossimo. C:


Shindou_Takuto
   
 
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